Ferruccio De Bortoli

Ferruccio De Bortoli

Ferruccio De Bortoli

Biografia Scripta manent

Ferruccio De Bortoli nasce a Milano il giorno 20 maggio 1953. Di origini venete, della zona del bellunese, esordisce come giornalista professionista a vent'anni, nel 1973; lavora come praticante al "Corriere dei ragazzi". Successivamente scrive per il "Corriere di Informazione", "Corriere della sera" e "L'Europeo". Nel frattempo perfeziona i suoi studi e consegue la laurea in Giurisprudenza all'Università Statale di Milano.

Torna al "Corriere della sera" nel 1987 come caporedattore del settore economia. Nel 1993 il direttore Paolo Mieli promuove Ferruccio De Bortoli vicedirettore; pochi anni dopo, nel 1997, assumerà la guida del Corriere, il primo quotidiano italiano.

Il direttore De Bortoli firma le pagine del giornale per sei anni intensi; durante la sua reggenza affronta la scomparsa di uno dei più importanti giornalisti italiani di sempre, Indro Montanelli, e di Maria Grazia Cutuli, giornalista uccisa in un attentato in Pakistan nel 2001.

Durante questi anni De Bortoli gestisce le notizie relative agli attentati dell'11 settembre 2001, si reca a New York per chiedere alla scrittrice e giornalista Oriana Fallaci di tornare a scrivere articoli, dopo undici anni di silenzio. Il 29 settembre 2001 uscirà sul Corriere l'articolo di Oriana Fallaci "La rabbia e l'orgoglio", a cui seguirà l'omonimo libro.

Ferruccio De Bortoli negli anni 2000

Ferruccio De Bortoli lascia il quotidiano di via Solferino il giorno 29 maggio 2003, dichiarando ufficialmente che la causa risiederebbe in ragioni private, ma che in realtà sarebbero da ricondurre a una conflittualità con il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, il quale avrebbe mosso pressioni sulla direzione del giornale.

Lasciato il Corriere resta in casa Rizzoli assumendo l'incarico di amministratore delegato di Rcs Libri. Dopo un periodo da editorialista per La Stampa, nel 2005 assume la direzione de "Il Sole 24 Ore"; sarà anche direttore editoriale del gruppo legato al più importante quotidiano economico nazionale, nomina fortemente appoggiata dall'allora presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo.

Durante la campagna elettorale del 2006 è il moderatore del convegno biennale di Confindustria tenutosi a Vicenza, che ospita i due aspiranti premier Romano Prodi e Silvio Berlusconi.

Gli anni 2010

Dopo un periodo di discussioni politiche sul cambio dei vertici Rai, all'inizio del mese di marzo 2009 viene offerta a Ferruccio De Bortoli la carica di presidente della Rai, ma rifiuta per rimanere al Sole 24 Ore. Poche settimane dopo lascia comunque la direzione del quotidiano economico, per diventare - dal 30 marzo 2009 - il nuovo direttore del "Corriere della Sera". Ricopre tale ruolo fino al 2015.

Nel mese di maggio 2015 è nominato presidente della casa editrice Longanesi. Meno di un anno più tardi, nel febbraio 2016, riprende la collaborazione con il Corriere della Sera come editorialista.

Frasi di Ferruccio De Bortoli

3 fotografie

Foto e immagini di Ferruccio De Bortoli

Commenti

Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Ferruccio De Bortoli. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Ferruccio De Bortoli.

Domenica 19 febbraio 2023 15:51:03

Paga Pantalone


Sig. Direttore, la sto ascoltando dall'Annunziata. mi chiedevo se la sua onestà intellettuale se l'è giocata ai dadi. proprio lei parla di 'paga pantalone' che dinanzi ai peggiori scandali di questa repubblica, lei e il suo giornale eravate immancabilmente girati dall'altra parte. ah dimenticavo, anche il suo stipendio è generato dai generosi contributi del sig. Pantalone. altrimenti lei e tanti suoi illustri colleghi, sareste disoccupati da un pezzo senza neanche un tavolino dove scrivere le vs belle ca**ate.

Martedì 8 marzo 2022 00:50:02

Intervento alla trasmissione di Nicola Porro quarta repubblica di lunedì 7 marzo


Intervento alla trasmissione di Nicola Porro quarta repubblica di lunedì 7 marzo

Egregio direttore ho seguito il suo intervento alla trasmissione quarta repubblica in presenza del ministro Cingolani.
Nessuno ha fatto riferimento alle tariffe di energia elettrica e gas applicate nel mercato tutelato dell'energia elettrica e del gas in Italia ai circa 16 milioni di clienti che sono molto più alte da quelle praticate dalle grandi Società come Enel, Eni, Edison, Sorgenia, Iren, A2A, Acea ect.. nel mercato libero dell'energia con prezzi bloccati per uno, due anni etc.
Per farle un esempio dette Società hanno prezzi della materia prima mediamente di 22 cent. /€ kWh per l'energia elettrica e 65 cent. /€ per il gas. Mentre il mercato tutelato gestito da ARERA dal 1 gennaio 2022 ha circa 35 cent. /€ a kWh per l'energia elettrica e 1 €. circa a mc, per il gas,
Il nostro governo è intervenuto azzerando sulle bollette elettriche gli oneri di sistema (circa 12 €. a bolletta) e abbassando l'IVA al 5% sulle bollette del gas impiegando decine di miliardi di €, in parte compensati dal maggior aggravio sulle bollette elettriche dal maggior introito dell'IVA determinato dal maggior aumento dei prezzi.
Immagini quanto avrebbero risparmiato, decine e decine di miliardi €., i circa 16 milioni di clienti ancora presenti sul mercato tutelato se avessero fatto il passaggio al mercato libero dell'energia.
Il governo avrebbe potuto destinare altrove i miliardi di €. impegnati in questo intervento o evitare di aggravare ancora di più il nostro mostruoso debito pubblico.
Le chiedo scusa se l'ho disturbata ma credo che qualche riflessione vada fatta.
Cordiali saluti.
domenico arena

Lunedì 14 febbraio 2022 17:52:14

Gentile Direttore, il mio nome non Le dirà nulla. Con mia moglie, Katharina Benckert, abbiamo seguito la trasmissione di "Che tempo che fa", di ieri 13 febbraio e molto apprezzato i Suoi interventi. Da tempo sento di avere un debito di riconoscenza con lei, per avere così nobilmente scritto (e operato) in memorie dell'Ing. Franco Morganti, mio fraterno amico (dall'ottobre 1950). Mi creda, con viva cordialità Suo Ettore Brissa (Heidelberg)

Venerdì 29 ottobre 2021 11:47:14

Gentile Dott. De Bortoli Ferruccio
Mi chiamo Cristina e le scrivo a nome del team di volontari che partecipa attivamente al Progetto Internazionale “Società Creativa”: progetto sociale aperto a tutti con l’obiettivo di creare le condizioni per costruire su tutto il pianeta, con mezzi pacifici, una Società ove la partecipazione attiva di ogni persona consenta alla nostra civiltà di progredire verso un nuovo stadio di sviluppo evolutivo.

Nel link https: //-------. com/it può trovare tutte le informazioni che riguardano il progetto, sostenuto unicamente dall’entusiasmo di volontari che mettono le proprie qualità al servizio dell’Umanità: il progetto è ispirato da 8 Principi Fondamentali (riportati nella Home Page) che considerano il valore della Vita Umana al primissimo posto.
Le fasi di costruzione della Società Creativa - fase informativa, fase dell’azione politica e fase del referendum globale - sono sviluppate nell’articolo di cui si riporta qui il link: https: //-------. com/it/ne ws/i-prin cipi-e-le-tappe- della-co struzio ne-di-una -socie ta-cr eativa

La diffusione a livello globale del progetto è resa possibile grazie ad un progetto televisivo globale unico: riunisce persone volontarie provenienti da più di 180 paesi con l’impegno di creare programmi educativi e scientifici, diffondere notizie e analisi, indagini sociali, promuovere conferenze pubbliche internazionali. L’obiettivo perseguito attraverso la piattaforma di informazione è proprio quello di favorire lo sviluppo della società in una direzione evolutiva e creativa.

Canali online nazionali e regionali di Società Creativa esistono già in molti paesi tra cui
USA, Regno Unito, Svizzera, Germania, Canada, Belgio, Ucraina, Francia, Emirati Arabi, Spagna, Israele, Cina, Giappone, Italia, India, Russia, Norvegia, Repubblica Ceca, Australia e molti altri.
Saremmo onorati di poterci presentare direttamente attraverso un contatto telefonico, proporle un’intervista o essere suoi ospiti in uno dei vostri programmi per parlare del progetto Società Creativa e delle conferenze internazionali on-line già realizzate e disponibili sulla piattaforma https: //-------. com/it nonché della prossima conferenza che stiamo preparando, in programma il 04 Dicembre prossimo.
La nostra conferenza più recente "Crisi globale. Questo riguarda già tutti" ha riunito scienziati, politici, opinionisti e ha dimostrato che è di vitale importanza informare e unire il mondo intero per riuscire a superare la crisi globale che ci affligge.
Può trovare qui ht t / w. ----- -- = pWSkuR TbHY8 un breve estratto della conferenza andata in onda lo scorso 24 Luglio con l’intervento effettuato in quell'occasione dall’Ambasciatore dell’ONU Sir Patrick Bijou.

Sottolineiamo ancora una volta che tutte le persone che lavorano al progetto e gestiscono la piattaforma dedicano il loro tempo ed energie a titolo volontario senza interessi finanziari, politici o istituzionali, ma con l’unico scopo di informare tutti e coinvolgere.
Nel ringraziarla per l’attenzione, rimaniamo in attesa di una sua cortese risposta. Nel caso Lei fosse interessato/a ci può anche comunicare data e ora in cui sarebbe disponibile ad organizzare una breve call conoscitiva.

Colgo l’occasione per inviarle i miei più cordiali saluti.

Nome Cognome Hibraj Cristina
partecipante attivo/a del progetto Società Creativa in Italia
www. -------. com/it

Venerdì 20 agosto 2021 15:49:42

Caro Ferruccio, ho letto il tuo libro Le cose che non ti diciamo.
Bene. Tu ti sfoghi dicendo una verità, ma non cambi il mondo.
Noi di Asgi, Associazione SAN GIUSEPPE IMPRENDITORE, INVECE LAVORIAMO PER MIGLIORARE IL MONDO
ABBIAMO UNA RICETTA: fare squadra, non essere solo.
Ci fai gratuitamente un articolo ?
Lorenzo Orsenigo
📞 342------- Cantù

Venerdì 13 agosto 2021 13:46:53

Povero e indecente occidente


Dott. De Bortoli, l'oggetto sopra riportato dice già tutto; i Romani non cedevano neanche un metro ai Barbari, all'interno dell'Impero c'era la civiltà, fuori solo miseria e ignoranza (ovviamente tutto relativo ai tempi). L'Italietta del 1915, povera e unita da poco, iniziò una guerra inviando al fronte milioni di uomini.
Ora l'Occidente, ricco, colto, armatissimo, ha mandato in un paese come l'Afghanistan cento mila soldati (1000 noi italiani), pensando di difendere quel paese e le sue fragilissime strutture sociali da un'orda di fanatici, ignoranti religiosi e pronti a tutto.
E' andata a finire come in Vietnam, tutti a casa e alla svelta.
Con quale immagine del nostro mondo su paesi come Cina, Russia, Medio ed Estremo Oriente?
Si dovevano inviare milioni di persone, non solo militari, gente di tutti i ceti sociali ed economici che introducessero abitudini di vita profondamente diverse; certo che costava, ma quanto costerà ora questa fuga in massa?
E' un altro sintomo della fine di una civiltà durata quasi 3000 anni?
Grazie e cordiali saluti

Lunedì 9 agosto 2021 12:00:26

Una assurda congiura del silenzio


Il giornalismo, come penso sia ben noto, ha un problema con la scienza, in primis perché come fa il giornalista a non cadere nelle tante fake news in circolazione? In realtá, il modo ci sarebbe, basta vedere quale rivista ha pubblicato la notizia. Avendo lavorato per piú di trent’anni nella ricerca (psichiatria clinica), conosco bene le consuetudini editoriali delle grandi riviste americane, tedesche, britanniche, francesi e scandinave. Le assicuro che non ho mai letto un articolo truccato, su una di queste riviste!
Mi rivolgo a lei, perché é il suo nome, che ricordo, da prima dell’emorragia cerebrale, che mi costrinse a pensionarmi anticipatamente nel 2010. Da quasi 50 anni é attiva una vera congiura del silenzio da parte dei media italiani sul tema NDE-near-death experience, introdotto nel lontano 1975 da un certo Raymond Moody, universitario americano, che pubblicó un libro, che vendette ben tredici milioni di copie, nella versione in Inglese. Fu anche tradotto in Italiano, ma non so quanti se ne siano accorti! Siamo nella UE, peró su tanti aspetti essenziali siamo terribilmente lontani dai nostri stessi confinanti francesi, svizzeri e austriaci (sugli sloveni non sono informato).
Sintetizzo gli aspetti fondamentali della NDE: a) il soggetto, denominato pudicamente Consciousness, esce dal suo corpo (sic!) e guarda, spesso dall’alto, il corpo e il personale sanitario, che si indaffara per rianimarlo; b) il soggetto si incammina lungo una sorta di tunnel scuro, in fondo al quale c’é una intensa luce non abbagliante; c) la Luce comunica al soggetto che verrá confrontato con tutti gli episodi della sua vita, in cui ha fatto sentir male qualcun altro (sic!), la cd. Life Review; d) alla fine la Luce comunica al soggetto che non ha ancora finito la sua missione (sic!) e, quindi, deve tornare nel suo corpo! Come rispondono i soggetti alla notizia che non devono morire? Esultano gioiosi? Macché, avrebbero preferito, di gran lunga, restare lí, in quella dimensione altra.
Facile liquidare il tutto con un’alzata di spalle, riferendosi alle idee deliranti che spesso vengono in mente a pazienti in condizione di scarsa ossigenazione. Peccato che sia ció che riferiscono ormai centinaia di pazienti (!), in tutto il mondo, di ogni retroterra religioso possibile, spesso del tutto privi di attivitá corticale elettroencefalografica. Anche gli scettici piú incalliti, davanti a numeri cosí imponenti, si arrendono, se non si rifiutano di apprenderli!
Detto in parole povere, la morte non é affatto la fine di tutto, noi non siamo il nostro corpo ed esiste un quid cosciente e lucidissimo, che possiamo denominare anima o spirito, o con una parola straniera, magari sanscrita, che non riscontriamo al tavolo settorio.
Quanto é comptibile tutto ció con le teorie della Chiesa? Del tutto compatibile con le tesi del principale teologo del primo Cristianesimo, Paolo di Tarso, del tutto in contrasto con quanto sostenuto dalla Scolastica, cioé da Tommaso d’Aquino, che teorizzava una inscindibilitá di anima e corpo.
Domanda: perché un giornalista dovrebbe andarsi a infilare in meandri, che rischiano di scatenare le ire, o, peggio, i sarcasmi sia dei materialisti scientifici, sia della Chiesa cattolica? Giá degli autorevoli esponenti presibiteriani statunitensi si sono scagliati contro la NDE, definendola uno sporco trucco del demonio!
Io penserei che esiste un modo di non esporsi, pur informando dell’esistenza del tema. Basterebbe riferire quanto il tema sia virale in altri paesi e nei social, senza prendere posizione sull’argomento. Giá sarebbe un gran progresso, rispetto alla congiura del silenzio. O no?
Cordiali saluti,
Alex RubinoPedersen

Giovedì 24 giugno 2021 10:40:02

Spot pro gay rai


Egregi deputati & senatori della repubblica italiana (ora poco repubblica giacche'governati da non eletti e' piu' simile ad una dittaura ove si impedisce a noi popolo di votare) VEDO con RACCAPRICCIO i passaggi in fascia protetta di spot che incitano e indirizzano i nostri giovani a prendere atto che GAY o OMOSESSUALE sono la normalita'della vita quotidiana. il solo fatto che uno o una adolescente di 6/14 anni si trovi a vedere uno spot dove due 18ENNI (MI AUGURO) si slinguano, perche' questo si evince dal video, pone il soggetto a chiedere e chiedersi cosa succede ? come spieghi poi all'adolescente lo spot ? " sai gennaro ama ciro e poi arriva la cicogna. " ma ci rendiamo conto di quale enormita' dovra' far passare per normalita' ? un conto e' non condannarli accettarli integrarli un altro e' passare il messaggio che essere gay e' naturale. poi a margine spargete lacrime di coccodrillo sulla scarsa natalita'? ? vi sembra normale che uno 0, 05% della popolazione abbia un peso spropositato su quello che e' la vita normale regolata da leggi che devono anche tutelare noi ETERO ma che voi state ghettizzandoci come se noi siamo gli ANORMALI. eppoi basta in ogni spot, compreso quello della nazionale vedi esultare ragazzi di colore arabi e maghgrebini orientali ed esquimesi e poi un italiano normale, quel 99, 5 % che e' latinocaucasico, quella razza che e' l'italia (senza cadere in facili giudizi xenofobi) perche' noi siamo quelli che sono andati alle urne non mohammed o xian ma mario o giuseppe, claudi o rita. QUINDI -assumendomi ovviamente le responsabilita'- VI ESORTO A TRASMETTERE TALI FUORVIANTI SPOT IN UNA FASCIA ADEGUATA AD UNO SPETTATORE CHE SIA MAGGIORENNE O COMUNQUE CAPACE DI DISTINGUERE IL NORMALE DAL NORMALE, L'AMORALE DAL MORALE. MI VERGOGNO PROFONDAMENTE DALL' ESSERE RAPPRESENTATO DA QUESTA " MAGGIORANZA POLITICA CHE MI COSTRINGE A ESSERE GOVERNATO DA PERSONAGGI NON ELETTI. gia' solo questo e' un non senso. mario morra cittadino italiano dalla nascita

Martedì 4 maggio 2021 13:51:47

Povero italiano


Dott. De Bortoli, già una volta le ho fatto un piccolo rimprovero (al quale lei ha risposto con molta gentilezza) ; ora mi tocca fargliene un altro:
Perché usa la parola Recovery?
Ci sono più parole italiane che potrebbero agevolmente essere utilizzate.
E perché molti suoi colleghi in TV usano dire "midia" ben sapendo che si tratta del plurale neutro della parola medium?
Forse dovremmo quest'anno festeggiare Shakespeare invece di Dante?
Un caro saluto, per me lei è sempre il più intelligente e moderato dei giornalisti.

Sabato 20 marzo 2021 09:46:38

Buongiorno, in Lombardia la situazione vaccini continua ad essere nel caos.
Le vaccinazioni dei docenti sono riprese ieri ed hanno ricominciato a richiamare (per oggi) le persone che avrebbero dovuto vaccinarsi il 16 mattina.
Si sono praticamente dimenticati di tutti quelli che dovevano essere vaccinati il 15 nel tardo pomeriggio (me compresa). Il numero verde da informazioni errate oppure non le da ("non siamo in grado di dare questa informazione" è la risposta principale dopo lunghe attese.
Inoltre, per quanto riguarda gli over ottanta ho diversi parenti che ancora aspettano: le mie zie di (rispettivamente) 90 anni, 84 anni, 82 anni e 80 (in dialisi) e mio zio di 82 (paziente fragile a causa di un'ictus)
Vi prego di denunciare questa situazione...
Cordiali Saluti

Giovedì 4 febbraio 2021 17:50:19

Libro: Le cose che non ci diciamo


Buona sera Dott. De Bortoli. Ho letto il suo libro "Le cose che non ci diciamo" di un fiato ma arrivato al capitolo 11, "La ferita aperta e i troppi silenzi Milanesi", qualcosa non girava. Quello che leggevo e quello che provavo, da Milanese, mal si conciliavano. Oggi, Milan l'è un gran Milan, è uno slogan che non sento più mio e questa città, questo paese, non sono più quelli di una volta dove, come giustamente ricorda lei, ogni abitazione era una piccola impresa. Nell'immediato dopo guerra, e poi fino agli anni 80, per aprire una attività era sufficiente acquistare una borsa degli attrezzi e proporsi al mercato. Oggi solo per pensare all'impresa devi ottemperare a tante e tali procedure burocratiche, spesso senza senso, che, di fatto, frenano la libera iniziativa imprenditoriale. Sono un imprenditore formatosi nella Milano degli anni 80. Ogni mattina mi alzavo con gioia e mi recavo nella mia fabbrichetta oggi, dopo 40 anni, ogni mattina è una lotta. Fatico non poco per trovare la forza di volontà necessaria per uscire dal mio letto e questo solo perché son certo, in azienda, mi attenderanno mille e mille problemi burocratici che mi distoglieranno dal mio lavoro. Potrei raccontarle giornate di lavoro da far accapponare la pelle. Ore e ore spese su siti di questo o di quel ministero senza riuscire a venire a capo di nulla. Giornate interminabili spese a cercare risposte dalla PA. Ispezioni condotte dai vari organi di sorveglianza e controllo che dopo giorni e giorni di sopralluogo terminano in niente. Ore spese al computer per convincere un funzionario di turno che la merce sottoposta a verifica non è pericolosa e che ho i clienti fuori dalla porta che aspettano il materiale che lui sta trattenendo. Potrei andare avanti per pagine e pagine ma non voglio annoiarla. Credo, anzi son certo, che se non torneremo a credere nel lavoro e a promuovere la libera iniziativa adottando, finalmente, quelle semplificazioni che ormai da anni chiediamo, da questo disastro sanitario non ci alzeremo più perché, come racconta Lei, "Ne farem su un alter" oggi non funziona. Non voglio entrare nel merito di come è stata gestita l'emergenza sanitaria di cui Lei parla ampiamente nel suo libro, ma mi lasci dire che i nostri nonni andavano a scuola e al lavoro anche quando cadevano le bombe e per quelle le mascherine e il gel non bastavano. Noi, che ci perdonino, abbiamo buttato via l'economia di una nazione solo perché non abbiamo più il coraggio di accettare l'idea che, prima o poi, si possa/debba morire (soprattutto se si hanno più di 80 anni). Manco fosse una novità di cui eravamo all'oscuro. Perfino ai tempi della peste del Manzoni la gente lavorava e la mortalità era ben oltre il 2%. Ovviamente questo è, condivisibile o meno, solo il mio punto di vista. Comunque sia, grazie dell'attenzione e ancora complimenti per il libro.

Lunedì 1 febbraio 2021 10:10:35

Ambiente: investire in competenza


Illmo dr de Bortolo! circa il suo articolo sull'inserto economia: a me sembra molto più importante investire in competenza per creare migliaia di nuove aziende nel settore " ambiente " e qualche milione di posti di lavoro di tutte le tipologie! 2) per quanto riguarda lo smart working approfondirò in fondo pagina dal suo coll. Sergio Bocconi, ricordo che ricerche di mk svolte in più aziende indicano che la maggioranza preferisce tornare in azienda e apprezzanoi molto questa possibilità qualora ci siano bambini piccoli o anziani con problemi a casa! Due tematiche per altro che potrebbero rientrare nel ruolo della nuova impresa nei confronti della " responsabilità sociale. saluti e. montobbio

Martedì 19 gennaio 2021 23:08:00

Carta Bianca 19 01 2021


Gentile Dr De Bortoli, ho ascoltato l'intervista rivolta a Salvini e sono decisamente stupefatta sul modo in cui voi ponete le domande al senatore Salvini. Per voi, intendo lei e la dr. ssa conduttrice. !!!. Avete una tale antipatia per la destra che uno rimane basito nel sentirvi parlare. Ma la vs Europa tanto conclamata mi sa dire che "roba è". ? Perché a suo dire se ci fosse il governo con a capo Salvini non ci darebbero nemmeno un soldino ! Affermazione molto grave ! In attesa di un suo riscontro. Saluti Franca

Sabato 26 dicembre 2020 19:39:12

Ultimo libro: Le cose che non ci diciamo


Buonasera. Ho terminato di leggere il Suo ultimo libro (le cose che non ci diciamo) e Vorrei esprimerLe il mio apprezzamento e la condivisione di tante Sue considerazioni. Non ho qui modo per affrontare il problema della liberalizzazione delle professioni e di quella notarile in particolare (pag76/77). Qui preciso che il bonus di 600 euro venne previsto solo per i notai di nuova nomina che, per legge, devono aprire nell’immediatezza la loro sede sotto comminatoria di decadenza. E’ evidente che i costi di avvio non potevano essere affrontati in un momento di totale chiusura a causa della pandemia. La ringrazio per l’attenzione che avrà voluto dedicare a questa mia. Distinti saluti. Dr Antonio Garau (notaio)

Lunedì 7 dicembre 2020 13:04:18

Gentile dottor De Bortoli,
Oggi ho seguito il suo intervento nella trasmissione “Quante storie”, sono rimasto interdetto di fronte alla sua affermazione che “non è scritto in nessun posto che ci sia un diritto al benessere”
Ma in Costituzione si parla esplicitamente di diritto al lavoro, alla salute, alla casa. Questo è, a mio modesto parere, benessere.
Cordialmente
Michelangelo Foglia
Alba, Cn

Giovedì 26 novembre 2020 18:02:00

Valter Tassetto -------
17: 40 (20 minuti fa)
a fdebortoli

Buonasera Sig De Bortoli,
sono Valter Tassetto, Mirano prov Venezia; e mi ritrovo ad essere un suo lettore costante del Corriere del lunedì.
Sono entusiasta del suo modo di ragionare, calmo e deciso.
L'occhio suo vede il presente, si ricorda del passato eppoi cerca di scrutare scruta l'orizzonte molto più in là del naso.
Che bello se ci fossero molte più persone così... anche nel mondo decisionale e politico.
Mio figlio 30 anno è in mezzo al ballo del concorso per i medici, da luglio spostato a settembre, ora a prova effettuata si è a fine novembre e migliaia (non vorrei sbagliare la cifra 23, 000 ?) di dottori sono bloccati da ricorsi e controricorsi ovvero tutto fermo.
Zaia e il resto dell'Italia cercano medici e personale infermieristico in ogni dove...
Questi saranno mesi persi per tutti.
Oggi addirittura corrono voci che possa saltare l'anno accademico... se non sbloccano entro fine anno.

Lei, lunedì scorso, sull'Economia aveva evidenziato: E' nei momenti di emergenza che diamo il meglio di noi stessi.
Non sempre Sig De Bortoli, non sempre, questo lo conferma purtroppo.
Nelle scorse settimane lei aveva trattato anche l'argomento del Recovery Fund e relativo uso... crede che il nostro mondo politico davvero sne sarà capace.
Ogni giorno che passa si sente sempre sfiducia nelle varie prove nei fatti concreti e quotidiani, ma non si riesce mai a svoltare in modo consistente.
Lei non riesce a martellare con più forza verso l'indirizzo di svolta ?
Io sono appena andato in pensione e ho terminato il mio lavoro come tecnico di apparecchiature per i laboratori analisi e conosco dal dentro il lavoro grandioso dentro agli ospedali.
Per queste ragioni che mi sento sconfitto, sfiduciato e vedo sempre più persone attorno a me con questo stato d'animo.
A mio figlio qualche settimana fa avevo detto: stai tranquillo con la penuria di medici che c'è vuoi che si rallenti tutto ?
Ci si lamenta che i giovani istruiti in Italia poi vanno all'estero.. forse inizieranno anche prima ad andare all'estero... che peccato però.

Che fare ?
Mi pare terminasse Ignazio Silone in Fontamara.

Io continuerò a leggere i suoi pensieri, in quei momenti mi sembrerà di essere in un paese migliore.

La saluto cordialmente.
Valter Tassetto

Lunedì 23 novembre 2020 16:07:16

Buongiorno Direttore. Sono legale civilista, servo prevalentemente le piccole e medie imprese manifatturiere. Ho letto con attenzione il Suo articolo di stamani sui tempi della Giustizia. Lei rappresenta bene l'inefficienza del rimedio giudiziale italiano ma, a mio avviso, trascura un aspetto fondamentale: la mancanza di prevenzione.
Il Tribunale è come un ospedale, dove si curano le patologie dei rapporti giuridici tra soggetti. Se i Tribunali sono saturi, incapaci di curare velocemente chi vi ricorre, è anche perché molti soggetti hanno mancato di prendere misure preventive.
Il Contenzioso Civile è ingolfato perché il sistema produttivo italiano manca di legalità, quella che funzionerebbe da rimedio preventivo verso il problema che Lei ha trattato.
Portare la cultura della legalità nell'Attività Economica Privata avrebbe due effetti positivi: preverrebbe i contenziosi evitabili e faciliterebbe i Giudici nel risolvere quelli inevitabili. I vantaggi in tema di fiducia nel mercato, competitività del sistema Italia e circolazione della ricchezza sarebbero significative.
Il metodo sta nel rendere necessario, per le aziende, adeguare la propria attività a criteri di legalità codificati.
Ho esposto questa visione ad amici appartenenti alla magistratura, alla politica, al mondo universitario e a colleghi. Ho trovato tutti d'accordo su due punti: che l'obiettivo si può realizzare e che richiede un cambio di mentalità che solo la legge può indurre.
Mi piacerebbe sapere il Suo parere in proposito

Lunedì 16 novembre 2020 14:47:31

Buongiorno., sono un dipendente pubblico che dal 1 gennaio scorso è andato in pensione per raggiunti limiti di età. La stimo per la sua attività è onestà intellettuale mostrato nel suo lavoro. Le scrivo perché avrei voglia di raccontarle cosa succede nella PA. Io vivo a Roma e mi piacerebbe parlare della PA., magari. davanti un caffè. Covid permettendo Buona giornata

Domenica 15 novembre 2020 21:31:32

Buonasera Dott. De Bortolo,
ho sempre seguito e apprezzato le sue interviste, ma sono contrariato per quella di questa sera a CTCF. La informo che con la quota 100 si può uscire con un minimo di 62 anni, e quindi trattasi di età di lavoratori già a rischio di contagio come nel caso di medici, infermieri e personale ospedaliero. Quindi, non stiamo parlando di giornalisti o scrittori che possono in questo periodo decidere di svolgere il proprio lavoro da casa. Mi permetta, ma questa sera Lei ha sbagliato con la sua dichiarazione e credo che dovrebbe chiedere scusa.
La saluto.

Domenica 15 novembre 2020 20:56:19

Buonasera, mi chiamo Rita e vivo a Grosseto; sono una semplice e modesta cittadina italiana ed ho avuto modo di conoscerla in trasmissioni in Tv, l'ultima quella di stasera 15 novembre, da Fazio, la stimo per la sua chiarezza ed espressione ad esporre e spiegare i problemi e le cose da fare; le dico onestamente che ci vorrebbero più persone come lei ai posti di comando nel ns. Governo, per le decisioni importanti del paese.
Con stima e ammirazione
Lepri Rita

Sabato 7 novembre 2020 21:18:14

Buonasera. qui di pittoresco ci sono personaggi al soldo di qualcuno come lei che guauadagnano decine di migliaia di euro al mese e dicono a persone che rischiano il fallimento che sono pittoreschi.
si vergoni. e faccia queste sparate a casa sua.
rosario.

Lunedì 7 settembre 2020 14:05:47

... lei potesse, dopo aver controllato, far pubblicare sui quotidiani "La Staffetta Generazionale" che è un piano strategico operativo che indica quando, chi, cosa e come fare per stimolare le Imprese ad investire sull'innovazione per lo sviluppo.

Mi rendo conto di osare troppo, ma a volte le idee operative possono essere sviluppate da un semplice cittadino.

Se vuole approfondire in modo riservato, come posso sottoporre alla sua valutazione il Piano suddetto?

In attesa,   cordiali saluti

Giuseppe Martino Guglielmetti 

Martedì 18 agosto 2020 21:30:27

Gentilissimo Dott. De Bortoli,
le invio una breve lettera aperta che riguarda la scuola e il covid, e ciò che sento proporre. Non servirà a nulla, ma l'argomento è delicatissimo.

Cara Ministra della Pubblica Istruzione Lucia Azzolina, Caro Ministro dell’Università Gaetano Manfredi,

sono un insegnante di Conservatorio, mi chiamo Stefano Centioni, e insegno materie teoriche presso il Conservatorio di Trapani.
In questo momento complicato sento l’urgenza di sottoporre alla Vostra attenzione delle considerazioni che ritengo fondamentali. E premetto che non ci sono pregiudizi politici nel mio pensiero.

Proprio nella consapevolezza della gravità delle implicazioni economiche dovute al COVID, dovrebbe essere assolutamente prioritario scongiurare con ogni mezzo una seconda ondata di contagi. E’ infatti ovvio che se questo accadesse sarebbe una catastrofe, sia per le vite umane che per l’economia. E la Scuola e l’Università sono motori che muovono milioni di persone sul territorio.

Dunque partiamo proprio dalla questione dei banchi per le scuole per poi arrivare agli altri argomenti. Ma perché concentrarsi sui nuovi banchi, quando basterebbe far entrare metà allievi in una aula e farli accomodare uno per banco sui vecchi banchi che erano da due? starebbero semplicemente più comodi, e si risparmierebbero un sacco di soldi e di tempo.
Esempio, una classe di 28 allievi, con 14 banchi, dove l’anno scorso sedevano in due in ogni banco, vedrebbe risolti tutti i problemi se 14 di quegli allievi occupassero a giorni o a settimane alterne i 14 banchi già presenti.
Questo risolverebbe anche il problema degli orari, sia per il traffico su strada, che per gli orari dei Docenti.
Infatti per fare dei turni distribuiti sulla giornata o avremmo bisogno del doppio degli insegnanti, oppure questi dovrebbero lavorare il doppio delle ore. E nessuna delle due opzioni è percorribile.
Faccio anche presente che la dichiarata assunzione dei “nuovi” insegnanti non rappresenta quasi in nessun caso un reale aumento del loro numero sul campo. Infatti i precari che finalmente verranno assunti a tempo indeterminato già lavoravano l’anno scorso, appunto, come precari. Quando diciamo “nuovi” dovremmo contare solo coloro che nel precedente anno non insegnavano proprio.
Inoltre dal punto di vista del traffico urbano, dei mezzi pubblici, e degli orari dei genitori che lavorano, non è difficile prevedere che i cambi di turni continui e gli orari spalmati su gran parte della giornata creerebbero certamente un caos enorme, con tutte le conseguenze del caso.
Semplicemente, le risorse risparmiate non ordinando i nuovi banchi, potrebbero essere spese per rinforzare i collegamenti on line, e mezza classe assisterebbe da casa alla stessa lezione fatta in classe.
Ed è qui che entra in ballo anche un discorso più ampio.
Abbiamo davanti una trasformazione che il COVID ci ha costretto ad accelerare e a considerare come altrimenti non avremmo mai fatto.
La scuola muove milioni di persone al giorno.
Se si muovesse la metà di queste persone, quanto inquinamento si risparmierebbe?
Quanti combustibili fossili non si brucerebbero?
Quante polveri sottili per il traffico, e plastica o legno per i banchi risparmieremmo?
Quante mascherine non si consumerebbero?
Quanto lavoro di sanificazione si risparmierebbe per il Personale non Docente? Perché è ovvio che un conto è tenere pulita una scuola dove girano 500 persone al giorno, un conto è tenere pulita la stessa scuola con dentro 200/300 persone al giorno.
Quanto migliorerebbe la qualità della vita nelle città con meno traffico?
Abbiamo già dimenticato Greta Thunberg?
La scuola non è e non deve essere un parcheggio di ragazzi per genitori che lavorano.
La scuola è un'altra cosa.

Allora il buon senso suggerirebbe di semplificare al massimo, e di ridurre i numeri al realmente necessario.
A quanti anni una ragazza o un ragazzo possono rimanere da soli in casa mentre i genitori lavorano? a 14? a 15? ok, allora si potrebbe suggerire che da 15 anni in su si potrebbe fare molta didattica a distanza.
Paradossalmente si libererebbero molti spazi già esistenti nelle scuole, senza andarli a cercare chissà dove. E questo faciliterebbe le lezioni di presenza per chi dovrà farle.

E per favore non continuiamo a dire che la didattica a distanza non funziona. Io personalmente durante il look down ho realizzato questo progetto di cui allego il link,

https: //www. youtube. com/watch? v=zMhOL_p5mfc

con allieve cantanti che nel migliore dei casi erano a 800 km da dove ero io. Abbiamo svolto il nostro percorso, lo abbiamo fatto con serietà e profitto, ed inoltre tutte loro hanno acquisito competenze nuove che sicuramente saranno loro utili nella loro carriera. Competenze audio, video, di registrazione, fino al posizionamento di un microfono. Competenze importantissime per un giovane che si affacci professionalmente alla sua attività nei prossimi decenni.

Il problema non è se si può fare, ma è come indirizzare le risorse (anche e soprattutto quelle Europee) proprio per aggiornare, se dovessero esserci, quei Docenti che non si sentono pronti, o per raggiungere con connessioni efficienti gli allievi che vivono in luoghi con pochi o scarsi collegamenti.
E se c’è qualcuno che col lavoro a distanza finisce col lavorare male o per fare finta, allora che ci si concentri per farlo funzionare questo lavoro a distanza. Perché invece in moltissimi casi ha funzionato! Specialmente nella scuola! Ed è stato fatto con ottimi risultati e serietà. Perché questa in fondo è una finestra sul futuro. E dobbiamo aprirla, questa finestra. Veramente pensiamo che fra cento anni correremo tutti come formiche impazzite per fare decine o centinaia di chilometri ogni giorno, per fare ciò che potremo fare da una postazione nella nostra abitazione o nei pressi di essa?
Credo di no.
Ed è proprio in questo momento che dobbiamo cogliere questa possibilità di cambiamento.
Non solo per controllare il COVID, ma per aprirci al futuro.

Stefano Centioni

Venerdì 7 agosto 2020 15:21:46

Gentilissimo dott. De Bortoli,
la presente per sondare la Sua disponibilità a presenziare in qualità di ospite ad un incontro aperto al pubblico, in seno alla rassegna "Jesolo Libri 2020", da inserire nel prossimo mese di settembre o nell'ultima decade di agosto. Ciò al fine di promuovere la Sua ultima fatica "La ragione ed il buonsenso - Conversazione Patriottica sull'Italia", scritta a quattro mani con Salvatore Rossi.
Qualora il presente invito riscontrasse il Suo interesse, La prego di contattarmi ai recapiti di seguito indicati al fine di poterLa redere edotta in merito alle modalità logistico-organizzative ed al cachet previsto per la Sua eventuale partecipazione.
In attesa di riscontro, porgo i migliori saluti.
Alessio Rui (338. -------)

avv. Alessio Rui - STUDIO LEGALE AREA
piazza -------, 4/1; 30027 SAN DONA' DI PIAVE-VE
tel.: 0421. -------; telefax: 0421. -------;
mail: -------

Lunedì 20 luglio 2020 21:39:44

Buonasera, ho una azienda in provincia di Genova in Val Fontanabuona ho appena ascoltato su media set la sua opinione sul governo, mi spiega come andremo avanti quando faranno chiuso tutte le micro azienda. Grazie resto in attesa, Saluti Jana De Ferrari.

Domenica 28 giugno 2020 22:16:58

Buongiorno, Dott. de Bortoli

Ho letto con piacere il Suo editoriale sul Corriere di oggi che mi trova incondizionatamente d’accordo.
Lo studio genera conoscenza e promuove il progresso, quindi origina benessere, la consapevolezza del proprio ruolo nella comunità e, attraverso queste, l’autonomia del pensiero: in sintesi, tutto ciò che favorisce la democrazia.
Viceversa, non ho dubbi che la carenza di una cultura distribuita condanni qualsiasi Nazione verso la marginalità o la compressione delle libertà dei più deboli.

Proprio seguendo queste convinzioni, mia moglie ed io abbiamo costituito presso l’Università di Padova una borsa di studio per permettere ad una dozzina di giovani meritevoli e senza mezzi economici di frequentare l’intero corso quinquennale di studi In discipline tecnico-scientifiche a partire dal prossimo anno accademico.

Le motivazioni e il contenuto del bando compaiono nel sito seguente.

https://www. alumniunipd. it/blog/2020/04/20/borse- di-studio-per-materie-scientifiche-premio-atena/

La saluto cordialmente

Luigi Nalini

Mercoledì 10 giugno 2020 11:38:24

Egr. dott. De Bortoli ho letto il suo sfogo da milanese, in cui secondo Lei vi è in questo momento una campagna denigratoria nei confronti della Lombardia, da parte di molte persone per lo più Lei asserisce meridionali, come di una vendetta nei confronti di una regione che non ha saputo gestire bene il covid 19. oppure di invidia alla supremazia regionale nei confronti di altre regioni meno fortunate dal punto di vista industriale.
Condividendo con Lei dell'eccellenza dei servizi superiori ad altre regioni e ritenendo sempre la regione portante dell'economia italiana, ma grazie anche al lavoro di molti meridionali che si sono trasferiti al nord e che hanno contribuito a questo status, questo Lei purtroppo non lo ha menzionato nel suo sfogo.
I pregiudizi caro direttore esistono ancora e Lei li sta sperimentando per la prima volta al contrario e prova molto disagio e disgusto, e noi del sud che per anni ci avete tacciato come terroni, perché voi eravate su di un piedistallo in cui ci guardavate dall'alto e considerandoci come esseri inferiori come dice quella sottospecie di giornalisti che scrivono di quelle porcate sui loro giornali, non sono neanche degni di nominare il sud mi riferisco ai suoi colleghi feltri, sallustri, belpietro tutta gente che si credono di essere degli dei scesi sulla terra, mentre i loro giornali non sono neanche buoni come carte igienica. Lei scrive un bel basta a questa gogna mediatica contro la Lombardia, ma Lei lo sa quanti anni che sopportiamo questa situazione e tutt'ora leggendo un post di un deficiente penso suo conterraneo, che scrive chi viene al nord deve presentare la sua fedina penale perché? al sud siamo tutti mafiosi, guardi che mafia è quello che è successo anche in Lombardia sulla questione mascherine ed altro in cui sono implicati grossi nomi politici del nord e non del sud. Per cui da questo punto di vista non c'è ne nord ne sud ed in questo siamo tutti uniti. Io abito nella provincia di Lecco da circa due anni, perché i miei tre figli lavorano qui, di cui una mia figlia è anche una sua collega avendo scritto e collaborato per IL GIORNALE DI SICILIA, tutti laureati che hanno portato un contributo alla regione Lombardia, per cui finiamola con questi pregiudizi, La Lombardia è dei Lombardi, ma mi permetta di dire che quì ho incontrati medici e professori di alta specializzazione che vengono dal sud...

Martedì 9 giugno 2020 08:14:06

Ecco,

vorrei trovarmi a tu per tu nel deserto con Ferruccio de Bortoli.
Condannati a morte certa dalla mancanza d'acqua, perduti tra le dune e senza piu' alcunche' da perdere, con un filo di voce - probabilmente l'ultimo rimasto in gola - vorrei chiedergli "Cosa pensa davvero di Fontana, Direttore ? "

Grazie per la non-risposta, basta la riflessione

Paolo Piazzardi

Lunedì 8 giugno 2020 16:06:17

Buon giorno Dott. De Bortoli: Sua ultima intervista. Premetto che non sono lombardo ma compaesano della Grande Sig. ra Cavazzoni. Ovviamente certe dichiarazioni sono dettate da un grande senso di inferiorità: in Italia anziché imitare i migliori li si odia. Peccato che se all'estero ci chiamano "italiani mafiosi" lo dobbiamo ai figli di alcune di queste regioni. Se fossimo come loro a chi volesse trasferire da noi dovremmo chiedere anche la fedina penale. Grazie e buon laroro

Lunedì 8 giugno 2020 10:03:55

Preg. mo De Bortoli. Per quanto mi riguarda "lo spirito antilombardo" si rivolge ai lombardi (quanto al fatto di non aver saputo smettere di lavorare/stare a casa per il loro stesso bene a febbraio-marzo) e a Fontana/Gallera per improvvisazione e impreparazione (Zaia docet). Ma i lombardi davvero vogliono i mega ospedali privati d'eccellenza dovendo rinunciare ai medici di base e ai servizi minimi? Senza dette questioni, non ci sarebbero oggi i nomignoli che riferisce - di cattivo gusto - e che andrebbero semplicemente ignorati, come accade per i nomignoli presenti nelle regioni di tutta Italia. Come tutti i primi della classe non sopportate le osservazioni. Ho parenti in lombardia, mi dispiace moltissimo per l'accaduto ma non si cresce negando i propri difetti. E' comunque solo la mia personalissima opinione. Tania Mancini

Sabato 16 maggio 2020 20:01:27

Stimato dottor De Bortoli

Per presentarmi colgo l'occasione del fatto che lo SPIG, l'istituto di Giorgio Galli*, abbia inserito la proposta "le 3 regole della rappresentanza" nel primo numero della rivista Civica pag. 31.

Mi chiamo Paolo Antonio Amadio e, insieme ad altri, promuovo l’iniziativa civica “Viva il Parlamento” che ha lo scopo di restituire rappresentanza e ruolo al Parlamento.
In sintesi, proponiamo che, prima dell’ennesima legge elettorale, il Parlamento concordi le regole della rappresentanza e se del caso “le 3 regole della rappresentanza” che abbiamo formulato di proposito nella forma di articoli di legge.

L’iniziativa muove da tempo sotto traccia seguendo una via diciamo “istituzionale”. E’ ben vista da costituzionalisti di rilievo e, dall’inizio dell’anno, è all'attenzione delle Presidenze Istituzionali.

Dal 4 maggio l’iniziativa è divenuta pubblica con la lettera che abbiamo inviato a tutti i Parlamentari e che si trova nella sezione documenti scaricabili del sito "vivailparlamento. it".
Seguirà a breve una petizione parlamentare e ogni altra azione che risulti necessaria affinché venga approvata una legge sulla rappresentanza, che sia sovraordinata rispetto a qualsivoglia legge elettorale presente e futura.

Chi ne ha finora conosciuti i contenuti, considera la proposta in qualche modo rivoluzionaria nell’approccio e nella soluzione, che è concreta, assai stringente e “difficile” per questa classe politica. Il pronostico è che la reazione potrà andare dal semplice ignorarla al distorcerla in modo da continuare a negare ai cittadini il diritto alla rappresentanza in Parlamento.

Sarà una campagna lunga e abbiamo bisogno di veri sostenitori ed è per questo che mi permetto di rivolgermi a lei.
Sono a sua disposizione per qualsiasi approfondimento, incluso gli aspetti più riservati del piano che stiamo tentando di realizzare.

Con grande stima la saluto augurandomi che vorrà sostenerci
--

Paolo Antonio Amadio

Via -------, 38
20149 Milano (MI)
tel: +39347 -------
mail: -------

* https://www. istitutostudipolitici. it/2020/05/14/e-uscito-il-n-1-del-2020-di-civica/

Venerdì 1 maggio 2020 13:10:59

La limitazione per i cittadini italiani a recarsi nelle cosi dette seconde case sarebbe giustificata anche dal fatto che gli abitanti delle città andrebbero numerosi a sovraccaricare la disponibilità di servizi anche sanitari disponibili nelle località di villeggiatura spesso piccoli comuni.
Va considerato che per le seconde case indipendentemente dalla occupazione, i proprietari pagano le quote fisse delle utenze, anche inutilizzate, pagano tasse sugli immobili come l’IMU e la TARI, quindi i piccoli comuni di villeggiatura, che a volte non sono poi tanto piccoli, si attrezzino per fornire i loro servizi a tutti gli abitanti residenti e non residenti. Si potrebbe inoltre discutere sul perché i non residenti che pagano tasse locali non possano nemmeno votare per le amministrazioni che decidono come usare le tasse da loro pagate.

Venerdì 1 maggio 2020 09:19:17

Gentile Signore,

Sono mamma di sei figli residente a Ginevra, sono insegnante di religione e cappellano in ospedale.
Dall’inizio della pandemia seguo la sua rubrica su TV 2000 e le sue parole hanno un grande eco in me.
Potrebbe consigliarmi uno dei suoi libri di cui il contenuto è vicino al suo messaggio di questi giorni?

Cordiali saluti.

Sveva Barbiellini Amidei

Mercoledì 29 aprile 2020 07:24:05

Salve mi chiamo Concetta Tramontana, vivo a Siracusa, sono amministratore di una società in attività finanziaria di cui ha mandato da parte di una nota banca, da qualche giorno ascolto i suoi messaggi l, ultimo stamane su tv2000, con la sua pacatezza trasmette una serenità indescrivibile, per questo ho deciso di scrivere questo messaggio a lei in quanto ritengo che le sia la figura giusta per farsi portavoce, che, attraverso un suo messaggio possa arrivare al Presidente Conte.
Ho scritto una ventina di mail a chiunque dal Presidente del Consiglio dei Ministri, a Ministri, a Deputati, a trasmissioni televisive nazionali, Etc, ma nessuna risposta evidentemente non ritengo argomento interessante (mi riferisco alle rete televisive) per fare notizia, per il Governo, anche questi non interessato.
Le spiego brevemente.
È indubbio che il Coronavirus abbia fortemente rallentato la produzione di molti comparti della nostra economia. Un discorso che coinvolge, purtroppo, anche la categoria degli Agenti in Attività Finanziaria di cui la sottoscritta (amministratore di una società di capitale) ne fa parte, e l’esclusione dall’accesso alla garanzia dei soggetti che svolgono attività economiche rientranti nella Sezione K della classificazione ATECO e, segnatamente, dei soggetti che svolgono attività finanziarie e assicurative (codici ATECO dal 64 al 66) e operando con il codice ATECO 66. 19. 22, non rientra tra i destinatari delle garanzie previste dal Fondo.
Di conseguenza, tutte le partite Iva che operano con i suddetti codici ATECO e che vorranno far richiesta del prestito fino a 25. 000 euro (quello che non prevede la valutazione del merito creditizio) o del finanziamento fino a 800. 000 euro (quello che prevede la valutazione del merito creditizio) non potranno accedere al Fondo di Garanzia e le eventuali richieste già presentate o in via di presentazione verranno rifiutate in seguito al controllo del codice ATECO.
Questa preclusione pone gli agenti in attività finanziaria in una situazione di evidente svantaggio nell’accesso al credito e ciò risulta fortemente pregiudizievole nell’attuale congiuntura socio-economica, in cui la liquidità rappresenterà in molti casi un fattore determinante per la sopravvivenza stessa delle imprese.
L’agente in attività finanziaria svolge un’attività di procacciare i clienti e far concludere i contratti, non siamo banche o finanziarie che erogano. Lavoriamo per conto delle banche.
Siamo circa 6000 in Italia e tutti stiamo soffrendo come tutte le altre attività.
Siamo società di servizi e non finanziarie.
Nello specifico, occorre chiedere al governo che la disciplina che regolamenta la materia potrebbe essere modificata introducendo una differenziazione tra i codici ATECO che identificano specificatamente le attività bancarie e finanziarie in senso stretto (attività che resterebbero in ogni caso escluse dall’accesso al Fondo) e quelli che invece si riferiscono agli operatori della filiera distributiva (agenti in attività finanziaria) i quali verrebbero ammessi a poter beneficiare delle relative garanzie.
La ringrazio anticipatamente se veramente argomentasse questo nostro problema.
Le lascio il mio numero di cellulare qualora ritenesse opportuno chiamarmi
335 -------

Martedì 28 aprile 2020 22:42:20

Ciao Giordano sono Fabrizio Icardi dello spettacolo viaggiante di Arezzo le nostre giostre sono ferme come facciamo a pagare le cambiali dell’attrezzatura, le bollette Enel, abbiamo i bambini che devono mangiare, noi paghiamo tutto tutte le tasse immaginabili le paghiamo noi, da una vita che paghiamo il suolo pubblico pertanto lo stato ci deve aiutare per favore Giordano faccia un appello lei al governo grazie distinti saluti

Martedì 28 aprile 2020 14:06:56

Ho seguito ieri sera intervento su rete 4 Perfetto totalmente d accordo Sono pneumologo che da 2-3 mesi mangia pane e Covid So di cosa parlo Le do solo due dati per rimarcare quanto sia insensata questa chiusura prolungata Il terrore evtale che per paura di andare al PS la mortalita per infarto e triplicata per non parlare delle altre patologie Alla fine fara piu morti la chiusura del Covid. B
Lacsaluto

Sabato 18 aprile 2020 07:02:38

Grazie per il commento odierno nel tempo sospeso che ha ricordato i diritti costituzionali degli anziani invitando a dare fiducia perché sapranno usare la testa e potranno adottare tutte le precauzioni senza dover essere segregati in casa.

Lunedì 13 aprile 2020 11:37:36

Ho 78 anni e sono chiusa in casa da più di un mese come tanti e data l'età credo di dover continuare a stare chiusa nonostante io abbia l'esigenza di fare controlli e visite mediche al momento impossibili. Vorrei fare questa proposta a lei che seguo tutte le mattine su canale 2000. In Italia ci sono migliaia di medici di famiglia che conoscono meglio di tutti i loro pazienti. Al massimo ogni medico di famiglia ha 1. 500 pazienti, ma questo è il numero massimo. Noi siamo chiusi in casa e non sappiamo se siamo positivi, asintomatici, se abbiamo avuto il coronavirus, se siamo contagiosi. Allora mi chiedo: perché non impegnare tutti i medici di famiglia perché questi facciano, naturalmente in sicurezza, il tampone a tutti i loro pazienti, dando la precedenza alle fasce più deboli, a quelli che devono riprendere il lavoro e via via a tutti gli altri. ogni medico dovrebbe fare al massimo 1. 500 tamponi, ma non tutti i medici di famiglia hanno 1. 500 pazienti. E 1. 500 tamponi si possono fare in 10 giorni. Naturalmente dovrebbero essere coadiuvati sul territorio da laboratori di analisi, privati e pubblici che non mancano. Che non si parli di costi in questo momento perché questi sarebbero i soldi spesi meglio per la salute di tutti, ancora più necessari dei vari tipi di reddito di cittadinanza o emergenza o simili. Il problema è solo di carattere organizzativo, ma i medici di famiglia sono già preparati quando devono fare ad esempio i vaccini influenzali ai loro pazienti. Inoltre potrebbero essere aiutati da giovani medici appena laureati.
La ringrazio se potrà leggermi. Ancor più se ritiene che la proposta abbia elementi positivi per essere pubblicata. Grazie per i pensieri positivi e costruttivi che ci regala ogni giorno. Anna Grazioso

Mercoledì 1 aprile 2020 19:18:34

Gentile Dr. Ferruccio, buona sera.
Mi scuso in anticipo per disturbo.
Ho cercato suo contatto in rete, per sottoporle l’idea di un libro su una persona a cui quest’anno ricorre il venticinquesimo della sua scomparsa.
Una persona a cui vanno riconosciuti valori umani esemplari, oltre al fascino nel narrare una storia ricca di aneddoti e curiosità contemporanei. Il soggetto nel corso della sua breve vita è stata una persona di grade cultura, imprenditore, benefattore, coinvolto in attività sociali, oltre che ad essere un persona attenta all’etica Cristiana, vero esempio da raccontare. Purtroppo scomparso prematuramente all’età di 41 anni, sposato solamente da un mese e mezzo.
L’idea è quella di coinvolgerla per dei suggerimenti e aiuti su come avviare la stesura del libro e per quello che riterrà se vorrà poi aiutarmi in questa impresa.
Io non sono ne un giornalista ne uno scrittore, sono una persona comune appassionata di lettere, tra cui anche sue pubblicazione, è proprio per questo che vorrei chiedere a Lei (La stimo e ammiro molto).
Ci accomuna un caro personaggio, l’Ex arcivescovo di Milano Carlo M. M., che ho seguito da quando ero preadolescente sino al giorno della sua dipartita.
Spero che mi permetterà di raccontarle la storia del soggetto, perché ritengo che Lei si appassionerà e magari mi aiuterà.
Raccontare di persone che hanno fatto del bene, con un carisma particolare, affascina un’po’ tutti e penso anche i lettori attenti a storie di veri esempi per il prossimo.
Spero vivamente di aver colto la sua sensibilità ed ricevere un gentile riscontro e con l’occasione saluto cordialmente.

Ernesto Pisoni

Via ------- n. 13
20010 Buscate (MI)
Tel. +39 328 -------

Sabato 21 marzo 2020 20:08:49

Gent. mo Dott. De Bortoli, avendo grande stima di Lei, le pongo questa una domanda.
In Lombardia esistono tante ditte di cosmesi dove, nei loro laboratori, si lavora in estrema sicurezza con camici monouso, guanti, mascherine chirurgiche, tutto asettico. Come mai queste ditte non si sono offerte di sospendere la loro produzione e fornire i loro indumenti ed accessori monouso e fornirli ai nostri, ospedali dove o o scorretti ad usare i sacchetti della spazzatura per cercare di proteggersi da questo terribile virus? La ringrazio per l’attenzione. Elena Leonardi

Venerdì 20 marzo 2020 17:49:06

Buona sera sig. De Bortoli,
le ho scritto una lettera (senza indirizzo, Longanesi - Mi) quando ero detenuto nel carcere di Terni; ora sono da tre giorni di nuovo a casa e posso contattarla; non so se abbia ricevuto tale lettera, non ho avuto riscontri in proposito, per cui ne riporto alcuni passi.
"Dal giorno in cui sono stato arrestato, 12 settembre 2019, ho annotato quello che mi è successo (...) il tutto intrecciato, per così dire condito, da ricordi del passato, riflessioni pseudo filosofiche/teologiche, spunti e commenti su libri che sto leggendo, perfino progetti su un improbabile futuro. (...) Quello che vorrei da lei è che leggesse alcune di queste pagine, per giudicare se possono essere degne di andare a comporre un libro. Ho scelto Longanesi per un motivo preciso, poi diventati due. Il primo è che io sono stato sempre un grande ammiratore di Tiziano Terzani, come giornalista, scrittore, uomo; e sempre mi sono detto: se un giorno dovessi mai scrivere un libro lo farei con Longanesi, sua casa editrice; il secondo è maturato quando ho visto lei, qui dal carcere, in una trasmissione di RAI 3; mi ha dato l' idea di un uomo semplice, schietto e sincero, ben diverso dai molti che appaiono in TV: è per questo che le scrivo. ".
Due parole su di me: 67 anni, laurea in filosofia, insegnante di Italiano, ho lavorato nelle Scuole Medie e come Lettore con il MAE in Portogallo, Grecia, Venezuela, Brasile; sposato, famiglia multietnica (moglie brasiliana, due figli nati in Paesi diversi) sempre con me nelle varie scorrerie: questo è tutto per ora.
"Mi piacerebbe ricevere una sua risposta alla presente, positiva e possibilista o negativa che fosse, ma se positiva meglio". Se mi inviasse un numero vorrei parlarle personalmente per telefono; in attesa le lascio due numeri miei: 075 ------- fisso casa; 392 ------- cell. moglie Sandra, uno mio non ce l' ho.
"Con ciò la saluto cordialmente. E a risentirci presto, spero. ".

Domenica 15 marzo 2020 14:16:38

Ho cercato di mandarle un messaggio positivo e costruttivo, secondo me, al -------, ma è stato respinto per spazio limitato. Si tratta di una pagina... può dirmi come fare?
Guglielmetti Giuseppe Martino

Giovedì 23 gennaio 2020 12:09:57

Gentile Direttore
Vorrei mandarLe, all'indirizzo che spero voglia comunicarmi, un volume dedicato al Rettore dell'Università di Salerno che credo Lei ricorderà. Il volume, pubblicato da Rubbettino, si intitola Pensare il proprio tempo, tra scelta e destino. La serietà "lieve" di Roberto Racinaro.
Distinti saluti
Domenico Taranto

Martedì 3 dicembre 2019 22:31:27

Salve, nel corso della puntata di Italia sera di oggi, 3 nov 2019, dove lei è stato ospite. La Palombelli vi ha "coinvolto" emotivamente sulle difficoltà delle nonne di Bari vecchia. A chiusura del servizio nessuno ha manifestato possibili soluzioni per salvare e dare speranza di continuità a questo particolare lavoro. Io ho una proposta a sostegno di queste nonne. Se ciò stimola la sua persona sarei lieto di inviarle questo mio progetto. Alfio Cavallaro ---

Domenica 6 ottobre 2019 16:46:12

Ho letto il suo articolo su IL CORRIERE di oggi (6. 10) ed in riferimento al tema End of Waste il vero problema sta nelle recenti norme entrate in vigore lo scorso giugno che ostacolano attività di riciclo esistenti e collaudate, in totale contrasto con la direttiva 2018/851/CE, (non ancora recepita dall'Italia) che invece ne favorisce lo sviluppo.
In un momento di apertura all'economia circolare che si basa su riuso, recupero e riciclo dei rifiuti sia per ridurre le quantità di rifiuti da gestire in discariche ed inceneritori, sia per sostituire materie prime vergini con materie prime secondarie (MPS), l'Italia va nella direzione opposta a quella dei partner europei ponendo vincoli, difficoltà, intralci, ostacoli e disincentivi alle attività di riciclo. E neppure il disegno di legge sui tavoli di Camera e Senato in questi giorni fornisce le risposte che gli operatori del settore sollecitano da tempo. L'emendamento in fase di approvazione è un intreccio intricato e farraginoso di nuovi adempimenti e controlli incrociati, incoerenti, poco chiari e di non semplice applicazioni dettati da un clima di sospetto e sfiducia nei confronti del sistema produttivo e degli enti locali (Regioni e Provincie) deputate al rilascio delle autorizzazioni, che provocano dubbi ed incertezze, sia tra i funzionari degli enti locali sia tra le imprese di settore, bloccando sviluppo ed investimenti e compromettendo il primato dell'Italia nelle attività di riciclo con il rischio che i nostri rifiuti recuperabili saranno inviati all'estero da dove dovremo reimportare materie prime secondarie o di recupero prodotti con i nostri rifiuti.
Cordiali saluti
Stefano Capra

Martedì 2 luglio 2019 01:29:37

Egr. Ferruccio De Bortoli

Lei ha detto che, ora, non v'è emergenza immigrazione. Vero, ma chiediamoci il perché. Forse in quanto chi aveva intenzione di migrare ha pensato che è meglio non farlo, o forse perché non trova più i canali disponibili che possano condurre a termine il suo proposito? (naturalmente parlo delle grandi masse). Il tam tam che dobbiamo battere e trasmettere è quello che non siamo più disposti ad accettare migranti. Se un solo migrante entra in Italia o in Europa, e questo viene accolto senza colpo ferire, allora si scatena di nuovo l'onda migratoria: un segnale da non dare nel modo più assoluto.
Le pongo due domande, che mi sembrano cruciali per dirimere la questione.
I migranti che arrivano cosa fanno? E perché c'è gente che vuole che arrivano migranti?
saluti
Massimo Magni

Mercoledì 26 dicembre 2018 23:48:30

Caro De Bortoli,
pochi minuti fa ho tentato di spedirle al Suo indirizzo [email protected] una mia e-mail di commento al Suo articolo apparso ieri 25 dicembre sul "Corriere on line". Ma il sito mi ha respinto il messaggio, senza un motivo a me plausibile. La prego - se è interessato a leggere tale commento, come dovrebbe essere per un giornalista attento a ricevere le reazioni del pubblico - di fornirmi un eventuale altro indirizzo cui inviare detto commento, oppure a spiegarmi come superare questa barriera.
Grazie e cordiali saluti.

Lunedì 24 settembre 2018 11:45:57

mi risulta che oggi non sia direttore del Corriere della sera; può essere?

Martedì 15 agosto 2017 09:51:19

Verità e giustiziagrandi ideali lontani anni luce .è necessaria tanta fede e costanza rigorosa anche se laluce è lontana. Ammiro ilsuo impegno .

Martedì 18 luglio 2017 06:33:34

Vorrei formulare un sincero augurio di buon compleanno al signor direttore Ferruccio De Bortoli.
Vorrei molto umilmente e con rispetto "non dimentichi le sue Venete Radici". La regione della gloriosa Repubblica Serenissima di San Marco, è uno Stato che traina tutta l'economia nazionale. A Roma invece si infrange quotidianamente il Codice Penale. Vorrei esprimermi in maniera più forte ma voi gente di governicchio che percorrete ideologicamente percorrete il sinistrorso binario, avete tolto la libertà di espressione al popolo. Tanti sinceri e cari auguri Signor Direttore.

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Andrea Berton

Chef italiano
α 20 maggio 1970
Diego Abatantuono

Diego Abatantuono

Attore italiano
α 20 maggio 1955
Erri De Luca

Erri De Luca

Scrittore italiano
α 20 maggio 1950
Francesco Monte

Francesco Monte

Modello e personaggio tv italiano
α 20 maggio 1988
Gabriele Muccino

Gabriele Muccino

Regista italiano
α 20 maggio 1967
Giuliano Pisapia

Giuliano Pisapia

Politico e avvocato italiano
α 20 maggio 1949
Honoré de Balzac

Honoré de Balzac

Scrittore francese
α 20 maggio 1799
ω 18 agosto 1850
James Stewart

James Stewart

Attore statunitense
α 20 maggio 1908
ω 2 luglio 1997
Joe Cocker

Joe Cocker

Cantante inglese
α 20 maggio 1944
ω 22 dicembre 2014
John Stuart Mill

John Stuart Mill

Filosofo ed economista inglese
α 20 maggio 1806
ω 8 maggio 1873
Lo Statuto dei lavoratori

Lo Statuto dei lavoratori

Legge italiana n. 300
α 20 maggio 1970
Maria Chiara Giannetta

Maria Chiara Giannetta

Attrice italiana
α 20 maggio 1992
Roberta Pinotti

Roberta Pinotti

Politica italiana
α 20 maggio 1961
Ron

Ron

Cantautore italiano
α 13 agosto 1953
Nada

Nada

Cantante italiana
α 17 novembre 1953
Xi Jinping

Xi Jinping

Politico cinese
α 15 giugno 1953
Ahmad Shah Massoud

Ahmad Shah Massoud

Militare e leader politico afghano
α 2 settembre 1953
ω 9 settembre 2001
Andrea Purgatori

Andrea Purgatori

Giornalista, sceneggiatore, saggista e attore italiano
α 1 febbraio 1953
ω 19 luglio 2023
Anna Marchesini

Anna Marchesini

Attrice e comica italiana
α 18 novembre 1953
ω 30 luglio 2016
Antonio Tajani

Antonio Tajani

Politico italiano
α 4 agosto 1953
Barbara Palombelli

Barbara Palombelli

Giornalista e conduttrice tv italiana
α 19 ottobre 1953
Benazir Bhutto

Benazir Bhutto

Politica pakistana
α 21 giugno 1953
ω 27 dicembre 2007
Brunello Cucinelli

Brunello Cucinelli

Stilista e imprenditore italiano
α 3 settembre 1953
Daniele Franco

Daniele Franco

Economista italiano
α 7 giugno 1953
David Riondino

David Riondino

Comico italiano
α 10 giugno 1953
Diego Della Valle

Diego Della Valle

Imprenditore italiano
α 30 dicembre 1953
Eleonora Giorgi

Eleonora Giorgi

Attrice italiana
α 21 ottobre 1953
Francesco Salvi

Francesco Salvi

Personaggio tv, cabarettista e attore italiano
α 7 febbraio 1953
Gaetano Scirea

Gaetano Scirea

Calciatore italiano
α 25 maggio 1953
ω 3 settembre 1989
Gigi Marzullo

Gigi Marzullo

Giornalista e conduttore tv italiano
α 25 luglio 1953
Hulk Hogan

Hulk Hogan

Lottatore statunitense, wrestler e attore
α 11 agosto 1953
Ivan Cattaneo

Ivan Cattaneo

Cantautore e artista italiano
α 18 marzo 1953
John Malkovich

John Malkovich

Attore statunitense
α 9 dicembre 1953
José Maria Aznar

José Maria Aznar

Politico spagnolo
α 25 febbraio 1953
Kim Basinger

Kim Basinger

Attrice statunitense
α 8 dicembre 1953
Lello Arena

Lello Arena

Attore italiano
α 1 novembre 1953
Luciana Lamorgese

Luciana Lamorgese

Politica italiana
α 11 settembre 1953
Marco Abbondanza

Marco Abbondanza

Medico italiano
α 27 giugno 1953
Massimo Troisi

Massimo Troisi

Comico italiano
α 19 febbraio 1953
ω 4 giugno 1994
Mauro Moretti

Mauro Moretti

Manager italiano
α 29 ottobre 1953
Michael Madsen

Michael Madsen

Attore statunitense
α 25 settembre 1953
Nanni Moretti

Nanni Moretti

Regista italiano
α 19 agosto 1953
Nino Formicola

Nino Formicola

Attore e comico italiano, componente del duo Zuzzurro & Gaspare
α 12 giugno 1953
Pierce Brosnan

Pierce Brosnan

Attore irlandese
α 16 maggio 1953
Ranieri Guerra

Ranieri Guerra

Medico italiano
α 5 giugno 1953
Richard Stallman

Richard Stallman

Hacker statunitense, fondatore del progetto GNU
α 16 marzo 1953
Sara Simeoni

Sara Simeoni

Atleta italiana, campionessa del salto in alto
α 19 aprile 1953
Ségolène Royal

Ségolène Royal

Politica francese
α 22 settembre 1953
Sergio Castellitto

Sergio Castellitto

Attore e regista italiano
α 18 agosto 1953
Simona Izzo

Simona Izzo

Attrice, doppiatrice, regista, scrittrice e sceneggiatrice italiana
α 22 aprile 1953
Simonetta Matone

Simonetta Matone

Magistrato e politica italiana
α 16 giugno 1953
Tiziano Sclavi

Tiziano Sclavi

Fumettista e scrittore italiano, padre di Dylan Dog
α 3 aprile 1953
Tony Blair

Tony Blair

Politico britannico, ex primo ministro
α 6 maggio 1953
Vincenzo Mollica

Vincenzo Mollica

Giornalista italiano
α 27 gennaio 1953