Superiorità femminile
Messaggio per Lilli Gruber
Domenica 7 novembre 2021 23:37:42
Oramai i riflettori sull'Afghanistan si sono spenti, cosa scontata, le notizie si aggiornano in
continuo. Ma la triste realtà non è assolutamente cambiata, questo sia per gli uomini che soprattutto
per le donne: tra le tante nefandezze che si sentono al riguardo, sarà forse per il fatto di avere una
figlia, ma quello che personalmente trovo più ripugnante è il vedere offrire delle ragazze
giovanissime come spose!
Questi comportamenti, che purtroppo non avvengono solo in Afghanistan, vengono 'giustificati'
da motivazioni religiose. Ma è la verità oppure c'è anche dell'altro? La storia è piena di esempi di
come la religione sia stata strumentalizzata da chi cerca consensi, potere ecc. ecc. Dalla caccia alle
streghe, alla guerra santa, al Dio è con noi di Hitler, questo fino ad oggi dove si arriva ad ostentare il
vangelo mentre si fa propaganda politica. Certo che esiste una bella differenza tra il credente che
serve la religione e lo sciacallo che si serve della religione! C'è però da chiedersi come mai una
parte degli uomini consideri le donne come esseri inferiori?
Mi permetto di fare delle valutazioni in base ad un'esperienza strettamente personale basata su 43
anni di lavoro in banca e con l'aggiunta anche dell'attività sindacale. Ho potuto riscontrare come i
giudizi più biechi nei riguardi delle donne fossero quasi sempre provenienti da uomini che, sia come
moralità che capacità lavorativa erano molto carenti, sembravano persone alla disperata ricerca di
una sorte di piedistallo per nascondere la propria pochezza, mentre ho potuto constatare come la
maggioranza delle persone oltremodo valide con le quali ho lavorato erano donne, la stessa cosa la
verificai durante gli anni della scuola. Delle cinque realtà bancarie nelle quali ho svolto la mia
attività, quelle dove si assumeva tramite concorso avevano una chiara maggioranza di dipendenti
donne. Estendendo il discorso anche sulla clientela avanti con gli anni, ho potuto riscontrare
una maggioranza ancora più netta, per noi maschi alquanto preoccupante, di pubblico femminile tra
quello più dinamico, in alcuni casi anche troppo...
Penso inoltre che non sia necessaria alcuna competenza finanziaria per constatare come,
l'esclusione delle donne dall'attività lavorativa, provochi un'evidente danno economico-sociale ad
una nazione.
Per chiudere, quanto alla volontà di escludere la platea femminile anche dagli studi, ritengo sia una
chiara dimostrazione di voler tenere nell'ignoranza chi potrebbe dimostrare che alla fine "il somaro
sei tu".
Ivano D'Angelo
Fisac/CGIL Torino
Torino 1/11/2021
continuo. Ma la triste realtà non è assolutamente cambiata, questo sia per gli uomini che soprattutto
per le donne: tra le tante nefandezze che si sentono al riguardo, sarà forse per il fatto di avere una
figlia, ma quello che personalmente trovo più ripugnante è il vedere offrire delle ragazze
giovanissime come spose!
Questi comportamenti, che purtroppo non avvengono solo in Afghanistan, vengono 'giustificati'
da motivazioni religiose. Ma è la verità oppure c'è anche dell'altro? La storia è piena di esempi di
come la religione sia stata strumentalizzata da chi cerca consensi, potere ecc. ecc. Dalla caccia alle
streghe, alla guerra santa, al Dio è con noi di Hitler, questo fino ad oggi dove si arriva ad ostentare il
vangelo mentre si fa propaganda politica. Certo che esiste una bella differenza tra il credente che
serve la religione e lo sciacallo che si serve della religione! C'è però da chiedersi come mai una
parte degli uomini consideri le donne come esseri inferiori?
Mi permetto di fare delle valutazioni in base ad un'esperienza strettamente personale basata su 43
anni di lavoro in banca e con l'aggiunta anche dell'attività sindacale. Ho potuto riscontrare come i
giudizi più biechi nei riguardi delle donne fossero quasi sempre provenienti da uomini che, sia come
moralità che capacità lavorativa erano molto carenti, sembravano persone alla disperata ricerca di
una sorte di piedistallo per nascondere la propria pochezza, mentre ho potuto constatare come la
maggioranza delle persone oltremodo valide con le quali ho lavorato erano donne, la stessa cosa la
verificai durante gli anni della scuola. Delle cinque realtà bancarie nelle quali ho svolto la mia
attività, quelle dove si assumeva tramite concorso avevano una chiara maggioranza di dipendenti
donne. Estendendo il discorso anche sulla clientela avanti con gli anni, ho potuto riscontrare
una maggioranza ancora più netta, per noi maschi alquanto preoccupante, di pubblico femminile tra
quello più dinamico, in alcuni casi anche troppo...
Penso inoltre che non sia necessaria alcuna competenza finanziaria per constatare come,
l'esclusione delle donne dall'attività lavorativa, provochi un'evidente danno economico-sociale ad
una nazione.
Per chiudere, quanto alla volontà di escludere la platea femminile anche dagli studi, ritengo sia una
chiara dimostrazione di voler tenere nell'ignoranza chi potrebbe dimostrare che alla fine "il somaro
sei tu".
Ivano D'Angelo
Fisac/CGIL Torino
Torino 1/11/2021
Da: Ivano D'Angelo
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