Richiesta tutela dignità professionale ed umana
Messaggio per Maurizio Landini
Martedì 6 settembre 2022 07:28:56
Spett. le Segretario CGIL,
spett. le Staff segreteria nazionale CGIL,
Sono Laurini Marco (348. ------- e/o 333. -------) iscritto da sempre al nostro sindacato (al quale vorrei continuare ad essere iscritto) che attualmente ricopre il ruolo di Capo Unità Tecnica dell’officina di manutenzione COTRAL di Latina.
Vorrei innanzitutto essere tutelato riguardo la controversia che si è creata con l’Azienda COTRAL e che mi aiutaste a decifrare per decidere il da farsi:
Questi i fatti in breve:
Il 16 luglio 2021 l’Azienda Cotral mi convocava (insieme ai miei colleghi C. UT.) per propormi la designazione a Responsabile Tecnico RTO ai sensi della legge n° 122 del 5 febbraio dell’Officina di Latina.
In quella sede noi C. U. T., in considerazione dell’ENORME RESPONSABILITA’ CIVILE, PENALE ED AMMINISTRATIVA del ruolo di Responsabile Tecnico, iscritti con i propri nominativi ufficialmente alle rispettive Camere di Commercio (CCIAA) avanzammo un opportuno e doveroso riconoscimento di una indennità mensile pari a 500 euro netti, nonché di una adeguata copertura assicurativa, e a risultati raggiunti, si richiedeva un avanzamento di grado superiore (230) al termine del rapporto di lavoro con l ‘azienda (quiescenza) che ufficializzammo ai vertici Aziendali con lettera scritta e firmata da tutti C. U. T. (in allegato).
In data 17 maggio 2022 le RSU sindacali (compresi quelli della FILT CGIL!!!) ed i vertici aziendali firmavano a nostra totale insaputa un accordo riguardante l’individuazione del Responsabile Tecnico presso le officine di manutenzione COTRAL comprensiva di un’indennità annuale pari a 3. 873,00 euro lordi, assorbendo anche l’indennità di reperibilità di 1. 440,00 euro lordi che già percepiamo e non rientrante nella retribuzione utile ai fini pensionistici ed al T. F. R.
In data 26 maggio 2022 i C. U. T. firmavano ed inviavano sia ai vertici aziendale che alle segreterie Sindacali un documento di disconoscimento dell’accordo arbitrario nel quale oltre a ribadire il riconoscimento di un’indennità mensile ed una copertura assicurativa adeguata alla responsabilità dell’incarico di Responsabile Tecnico stigmatizzavano il comportamento gravemente scorretto negligente ed illegittimo sia delle parti sindacali che delle figure apicali dell’Azienda, riservandosi l’impugnazione nelle sedi più opportune.
In data 27 luglio 2022 l’azienda mi inviava per mail la lettera di designazione di responsabile Tecnico (inviata strumentalmente per esercitare pressioni solo al sottoscritto) con la richiesta di accettazione dell’incarico che mi veniva sollecitata prima il 31 agosto 2022e poi 05/09/2022 nella quale (cito testualmente) mi minacciano che "la mancata risposta nei termini indicati sarà considerato come diniego alla designazione e pertanto incompatibile con il mio ruolo svolto nell'ambito dell'unità locale di Latina" esercitando una indebita ed ignobile pressione nei miei confronti che mi sta provocando forti ansie e preoccupazioni professionali ed umane (ho un figlio gravemente disabile di 33 anni, paraplegico dalla nascita con una situazione familiare molto precaria e fragile).
Inoltre la sigla sindacale FAISA-CISAL, in data 05 /09/2022, ha diramato un comunicato (in allegato) nel quale disconosce l'accordo del 17/05/2022 richiedendone la revisione.
Pertanto, oltre alla tutela richiesta, vi prego gentilmente di chiarirmi, se possibile, alcuni punti:
- Come cambiano (e se cambiano) precisamente le mie responsabilità civili e penali con la nomina a Responsabile Tecnico iscritto alla camera di Commercio di Latina/Frosinone a fronte delle mie attuali responsabilità della mansioni da C. U. T. regolate da R. D. 148 con la declaratoria seguente: "lavoratore che in possesso di adeguate competenze tecniche e gestionali, con margini di discrezionalità e di iniziativa con relative responsabilità sui risultati, gestiscono unità operative di tipo tecnico, fornendo anche un contributo operative diretto"
- Ci sono margini di trattativa con l’Azienda per rivedere l’accordo contratto arbitrariamente con i sindacati? Come possiamo agire legalmente per rivedere tale accordo?
- Come posso far valere i miei diritti e, allo stesso tempo, tutelarmi nel riconoscimento del mio ruolo professionale (che vorrei continuare a svolgere con la massima passione ed abnegazione come sempre ho fatto) in considerazione che nel caso di una mia rinuncia sarò considerato incompatibile con il mio ruolo e verrà individuato, in subordine, un Capo Operatore disponibile a ricoprire il ruolo di Responsabile Tecnico con un inevitabile conflitto di professionalità a discapito del mio ruolo di C. U. T.
Con la speranza di essere stato sufficientemente esaustivo e rimanendo a disposizione per ogni eventuale chiarimento e/o delucidazione Vi ringrazio anticipatamente per l'aiuto che vorrete offrire al sottoscritto ed ai miei colleghi C. U. T..
Laurini Marco (348. ------- e/o 333. -------)
spett. le Staff segreteria nazionale CGIL,
Sono Laurini Marco (348. ------- e/o 333. -------) iscritto da sempre al nostro sindacato (al quale vorrei continuare ad essere iscritto) che attualmente ricopre il ruolo di Capo Unità Tecnica dell’officina di manutenzione COTRAL di Latina.
Vorrei innanzitutto essere tutelato riguardo la controversia che si è creata con l’Azienda COTRAL e che mi aiutaste a decifrare per decidere il da farsi:
Questi i fatti in breve:
Il 16 luglio 2021 l’Azienda Cotral mi convocava (insieme ai miei colleghi C. UT.) per propormi la designazione a Responsabile Tecnico RTO ai sensi della legge n° 122 del 5 febbraio dell’Officina di Latina.
In quella sede noi C. U. T., in considerazione dell’ENORME RESPONSABILITA’ CIVILE, PENALE ED AMMINISTRATIVA del ruolo di Responsabile Tecnico, iscritti con i propri nominativi ufficialmente alle rispettive Camere di Commercio (CCIAA) avanzammo un opportuno e doveroso riconoscimento di una indennità mensile pari a 500 euro netti, nonché di una adeguata copertura assicurativa, e a risultati raggiunti, si richiedeva un avanzamento di grado superiore (230) al termine del rapporto di lavoro con l ‘azienda (quiescenza) che ufficializzammo ai vertici Aziendali con lettera scritta e firmata da tutti C. U. T. (in allegato).
In data 17 maggio 2022 le RSU sindacali (compresi quelli della FILT CGIL!!!) ed i vertici aziendali firmavano a nostra totale insaputa un accordo riguardante l’individuazione del Responsabile Tecnico presso le officine di manutenzione COTRAL comprensiva di un’indennità annuale pari a 3. 873,00 euro lordi, assorbendo anche l’indennità di reperibilità di 1. 440,00 euro lordi che già percepiamo e non rientrante nella retribuzione utile ai fini pensionistici ed al T. F. R.
In data 26 maggio 2022 i C. U. T. firmavano ed inviavano sia ai vertici aziendale che alle segreterie Sindacali un documento di disconoscimento dell’accordo arbitrario nel quale oltre a ribadire il riconoscimento di un’indennità mensile ed una copertura assicurativa adeguata alla responsabilità dell’incarico di Responsabile Tecnico stigmatizzavano il comportamento gravemente scorretto negligente ed illegittimo sia delle parti sindacali che delle figure apicali dell’Azienda, riservandosi l’impugnazione nelle sedi più opportune.
In data 27 luglio 2022 l’azienda mi inviava per mail la lettera di designazione di responsabile Tecnico (inviata strumentalmente per esercitare pressioni solo al sottoscritto) con la richiesta di accettazione dell’incarico che mi veniva sollecitata prima il 31 agosto 2022e poi 05/09/2022 nella quale (cito testualmente) mi minacciano che "la mancata risposta nei termini indicati sarà considerato come diniego alla designazione e pertanto incompatibile con il mio ruolo svolto nell'ambito dell'unità locale di Latina" esercitando una indebita ed ignobile pressione nei miei confronti che mi sta provocando forti ansie e preoccupazioni professionali ed umane (ho un figlio gravemente disabile di 33 anni, paraplegico dalla nascita con una situazione familiare molto precaria e fragile).
Inoltre la sigla sindacale FAISA-CISAL, in data 05 /09/2022, ha diramato un comunicato (in allegato) nel quale disconosce l'accordo del 17/05/2022 richiedendone la revisione.
Pertanto, oltre alla tutela richiesta, vi prego gentilmente di chiarirmi, se possibile, alcuni punti:
- Come cambiano (e se cambiano) precisamente le mie responsabilità civili e penali con la nomina a Responsabile Tecnico iscritto alla camera di Commercio di Latina/Frosinone a fronte delle mie attuali responsabilità della mansioni da C. U. T. regolate da R. D. 148 con la declaratoria seguente: "lavoratore che in possesso di adeguate competenze tecniche e gestionali, con margini di discrezionalità e di iniziativa con relative responsabilità sui risultati, gestiscono unità operative di tipo tecnico, fornendo anche un contributo operative diretto"
- Ci sono margini di trattativa con l’Azienda per rivedere l’accordo contratto arbitrariamente con i sindacati? Come possiamo agire legalmente per rivedere tale accordo?
- Come posso far valere i miei diritti e, allo stesso tempo, tutelarmi nel riconoscimento del mio ruolo professionale (che vorrei continuare a svolgere con la massima passione ed abnegazione come sempre ho fatto) in considerazione che nel caso di una mia rinuncia sarò considerato incompatibile con il mio ruolo e verrà individuato, in subordine, un Capo Operatore disponibile a ricoprire il ruolo di Responsabile Tecnico con un inevitabile conflitto di professionalità a discapito del mio ruolo di C. U. T.
Con la speranza di essere stato sufficientemente esaustivo e rimanendo a disposizione per ogni eventuale chiarimento e/o delucidazione Vi ringrazio anticipatamente per l'aiuto che vorrete offrire al sottoscritto ed ai miei colleghi C. U. T..
Laurini Marco (348. ------- e/o 333. -------)
Da: Laurini Marco
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