Messaggi e commenti per Giuseppe Garibaldi - pagina 4
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Frasi di Giuseppe Garibaldi
Domenica 20 marzo 2011 09:22:39
Sabato 19 marzo 2011 19:09:10
Benedetto sei un mito! la tua analisi è perfetta. Purtroppo stiamo pagando la retorica fascista e tutto quel che ne è seguito con questa velenosa voglia di dissacrare in primis l'unità italiana e poi il resto. Per Angelo: mi farebbe piacere conoscere i documenti dai quali hai tratto le tue "scientifiche" cognizioni (a proposito, Caprera è in Italia e quindi mi riesce difficile pensare che sia un esilio e poi Garibaldi ci si ritirò per sua decisione).
Sabato 19 marzo 2011 18:22:02
Mi scuso per gli errori di battitura e per le correzioni mal riuscite, ma non sono bravo con la tastiera e ci vedo anche male.
Detto questo, stavo facendo una considerazione:
da alcuni giorni stiamo discuisendo se Garibaldi è un eroe o bandito, ma leggendo alcune dichiarazioni della Lega Nord, mi si è accesa una lampadina, ovvero, non so quanti soldi ha preso Garibaldi dal Re, so che è morto povero, non so se la massoneria inglese lo ha aiutato, finanziato o altro, ma so che erano in mille, non so se è un eroe, ma ha fatto l'unità d'Itlia!
Ma forse è proprio questo il problema vero, non se è un eroe o brigante, ma che ha fatto l'unità d'ITALIA!!!
I leghisti che vogliono la secessione, che sono contro l'unità d'Italia, non sono solo al nord!!!
Mi sa che il problema non è Garibardi.
Sabato 19 marzo 2011 17:27:08
La cosa che mi lascia più che stupito, direi deluso, è il fatto che solo noi (italiani), riusciamo a sminuire gli Eroi di casa nostra. Garibaldi ha fatto quello che pochi avrebbero potuto fare (l'unità d'Italia) e qualcuno di noi lo trattiamo da bandito.
In America briganti comme Jhon Braun (durante la guerra civile era al seguito dell'esercito del nord facendo del brigantaggio contro le popolazioni del sud sconfitte, fino a che i siddisti non lo hanno catturato e impiccato)sono treattati da eroi.
Morto povero a Caprera non in esilio, si cerca anche di farlo morire ricco e in esilio. Questo è veramente i colmo.
Sabato 19 marzo 2011 13:40:27
Ma come si possomo permettere di offendere un eroe che ha dato la vita sua e tanti 'hanno seguito per liberarci dai tirranni e ha unito l'Italia sotto un'unica bendiera IL TRICOLORE Omoriamolo e rispettiamolo come si merita...che riposi in pace sotto la bandiera.. Forse chi parla così non capisce cosa ha fatto veramente per noi....
Sabato 19 marzo 2011 13:16:39
il livello culturale non lo si compra andando a scuola,ma leggondo e comparando i testi,garibaldi è morto in esilio no povero perchè all'incontro di Teano il suo complice il re si è rimangiata la parola (il suo compenso sarebbe stato parte di un territorio)e gli ha lasciato parte del bottino dei borboni!HAI CAPITO?
Sabato 19 marzo 2011 13:07:40
Si scrive nazi/fascisti,poi hai perfettamente ragione gli assassini sono assassini sia a destra che a sinistra,ma questo non giustifica il fatto che garibaldi passi da eroe e i talebani o Patton da delinquenti!
Sabato 19 marzo 2011 12:03:27
L’identità di un Paese nasce dalla memoria condivisa. E una memoria condivisa è sempre e soltanto una memoria scelta. Non può essere mai costituita da “tutto il passato”, che è ovviamente contraddittorio, impregnato di lacerazioni e conflitti, frutto di valori antagonistici fino alla guerra civile. “Notre héritage n’est précédé d’aucun testament”, ha scritto uno dei più grandi poeti del novecento, René Char, esprimendo la verità dell’identità storica nella sua forma più essenziale e irrecusabile. Di che cosa essere eredi lo si sceglie, discriminando nel contraddittorio e incompatibile intreccio di eventi che ci hanno preceduti quelli che hanno per noi valore simbolico perché fondativo. [...]
Ma la memoria, per essere condivisa, non deve escludere nessuno. Deve accomunare tutto il passato, affratellare vincitori e vinti, replicano gli storici più o meno di regime, più o meno accademicamente titolati o improvvisati, i Mieli, i Romano, i Galli della Loggia, i Pansa. I garibaldini, dunque, ma anche i lazzaroni del cardinal Ruffo, i partigiani ma anche i giovani repubblichini di Salò, arriva a farnetica re qualcuno. Al contrario. Nessuna identità nazionale, dunque nessuna “Patria”, potrà mai nascere su valori che reciprocamente si escludono. Il confronto con la vicina Francia può essere illuminante. ...
Sabato 19 marzo 2011 10:34:11
Ma queste persone che parlano di assassini, di eccidi di inermi, di banditismo da parte dei garibaldini, quali testi hanno letto, quali studi hanno fatto per dire tante corbellerie? Garibaldi ha combattuto per la libertà di molti popoli in più parti del mondo, si è conquistato la stima e l'ammirazione universale, ha contribuito in modo decisivo all'unità d'Italia ed è morto povero e solo. Se poi volete ripetere a pappagallo le idiozie dei nuovi pseudo meridionalisti (io sono di sangue napoletano)vi basti ricordare il livello sociale e culturale delle masse nel regno borbonico!
Venerdì 18 marzo 2011 18:48:54
Quindi tutti quelli che vanno in guerra e che uccidono, sono BANALI ASSASSINI.
Quindi anche tutti gli Italiani, che hanno partecipato alle guerre!
Quindi i milioni di soltati che hanno partecipato alla 2° gerra mondiale, compreso quelli che hanno liberato l'Italia dai Nazzi/Fascisti, come quegli americani che trucidavano gli italiani in Sicilia durante la "liberazione" erano i soldati di Patton, ci sono libri.
Guarda che che la storia massacra quelli che fanno le tue affermazioni.
Oltre a leggere di Garibaldi leggi anche i libri di quei siciliani che hanno subito massacri dagli americani durante la "liberazione" e vedrai quanti Garibaldi BANALI ASSASSINI trovi.
Leggi, leggi anche quella roba... e sai che divertimento...