Ripartizione paritaria dei fondi di decurtazione delle tasse - legge finanziaria 2021
Messaggio per Maurizio Landini
Domenica 21 novembre 2021 07:58:08
BENECCHI RAG. MAURIZIO Parma 21. 11. 2021
studio commerciale tributario
C. F. -------
P. I. 00955860341
OGGETTO: ripartizione paritaria dei fondi per decurtazione
delle tasse tra lavoratori autonomi e dipendenti
Richiesta di applicazione disposizioni di legge in base alla
parità di diritti come negli altri paesi d'europa e non come avviene in Italia
Buongiorno, alla luce delle proposte avanzate politicamente per la legge finanziaria ed in particolare per quanto riguarda lo stanziamento di 8 m. di per la decurtazione della tassazione, che a ben vedere da 50 anni impedisce ai cittadini di vivere una vita
normale (in primis a causa della burocrazia) e per la tassazione insostenibile al 90% del reddito, si richiama l'attenzione delle autorità
di governo, al fine di fare trasparenza e correttezza sull'applicazione di tali disposizioni, che come al solito vengono fatte in modo
scorretto e imparziale anche in raffronto all'impegno profuso dai lavoratori autonomi, che come il sottoscritto ha 75 anni e lavora da 60, anche per senso del dovere, come minimo 10/12 ore il giorno, senza interruzioni di caffè o simili perditempo, 10 giorni di ferie
l'anno, proibito ammalarsi, ripeto proibito ammalarsi, inoltre si lavora gratis di sera come intermediario a. d. e. con tutti i rischi di multe
ecc. ecc. a fronte di dipendenti statali con ritmi di lavoro deleteri e che si mettono in smart-working chiudendo gli uffici e creandoci
problemi insormontabili di lavoro, a noi e a tutti i cittadini, sono stato costretto a dimettermi da una banca nel 1984 per la situazione
di palese mancanza di impegno dei dipendenti, la banca è poi fallita 15 anni dopo con 250 persone in esubero, mentre il sottoscritto
a 75 anni lavora ancora, e paga contributi inps al 25% sezione separata perchè la maggior parte di questi servono a pagare la pensione di quei dipendenti statali che non hanno i contributi versati (chi è che non paga le tasse? Ora alla luce di quanto sopra
si chiede che la riduzione delle imposte in atto sia ripartito in base all'impegno profuso e per tutta la vita e non per gli interessi di
parte, cioè 70% per gli autonomi e 30% chi lavora solo 8 ore il giorno e fino a 65 anni con 40 giorrni di ferie l'anno e si permette
di ammalarsi quando vuole. Grazie
i lavora
studio commerciale tributario
C. F. -------
P. I. 00955860341
OGGETTO: ripartizione paritaria dei fondi per decurtazione
delle tasse tra lavoratori autonomi e dipendenti
Richiesta di applicazione disposizioni di legge in base alla
parità di diritti come negli altri paesi d'europa e non come avviene in Italia
Buongiorno, alla luce delle proposte avanzate politicamente per la legge finanziaria ed in particolare per quanto riguarda lo stanziamento di 8 m. di per la decurtazione della tassazione, che a ben vedere da 50 anni impedisce ai cittadini di vivere una vita
normale (in primis a causa della burocrazia) e per la tassazione insostenibile al 90% del reddito, si richiama l'attenzione delle autorità
di governo, al fine di fare trasparenza e correttezza sull'applicazione di tali disposizioni, che come al solito vengono fatte in modo
scorretto e imparziale anche in raffronto all'impegno profuso dai lavoratori autonomi, che come il sottoscritto ha 75 anni e lavora da 60, anche per senso del dovere, come minimo 10/12 ore il giorno, senza interruzioni di caffè o simili perditempo, 10 giorni di ferie
l'anno, proibito ammalarsi, ripeto proibito ammalarsi, inoltre si lavora gratis di sera come intermediario a. d. e. con tutti i rischi di multe
ecc. ecc. a fronte di dipendenti statali con ritmi di lavoro deleteri e che si mettono in smart-working chiudendo gli uffici e creandoci
problemi insormontabili di lavoro, a noi e a tutti i cittadini, sono stato costretto a dimettermi da una banca nel 1984 per la situazione
di palese mancanza di impegno dei dipendenti, la banca è poi fallita 15 anni dopo con 250 persone in esubero, mentre il sottoscritto
a 75 anni lavora ancora, e paga contributi inps al 25% sezione separata perchè la maggior parte di questi servono a pagare la pensione di quei dipendenti statali che non hanno i contributi versati (chi è che non paga le tasse? Ora alla luce di quanto sopra
si chiede che la riduzione delle imposte in atto sia ripartito in base all'impegno profuso e per tutta la vita e non per gli interessi di
parte, cioè 70% per gli autonomi e 30% chi lavora solo 8 ore il giorno e fino a 65 anni con 40 giorrni di ferie l'anno e si permette
di ammalarsi quando vuole. Grazie
i lavora
Da: Maurizio Benecchi
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