Messaggi e commenti per Concita De Gregorio

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Biografieonline non ha contatti diretti con Concita De Gregorio. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Concita De Gregorio.

Lunedì 21 marzo 2022 16:44:47

Deduco dai commenti che è in politica


Cara concita mi spiace molto non sapere cosa fa. deduco dai commenti che è in politica ma dove precisamente non so. forse finalmente il non conoscere i nostri politici tanto publiizzati da tv e radio dimostra che qualcunio nell'ombra che lavora c'è. spero con tutto il cuore che lei sia una di questa. con affetto da chi è stanco di vedere politici in tv

Lunedì 21 marzo 2022 13:18:52

Editor internacional busca escribir a Concita de Gregorio


Antes, lector suyo en laRepubblica, etc. Espectador habitual de su programa inOnda en la7. Desde hace 50 años soy autor de unos 40 libros, Editor de unos 2. 400 libros hasta en 7 idiomas, co-fundador del diario El Pais, hago Teoria y praxis de la Información y Comunicación. Quisiera escribir directamente a Concita de Gregorio para proporcionarle unas informaciones que serían de sus interés y para su provecho.
Raul Rispa

Lunedì 21 marzo 2022 10:25:01

Enorme miniera di ferro e metalli in Italia non utilizzata!


Buongiorno. ho visto il servizio di Striscia la Notizia di qualche giorno fa che faceva vedere una discarica di numerosissimi mezzi dell'esercito (camion, blindati, ecc) che sono lasciati lì a marcire mentre se, rottamati, potrebbero essere una fonte molto importante di metalli e tutto questo mentre le imprese lamentano la mancanza di rottami di ferro e altri metalli che prima venivano dall'Ucraina.
Quello mostrato da Striscia è uno dei depositi, ci sono anche quelli ferroviari ecc. Rottamarli oltre che utile alle imprese, farebbe bene all'ambiente e potrebbe essere una attività che produce posti di lavoro e migliora la bilancia dei pagamenti.
Al di là delle utili conseguenze immediate di una operazione del genere, sarebbe utile stabilire un meccanismo strutturale affinchè questi e altri depositi vengano smaltiti periodicamente dopo x anni dall'ingresso del veicolo in modo da creare un pezzo di economia circolare che mi sembra molto virtuoso.
Allego il link al video di Striscia.
Buona giornata
ht t / w. striscialanotizia. mediaset. it/video/il-cimitero-di-mezzi-dell-esercito_76992. shtml

Domenica 20 marzo 2022 15:40:29

Concita e la costituzione


Ma signora concita, lei parla di politica e non conosce la costituzione e Tremonti le ha fatto fare una pessima figure.
Si vergogni e vada a fare il sugo.
Rosario.

Domenica 20 marzo 2022 11:18:35

Osservazioni: mancanza di rispetto verso il prof Cardini


Buongiorno, sono rimasto molto deluso e sorpreso dal comportamento di Concita durante la trasmissione "IN ONDA" su la 7 del 19/03/2022. In particolare mi ha colpito la mancanza di rispetto verso il prof Cardini, storico di provata professionalità che seguo con interesse in altre trasmissioni. A un certo punto, Concita indispettita, a tolto la parola al professore che stava facendo un excursus storico, interrompendo il collegamento passando ad un altro ospite. Pessima figura; Cardini non ha bisogno di notorietà, anzi, è ospite invitato. Spiace molto, e per quanto mi riguarda, la De Gregorio ha perso parecchi punti.

Domenica 20 febbraio 2022 21:12:32

Precisione storica


Al tempo di mani pulite non c'era il PCI ma il PDS di Achille Occhetto, per cui Greganti non era il tesoriere del PCI ma del PDS
Con osservanza

Lunedì 14 febbraio 2022 15:08:19

Presentazione in Molise, terra al margine?


Bisognerebbe offrire anche a luoghi considerati al margine, l'opportunità di partecipare alla presentazione del suo libro, credo sarebbe addirittura un bisogno, una forma di necessità per dare alle ragazze, ma a tutte le donne, ulteriori mezzi per affrontare il futuro. In Molise ci sono luoghi interessanti, ma io vorrei portarla a castel del giudice, borgo tufi, terra che ha trasformato i limiti della ruralita in oppurinita di vita piena e che vale. Sono Maria stella mi occupo di scrittura ambientale e culturale, ho deciso di rimanere in Molise con i suoi limiti, e un giorno parlare a tutti di campagnologia

Mercoledì 12 gennaio 2022 14:00:46

Controlli e piccolo potere dei "ducetti"


Ho fatto la terza dose del vaccino e scaricato subito il green pass, che almeno mi aiuta a vivere questa "simil-vita" che stiamo conducendo, dalla comparsa del covid in poi. Meglio del lock down, mi sono detta, meglio per la mia salute e per non intasare gli ospedali sottraendo cure ai malati, anche, di altre patologie, meglio che fare interminabili file da disperata per il tampone in queste gelide giornate di tramontana a Roma. Per tutta la vita sono stata una persona insofferente alle regole, che ho certamente sempre rispettato, ma piuttosto malvolentieri quando si trattava di regole ingiuste, che per alcuni valevano (in genere per le persone perbene) e per altri no. Considero quindi il green pass una giusta misura precauzionale, anche se ci sono dei "ma". Qui a Roma, inutile dirlo, controlli non ce ne sono. Finora sono stata controllata due volte, una volta all'interno di un bar dove nessuno mi conosceva e una volta all'interno... del parrucchiere dove sono cliente da decenni. Sia lui che la di lui moglie conoscono me e conoscevano mia madre, in più dopo tanti anni di frequentazione è ovvio che s'instauri un certo grado di confidenza, tra padroni e clienti. Di me, della mia vita, sanno tutto o quasi, anche perché situato nel quartiere dove sono nata e sempre vissuta, ci siamo raccontati dubbi e certezze ovviamente anche sui vaccini, io sapevo quando sarebbero stati vaccinati loro e loro sapevano quando sarei stata vaccinata io. E' con una certa sorpresa, dunque, che pur avendo fissato l'appuntamento come sempre faccio da quando è scoppiato il covid, che ho accolto la quasi subitanea richiesta di esibire il green pass che in precedenza, mai da loro mi era stato richiesto. La moglie del titolare è rimasta imbarazzata: "ma no, ma lei la conosciamo da anni, sappiamo che è persona seria e rigorosa, che ha fatto la terza dose... " ha cominciato a dire, ma io l'ho bloccata. Ho risposto che era giusto, e che comunque già l'avevo con me avendolo "scaricato" appena due giorni prima. E l'ho sventolato sotto il naso del titolare, che ha proceduto alla registrazione. Rimasta male? Sì, ma non per i motivi che le persone in malafede potrebbero immaginare. Soltanto per quell'esibizione -meschina, direi - che coloro i quali vengono investiti anche se a mezza bocca, tra il detto e non detto, anche sotto minaccia di multe che mai verranno applicate, anche in mancanza di veri "controllori", di un piccolo potere da esercitare solo o soprattutto nei confronti della gente perbene, di chi le regole le osserva mentre loro no, di chi le tasse le paga mentre loro le evadono. La signora entrata subito dopo di me, forse per dare una "giustificazione" a quella che ritengo più che altro una piccineria che non un vero controllo, è stata anche lei sottoposta alla supervisione del pass. Peccato però che non avesse l'ultimo, quello relativo alla dose booster perché - così si è giustificata - non aveva avuto il tempo di scaricarlo... Ora, io avrei potuto fare due giuste osservazioni che tuttavia mi sono astenuta dal fare perché avrei prima di tutto innescato un'inutile polemica sui "figli e figliastri della medesima patria", e poi avanzare delle recriminazioni che, finchè la messa in piega mi va bene, tengo per me riservandomi però il giusto momento per farle. E' vero: i titolari degli esercizi commerciali non sono tenuti a fare i controllori, ci vorrebbe qualcuno, però, che passasse appositamente nei negozi per farlo. E' un'altra "pecca" riscontrata nel governo da Conte in poi, quella del "chi controlla il controllore". La mia prima osservazione avrebbe riguardato l'uso della mascherina, che il titolare dell'esercizio in questione tiene costantemente abbassata sotto il naso, vanificandone l'efficacia: ormai pure gli asini sanno che il virus entra principalmente dal naso. La seconda riguarda il fatto che l'esercente - o gli esercenti - nella grandissima maggioranza dei casi, e soprattutto ai clienti affezionati, non rilasciano regolare ricevuta fiscale eludendo in tal modo le tasse che invece falcidiano fino alle lacrime la mia modesta pensione. E questo non è giusto. E questo non mi va giù. Ora, se io facessi parte di un governo "intelligente", per prima cosa combatterei l'evasione fiscale abbinandola al green pass, come a dire: visto che siamo in ballo, balliamo. In che modo? Ecco, supponiamo che nell'esercizio commerciale siano transitate in un giorno dalle 6 alle 8 persone, cui dovrebbe essere richiesto il green pass per accedere ai servizi. E supponiamo anche che, al numero dei green-pass controllati non corrispondano 6/8 ricevute fiscali, ma magari soltanto due nell'intera giornata. Ecco un segno ineludibile che l'esercente "ci marcia", come diciamo a Roma, bastonando le persone che conosce e "salvando" gli sconosciuti che potrebbero denunciarlo. Questo sì, sarebbe un ottimo sistema per combattere l'evasione fiscale, sommando l'utile al dilettevole. Io ho lavorato per tutta la vita senza poter sfuggire alle tasse, e neppure approfittare dei CONDONI, quasi un premio per chi si è invece fatto ricco alle spalle dei poveracci, di chi tira la vita e tutti i giorni si allena a fare sottrazioni, addizioni e poi ancora divisioni, e che viene fatto dal fisco a chi non ha mai pagato in vita sua eppure dispone non già di sola prima casa in cui vivere, ma anche di seconda e terza ereditate, di villetta al mare e di baita in montagna. Queste ingiustizie - mi riferisco ai controlli effettuati solo sulle persone cosiddette "sicure" li ho subìti sulla mia pelle per tutta la vita. Lavorando, ero costretta a servirmi dei mezzi pubblici, e moltissime volte sono incappata nei controllori all'uscita soprattutto della metropolitana che fermavano me, pretendendo l'esibizione della tessera o del biglietto, e favorendo nel contempo gli zingari che transitavano tranquillamente senza che nessuno li fermasse. Una volta mi sono risentita di brutto ma, quando l'ho fatto notare, mi è stato risposto che "nessuno li aveva visti"... Morale della favola? gli italiani non sono poi così cambiati dai tempi (non da me vissuti, ma sui quali ho letto in abbondanza) del deprecato duce. Provate a mettere un pezzettino di "potere" nelle mani dell'ignorante, e poi andate a dare un'occhiata ai risultati, quelli che sono quelli sotto gli occhi di ognuno di noi, quotidianamente, e che ci hanno portati alla rovina. L'ingiustizia sociale è sempre esistita? Mai come oggi. Grazie.

Lunedì 10 gennaio 2022 20:10:59

Sui fatti di Milano


Tanta saggezza ma briciole di “ingenuità…”(eufemismo) nel commento del prof. Contartese, si perché ritengo non si possa negare che i fatti di Milano mettono a nudo due grosse questioni. E’ sicuramente vero che certa tipologia di giovinastri non è solo di origine africana, tuttavia dati di cronaca alla mano, nei sempre più numerosi fatti di violenza urbana o di periferia, costoro sono quasi sempre se non esclusivamente coinvolti. Il perché va ricondotto ad una accoglienza scriteriata di immigrati cui non si è poi in grado di garantire una seria integrazione sociale o quanto meno un lavoro o altra occupazione. A chi poi parla di razzismo a fronte di questo tipo di considerazioni, ricordo che le patrie prigioni sono strapiene di immigrati oltre che di altrettanto numerosi malviventi italiani e che proprio per questo non è il caso di importarne continuamente altri. Ma la sinistra tutto ciò purtroppo non è disposta ad ammetterlo !

Lunedì 10 gennaio 2022 15:40:15

Violenza di gruppo a Piazza del Duomo (Milano)


Cara Concita, Le invio un commento sulla violenza del branco a piazza del Duomo.

La violenza di un branco di 30 persone, a piazza del Duomo (Milano), contro una ragazza sola e indifesa, fa rabbrividire e mette in discussione tutti i valori della nostra vita. E’ il fallimento della Scuola che non sa più educare, è il fallimento della famiglia che non riesce più a comunicare ai suoi figli i sentimenti positivi del rispetto delle persone e della convivenza, è il fallimento della società civile e dei mezzi di informazione che dedicano poco tempo e spazio all’educazione sentimentale degli adolescenti. Ha ragione il Prof. Umberto Galimberti quando parla di «Adolescenti che non distinguono la differenza tra un’azione buona e una cattiva, tra insultare un professore e prenderlo a calci, tra corteggiare una ragazza e stuprarla». Come mai all’interno del gruppo nessuna voce di soccorso si è fatta sentire, nessun briciolo di solidarietà è scattato verso l’aggredita, solo il ricorso al cellulare per filmare e registrare la violenza. E’ “l’assenza di risonanza emotiva” (U. G.) nei comportamenti di molti ragazzi a destare molta preoccupazione. Per molto tempo è stata trascurata l’attenzione alla cultura, alla formazione e costruzione sentimentale dei giovani da parte delle agenzie formative: scarsa lettura dei classici del pensiero, pochi dibattiti esistenziali, filosofici e sociali dentro la Scuola. E tutto questo sonno ha rigenerato vecchi e nuovi mostri, spalancato le porte al libero sfogo delle pulsioni più aggressive e primitive, senza controllo e mitigazione della corteccia cerebrale.

Prof. Domenico Contartese

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