L'informazione su Covid e dintorni a 'In Onda"
Messaggio per Concita De Gregorio
Mercoledì 28 luglio 2021 22:05:12
Gentile Dott. ssa De Gregorio
la seguo con molto interesse e grande simpatia, tuttavia vorrei esprimere qualche riserva rispetto al rilievo eccessivo che state dando alle piazze che si oppongono al green pass e al vaccino anti Covid. Va bene fare informazione ma ci sono molte scelte possibili fra gli innumerevoli accadimenti di cui dar conto. Fare da amplificatore ad una minoranza che scandisce slogan violenti, sostiene idee assurde ed antiscientifiche - e che è oltretutto lontana dal sentire della maggioranza della popolazione - non mi sembra una buona idea. Come esempio distorsivo dell'informazione, aver dato spazio a Borghi, che ha detto che in Inghilterra non è successo nulla pur avendo riaperto tutto ma ha omesso di dire che in Inghilterra è vaccinato il 90 per cento della popolazione, può generare confusione in chi ascolta in assenza di un contraddittorio.
Forse ci sono altre informazioni che sarebbe bene dare e sottolineare ripetutamente:
- i vaccini a vettore virale (Astrazeneca) sono assolutamente standard e di comprovata sicurezza;
- i vaccini a mRNA si basano su una tecnologia vecchia di 30 anni e sono stati già utilizzati più di 10 anni fa per scopi oncologici senza aver mai dato effetti avversi
a lungo termine;
- gli RNA virus, come il Covid, mutano tantissimo perché la RNA polimerasi non corregge gli errori di replicazione, quindi se non si blocca la circolazione del virus
prima o poi rischiamo qualche variante non solo più contagiosa ma anche molto più pericolosa e magari letale;
- il fatto che i giovani contraggano la malattia da Covid senza sintomi o con sintomi lievi, mentre sono per lo più gli anziani che muoiono, ha indotto a sottovalutare
un rischio subdolo: infezioni virali asintomatiche o paucisintomatiche esistono (esempio l'AIDS da HIV, epatite da HCV etc) ma possono essere mortali a distanza di
tempo, e dato che una percentuale consistente di giovani subisce il cosidetto "long Covid" con conseguenze neurologiche pesanti, e dato che non sappiamo se il virus
può impiantarsi stabilmente nell'organismo infettato (come fanno i virus herpetici, l'HIV, l'HCV etc) e manifestarsi funestamente magari a distanza di anni, un principio di
precauzione vorrebbe che si desse rilievo a questa possibilità piuttosto che limitarsi a dire che i giovani portano il virus ai nonni. In questo modo si eviterebbero anche
le ripugnanti affermazioni di molti giovani secondo i quali "tanto muoiono i vecchi e a noi che ce ne frega! ".
Cordiali saluti e buon lavoro
Marco P.
Professore universitario, Ordinario di Fisica Teorica
la seguo con molto interesse e grande simpatia, tuttavia vorrei esprimere qualche riserva rispetto al rilievo eccessivo che state dando alle piazze che si oppongono al green pass e al vaccino anti Covid. Va bene fare informazione ma ci sono molte scelte possibili fra gli innumerevoli accadimenti di cui dar conto. Fare da amplificatore ad una minoranza che scandisce slogan violenti, sostiene idee assurde ed antiscientifiche - e che è oltretutto lontana dal sentire della maggioranza della popolazione - non mi sembra una buona idea. Come esempio distorsivo dell'informazione, aver dato spazio a Borghi, che ha detto che in Inghilterra non è successo nulla pur avendo riaperto tutto ma ha omesso di dire che in Inghilterra è vaccinato il 90 per cento della popolazione, può generare confusione in chi ascolta in assenza di un contraddittorio.
Forse ci sono altre informazioni che sarebbe bene dare e sottolineare ripetutamente:
- i vaccini a vettore virale (Astrazeneca) sono assolutamente standard e di comprovata sicurezza;
- i vaccini a mRNA si basano su una tecnologia vecchia di 30 anni e sono stati già utilizzati più di 10 anni fa per scopi oncologici senza aver mai dato effetti avversi
a lungo termine;
- gli RNA virus, come il Covid, mutano tantissimo perché la RNA polimerasi non corregge gli errori di replicazione, quindi se non si blocca la circolazione del virus
prima o poi rischiamo qualche variante non solo più contagiosa ma anche molto più pericolosa e magari letale;
- il fatto che i giovani contraggano la malattia da Covid senza sintomi o con sintomi lievi, mentre sono per lo più gli anziani che muoiono, ha indotto a sottovalutare
un rischio subdolo: infezioni virali asintomatiche o paucisintomatiche esistono (esempio l'AIDS da HIV, epatite da HCV etc) ma possono essere mortali a distanza di
tempo, e dato che una percentuale consistente di giovani subisce il cosidetto "long Covid" con conseguenze neurologiche pesanti, e dato che non sappiamo se il virus
può impiantarsi stabilmente nell'organismo infettato (come fanno i virus herpetici, l'HIV, l'HCV etc) e manifestarsi funestamente magari a distanza di anni, un principio di
precauzione vorrebbe che si desse rilievo a questa possibilità piuttosto che limitarsi a dire che i giovani portano il virus ai nonni. In questo modo si eviterebbero anche
le ripugnanti affermazioni di molti giovani secondo i quali "tanto muoiono i vecchi e a noi che ce ne frega! ".
Cordiali saluti e buon lavoro
Marco P.
Professore universitario, Ordinario di Fisica Teorica
Da: Marco P.
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