Il piacere di una valutazione
Messaggio per Corrado Augias
Giovedì 15 aprile 2021 11:09:00
Preg. Dott. Augias,
ho avuto il piacere di seguire diversi suoi interventi e diverse sue trasmissioni apprezzandone il contenuto non scontato e riflessivo. Ciò che percepisco con grande stima e rispetto nelle sue esposizioni è una continua ricerca in ambito spirituale, come se non dovesse mai esaurirsi; preziosa e rara sensibilità di questi tempi. Penso che il bisogno spirituale accompagni l'uomo per tutta la vita e che richieda l'attenzione che merita. Ho scritto un breve trattato che vorrei sottoporre alla sua apprezzata e desiderabile opinione, senza che la consideri una richiesta sconveniente, per il puro piacere di una condivisione spirituale.
Se non sono indiscreto, le anticipo la sinossi e le chiederei, sempre che lo desideri, come poter inviarle il doc. pdf.
Ringraziandola anticipatamente per la cortesia e l'attenzione dedicatemi, con piacere le invio sentiti e cordiali saluti.
"Il capodanno, un atteso e inevitabile appuntamento, crocevia di significati: la sintesi dell’anno appena finito, l’euforia della festa, la promessa augurale di un anno migliore. L’obbligo è provare nei ritualistici gesti una spensierata felicità, non ha importanza quanto breve o illusoria possa essere, tanto, comunque vada, al prossimo capodanno ci si emozionerà nuovamente. Tutto il mondo lo festeggia eppure solitamente il bilancio dell’anno passato raramente soddisfa le aspettative augurate. Potrebbe dipendere in qualche misura dalla storia e dall’influenza che la festa stessa ha sui partecipanti? Essere attori della notte di capodanno e spettatori degli eventi durante il resto dell’anno, che conseguenze ha? Chi può risolvere questo mistero?
Un’opera breve dove prefazione, introduzione e prosa anziché ripetersi, si completano avendo l’una bisogno dell’altra. L’obiettivo? Il giusto tempo da dedicare alla lettura per lasciare spazio alla meditazione personale, una pratica necessaria per la nostra formazione alla quale è sempre più difficile riservare con piacere il tempo che merita. La sinergia tra lettura e meditazione produrrà nuove prospettive? "
ho avuto il piacere di seguire diversi suoi interventi e diverse sue trasmissioni apprezzandone il contenuto non scontato e riflessivo. Ciò che percepisco con grande stima e rispetto nelle sue esposizioni è una continua ricerca in ambito spirituale, come se non dovesse mai esaurirsi; preziosa e rara sensibilità di questi tempi. Penso che il bisogno spirituale accompagni l'uomo per tutta la vita e che richieda l'attenzione che merita. Ho scritto un breve trattato che vorrei sottoporre alla sua apprezzata e desiderabile opinione, senza che la consideri una richiesta sconveniente, per il puro piacere di una condivisione spirituale.
Se non sono indiscreto, le anticipo la sinossi e le chiederei, sempre che lo desideri, come poter inviarle il doc. pdf.
Ringraziandola anticipatamente per la cortesia e l'attenzione dedicatemi, con piacere le invio sentiti e cordiali saluti.
"Il capodanno, un atteso e inevitabile appuntamento, crocevia di significati: la sintesi dell’anno appena finito, l’euforia della festa, la promessa augurale di un anno migliore. L’obbligo è provare nei ritualistici gesti una spensierata felicità, non ha importanza quanto breve o illusoria possa essere, tanto, comunque vada, al prossimo capodanno ci si emozionerà nuovamente. Tutto il mondo lo festeggia eppure solitamente il bilancio dell’anno passato raramente soddisfa le aspettative augurate. Potrebbe dipendere in qualche misura dalla storia e dall’influenza che la festa stessa ha sui partecipanti? Essere attori della notte di capodanno e spettatori degli eventi durante il resto dell’anno, che conseguenze ha? Chi può risolvere questo mistero?
Un’opera breve dove prefazione, introduzione e prosa anziché ripetersi, si completano avendo l’una bisogno dell’altra. L’obiettivo? Il giusto tempo da dedicare alla lettura per lasciare spazio alla meditazione personale, una pratica necessaria per la nostra formazione alla quale è sempre più difficile riservare con piacere il tempo che merita. La sinergia tra lettura e meditazione produrrà nuove prospettive? "
Da: Antonio Terzaghi
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