Osservazioni Vaccinazione e personale sospeso
Messaggio per Maurizio Landini
Mercoledì 13 ottobre 2021 20:58:58
Buona sera,
sono una iscritta da anni che lavora in sanità e pur comprendendo le posizioni prese dalla CGIL sulla vaccinazione, rimane il fatto che molti colleghi sono indignati perchè sospesi. Credo fortemente nei valori della cgil e della sinistra ma sono anche convinta che la cgil deve rappresentare tutti gli stati d’animo e tutte le opinioni dei lavoratori, deve garantire e difendere non solo le opinioni ma il diritto al lavoro. Sospendere il personale senza stipendio, lasciarli in condizioni economiche difficili lo considero eccessivo, credo che così abbiamo perso e perderemo qualcuno.
Cosa stiamo avvallando ? Cosa sta succedendo? Noi siamo i buoni e loro i cattivi?
Molti lasceranno la tessera CGIL perchè non si sono sentiti tutelati o forse perchè senza stipendio come possiamo pretendere che paghino la tessera.
Io per prima sostengo la necessita di vaccinarsi, tanto che ho fatto la 3 dose
ma mi sarei aspettata o avrei sperato che la mia organizzazione avesse chiesto al Governo ed alle Aziende una clausola di tutela per i lavoratori non vaccinati ricollocandoli, anche demansinandoli, in settori ed ambienti lontani dai malati che per definizione sono soggetti fragili.
Oggi in Toscana ci troviamo ad affidare tanti servizi ad associazioni di volontariato (se così possono chiamarsi) si preferisce esternalizzare i servizi amministrativi, chiudere i check point ed altro. Penso che, come per il privato, chi in sanità non voglia vaccinarsi possa utilizzare il tampone per poter lavorare. Ma vedo che la CGIL non ha preso questa posizione, la democrazia è anche rispettare chi la pensa diversamente, se non permettiamo l’abbassamento di stipendio dei lavoratori come possiamo accettare che tanti lavoratori restano a casa senza stipendio. Un dipendente amministrativo che lavora in ospedale basta che presenti il green pass per accedere al posto di lavoro mentre un sanitario va a casa in povertà, questo garantisce alcuni e abbandona altri.
Grazie per avermi dato la possibilità di scrivervi e forse di essere letta
saluti Bruna (Ho usato il mio nome e no pseudonimo) sono iscritta dall’età di 21 e ne ho 52, ho scritto anche a Serena Sorrentino e sono convinta che non riceverò mai risposta (troppo bello sarebbe), ma almeno chiedo a te e tutti i dirigenti di riflettere e forse dare anche una risposta ai miei colleghi.
Grazie
sono una iscritta da anni che lavora in sanità e pur comprendendo le posizioni prese dalla CGIL sulla vaccinazione, rimane il fatto che molti colleghi sono indignati perchè sospesi. Credo fortemente nei valori della cgil e della sinistra ma sono anche convinta che la cgil deve rappresentare tutti gli stati d’animo e tutte le opinioni dei lavoratori, deve garantire e difendere non solo le opinioni ma il diritto al lavoro. Sospendere il personale senza stipendio, lasciarli in condizioni economiche difficili lo considero eccessivo, credo che così abbiamo perso e perderemo qualcuno.
Cosa stiamo avvallando ? Cosa sta succedendo? Noi siamo i buoni e loro i cattivi?
Molti lasceranno la tessera CGIL perchè non si sono sentiti tutelati o forse perchè senza stipendio come possiamo pretendere che paghino la tessera.
Io per prima sostengo la necessita di vaccinarsi, tanto che ho fatto la 3 dose
ma mi sarei aspettata o avrei sperato che la mia organizzazione avesse chiesto al Governo ed alle Aziende una clausola di tutela per i lavoratori non vaccinati ricollocandoli, anche demansinandoli, in settori ed ambienti lontani dai malati che per definizione sono soggetti fragili.
Oggi in Toscana ci troviamo ad affidare tanti servizi ad associazioni di volontariato (se così possono chiamarsi) si preferisce esternalizzare i servizi amministrativi, chiudere i check point ed altro. Penso che, come per il privato, chi in sanità non voglia vaccinarsi possa utilizzare il tampone per poter lavorare. Ma vedo che la CGIL non ha preso questa posizione, la democrazia è anche rispettare chi la pensa diversamente, se non permettiamo l’abbassamento di stipendio dei lavoratori come possiamo accettare che tanti lavoratori restano a casa senza stipendio. Un dipendente amministrativo che lavora in ospedale basta che presenti il green pass per accedere al posto di lavoro mentre un sanitario va a casa in povertà, questo garantisce alcuni e abbandona altri.
Grazie per avermi dato la possibilità di scrivervi e forse di essere letta
saluti Bruna (Ho usato il mio nome e no pseudonimo) sono iscritta dall’età di 21 e ne ho 52, ho scritto anche a Serena Sorrentino e sono convinta che non riceverò mai risposta (troppo bello sarebbe), ma almeno chiedo a te e tutti i dirigenti di riflettere e forse dare anche una risposta ai miei colleghi.
Grazie
Da: Bruna
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