Vaccinazione docenti negata
Messaggio per Guido Bertolaso
Mercoledì 3 marzo 2021 17:34:22
"Si può fare molto di più rispetto a quello che già facciamo", ho appena letto le sue parole. Confermo. Si può fare, su tutti i fronti. Sono una docente di scuola secondaria di secondo grado, residente in Veneto (Rovigo), ma quest'anno in servizio nella città metropolitana di Bologna, che raggiungo ogni giorno come pendolare.
A Rovigo non posso vaccinarmi perchè tassativamente in Veneto vaccinano solo in base alla sede di servizio e non alla residenza. Meno che mai potrei vaccinarmi in Emilia (che dovrei raggiungere, con un viaggio, adesso che è zona rossa, in cui vaccinano solo i docenti residenti o domiciliati. ).
Non credo di essere l'unico caso sul territorio nazionale a in questa situazione. Ogni regione ha adottato regole a suo modo, e le conseguenze sono che numerosi docenti si trovano "esclusi" dalla campagna vaccinale. Nell'indifferenza generale, ma in mezzo a "si può fare di più" che ogni giorno il TG ripete, ma nessuno pensa a come fare questo qualcosa di più. Qui non è questione di dosi che mancano.
Non sarebbe il caso di uscire da questa ridicola burocrazia intrappolante e permettere ai docenti di vaccinarsi nella regione di residenza o in alternativa in quella di servizio, senza tante difficoltà? Il problema è che le Regioni stanno facendo i calcoli esatti delle dosi disponibili ed hanno paletti estremamente rigidi, senza vedere quanti docenti restano esclusi da un diritto così importante in questo momento. La regione Veneto aspetta chiaramente un provvedimento nazionale, così mi hanno scritto. Eppure giorni fa avevo letto che ogni regione avrebbe vaccinato i suoi docenti residenti, forse alcune lo fanno, ma non tutte
Grazie e saluti, Lorella Calzolari (Rovigo)
A Rovigo non posso vaccinarmi perchè tassativamente in Veneto vaccinano solo in base alla sede di servizio e non alla residenza. Meno che mai potrei vaccinarmi in Emilia (che dovrei raggiungere, con un viaggio, adesso che è zona rossa, in cui vaccinano solo i docenti residenti o domiciliati. ).
Non credo di essere l'unico caso sul territorio nazionale a in questa situazione. Ogni regione ha adottato regole a suo modo, e le conseguenze sono che numerosi docenti si trovano "esclusi" dalla campagna vaccinale. Nell'indifferenza generale, ma in mezzo a "si può fare di più" che ogni giorno il TG ripete, ma nessuno pensa a come fare questo qualcosa di più. Qui non è questione di dosi che mancano.
Non sarebbe il caso di uscire da questa ridicola burocrazia intrappolante e permettere ai docenti di vaccinarsi nella regione di residenza o in alternativa in quella di servizio, senza tante difficoltà? Il problema è che le Regioni stanno facendo i calcoli esatti delle dosi disponibili ed hanno paletti estremamente rigidi, senza vedere quanti docenti restano esclusi da un diritto così importante in questo momento. La regione Veneto aspetta chiaramente un provvedimento nazionale, così mi hanno scritto. Eppure giorni fa avevo letto che ogni regione avrebbe vaccinato i suoi docenti residenti, forse alcune lo fanno, ma non tutte
Grazie e saluti, Lorella Calzolari (Rovigo)
Da: Lorella Calzolari
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