Proroga Superbonus 110%

Messaggio per Giuseppe Conte

Domenica 24 ottobre 2021 18:38:23
Egregio Avvocato Conte.
Siamo i sig. ri Mario Piccioni e Nunzia Capone e di recente abbiamo appreso che il vostro movimento è l’unico che si sta impegnando in parlamento per la proroga del superbonus 110 per le case unifamiliari oltre il 30 giugno 2022.
Entrambi siamo in cassa covid dall’inizio della pandemia, dovevamo iniziare i lavori di ristrutturazione per l’unica abitazione posseduta ed ereditata da Nunzia a seguito del decesso dei genitori. Con l’uscita del c. d. superbonus 110, non abbiamo più iniziato i lavori per verificare se potevamo usufruirne anche noi, anche perché abbiamo dovuto aspettare due anni per ottenere un mutuo comunque di importo molto basso rispetto ai lavori di cui avrebbe bisogno l’immobile e siamo stati snobbati dalle banche non avendo né conoscenze e né grandi garanzie, insomma tutto sulle nostre spalle.
L’impresa che avevamo individuato era piccola e ci fu presentata dal nostro architetto deceduto causa covid a marzo di quest’anno. L’impresa non è riuscita a trovare il canale finanziario e si è tirata indietro nel mese di giugno di quest’anno, contestualmente alla scadenza del piano di ammortamento del mutuo erogato, il quale è stato prorogato fino a giugno 2022 senza ulteriore possibilità di proroga.
Ci siamo messi così alla ricerca di altre imprese, ma ci hanno risposto che sono tutte piene di lavoro e che si sono buttate tutte sui condomini. Abbiamo trovato un’impresa, dopo essere stati scaricati da molte altre, con la quale avremo dovuto firmare entro la fine di questo mese, che ci avrebbe eseguito i lavori ristrutturazione con cessione del credito, superbonus 110 e bonus facciate.
Praticamente, ora siamo rimasti con il cerino in mano perché l’unica impresa individuata e disposta a farci i lavori, non vuole più firmare perché potrebbe iniziare non prima di aprile 2022 e quindi non sarebbe in grado di arrivare al completamento del 60% dei lavori a giugno, considerato che bisogna rifare anche il tetto ormai completamente danneggiato dalla grandine di luglio 2019, per la quale il Comune di Pescara, dopo aver fatto tanta notizia per farsi inviare il modulo per la richiesta danni, non ha rimborsato nessuno scaricando la colpa sulla protezione civile, che non avrebbe classificato l’evento meteorologico di tale portata da richiedere l’adozione di misure di assistenza alla popolazione; evento che invece ha distrutto autoveicoli, stabilimenti balneari, strade, fognature, tetti e abitazioni.
Stiamo vivendo un incubo, abbiamo bisogno assolutamente di questa proroga, sono 5 anni che stiamo pagando l’affitto, non possiamo rientrare a casa nostra e le chiediamo di insistere con questa proroga.
Anche lavorativamente non è corretto che, lavorando nel settore dei tributi locali, entrambi in due società private, insieme a tutti i nostri colleghi del settore, mentre il pubblico è ripartito al 100% siamo ancora in cassa covid.
Ci sentiamo degli eterni precari nonostante facciamo questo lavoro da oltre 16 anni e siamo stanchi di dover sempre sentire dalla gente che c’è chi sta peggio di noi. A noi, per affittarci un appartamento di 29 mq, con la puzza sotto il naso, ci hanno chiesto come garanzia due buste paga e l’importo di 3 cauzioni, quando in questo condominio ci sono giovani e non giovani senza lavoro che non si capisce se li campano lo Stato o le loro famiglie.
AIUTATECI! GRAZIE
Da: Mario Piccioni

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