L’identità non è sostanza
Messaggio per Lilli Gruber
Domenica 22 maggio 2022 09:58:29
L’identità non è sostanza
E’ diffuso il pregiudizio che l’identità sia una realtà
e che sia il motore primo dell’umana attività.
Si crede che sia una sostanza sita nel corpo vitale,
presente nella realtà individuale e nel sociale.
Da qui della razza il convincimento dilagante,
causa di contrasti e di atteggiamento intollerante.
I “neri” considerati minaccia per la nostra identità,
per il nostro stile di vita, per la presunta italianità.
L’antisemitismo nazista nacque da questa opinione
e si progettò di milioni di ebrei la distruzione.
Da qui i sovranisti con il loro mito della nazione,
con quello della supremazia e della esclusione.
L’identità, lo ripeto, non è sostanza né entità
è solo riconoscimento, bisognevole dell’alterità.
Purtroppo l’identità come sostanza crea confini,
muri, filo spinato e ritiene diversi o nemici i vicini.
L’”io” con il “noi” certamente cresce e si arricchisce
senza il “noi” invece è nullità e si impoverisce.
L’identità, rete di relazioni, è cultura della convivenza,
è solidarietà e progettazione sorretta da intelligenza
ed evita certamente la mercificazione delle persone
e della loro inevitabile e devastante alienazione.
Pasquino, maggio 2022
E’ diffuso il pregiudizio che l’identità sia una realtà
e che sia il motore primo dell’umana attività.
Si crede che sia una sostanza sita nel corpo vitale,
presente nella realtà individuale e nel sociale.
Da qui della razza il convincimento dilagante,
causa di contrasti e di atteggiamento intollerante.
I “neri” considerati minaccia per la nostra identità,
per il nostro stile di vita, per la presunta italianità.
L’antisemitismo nazista nacque da questa opinione
e si progettò di milioni di ebrei la distruzione.
Da qui i sovranisti con il loro mito della nazione,
con quello della supremazia e della esclusione.
L’identità, lo ripeto, non è sostanza né entità
è solo riconoscimento, bisognevole dell’alterità.
Purtroppo l’identità come sostanza crea confini,
muri, filo spinato e ritiene diversi o nemici i vicini.
L’”io” con il “noi” certamente cresce e si arricchisce
senza il “noi” invece è nullità e si impoverisce.
L’identità, rete di relazioni, è cultura della convivenza,
è solidarietà e progettazione sorretta da intelligenza
ed evita certamente la mercificazione delle persone
e della loro inevitabile e devastante alienazione.
Pasquino, maggio 2022
Da: Galiano Elio
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