Fuochi di Pietramala

Messaggio per Roberto Giacobbo

Lunedì 18 gennaio 2021 11:31:18
Caro professore (perché, di fatto, lo è).

Seguo da sempre il Suo programma, Freedom”, che considero istruttivo e affascinante, e che non ha uguali in nessuna altra trasmissione di quel genere.
In particolare, recentemente ho seguito con interesse le indagini e le spiegazioni relative a quella villa-museo di Bagni di Lucca.
Certamente in Toscana ci sono numerosi luoghi nei quali esistono storie o vicende particolarmente misteriose.
In occasione della scrittura del mio primo romanzo, a sfondo storico “La Mala Pietra”, che ha riscosso un discreto successo editoriale e ottenuto alcuni premi letterari, mi sono occupato delle storie che ruotano intorno a un piccolo paese della Toscana, Pietramala, situato al di là del passo della Futa e ai piedi di quello della Raticosa.
Le segnalo, e Le invio, quanto ho estratto da un sito internet che fa capo a un curioso personaggio che si firma “Il Cicali”. Questi riferisce una serie di eventi che ha ricavato dalla lettura di tre autori (Martin, Lovercraft e Fort) che si sono occupati, appunto, di fatti straordinari.
Per giunta, in prossimità di Pietramala, vi è una enorme massa rocciosa nera di origine meteoritica: il cosiddetto sasso di San Zanobi. Secondo la legenda, che illustro nel romanzo che Le ho accennato, si sarebbe svolta una sfida fra il vescovo di Firenze Zanobi e il demonio, vinta dal primo a seguito dell’intervento di due angeli: in definitiva con una frode sportiva.
E non è tutto: a Pietramala esistevano le “pietre ardenti”, i cosiddetti “fuochi di Pietramala”, che né il vento né l’acqua riuscivano ad estinguere; da qui la convinzione popolare che fossero collegabili alle forze del Male. Una convinzione che perdurò fino a che Alessandro Volta non scopri che quei fuochi erano conseguenti alla fuoriuscita spontanea dal terreno di gas metano.
Di quelle pietre ardenti si erano occupati anche Stendhal e l’agronomo e politico inglese Arthur Young.
Le chiedo: non Le pare che questo insieme di fatti, leggende ed altro, giustifichino un approfondimento da parte Sua? Ove Ella lo ritenga opportuno, le invierò copia della prima edizione del romanzo “La Mala Pietra”.
RigranziandoLa le porgo i più cordiali saluti.
Giovanni Mati

PIETRAMALA: RACCOLTA DATI INSOLITI
8 agosto 1980: un gruppo di ragazzi campeggia in un prato dell’appennino tosco-emiliano. Intorno al fuoco uno di essi legge agli altri ciò che di strano ha trovato sul vicino paese di Pietramala. Ha consultato testi come “l’Atlante del mistero” di Martin “Why not”? ” di Fort, “Strange aeons” di Craft. E’ una raccolta incompleta, ma basta a delineare l’atmosfera che avvolge questo paesino e le campagne circostanti. “Nata attorno al 1500, Pietramala è così chiamata a causa del terreno su cui sorge, sassoso e misto ai frammenti neri del “sasso di San Zanobi”, enorme roccia meteoritica caduta a qualche chilometro da qui.
I frammenti più grossi sono stati addirittura inseriti nelle fondamenta di molte case del luogo in quanto ritenuti portafortuna. Nonostante queste pietre siano comunissime, influenzano anche quasi tutta la storia del paese. Allora, tanto per la cronaca: sono tutti avvenimenti che risalgono ai primi di luglio di anni pari non divisibili per quattro, quindi questo dovrebbe essere un anno di “riposo”.
Allora:
- 1582: Nel neonato centro viene sottoposta all’ordalia dell’acqua l’unica strega toscana del secolo. E’ accusata di riti satanici e familiarità con il Demonio. Uniche sue colpe: possedere un cane nero e la casa più vicina ad una formazione probabilmente naturale molto simile ad un altare, scoperta da poco. Sulla pietra uno scoiattolo con la testa spaccata. La pietra viene rimossa e distrutta. La ragazza, di cui si ignora anche il nome, non sopravvive alla prova.
-1586: Avviene un’impressionante mortalità di animali domestici. Nel giro di una notte tutte le bestie custodite all’aperto vengono trovate morte, uccise con colpi di pietra potenti e precisi al capo. Anche qui vengono trovati i colpevoli: i due matti del villaggio. Vengono linciati dalla gente riunitasi nella piazza del paese per assistere al sommario processo.
- 1726: Dopo 140 anni non documentati a causa della distruzione dei registri comunali relativi a quel periodo (volontaria? Non si hanno dati sulle modalità della distruzione), nuovo fatto non collegabile all’uomo: il parroco del paese viene trovato stritolato sotto un masso. Lo strano è che il masso non poteva in alcun modo essere caduto sull’uomo, poiché questi si trovava al centro di una radura.
Due note:
1) Il parroco era stata l’ultima persona consultare gli archivi.
2) Il masso, pesante qualche quintale, era un frammento meteoritico di colore nero.
-1818: Dei vandali distruggono a colpi di mazza tutte le lapidi del cimitero. Questo è il primo avvenimento annotato dopo una nuova distruzione dei registri, questa volta relativi al solo 1814. I vandali non sono identificati, né le mazze ritrovate.
-1830: Si verifica una impressionante quanto insolita pioggia di uccelli, riportata anche da C. Fort nel suo “Why not? ”: mentre un grosso storno è di passaggio sopra l’abito un violento turbine lo abbatte, scagliandolo con violenza sul paese. O almeno così si suppone, dato che al mattino gli abitanti che durante la notte avevano udito solo leggeri tonfi, trovano le strade disseminate di volatili dalla testa spaccata.
-1834: Una fatale combinazione costa la vita al primo geologo del posto: tornato al paese per una vacanza, viene trovato morto in una strada isolata. Durante l’autopsia si troverà che ciò che ha causato la sua morte è una piccola pietra che gli ha attraversato il cuore. Dall’angolo di entrata e dalla composizione chimica viene classificata come un meteorite: la possibilità che un fatto del genere si ripeta sono uno contro qualche migliaio di miliardi.
-1890: Viene ritrovato un nuovo altare nel posto che dal 600 dà il nome al paese: la radura in cui esisteva il primo. Anche questo è coperto da sangue secco… e piccoli animali dalla testa spaccata. Si comincia a parlare dei sette sataniche segrete. La pietra viene spostata e distrutta a furor di popolo.
-1894: Nuova moria di animali domestici, uccisi con grossi frammenti di meteorite. Vengono eliminati anche gli esecutori materiali della distruzione della pietra. Il sindaco di allora preferisce dimettersi e cambiare paese. Verrà trovato morto nel suo letto quattro anni dopo, ucciso da un unico colpo di pietra in fronte. Il fatto aumenterà le voci riguardo fantomatici “adoratori del meteorite” esistenti sin dalla preistoria e decisi ad uccidere chiunque offenda in qualsiasi modo le pietre nere che riempiono la terra del paese.
- 1922: Spariscono sei bambini tra i cinque ed i sette anni. Vengono ritrovati morti, uccisi da una piccola frana. Il ritrovamento è facilitato dal fatto che i bambini sono già stati disseppelliti, si suppone da animali. I corpi non presentano però tracce di morsi o unghiate.
- Il fratellino di una delle vittime viene interrogato dalla polizia dato che afferma di sapere chi ha provocato la frana, ma le sue dichiarazioni non vengono ritenute valide poiché dice che “glielo hanno detto le pietre”. Quattro anni dopo verrà ritrovato morto nelle medesime circostanze. Il verbale del suo racconto sparisce, e gli ufficiali che lo hanno stilato vengono dati per dispersi dopo una battura di caccia nei vicini boschi. La storia non verrà pubblicata sui giornali.
-1930: Uno spaccapietre di una vicina cava entra nella sola osteria del paese già ubriaco, dicendo di aver visto “pietre che rotolano in salita”. Viene deriso, e torna a casa infuriato dopo una violenta lite con un cliente di passaggio, di cui gli avventori ricordano solo l’abito scuro. Viene ritrovato con il cranio spaccato a pochi metri dalla porta di casa.
- 1934: La casa dello spaccapietre crolla uccidendone la vedova. Molti vedono il motivo di tante disgrazie nel fatto che, come si scoprirà, nelle fondamenta dell’abitazione non vengono ritrovate le comunissime pietre meteoritiche.
-1938: Viene asfaltata la strada principale del paese. Per tutta la durata dell’operazione gli addetti al lavoro hanno il sonno turbato da misteriose sassaiole alle loro finestre. I responsabili non verranno individuati, nonostante abbiano rotto numerosi vetri e ferito due operai.
-1970: Un geologo incaricato di rilievi per l’acquedotto viene trovato morente nella sua auto in fondo ad una scarpata. Le ultime parole sono:
“ha saltato verso di me”. Tra i suoi deliranti appunti, affermanti che qualcosa “ha una propria volontà, ed è malvagia! Vengono trovate pillole allucinogene.
“E con questo è tutto ragazzi. Co…” Smette di parlare, quindi cade lentamente con la faccia nel fuoco.
L’autopsia del ragazzo rileva che è morto all’istante, ucciso da una pietra scagliata da qualcuno alle sue spalle. I compagni affermano però i che dietro di lui c’era solo una ventina di metri di prato assolutamente spoglio. Ciò che l’autopsia non riferisce e di cui i ragazzi si sono ugualmente accorti è che la pietra era entrata dal basso verso l’alto, partendo da circa un metro dietro il ragazzo… da un mucchietto di altre pietre uguali. Un mucchietto di nere pietre meteoritiche scomparso la mattina successiva.
Da: Giovanni Mati

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