Grazie, donne iraniane

Messaggio per Lilli Gruber

Venerdì 25 novembre 2022 08:37:20
Grazie, donne iraniane
E’ un mostro micidiale il fanatismo religioso,
che ritiene il tentativo di libertà blasfemo e dannoso
e odia le donne e ogni loro gesto di emancipazione;
negare a loro i diritti è una costante ossessione.
Gli ayatollah in Iran hanno instaurato una dittatura
e il controllo su cittadini suscita rassegnazione e paura.
Una giovane non indossava il velo come da regole richiesto
e ha trovato la morte dopo un massacrante arresto.
A ciò si sono accesi di alcune donne condanna e sdegno
e, coraggiose, a difesa dei diritti hanno preso l’impegno.
Si sono tolte il velo che oscurava il loro volto;
hanno tagliato i capelli e il loro grido è stato accolto
da migliaia di donne ed è scoppiata la ribellione,
che si è diffusa subito in tutta l’intera Nazione.
Si sono uniti a loro mariti, operai e studenti
e il grido di libertà è cresciuto in pochi momenti.
La repressione è stata immediata e cruenta
e il numero delle vittime ogni giorno aumenta.
Ma le donne a mani nude continuano a lottare
e, cantando “Bella ciao”, decise la vita ad immolare.
“ La vita senza libertà è vita di vera schiavitù”,
gridano, e vili servitori spengono tante gioventù.
Il grido delle iraniane si è sparso in tutte le Nazioni,
e si sono svolte spontanee e vaste manifestazioni.
Quel grido è certamente l’essenza dell’umanità,
che non può essere tale senza autentica libertà.
Quel grido, che sta costando carcere e morte,
ci ammonisce che la nostra autentica sorte
è combattere contro tirannie e ogni religione
che oscurano la libertà con prigione e morte.
Grazie, iraniane. Ci ricordate le donne della Nazione francese
che nel 1789 spronarono i mariti a cancellare le secolari offese.

Pasquino, novembre 2022
Da: Ilaria Galiano

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