Gaza
Messaggio per Corrado Augias
Martedì 31 dicembre 2024 16:34:17
Biografiaonline
Gentili Signori,
Grazie innanzitutto per la Vostra collaborazione, che dona voce alle osservazioni su alcuni eventi.
In particolare, mi riferisco a quelli di Gaza, che hanno una valenza tragica a partire da Sansone, il primo “kamikaze” biblico al grido di “muoia Sansone con tutti i Filistei”.
Rammento che i Palestinesi, nella lingua locale, sono chiamati “Filistins” con una chiara assonanza ai Filistei (abitanti della Filistia o Palestina).
Gaza la ritroviamo ancora, più di mille anni dopo, come luogo del massacro dei Templari, anche se quest’ultimo episodio faceva parte di una guerra dove gli invasori erano i cosiddetti Cristiani.
Mi è capitato, in occasione di qualche Congresso Internazionale, di incontrare dei colleghi Universitari Israeliani, quindi persone certamente evolute.
Ebbene, quando si parlava dei Palestinesi questi erano da loro apostrofati come se fossero dei vermi o degli scarafaggi e i colleghi cambiavano addirittura faccia, da cordiale a risentita.
Non c’è da meravigliarsi che tale opinione non sia affatto radicata in una minoranza, anzi, consente di comprendere come il loro attuale presidente Netanyahu abbia un largo seguito.
Umanamente, l’odio degli Israeliani è più che comprensibile, in quanto hanno visto ammazzare barbaramente i figli e violare le figlie, oltre a sapere che molti di loro sono ostaggi dei Palestinesi di Hamas (sunniti, dallo spirito combattente, atrocemente ed insipientemente anti Israeliano).
Affermo che, se fossi uno di loro, non sarei capace di alcun perdono.
Tuttavia, per gli esseri umani esiste un limite antropologico, invalicabile e biblico ovvero: occhio per occhio e dente per dente” che, seppur implichi una reazione, significa anche ”non più di un occhio per un occhio e non più di un dente per un dente”.
Da questa misconosciuta interpretazione del Levitico, una buona parte degli Israeliani è giunta a far tracimare l’odio, lasciando massacrare dei bambini innocenti. Proprio, come fece a suo tempo Erode, ben conosciuto a Roma dove spesso frequentava la corte di Ottaviano Augusto, il quale di lui diceva: “meglio essere il suo maiale (sus) che uno dei suoi figli (uios) ”.
Tutto questo massacro è avvenuto con il supporto dei generosi finanziamenti Filoisraeliani, principalmente da parte di chi non si è mai fatto scrupolo di perpetrare identici massacri in passato, ovviamente, in nome delle esigenze di libertà e democrazia.
I tempi, come si dice, cambiano ben poco con attori che svolgono sempre gli stessi ruoli.
Forse, Il presidente Netanhyau, abitante con il suo seguito della cosiddetta Terra dei Padri, dovrebbe riflettere per nemesi storica sulla fine che fece Erode, dilaniato probabilmente da una necrosi scrotale, complicata da un’arteriopatia periferica che gli devastava gli arti inferiori, sui quali poi le mosche depositavano delle larve, che presto si trasformavano in vermi. Proprio simili agli apostrofati Palestinesi.
Cosa che mi limito a constatare e che, ovviamente, non auguro a nessuno, nemmeno a chi gli vende le armi e fa finta di non sapere.
Prof Umberto Cornelli
Loyola University School of Medicine-Chicago
PS
Buon Anno a tutti Voi
Gentili Signori,
Grazie innanzitutto per la Vostra collaborazione, che dona voce alle osservazioni su alcuni eventi.
In particolare, mi riferisco a quelli di Gaza, che hanno una valenza tragica a partire da Sansone, il primo “kamikaze” biblico al grido di “muoia Sansone con tutti i Filistei”.
Rammento che i Palestinesi, nella lingua locale, sono chiamati “Filistins” con una chiara assonanza ai Filistei (abitanti della Filistia o Palestina).
Gaza la ritroviamo ancora, più di mille anni dopo, come luogo del massacro dei Templari, anche se quest’ultimo episodio faceva parte di una guerra dove gli invasori erano i cosiddetti Cristiani.
Mi è capitato, in occasione di qualche Congresso Internazionale, di incontrare dei colleghi Universitari Israeliani, quindi persone certamente evolute.
Ebbene, quando si parlava dei Palestinesi questi erano da loro apostrofati come se fossero dei vermi o degli scarafaggi e i colleghi cambiavano addirittura faccia, da cordiale a risentita.
Non c’è da meravigliarsi che tale opinione non sia affatto radicata in una minoranza, anzi, consente di comprendere come il loro attuale presidente Netanyahu abbia un largo seguito.
Umanamente, l’odio degli Israeliani è più che comprensibile, in quanto hanno visto ammazzare barbaramente i figli e violare le figlie, oltre a sapere che molti di loro sono ostaggi dei Palestinesi di Hamas (sunniti, dallo spirito combattente, atrocemente ed insipientemente anti Israeliano).
Affermo che, se fossi uno di loro, non sarei capace di alcun perdono.
Tuttavia, per gli esseri umani esiste un limite antropologico, invalicabile e biblico ovvero: occhio per occhio e dente per dente” che, seppur implichi una reazione, significa anche ”non più di un occhio per un occhio e non più di un dente per un dente”.
Da questa misconosciuta interpretazione del Levitico, una buona parte degli Israeliani è giunta a far tracimare l’odio, lasciando massacrare dei bambini innocenti. Proprio, come fece a suo tempo Erode, ben conosciuto a Roma dove spesso frequentava la corte di Ottaviano Augusto, il quale di lui diceva: “meglio essere il suo maiale (sus) che uno dei suoi figli (uios) ”.
Tutto questo massacro è avvenuto con il supporto dei generosi finanziamenti Filoisraeliani, principalmente da parte di chi non si è mai fatto scrupolo di perpetrare identici massacri in passato, ovviamente, in nome delle esigenze di libertà e democrazia.
I tempi, come si dice, cambiano ben poco con attori che svolgono sempre gli stessi ruoli.
Forse, Il presidente Netanhyau, abitante con il suo seguito della cosiddetta Terra dei Padri, dovrebbe riflettere per nemesi storica sulla fine che fece Erode, dilaniato probabilmente da una necrosi scrotale, complicata da un’arteriopatia periferica che gli devastava gli arti inferiori, sui quali poi le mosche depositavano delle larve, che presto si trasformavano in vermi. Proprio simili agli apostrofati Palestinesi.
Cosa che mi limito a constatare e che, ovviamente, non auguro a nessuno, nemmeno a chi gli vende le armi e fa finta di non sapere.
Prof Umberto Cornelli
Loyola University School of Medicine-Chicago
PS
Buon Anno a tutti Voi
Da: Umberto Cornelli
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