Messaggi e commenti per Ferruccio De Bortoli - pagina 3

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Biografieonline non ha contatti diretti con Ferruccio De Bortoli. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Ferruccio De Bortoli.

Sabato 7 novembre 2020 21:18:14

Buonasera. qui di pittoresco ci sono personaggi al soldo di qualcuno come lei che guauadagnano decine di migliaia di euro al mese e dicono a persone che rischiano il fallimento che sono pittoreschi.
si vergoni. e faccia queste sparate a casa sua.
rosario.

Lunedì 7 settembre 2020 14:05:47

... lei potesse, dopo aver controllato, far pubblicare sui quotidiani "La Staffetta Generazionale" che è un piano strategico operativo che indica quando, chi, cosa e come fare per stimolare le Imprese ad investire sull'innovazione per lo sviluppo.

Mi rendo conto di osare troppo, ma a volte le idee operative possono essere sviluppate da un semplice cittadino.

Se vuole approfondire in modo riservato, come posso sottoporre alla sua valutazione il Piano suddetto?

In attesa,   cordiali saluti

Giuseppe Martino Guglielmetti 

Martedì 18 agosto 2020 21:30:27

Gentilissimo Dott. De Bortoli,
le invio una breve lettera aperta che riguarda la scuola e il covid, e ciò che sento proporre. Non servirà a nulla, ma l'argomento è delicatissimo.

Cara Ministra della Pubblica Istruzione Lucia Azzolina, Caro Ministro dell’Università Gaetano Manfredi,

sono un insegnante di Conservatorio, mi chiamo Stefano Centioni, e insegno materie teoriche presso il Conservatorio di Trapani.
In questo momento complicato sento l’urgenza di sottoporre alla Vostra attenzione delle considerazioni che ritengo fondamentali. E premetto che non ci sono pregiudizi politici nel mio pensiero.

Proprio nella consapevolezza della gravità delle implicazioni economiche dovute al COVID, dovrebbe essere assolutamente prioritario scongiurare con ogni mezzo una seconda ondata di contagi. E’ infatti ovvio che se questo accadesse sarebbe una catastrofe, sia per le vite umane che per l’economia. E la Scuola e l’Università sono motori che muovono milioni di persone sul territorio.

Dunque partiamo proprio dalla questione dei banchi per le scuole per poi arrivare agli altri argomenti. Ma perché concentrarsi sui nuovi banchi, quando basterebbe far entrare metà allievi in una aula e farli accomodare uno per banco sui vecchi banchi che erano da due? starebbero semplicemente più comodi, e si risparmierebbero un sacco di soldi e di tempo.
Esempio, una classe di 28 allievi, con 14 banchi, dove l’anno scorso sedevano in due in ogni banco, vedrebbe risolti tutti i problemi se 14 di quegli allievi occupassero a giorni o a settimane alterne i 14 banchi già presenti.
Questo risolverebbe anche il problema degli orari, sia per il traffico su strada, che per gli orari dei Docenti.
Infatti per fare dei turni distribuiti sulla giornata o avremmo bisogno del doppio degli insegnanti, oppure questi dovrebbero lavorare il doppio delle ore. E nessuna delle due opzioni è percorribile.
Faccio anche presente che la dichiarata assunzione dei “nuovi” insegnanti non rappresenta quasi in nessun caso un reale aumento del loro numero sul campo. Infatti i precari che finalmente verranno assunti a tempo indeterminato già lavoravano l’anno scorso, appunto, come precari. Quando diciamo “nuovi” dovremmo contare solo coloro che nel precedente anno non insegnavano proprio.
Inoltre dal punto di vista del traffico urbano, dei mezzi pubblici, e degli orari dei genitori che lavorano, non è difficile prevedere che i cambi di turni continui e gli orari spalmati su gran parte della giornata creerebbero certamente un caos enorme, con tutte le conseguenze del caso.
Semplicemente, le risorse risparmiate non ordinando i nuovi banchi, potrebbero essere spese per rinforzare i collegamenti on line, e mezza classe assisterebbe da casa alla stessa lezione fatta in classe.
Ed è qui che entra in ballo anche un discorso più ampio.
Abbiamo davanti una trasformazione che il COVID ci ha costretto ad accelerare e a considerare come altrimenti non avremmo mai fatto.
La scuola muove milioni di persone al giorno.
Se si muovesse la metà di queste persone, quanto inquinamento si risparmierebbe?
Quanti combustibili fossili non si brucerebbero?
Quante polveri sottili per il traffico, e plastica o legno per i banchi risparmieremmo?
Quante mascherine non si consumerebbero?
Quanto lavoro di sanificazione si risparmierebbe per il Personale non Docente? Perché è ovvio che un conto è tenere pulita una scuola dove girano 500 persone al giorno, un conto è tenere pulita la stessa scuola con dentro 200/300 persone al giorno.
Quanto migliorerebbe la qualità della vita nelle città con meno traffico?
Abbiamo già dimenticato Greta Thunberg?
La scuola non è e non deve essere un parcheggio di ragazzi per genitori che lavorano.
La scuola è un'altra cosa.

Allora il buon senso suggerirebbe di semplificare al massimo, e di ridurre i numeri al realmente necessario.
A quanti anni una ragazza o un ragazzo possono rimanere da soli in casa mentre i genitori lavorano? a 14? a 15? ok, allora si potrebbe suggerire che da 15 anni in su si potrebbe fare molta didattica a distanza.
Paradossalmente si libererebbero molti spazi già esistenti nelle scuole, senza andarli a cercare chissà dove. E questo faciliterebbe le lezioni di presenza per chi dovrà farle.

E per favore non continuiamo a dire che la didattica a distanza non funziona. Io personalmente durante il look down ho realizzato questo progetto di cui allego il link,

https: //www. youtube. com/watch? v=zMhOL_p5mfc

con allieve cantanti che nel migliore dei casi erano a 800 km da dove ero io. Abbiamo svolto il nostro percorso, lo abbiamo fatto con serietà e profitto, ed inoltre tutte loro hanno acquisito competenze nuove che sicuramente saranno loro utili nella loro carriera. Competenze audio, video, di registrazione, fino al posizionamento di un microfono. Competenze importantissime per un giovane che si affacci professionalmente alla sua attività nei prossimi decenni.

Il problema non è se si può fare, ma è come indirizzare le risorse (anche e soprattutto quelle Europee) proprio per aggiornare, se dovessero esserci, quei Docenti che non si sentono pronti, o per raggiungere con connessioni efficienti gli allievi che vivono in luoghi con pochi o scarsi collegamenti.
E se c’è qualcuno che col lavoro a distanza finisce col lavorare male o per fare finta, allora che ci si concentri per farlo funzionare questo lavoro a distanza. Perché invece in moltissimi casi ha funzionato! Specialmente nella scuola! Ed è stato fatto con ottimi risultati e serietà. Perché questa in fondo è una finestra sul futuro. E dobbiamo aprirla, questa finestra. Veramente pensiamo che fra cento anni correremo tutti come formiche impazzite per fare decine o centinaia di chilometri ogni giorno, per fare ciò che potremo fare da una postazione nella nostra abitazione o nei pressi di essa?
Credo di no.
Ed è proprio in questo momento che dobbiamo cogliere questa possibilità di cambiamento.
Non solo per controllare il COVID, ma per aprirci al futuro.

Stefano Centioni

Venerdì 7 agosto 2020 15:21:46

Gentilissimo dott. De Bortoli,
la presente per sondare la Sua disponibilità a presenziare in qualità di ospite ad un incontro aperto al pubblico, in seno alla rassegna "Jesolo Libri 2020", da inserire nel prossimo mese di settembre o nell'ultima decade di agosto. Ciò al fine di promuovere la Sua ultima fatica "La ragione ed il buonsenso - Conversazione Patriottica sull'Italia", scritta a quattro mani con Salvatore Rossi.
Qualora il presente invito riscontrasse il Suo interesse, La prego di contattarmi ai recapiti di seguito indicati al fine di poterLa redere edotta in merito alle modalità logistico-organizzative ed al cachet previsto per la Sua eventuale partecipazione.
In attesa di riscontro, porgo i migliori saluti.
Alessio Rui (338. -------)

avv. Alessio Rui - STUDIO LEGALE AREA
piazza -------, 4/1; 30027 SAN DONA' DI PIAVE-VE
tel.: 0421. -------; telefax: 0421. -------;
mail: -------

Lunedì 20 luglio 2020 21:39:44

Buonasera, ho una azienda in provincia di Genova in Val Fontanabuona ho appena ascoltato su media set la sua opinione sul governo, mi spiega come andremo avanti quando faranno chiuso tutte le micro azienda. Grazie resto in attesa, Saluti Jana De Ferrari.

Domenica 28 giugno 2020 22:16:58

Buongiorno, Dott. de Bortoli

Ho letto con piacere il Suo editoriale sul Corriere di oggi che mi trova incondizionatamente d’accordo.
Lo studio genera conoscenza e promuove il progresso, quindi origina benessere, la consapevolezza del proprio ruolo nella comunità e, attraverso queste, l’autonomia del pensiero: in sintesi, tutto ciò che favorisce la democrazia.
Viceversa, non ho dubbi che la carenza di una cultura distribuita condanni qualsiasi Nazione verso la marginalità o la compressione delle libertà dei più deboli.

Proprio seguendo queste convinzioni, mia moglie ed io abbiamo costituito presso l’Università di Padova una borsa di studio per permettere ad una dozzina di giovani meritevoli e senza mezzi economici di frequentare l’intero corso quinquennale di studi In discipline tecnico-scientifiche a partire dal prossimo anno accademico.

Le motivazioni e il contenuto del bando compaiono nel sito seguente.

https://www. alumniunipd. it/blog/2020/04/20/borse- di-studio-per-materie-scientifiche-premio-atena/

La saluto cordialmente

Luigi Nalini

Mercoledì 10 giugno 2020 11:38:24

Egr. dott. De Bortoli ho letto il suo sfogo da milanese, in cui secondo Lei vi è in questo momento una campagna denigratoria nei confronti della Lombardia, da parte di molte persone per lo più Lei asserisce meridionali, come di una vendetta nei confronti di una regione che non ha saputo gestire bene il covid 19. oppure di invidia alla supremazia regionale nei confronti di altre regioni meno fortunate dal punto di vista industriale.
Condividendo con Lei dell'eccellenza dei servizi superiori ad altre regioni e ritenendo sempre la regione portante dell'economia italiana, ma grazie anche al lavoro di molti meridionali che si sono trasferiti al nord e che hanno contribuito a questo status, questo Lei purtroppo non lo ha menzionato nel suo sfogo.
I pregiudizi caro direttore esistono ancora e Lei li sta sperimentando per la prima volta al contrario e prova molto disagio e disgusto, e noi del sud che per anni ci avete tacciato come terroni, perché voi eravate su di un piedistallo in cui ci guardavate dall'alto e considerandoci come esseri inferiori come dice quella sottospecie di giornalisti che scrivono di quelle porcate sui loro giornali, non sono neanche degni di nominare il sud mi riferisco ai suoi colleghi feltri, sallustri, belpietro tutta gente che si credono di essere degli dei scesi sulla terra, mentre i loro giornali non sono neanche buoni come carte igienica. Lei scrive un bel basta a questa gogna mediatica contro la Lombardia, ma Lei lo sa quanti anni che sopportiamo questa situazione e tutt'ora leggendo un post di un deficiente penso suo conterraneo, che scrive chi viene al nord deve presentare la sua fedina penale perché? al sud siamo tutti mafiosi, guardi che mafia è quello che è successo anche in Lombardia sulla questione mascherine ed altro in cui sono implicati grossi nomi politici del nord e non del sud. Per cui da questo punto di vista non c'è ne nord ne sud ed in questo siamo tutti uniti. Io abito nella provincia di Lecco da circa due anni, perché i miei tre figli lavorano qui, di cui una mia figlia è anche una sua collega avendo scritto e collaborato per IL GIORNALE DI SICILIA, tutti laureati che hanno portato un contributo alla regione Lombardia, per cui finiamola con questi pregiudizi, La Lombardia è dei Lombardi, ma mi permetta di dire che quì ho incontrati medici e professori di alta specializzazione che vengono dal sud...

Martedì 9 giugno 2020 08:14:06

Ecco,

vorrei trovarmi a tu per tu nel deserto con Ferruccio de Bortoli.
Condannati a morte certa dalla mancanza d'acqua, perduti tra le dune e senza piu' alcunche' da perdere, con un filo di voce - probabilmente l'ultimo rimasto in gola - vorrei chiedergli "Cosa pensa davvero di Fontana, Direttore ? "

Grazie per la non-risposta, basta la riflessione

Paolo Piazzardi

Lunedì 8 giugno 2020 16:06:17

Buon giorno Dott. De Bortoli: Sua ultima intervista. Premetto che non sono lombardo ma compaesano della Grande Sig. ra Cavazzoni. Ovviamente certe dichiarazioni sono dettate da un grande senso di inferiorità: in Italia anziché imitare i migliori li si odia. Peccato che se all'estero ci chiamano "italiani mafiosi" lo dobbiamo ai figli di alcune di queste regioni. Se fossimo come loro a chi volesse trasferire da noi dovremmo chiedere anche la fedina penale. Grazie e buon laroro

Lunedì 8 giugno 2020 10:03:55

Preg. mo De Bortoli. Per quanto mi riguarda "lo spirito antilombardo" si rivolge ai lombardi (quanto al fatto di non aver saputo smettere di lavorare/stare a casa per il loro stesso bene a febbraio-marzo) e a Fontana/Gallera per improvvisazione e impreparazione (Zaia docet). Ma i lombardi davvero vogliono i mega ospedali privati d'eccellenza dovendo rinunciare ai medici di base e ai servizi minimi? Senza dette questioni, non ci sarebbero oggi i nomignoli che riferisce - di cattivo gusto - e che andrebbero semplicemente ignorati, come accade per i nomignoli presenti nelle regioni di tutta Italia. Come tutti i primi della classe non sopportate le osservazioni. Ho parenti in lombardia, mi dispiace moltissimo per l'accaduto ma non si cresce negando i propri difetti. E' comunque solo la mia personalissima opinione. Tania Mancini

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