Accordo cornice

Messaggio per Maurizio Landini

Mercoledì 30 giugno 2021 15:41:55
[Accordo cornice]

Segretario buongiorno,
sono un dipendente del colosso assicurativo As sicur@ zioni Ge n er@li.
Nonostante l'Azienda non faccia altro che sbandierare da tempo ai quattro venti mirabolanti risultati in termini di utili, il suo comportamento nei confronti dei dipendenti è quello di una azienda in crisi (!).
Cito tra le altre due problematiche:
- il CIA, ormai scaduto da anni, è paralizzato su posizioni intransigenti al ribasso;
- una importante voce stipendiale, che interessa circa 550 lavoratori anziani e che costituisce circa il 25 / 30% della RAL, detta di "partecipazione agli utili (PU) ", vuole essere eliminata totalmente essendo il relativo accordo scaduto il dicembre scorso.
Le principali sigle sindacali sembrano inspiegabilmente sdraiate sulle posizioni dell'azienda e solo la resistenza e le dimostranze dei lavoratori, nonostante il totale telelavoro da marzo 2020, hanno ostacolato la firma al ribasso, fino ad ora almeno.
In particolare per quanto riguarda il tema tema della PU, la proposta dell'azienda è quella di riformularne le modalità, tagliando di fatto una annualità e ridurre l'importo del 70%. Ovviamente questa proposta è stata rigettata da quei 550 lavoratori la cui stragrande maggioranza ha già contattato avvocati pronti per agire legalmente, visto anche lo scarso supporto sindacale.
in particolare, e qui è è il punto principale, visto l'importo estremamente basso proposto tassativamente dall'azienda, una sigla sindacale ha proposto per sgomberare il tavolo almeno da questa "trattativa", la formulazione di un "ACCORDO CORNICE" al ribasso (appunto del 70%). A quanto pare anche la CGL si è allineata su questa linea dell'accordo cornice. Lei lo sa questo? Non pensa che ci troviamo di fronte ad un obbrobrio che annulla e svilisce la funzione sindacale? Un pericoloso precedente che un domani potrebbe essere applicato per qualsiasi trattativa scomoda.
In pratica la faccenda si chiuderebbe tra sindacati ad azienda non con una mediazione soddisfacente per ambo le parti ma con una accordo vantaggioso solo per la parte più forte, cioè l'azienda, lasciando poi libertà ai singoli di aderire o meno a seconda, è stato detto, delle "differenti sensibilità". Ci troveremo di fronte quindi a situazioni discriminatorie tra i lavoratori dove alcuni saranno costretti ad accettare a prescindere altri, più forti, potranno intraprendere azioni legali contro la compagnia o barattare in alternativa vantaggi personali.

l'irrigidimento dell'azienda è tanto meno inspiegabile considerato che il covid non ha comportato la diminuzione degli incassi ma viceversa ha permesso di abbattere i costi drasticamente:
straordinari non pagati, zero costi di trasferte/missione, azzeramento dei costi di gestione delle faraoniche sedi ora deserte, azzeramento dei costi dei trasporti, ecc...

Da ultimo la considerazione che l'azienda si stia approfittando alla grande della drammatica situazione (non per lei) venutasi a creare con il covid prendendolo a pretesto per porre in atto iniziative che non avrebbe potuto realizzare in tempi normali. Il fatto che i dipendenti siano in telelavoro totale da un anno e mezzo e quindi con poca possibilità di reciproco confronto e veicolazione delle informazioni, ha facilitato le cose. Divisi si perde!

La invito e la prego di approfondire con i suoi referenti questa problematica dell' Accordo cornice" e di stoppare, prima che sia troppo tardi, una iniziativa esiziale di questo tipo.

saluti.

renzo
Da: Renzo Zanetti

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