America
Messaggio per Corrado Augias
Giovedì 13 marzo 2025 22:27:52
Caro Corrado
La prima volta che sono andato in America è stato per un congresso a San Diego dove si parlava di eparine.
Ne sapevo abbastanza sul tema e discutendo con alcuni partecipanti al congresso, che erano dei laboratori della Loyola University di Chicago, mi chiesero di andare a visitarli per scambiare più a fondo le nostre conoscenze. Ci andai e scoprii una specie di paradiso; se serviva uno strumento, in due massimo tre giorni lo avevi a disposizione, facevano tutti a gara per mettermi a mio agio e si preoccupavano che non fossi solo durante il fine settimana. E’ servita tutta questa stima e collaborazione? Si, certo. Ne è venuto fuori un farmaco salva vita, in particolare per i bambini (ma anche per adulti) che sono costretti a fare dei trapianti di midollo. Se non c’erano i colleghi della Loyola questo non avrebbe mai potuto accadere. Quindi ricordiamoci il bene e cerchiamo di ricomporre le ragioni di questa frattura che sta emergendo. L’America si deve comprendere e prima di bruciare le bandiere bisogna pensarci molto bene.
L’America è quella che quando ha scoperto la sofferenza dei bambini Vietnamiti che scappavano piangendo, nudi e bruciati dal napalm ha fatto smettere la guerra. L’America è quella che quando ha visto Saddam accarezzare un bambino che era suo ostaggio ha deciso di annientarlo. L’America è quella della Rapsodia in Blues, che è la colonna sonora della libertà. L’America ha lasciato decine di migliaia di morti sulla nostra Italia, per liberarci dai nazisti e dai fascisti poi che ci ha dato il pane per sollevarci dalle nostre miserie del dopoguerra. Tutto dimenticato. Chiediamo scusa e se dobbiamo farlo all’attuale Presidente facciamolo e basta. Solo dopo potremo pretendere del rispetto reciproco.
Certo, quello che avviene ora sembra faccia parte di un altro mondo, ma non credo affatto che sia il volto dell’America, ma solo un periodo molto problematico, frutto più di una grave errore dell’Europa; non più la Vecchia Europa ma un’ Europa Vecchia e maledettamente egoista, carica di perbenismo.
Noi Italiani abbiamo inviato nel suo Parlamento quello che sembrava il meglio dei nostri politici navigati, per fare cosa? Nessuno lo sa.
Vogliamo una vera Europa unita? Mandiamoci i nostri giovani, quelli che escono dall’Erasmus, per sostituire politici adatti solo a chiacchiere e distinguo. Siano loro a decidere sul riarmo perché è loro compito e non facciamo finta di pensare al loro futuro perché è profondamente falso. Stiamo pensando solo ai fatti nostri.
Prof Umberto Cornelli
Loyola University School of Medicine -Chicago
La prima volta che sono andato in America è stato per un congresso a San Diego dove si parlava di eparine.
Ne sapevo abbastanza sul tema e discutendo con alcuni partecipanti al congresso, che erano dei laboratori della Loyola University di Chicago, mi chiesero di andare a visitarli per scambiare più a fondo le nostre conoscenze. Ci andai e scoprii una specie di paradiso; se serviva uno strumento, in due massimo tre giorni lo avevi a disposizione, facevano tutti a gara per mettermi a mio agio e si preoccupavano che non fossi solo durante il fine settimana. E’ servita tutta questa stima e collaborazione? Si, certo. Ne è venuto fuori un farmaco salva vita, in particolare per i bambini (ma anche per adulti) che sono costretti a fare dei trapianti di midollo. Se non c’erano i colleghi della Loyola questo non avrebbe mai potuto accadere. Quindi ricordiamoci il bene e cerchiamo di ricomporre le ragioni di questa frattura che sta emergendo. L’America si deve comprendere e prima di bruciare le bandiere bisogna pensarci molto bene.
L’America è quella che quando ha scoperto la sofferenza dei bambini Vietnamiti che scappavano piangendo, nudi e bruciati dal napalm ha fatto smettere la guerra. L’America è quella che quando ha visto Saddam accarezzare un bambino che era suo ostaggio ha deciso di annientarlo. L’America è quella della Rapsodia in Blues, che è la colonna sonora della libertà. L’America ha lasciato decine di migliaia di morti sulla nostra Italia, per liberarci dai nazisti e dai fascisti poi che ci ha dato il pane per sollevarci dalle nostre miserie del dopoguerra. Tutto dimenticato. Chiediamo scusa e se dobbiamo farlo all’attuale Presidente facciamolo e basta. Solo dopo potremo pretendere del rispetto reciproco.
Certo, quello che avviene ora sembra faccia parte di un altro mondo, ma non credo affatto che sia il volto dell’America, ma solo un periodo molto problematico, frutto più di una grave errore dell’Europa; non più la Vecchia Europa ma un’ Europa Vecchia e maledettamente egoista, carica di perbenismo.
Noi Italiani abbiamo inviato nel suo Parlamento quello che sembrava il meglio dei nostri politici navigati, per fare cosa? Nessuno lo sa.
Vogliamo una vera Europa unita? Mandiamoci i nostri giovani, quelli che escono dall’Erasmus, per sostituire politici adatti solo a chiacchiere e distinguo. Siano loro a decidere sul riarmo perché è loro compito e non facciamo finta di pensare al loro futuro perché è profondamente falso. Stiamo pensando solo ai fatti nostri.
Prof Umberto Cornelli
Loyola University School of Medicine -Chicago
Da: Umberto Cornelli
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