Architetto in pensione
Messaggio per Mario Draghi
Martedì 8 giugno 2021 18:56:32
Pregiatissimo presidente. sono un architetto in pensione (di anni 72). da quattro anni (ovvero dall'eta' di 68 anni) percepisco 500 euro mensili di pensione conseguenza di prematura interruzione dell'attivita'. interruzione giocoforza avvenuta per prestare cure a mia madre, colpita nel 1994 da gravissima e debilitante ischemia cerebrale, deceduta nel 2001. dal 2001 non ho piu' potuto riprendrere l'attivita', per il periodo di interruzione protattosi per oltre 7 anni, per le condizioni psicofisiche conseguitemi dalle quali sono tutt'ora dipendente e impedito a trascorrere una vita normale. condizioni le quali mi costringono tutt'ora a dipendere da psicofarmaci e moltissimi altri per ricorrenti problemi intestinali e altre patologie. e' quindi dal 1994 (ovvero da 27 anni) che non percepisco redditi di qualsivoglia natura ad eccezione della suindicata pensione (come indicato percepita da quattro anni). sono titolare di uno studio seriamente danneggiato dagli inquilini sovrastanti. per i soliti intrallazzi della parte avversa e addetti alle perizie non ho ottenuto alcun risarcimento dei danni e la rimozione delle cause. mi trovo quindi possessore di un immobile invendibile e inaffittabile. un vero capio al collo privo di valore. nonostante cio' devo continuamente pagare ogni anno circa 2200 euro di i. m. u., oltre 1700 euro di condominio e altre spese. questa situazione mi sta prosciugando i miei risparmi e, nonostante le privazioni e il contenimento delle spese anche per il minimo strettamente necessario, temo seriamente per il mo futuro e cio' e' motivo di ricorrenti depressioni e demotivazini alla vita.. i miei risparmi mi comsentiranno, pensione compresa, di vivere ancora per circa 5/6 anni. in ventisette anni di inattivita' (ovvero dal 1994) ho gia' versato allo stato circa 60000 euro di i. m. u.. come se cio' non fosse sufficiente mi e' stato impedito il cumulo dei contributi professionali per incrementare un poco la mia pensione. avendo un reddito da pensione che non supera la no tax area non posso dedurre alcuna spesa sanitaria o di altra natura ne avere altre agevolazioni. si propongono agevolazioni per coloro i quali hanno redditi di 30000/40000 euro annui e per me titolare di una misera pensione non e' prevista alcuna agevolazione e assistenza ma solo imposto il dovere di continuamente contribuire (e solo perche' possiedo ancora miseri risparmi e un immobile improduttivo e privo di valore). per le condizioni di salute in cui mi trovo, per la mia ormai scemata dignita' e per tutte le preoccupazioni alle quali sono soggetto, le premetto che piu volte ho pensato di farla finita
(ma togliersi la vita e piu' facile a dirsi che a farsi). pregiatissimo presidente non crede sia il caso di non sparare piu' nel mucchio, come avvenuto sino ad oggi, creando disparita' e tragiche conseguenze alle persone le quali come me hanno fatto tanti sacrifici per non gravare sulla collettivita' e si trovano nelle condizioni di doversi privare del minimo necessario per mantenere altre persone le quali, al contrario del sottoscritto, si sono concesse e si concedono tutto confidando sugli aiuti di stato? non sarebbe il caso di valutare: la sospensione almeno dell'i. m. u. per i fabbricati a carico di persone le quali si strovano nelle mie condizioni (oltre tutto non per loro volonta' ma per eventi avversi e a dir poco ingrati ? ) ; un incremento della pensione minima per far fronte allo stretto necessario? purtroppo nella vita' e' inutile prodigarsi fino a compromettersi la salute per essere onesti, capaci e buoni contribuenti. e' necessario essere dotati di molta fortuna ed essere dei buoni leccapiedi). caratteristica e peculiarita' a me sconosciute. per quanto attiene alla fortuna non a caso, e avevo da poco compiuto i sette anni di eta', mio padre nell'ottobre del 1956 precipito' in valtrebbia con un autocarro e vi perirono ben 15 persone ivi compreso mio padre. non le dico quali disagi ed oneri questa disgrazia consegui' alla mia famiglia e al sottoscritto). mi scusi il sincero sfogo ma anche in quell'occasione fummo letteralmente abbandonati dallo stato e ricevemmo solo e soltanto salamelecchi e false promesse dai politici che si avvicendarono per cogliere solo l'opportunita' di mettersi in evidenza. mi perdoni se mi permetto di distrarla dai suoi onerosi impegni e la ringrazio per la cortese attenzione a questa mia. auguro a lei e e a tutte le persone nel suo cuore tutto cio' che di meglio la vita possa riservare. buone e proficue giornate. distintamente - luciano capucciati, residente in piacenza al civico 15 di via -------,
e-mail -------
lo scrivente si scusa per eventuali errori grammaticai o di altra natura consegenti all'utilizzo di software e attrezzature informatiche.
(ma togliersi la vita e piu' facile a dirsi che a farsi). pregiatissimo presidente non crede sia il caso di non sparare piu' nel mucchio, come avvenuto sino ad oggi, creando disparita' e tragiche conseguenze alle persone le quali come me hanno fatto tanti sacrifici per non gravare sulla collettivita' e si trovano nelle condizioni di doversi privare del minimo necessario per mantenere altre persone le quali, al contrario del sottoscritto, si sono concesse e si concedono tutto confidando sugli aiuti di stato? non sarebbe il caso di valutare: la sospensione almeno dell'i. m. u. per i fabbricati a carico di persone le quali si strovano nelle mie condizioni (oltre tutto non per loro volonta' ma per eventi avversi e a dir poco ingrati ? ) ; un incremento della pensione minima per far fronte allo stretto necessario? purtroppo nella vita' e' inutile prodigarsi fino a compromettersi la salute per essere onesti, capaci e buoni contribuenti. e' necessario essere dotati di molta fortuna ed essere dei buoni leccapiedi). caratteristica e peculiarita' a me sconosciute. per quanto attiene alla fortuna non a caso, e avevo da poco compiuto i sette anni di eta', mio padre nell'ottobre del 1956 precipito' in valtrebbia con un autocarro e vi perirono ben 15 persone ivi compreso mio padre. non le dico quali disagi ed oneri questa disgrazia consegui' alla mia famiglia e al sottoscritto). mi scusi il sincero sfogo ma anche in quell'occasione fummo letteralmente abbandonati dallo stato e ricevemmo solo e soltanto salamelecchi e false promesse dai politici che si avvicendarono per cogliere solo l'opportunita' di mettersi in evidenza. mi perdoni se mi permetto di distrarla dai suoi onerosi impegni e la ringrazio per la cortese attenzione a questa mia. auguro a lei e e a tutte le persone nel suo cuore tutto cio' che di meglio la vita possa riservare. buone e proficue giornate. distintamente - luciano capucciati, residente in piacenza al civico 15 di via -------,
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Da: Luciano Capucciati
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