Auguri di fine anno validi anche per il nuovo e successivi
Messaggio per Veronica Gentili
Mercoledì 4 gennaio 2023 23:13:16
Sono ancora cosciente che il vigente sistema finanziario tramite l'acquisito potere di governare e distribuire la moneta riesce anche a condizionare se non a creare i sentimenti, le emozioni e le opinioni delle persone a cominciare da quelle definite fragili o più fragili secondo le convenienze degli operatori che studiano come far prevalere i programmi di detto sistema ad una trasparente politica idonea a conciliare la povertà con la ricchezza che alimenta a dismisura le disuguaglianze sociali, politiche e culturali dei cittadini. Non vi è dubbio che quanto più le persone sono indigenti e disinformati diventa più facile governarli e sottometterli ai voleri dei benestanti e per giunta privilegiati. Su questo punto, a mio avviso, coloro che amano definirsi di sinistra hanno trascurato la loro buona tradizione di educare non soltanto politicamente i loro sostenitori e seguaci spiegandogli, prima di tutto, le ragioni e le cause delle intollerabili disuguaglianze sociali, gradite a tutti che considerano il lavoro come una merce che non deve avere un costo adeguato, tale da consentire ai lavoratori una vita gradevole, interessante e soprattutto dignitosa, come prevede, tra l'altro, la nostra Carta costituzionale. Non può che essere questa la ragione dell' accanita avversione al reddito di cittadinanza che puntualmente ogni sera nelle trasmissioni televisive stanno dimostrando i diversi ospiti, politici compresi, ai quali sarebbe interessante e, perché no anche educativo, domandargli la loro esperienza lavorativa. A costoro voglio solo ricordare di leggere qualche passo del Vangelo prima di esprimere in televisione convinte opinioni sulle disgrazie delle altre persone che a volte anche per la mancanza di impulsi soggettivi non pensano minimamente che si può uscire dalla desolazione e squallore della miseria chiedendo aiuto a qualche buono e sincero amico. Penso che, probabilmente, sono stato sfortunato siccome nel corso della mia vita (78 anni) ho conosciuto tanti tipi di lavori e lavoratori che, però, parlavano e cercavano solo di trovare un lavoro interessante e dignitoso. Ho conosciuto chi andava a lavorare per ottenere solo l'iscrizione alla vecchia Cassa Mutua, ho conosciuto chi per mangiare si sottoponeva a reiterati prelievi del sangue, ho conosciuto e subito allontanato chi ad Arbon (Svizzera) lavorava in fonderia e per stare qualche giorno in più in Italia, in famiglia, si procurava una lesione ad una vena varicosa di una gamba, ho conosciuto ed allontanato anche chi voleva vivere a spese degli altri che comandava e sfruttava incrementando i suoi guadagni. Ho conosciuto tante persone che dovevano lavorare e, perciò, sopportavano le condizioni stabilite e dettate dal padrone anche tramite i suoi travet e capireparto. Si lamentavano, certo, per l'insufficienza della paga rispetto al lavoro logorante svolto, per la mancanza del rispetto della loro dignità e della loro persona ma sempre salvaguardando il loro lavoro. A tal proposito non posso non ricordare che datori di lavoro con la insufficiente retribuzione che consegnano ai lavoratori pagano soltanto le ore di lavoro svolte nel rispetto delle loro disposizioni senza alcuna interferenza nelle loro legittime scelte al di fuori delle ore lavorative. Ho conosciuto tante specie di lavoro, tanti lavoratori e datori d ilavoro fino al momento in cui i mariti delle cugine di mia madre, asfissiati dalle sue continue lamentele, con l'impegno di un sottosegretario, mi trovarono un impiego dignitoso. Del resto, in quel periodo l diversi governi del nostro paese, tramite gli uffici di collocamento, offrivano ai disoccupati, giovani e meno giovani, posti di lavoro nei paesi esteri richiedenti, quali belgio inizialmente, e successivamente svizzera, olanda, inghilterra e finanche in australia. Questa, in estrema sintesi, è la storia del mondo del lavoro e dei lavoratori che ho conosciuto vivendo direttamente le miserie e tragedie di coloro che nati o successivamente divenuti svantaggiati, hanno avuto sempre bisogno di lavorare per non sentirsi come individui espulsi dalla vita ancor prima di morire. A tacer d'altro, tutto quanto raccontato e molto altro ancora posso dimostrarlo, nonostante il tempo trascorso mentre a coloro che perseguono l'impoverimento delle persone, voglio ricordare un vecchio ma illuminante proverbio che insegna "Le chiacchiere non fanno farina" anche se, mi permetto di aggiungere che ad alcuni professionisti delle parole accattivanti procurano benefici e vantaggi dai quali risulta difficile ma molto difficile allontanarsi. Auguri a tutti Saverio.
Da: Saverio
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