José Maria Aznar
Biografia • Modelli spagnoli
José Maria Aznar nasce a Madrid il giorno 25 febbraio 1953. Laureato in giurisprudenza a Madrid, è sposato con Ana Botella, dirigente dell'amministrazione civile dello Stato; i due sono genitori di tre figli.
La carriera politica comincia all'interno dell'amministrazione pubblica. Nel 1976 Aznar ha l'incarico di ispettore finanziario dello Stato. Nel 1979 aderisce ad Alleanza popolare (Ap), partito conservatore: da questo momento comincia la sua ascesa all'interno del centro-destra spagnolo. Nel quinto congresso di Ap, nel 1982, viene nominato segretario generale aggiunto e nello stesso anno viene eletto deputato al Parlamento e confermato nelle elezioni politiche di quattro anni dopo.
Dopo aver ceduto la carica di segretario aggiunto dell'Ap a Alberto Ruiz Gallardon, nel 1987 Aznar diventa presidente della regione autonoma di Castiglia e León, carica che tiene fino al 1989. L'anno dopo è pronto al grande salto nello scenario nazionale: ottiene giovanissimo - non ha ancora 37 anni - la presidenza del Partito popolare (PP), nuovo nome assunto da Alleanza popolare dopo la sua rifondazione, succedendo a Manuel Fraga. Verrà riconfermato anche tre anni dopo.
Dà slancio al centro-destra spagnolo - da sempre "azzoppato" per i suoi legami ambigui con l'esperienza dittatoriale di Francisco Franco - e riesce lentamente a traghettarlo nell'alveo democratico, al fine di creare un'alternativa politica al governo socialista di Felipe Gonzalez.
Nelle elezioni del 1990 Aznar è indicato dal suo partito come premier, ma viene sconfitto. Riesce però a portare ai popolari spagnoli un bottino consistente di 141 seggi.
Nell'aprile del 1995 è oggetto di un attentato dell'Eta, il gruppo terroristico basco, dal quale esce incolume. Nel 1996 arriva la sua rivincita: alle elezioni generali del 3 marzo sconfigge i socialisti di Gonzalez, il cui prestigio è minato da una serie di scandali; il 5 maggio è incaricato della formazione del nuovo governo, nel quale entrano anche i nazionalisti catalani.
José Maria Aznar è il 97° presidente della Spagna e il quarto dal ritorno della democrazia.
Dopo la dichiarazione di cessate il fuoco dell'Eta nel settembre 1998 e la vittoria dei nazionalisti alle elezioni per rinnovare il parlamento basco, Aznar ha avviato con il movimento separatista un dialogo finalizzato al raggiungimento della pace, dopo il lungo e sanguinoso conflitto che ha contrapposto il governo spagnolo alle Province Basche. Ma il percorso di pace è lontano da essere concluso.
Nel marzo del 2000 ha rivinto le elezioni politiche con un margine ancora più grande, conquistando la maggioranza assoluta dei seggi. Leader anche in Europa del Ppe, Aznar ha stretto un accordo con il presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi, il quale in più occasioni ha dichiarato di guardare al "modello spagnolo" come un esempio riuscito di sviluppo coniugato al liberismo e ai valori solidali.
Aznar è anche autore di alcuni libri, tra i quali "Libertad y solidaridad"(1991) e "Espana: la segunda transiciòn" (1994).
Il controllo del PP da parte di Aznar continua formalmente fino al giorno 1 settembre del 2003, con la nomina del ministro popolare Mariano Rajoy a presidente del partito e candidato a presidente del governo per le elezioni del 2004. Aznar in seguito annuncia il ritiro dalla politica attiva.
Nel giugno del 2006 è il primo membro non anglosassone ad essere nominato Presidente del Consiglio di amministrazione della News Corporation, di proprietà di Rupert Murdoch, composta fra gli altri da importanti dirigenti di J.P. Morgan Stanley e Rothschild Investment. La compagnia controlla grandi imprese di media come la 20th Century Fox, la Fox Broadcasting Company, il National Geographic Channel, oltre ad innumerevoli giornali, riviste e portali internet.
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