Il Papa degli ultimi

Messaggio per Lilli Gruber

Martedì 29 aprile 2025 11:16:50
IL capitalismo illiberale produce sempre scarti umani a milioni
e i poveri con la loro infelicità sono presenti in tutte le Nazioni.
I poveri non hanno un domani, vivono con stenti alla giornata.
La loro vita è triste, precaria, di varie sofferenze disseminata.
I loro letti sono spesso i cartoni, le coperte le stelle e la luna,
sincera accoglienza da pochi volontari, più spesso nessuna.
Un Papa era arrivato da lontano per inaugurare un nuovo corso,
sentendo propri fratelli i poveri e prodigandosi in loro soccorso.
Nella Sua bara ha voluto sobrietà, le Sue scarpe consumate
che Lo avevano portato tra la gente, nelle Sue camminate. -
Era venuto per gli ultimi della terra sempre disprezzati e scartati,
per gli innumerevoli migranti che da tanti “politici”sono rifiutati.
Con l’esempio ha cercato di smuovere indifferenza, distrazione,
avendo da cristiano una priorità: i poveri e la loro umiliazione.
Pareva che san Francesco d’Assisi in vita fosse tornato,
perché nell’animo di papa Francesco Lo si vedeva rinato.
Francesco è stato un Papa diverso, di certo “rivoluzionario”
nel senso che ha offerto uno stile nuovo, non da “seminario”.
Le Sue innovazioni sono state dettate da umanità e umiltà:
“chi sono io per giudicare”ha detto senza alcuna difficoltà
e ha valutato e difeso il ruolo della donna e la sua missione,
sapendo di non trovare nel Vaticano alcuna condivisione.
Ha condannato la guerra, ogni violenza e discriminazione,
ha pregato per la pace senza ottenere alcuna attenzione.
Al funerale ho provato rabbia per l’ipocrisia di tanti “potenti”
che alle Sue varie critiche, ai Suoi appelli risultarono assenti,
mentre migliaia di non credenti Lo hanno tanto amato,
perché pace, fraternità e amore ha sempre predicato.
.
Pasquino, maggio 2025
Da: Pasquino

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