Completa disperazione
Messaggio per Massimo Giletti
Giovedì 29 aprile 2021 13:58:53
Egregio dottor Giletti, La seguo da sempre nei suoi programmi e la ammiro per la professionalità, la determinazione, la correttezza e l'onestà con cui porta avanti le sue tematiche, rischiando continuamente rivalse e querele che non scalfiscono minimamente il suo agire in nome di una giustizia che purtroppo nella nostra società è ridotta ai minimi termini.
Proprio perchè Ella è la persona che è, ho deciso di rivolgerLe un accorato appello per chiederLe, se è possibile, il suo aiuto onde evitare che io possa commettere gesti gravissimi (le giuro che non sto esagerando) in una situazione di completa ingiustizia in cui, pur seguendo tutte le vie legali io, mia moglie, mia figlia e soprattutto mio figlio stiamo subendo una situazione da tre anni e mezzo, che ci porta alla completa disperazione.
Le chiedo se posso avere un appuntamento per documentarle e parlarLe del problema che, in estrema sintesi, vede mio figlio, padre di due bambine gemelle di 4 anni e mezzo, non vedere più le proprie figlie da dieci mesi. Mio figlio è separato dalla moglie che, dal momento della separazione, ha sempre ostacolato la frequentazione padre figlie e dal luglio scorso non le ha più date nonostante ripetute sentenze e dispositivi giudiziari che imponevano questo; in pratica si erge al di sopra della legge e non si riesce a far rispettare il disposto del giudice. Ci sono anche relazioni di CTU che supportano il padre e prevedono "azioni di sabotaggio da parte della madre", cose puntualmente verificatesi ma nonostante tutto ciò niente da fare; C'è in corso un art. 709 ter c. p. c. da tempo ma il giudice non riesce a prendere ancora una decisione sull'applicazione di tale norma. Ci sono anche azioni che abbiamo fatto adendo la procura della repubblica. Questa situazione ci ha distrutto, siamo al massimo della disperazione, se non ne veniamo fuori, potrei non essere davvero più il cittadino onesto, cristiano che sono sempre stato.
So che Ella, oltre ad essere quella persona che è, è anche un lavoratore professionista di altissimo livello e che la sua attività prevede anche un certo successo di share televisivo per cui può essere che questo fatto non "renda" in tal senso e la capirò perfettamente se non darà nessun seguito a questa storia e richiesta ma, come lei sa benissimo, ci sono in italia, moltissime vicende analoghe, che vedono la parte femminile imperare su certe situazioni (in questo caso la parità di genere costituzionale non viene considerata...) e che costringono pletore di padri ad una vita molto grama. ci sono stati tentativi legislativi, specie all'inizio di questa legislazione, di mettere un pò di rimedio a tutto ciò, ma gli ostacoli sono tanti ed anche questa volta la cosa è rimasta li dov'era.
Non ultimo e sicuramente l'aspetto più importante, è che due bambine, oltre ad essere condizionate psicologicamente contro il padre, non possono godere dell'affetto e della presenza del padre nel concetto più che normativamente considerato della bigenitorialità e da tutta la dottrina psicologica infantile.
Spero di non averla disturbata ma non resisto più al fatto di vedere mio figlio ridotto ad uno straccio e temo fortemente per la sua salute fisica e mentale.
La saluto cordialmente
Dott. Michele esposito
Via ------- 25
57128 Livorno
Cell. 329 -------
Proprio perchè Ella è la persona che è, ho deciso di rivolgerLe un accorato appello per chiederLe, se è possibile, il suo aiuto onde evitare che io possa commettere gesti gravissimi (le giuro che non sto esagerando) in una situazione di completa ingiustizia in cui, pur seguendo tutte le vie legali io, mia moglie, mia figlia e soprattutto mio figlio stiamo subendo una situazione da tre anni e mezzo, che ci porta alla completa disperazione.
Le chiedo se posso avere un appuntamento per documentarle e parlarLe del problema che, in estrema sintesi, vede mio figlio, padre di due bambine gemelle di 4 anni e mezzo, non vedere più le proprie figlie da dieci mesi. Mio figlio è separato dalla moglie che, dal momento della separazione, ha sempre ostacolato la frequentazione padre figlie e dal luglio scorso non le ha più date nonostante ripetute sentenze e dispositivi giudiziari che imponevano questo; in pratica si erge al di sopra della legge e non si riesce a far rispettare il disposto del giudice. Ci sono anche relazioni di CTU che supportano il padre e prevedono "azioni di sabotaggio da parte della madre", cose puntualmente verificatesi ma nonostante tutto ciò niente da fare; C'è in corso un art. 709 ter c. p. c. da tempo ma il giudice non riesce a prendere ancora una decisione sull'applicazione di tale norma. Ci sono anche azioni che abbiamo fatto adendo la procura della repubblica. Questa situazione ci ha distrutto, siamo al massimo della disperazione, se non ne veniamo fuori, potrei non essere davvero più il cittadino onesto, cristiano che sono sempre stato.
So che Ella, oltre ad essere quella persona che è, è anche un lavoratore professionista di altissimo livello e che la sua attività prevede anche un certo successo di share televisivo per cui può essere che questo fatto non "renda" in tal senso e la capirò perfettamente se non darà nessun seguito a questa storia e richiesta ma, come lei sa benissimo, ci sono in italia, moltissime vicende analoghe, che vedono la parte femminile imperare su certe situazioni (in questo caso la parità di genere costituzionale non viene considerata...) e che costringono pletore di padri ad una vita molto grama. ci sono stati tentativi legislativi, specie all'inizio di questa legislazione, di mettere un pò di rimedio a tutto ciò, ma gli ostacoli sono tanti ed anche questa volta la cosa è rimasta li dov'era.
Non ultimo e sicuramente l'aspetto più importante, è che due bambine, oltre ad essere condizionate psicologicamente contro il padre, non possono godere dell'affetto e della presenza del padre nel concetto più che normativamente considerato della bigenitorialità e da tutta la dottrina psicologica infantile.
Spero di non averla disturbata ma non resisto più al fatto di vedere mio figlio ridotto ad uno straccio e temo fortemente per la sua salute fisica e mentale.
La saluto cordialmente
Dott. Michele esposito
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Cell. 329 -------
Da: Michele Esposito
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