Commento su concorso magistrati

Messaggio per Vittorio Feltri

Domenica 26 dicembre 2021 10:40:46
Buongiorno Dr. Feltri, sono un umile e ONESTO ex servitore dello stato (sovrintendente capo in quiescenza), della Polizia Penitenziaria !
Seguo sempre i suoi articoli e rassegne stampa con interesse e compiacimento: "la prego di scusarmi se il mio scritto sia povero di congiuntivi, sinonimi, contrari, scarsa grammatica in generale"; ho la mia umile terza media, conseguita in una famiglia povera ma umile e onestà sino al midollo, composta da 15 figli, dove l'unico a lavorare era solo mio padre e dove dovevamo dividerci fra scuola e campagna. Si viveva bene e di cose genuine e sane (dalla buona educazione alla buona ma scarsissima alimentazione). Vado al dunque e mi scusi se mi sono dilungato in "chiacchiere"! leggendo il suo articolo ho visto una mia tesi rafforzata e non mi sognerei mai di smentirla, quale ??? Quella che il mondo scolastico, inteso x istruzione fa acqua da tutte le parti. Leggendo il suo articolo in merito al concorso in magistratura, mi viene a mente le tante persone "laureate ??? In giurisprudenza", alla Pegaso??? o Cepu??? laurea acquisita... come bohhh la quale credo sia causa di scarsissime basi di istruzione poco severa, seria e corretta sin dai primi hanno scolastici. Ma tant'è che magari arrivano all'università con un diplomino avendo come requisito un 60 striminzito e acquisiscono il titolo di laurea, Cepu? Pegaso? Da noi (in Polizia Penitenziaria), nel ruolo d i commissari giungono quelli con laurea "esclusivamente in giurisprudenza"... così come generalmente in tutti i corpi di Polizia, devo ammettere che indipendentemente dagli anni di servizio e contributi maturati; mi sono congedato x disperazione ! ! Perché ho constatato in questi, scarsissima preparazione giuridica e dialettica, culturale a 360 gradi nel loro rapportarsi. Il nostro è un mestiere che non puoi improvvisare se non parti con buone basi e acquisisci esperienza sul campo, dal gradino più piccolo "agente". L'unica cosa che spesso ho riscontrato è incapacità della gestione del personale, di norme e regolamenti d'stituto penitenziario. Non so e poco mi interessa sapere da chi è diretto, gestito e disciplinato il centro studi penitenziari, ove teoricamente si dovrebbero formare questi aspiranti commissari con laurea esclusivamente in giurisprudenza; so solo con certezza che sino al momento della riforma del corpo 395/90 il massimo grado in un istituto penitenziario, era un maresciallo con diploma, ma che vi erano molto meno suicidi fra detenuti e personale ! Mentre oggi il carcere è invivibile, non vi è assolutamente certezza di pena, non vi è personale preparato, ma abbondano di educatori, psicologi, preti, volontari, assistenti sociali; e tutto rigorosamente x il personale detenuto "che al 70% è composto da stranieri. " E i commissari ??? Il 50% assenti o incapaci della più elementare gestione. Ecco io credo questi siano coloro che hanno optato fare il concorso da noi solo per il fatto che sono stati incapaci di concorrere in magistratura ho avvocatura, causa scarsa preparazione, culturale e giuridica! Certamente In mezzo alla disperazione ammetto di aver visto rarissimi percorsi all'inverso, da noi verso la magistratura. Ma in questi ultimi ho avuto prova provata che trattasi di persone veramente preparate culturalmente. Oggi la buona scuola o l'istruzione, seria "magari Privata" e una cosa rarissima e x pochi! Le auguro buon lavoro e buone feste Dr. Feltri
Da: Nurra Benvenuto

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