Puntata 17.3.22: l'approccio studiato della Russia

Messaggio per Corrado Formigli

Venerdì 18 marzo 2022 02:36:30
Salve.
Seguo sempre con interesse la tua trasmissione anche se, quando l’argomento si ripete, hai l’innegabile tendenza a far intervenire personaggi televisivi più “coreografici” che competenti.
Gli ospiti sono sempre di livello e per questo ritengo potrebbe essere interessante “seguire la corrente” piuttosto che ingabbiare la discussione al senso unico dettato da una linea tematica prestabilita.
Dalla puntata odierna è emersa l’immagine di una Russia sgangherata, economicamente fragile e militarmente antiquata; aspetti che condivido parzialmente. La cosa che non condivido è la visione di una Russia militarmente impantanata in Ucraina. Io credo invece si tratti di un approccio studiato. Martello quotidianamente con bombardamenti da lontano e aspetto che l’Ucraina pia piano si svuoti. Avete fatto un conto di quante persone ogni giorno varcano i confini verso ovest?
Resteranno vecchi e combattenti; dei secondi molti moriranno e i primi saranno troppo stanchi per fare opposizione. Quante famiglie di soldati ucraini morti rientreranno in patria in futuro? Poche, molto poche. Vedrete che quando il flusso migratorio rallenterà considerevolmente i bombardamenti aumenteranno e le truppe russe smetteranno di sostare a 10/15 km dalle grandi città.
Quanto all’atteggiamento della tanto osannata Europa (costola postbellica americana =nato), sono stufo della sua ipocrisia.
Di fatto, soprattutto l’Italia, finanzia Putin quotidianamente acquistando il suo gas e poi dice di combatterlo inviando armi agli ucraini e sequestrando yacht. Ridicoli. I Russi potranno fare a meno dei nostri capi firmati ma non dei nostri soldi.
Se l’Europa avesse le palle, dovrebbe interrompere immediatamente (e non programmare di diminuirli tra 5 anni) i grandi flussi finanziari legati all’energia se è veramente tanto indignata dalle morti sul campo.
Ma così non sarà perché vogliamo rimanere comodi, perché i soldi fanno girare il mondo e i morti si dimenticano.
Sarebbe bello veder rappresentata la realtà dei fatti piuttosto che girarci intorno.
Speriamo che non succeda la stessa cosa che col COVID all’inizio della vicenda… poveracci quei cinesi…fortuna che stanno lontani in quel paesino dal nome strano…
Saluti
Da: Corrado Romano

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