I giochi sono fatti

Messaggio per Bianca Berlinguer

Mercoledì 23 marzo 2022 10:31:13
Buongiorno, Dr. ssa Berlinguer.
A giudicare dal tono dei commenti che leggo sul blog in generale, ho l'impressione che noi italiani siamo preoccupati, spaventati ed anche un po' in... dal tentativo (certamente indotto dai propri Direttori) messo in atto dai conduttori delle varie emittenti televisive serali e non, di farci il lavaggio del cervello convincendoci che stiamo combattendo una guerra praticamente "santa", per difendere una nazione invasa dal dittatore di turno, si chiami Hitler, Saddam Hussein, Gheddafi, Pinochet, e via nominando, raccontandoci la favoletta dell'eroe buono che chiama in soccorso contro il lupo cattivo mamma UE e papà Nato, pur rendendosi conto, nel contempo, che sia mamma che papà, se intervenissero, scatenerebbero la terza guerra mondiale. E non credo che l'eroe buono, attorniato dalle macerie del proprio paese raso praticamente al suolo dai russi, sarebbe contento di veder comunque svanire il proprio sogno di entrare in una UE che tutto mostra tranne che compattezza ma, piuttosto, menefreghismo (noi italiani l'abbiamo constatato più volte, quando si è trattato di accogliere i migranti) salvo che per i propri affari economici. Perfino durante la pandemia, queste Nazioni cui Zelensky si sta rivolgendo con appelli personalizzati a seconda del contesto cui sta parlando, l'UE non si è trovata unita su nulla: dal vaccino da mettere in campo alle mascherine, dai mezzi per contrastare efficacemente i contagi fino ai soldi da stanziare per combattere la pandemia che stava sconvolgendo il mondo. Vorrei tanto sapere - ma finora non se ne è parlato - quante e quali nazioni abbiano infatti accolto ED ADERITO all'appello di Zelensky che continua a battere cassa, chiedendo armi. La cui concessione - tranne per chi (mica scemo!) se ne è tirato fuori assumendo atteggiamenti oscillanti tra la diplomazia e l'ambiguità come la Cina e la Turchia e senza dire subito sììì! ! - significa di fatto che l'Italia, da Paese che si è coricato fermamente contrario alla guerra come specificato dalla nostra Costituzione, si risveglia oggi trasformato in Paese co-belligerante contrariamente alla nostra volontà. Il mio discorso - non giochiamo con scherzetti verbali - NON significa affatto che schierarsi contro la guerra significa appoggiare Putin e rinnegare la causa ucraina. Io ormai sono personalmente ostile ad entrambe le parti, dal momento che, come altri, ho capito che la favola della Bella e della Bestia non regge più, che sicuramente tra i protagonisti c'è anche un Barbablù che incita l'Ucraina a perseverare nella difesa di una nazione ridotta in macerie, senza contare le migliaia di vittime innocenti che hanno sacrificato la propria vita in nome di una causa già perduta in partenza e la Russia a diffondere propaganda. Considero dunque assolutamente odiose e inaccettabili le parole pronunciate da Draghi nel contesto di un Parlamento abbastanza vuoto, e che, incurante dei PROBLEMI IRRISOLTI in cui continuano a dibattersi gli italiani, accondiscende a cedere armi all'Ucraina - e dunque a metterci automaticamente in guerra - come gelidamente, alcune settimane fa, ci aveva annunciato con le ambigue parole "l'Italia non si tirerà indietro e farà la sua parte". Parole che speravamo di aver frainteso e che invece si sono tradotte proprio in ciò che maggiormente temevamo: allerta all'esercito non per difendere noi, ma per schierarci a fianco dell'Ucraina, esercitazioni militari poi tradotte, per la platea italiana esacerbata ormai da continue chiamate in cause esterne all'Italia, in esercitazioni "di routine" ma soprattutto, ancor più grave, più grave: la fornitura delle armi che i russi non tarderanno ben presto a considerare come vera e propria "scesa in guerra" dell'Italia rammentandocelo con lo sganciamento d'assaggio di qualche bomba su una delle nostre città, magari Roma, che è stata città aperta in passato e che certo non può continuare nel presente a fregiarsi della medesima dichiarazione che risale alla seconda guerra mondiale anche se tutti continuano a considerarla "diversa" dall'attuale. Ma diversa in che? Credo sia inutile che io ricordi come Mussolini s'imbarcò spavaldamente in una guerra che contava, esattamente come Putin oggi, di risolvere piuttosto in fretta sedendosi, con "poche migliaia di morti, al tavolo delle trattative". Quella guerra così spavaldamente annunciata ad una folla esultante e compattamente belligerante, costò invece all'Italia quattro lunghi anni di conflitto e significò morti, fame, bombe, il genocidio degli ebrei italiani (e non solo), stupri e violenze ed il lugubre suono delle sirene dell'allarme aereo, il medesimo che oggi Zelensky ci fa udire, come non l'avessimo mai udito, da un cellulare e dopo appena 35 giorni di combattimento e non già quattro anni. L'America venne poi a liberarci dagli oppressori tedeschi certamente non meno feroci dei russi, regalandoci una libertà fittizia di cui tuttavia conosciamo bene il risvolto: basi NATO dentro l'Italia, e cieca obbedienza, all'occorrenza, al fischio americano che non è mai un fischio DISINTERESSATO, soprattutto quando nell'oggetto del contendere c'è di mezzo la Russia. La scelleratezza di Mussolini io la rivedo oggi in Draghi, che sta forzando la mano agli italiani nel tirarci dentro una guerra senza che ci sia un esercito europeo, senza sapere quante altre Nazioni aderiranno, e particolarmente, prima di acconsentire alla richiesta delle armi da parte di Zelensky abbia ricevuto il placet ANCHE degli altri Paesi facenti parte dell'unione Europea, senza, soprattutto, e a differenza di Mussolini, aver ricevuto il placet, ANCHE, di noi italiani. Che la nostra guerra la combattiamo ogni giorno contro le speculazioni del carovita, del rincaro inaudito delle bollette e della benzina, dell'accoglienza degna di continue valanghe di profughi da ogni parte della Terra e che guardano all'Italia come all'Eldorado. Ignorando che anche qui da noi c'è fame, c'è povertà, c'è gente che non riesce ad arrivare alla fine del mese, c'è chi s'indebita per pagare il prezzo della pura e semplice sopravvivenza mentre, dall'altra parte della barricata, esattamente come accade in Russia con i suoi oligarchi, c'è tutta una fascia di popolazione non ricca, ma straricca, che furbescamente evade le tasse, le aggira, fa risultare il lavoro in nero come sfruttamento mentre in realtà sullo stesso prospera, in quanto il Fisco lo elude proprio. Draghi, con le sue dichiarazioni scoppiettanti, non fa altro che tradire la nostra, di popolazione, sperperando denaro per finanziare LA GUERRA, ed era a questo punto auspicabile che se ne fosse andato a sedere sulla poltrona del Quirinale - dove notoriamente i giochi sono ridotti, e di parecchio - anzichè essere trascinato a rivestire una carica che probabilmente non voleva e che oggi fa scontare a noi italiani. Resta solo Papa Francesco. Moltissimo, per chi è credente, poco per chi non è credente. E non già perché il Papa, anzichè di armi, parli di PACE come dovrebbe in questo momento fare il Presidente di qualsiasi nazione anzichè concedere armi e soldati, ma perché la voce del Papa non arriva alle orecchie di chi sta commettendo atrocità come quelle che ci vengono mostrate, crimini,. misfatti contro l'umanità e la gente indifesa, andandosene poi a dormire con la coscienza netta. Se Putin assale i civili inermi, soprattutto le donne e i bambini, in nome di ottuse - e credevamo appartenenti solo al mondo islamico - ideologie che non fanno parte dell'occidente e degli assetti internazionali stabiliti alla fine della seconda guerra mondiale, ebbene, se è sordo al pianto dei bambini ed a quello di chi ha perso tutto, dubito fortemente si pieghi alle parole del Papa. anche se è rappresentante di Dio in Terra. Grazie
Da: Roberta 2

Rispondi a Roberta 2

Scrivi un nuovo messaggio a Bianca Berlinguer

Altri messaggi recenti per Bianca Berlinguer

Leggi tutti i messaggi per Bianca Berlinguer

Commenti Facebook