Suoi richiami al messaggio evangelico
Messaggio per Corrado Augias
Venerdì 15 gennaio 2021 17:23:45
[Riflessioni]
Es. Dr. Augias, avendo seguito anche il suo ultimo intervento a TV/3, apprezzo e condivido il suo commento sulla "irresponsabilità" di Rensi, nonchè il suo riferimento alla "psicologia" del soggetto. Ciò che agita il "profondo" nelle manifestazioni di narcisismo, intemperanza e protagonismo, potrebbe essere oggetto di indagine della psicanalisi.. Ciò pur trattandosi di persona dotata di intelligenza e vivacità anche culturale con radici nella tradizione e luminosità fiorentina. Ho l'impressione che abbia sbagliato i calcoli, non badando agli "imprevisti" che lo potrebbero avvicinare all'errore di Salvini quando, con la baldanza deii consensi, mancanti a Renzi, pensò di potersi rendere padrone dell'intero scenario pollitico, provocando la crisi che lo portò ad essere "tagliato fuori". ______________ -
La restituzione alla Francia della "benemerenza" ricevuta in passato, è un "segnale forte" che le rende onore e servirà d'insegnamento alle generazioni presenti e future: la "prassi" è e rimane il banco di prova della coerenza oggettiva del pensiero. ___________________ -
A proposito dei suoi richiami al messaggio evangelico, mi sento in qualche modo chiamato in causa per la mia persistente e longeva attenzione all'insegnamento pervenutoci. Voglio sperare che anche lei, come me, riproponga i passi evangelici guardando all'Aldiqua, evitando la trappola delle manipolazioni dell'Aldilà che di fatto rinviano al "premio ultraterreno" ogni riparazione contro ingiustizie e disuguaglianze. L'"Esserci" di Sartre ne restrebbe offeso e lo stesso "nocciolo" dellla predicazione di Gesù di Nazareth, contro le ingiustizie e le disuguaglianze del suo tempo, a favore degli emarginati e dei poveri di allora, perderebbe ogni carica del "Tu devi" di memoria kantiana. Tra i passi da lei citati manca uno dei più importanti: "Beati coloro che hanno fame e sete di guistizia". Tale mesaggio, facente parte del "discorso delle beatitudini", se non vado errato, è presente in Matteo e non in Luca. Forse la sua "omissione" è dovuta ad una valutazione di maggiore attendibilità del secondo A. ?
Certo è che riflettendo sull'isegnamento di Gesù, liberato dai dogmi, dalle istanze escatologiche dei suoi commentatori, dal finalismo teologico ultraterreno, non risulterebbe azzardato considerarne la "vicinanza" alle istanze del Socialismo, non di quello "reale", ma di quello della tradizione più nobile che dà risalto alle centralità dell'uomo, alla sua dignità e libertà, sì come insegnano "I diritti universali" e la ns. Carta repubblicana.. Per noi che siamo avanti con gli anni, torna in mente anche il ricordo di Dossetti, di Lercaro, di La Pira, e di quella corrente per la quale il messaggio evangelico risultava prassi quotidiana. Con ciò senza negarsi all'incontro con l'analisi marxista dellle "strutture". e delle "sovrastrutture". ________________________- Il suo ultimo intervento a TV/3, ha toccatto anche un mio "tasto sensibile" ricordando le penurie del passato, quando con la madre, armato di coltellino, andava per la campagna a raccogliere verdure.. Io, vivendo allorra, in un paesino della Calabria, ho conosciuto il mondo contadino e la pratica a cui lei ha fatto cenno. Ovviamente per le nuove generazioni la citazione non ha alcuna rilevanza, tuttavia non è "folkrore" ma esperienza vissuta di storia umana che concorre a dare linfa alla voglia di "riscatto" dell' oggi.. Mi scuso per la lunghzza del messaggio e le invio i più cordiali e augurali saluti antipandemici. Roel
Es. Dr. Augias, avendo seguito anche il suo ultimo intervento a TV/3, apprezzo e condivido il suo commento sulla "irresponsabilità" di Rensi, nonchè il suo riferimento alla "psicologia" del soggetto. Ciò che agita il "profondo" nelle manifestazioni di narcisismo, intemperanza e protagonismo, potrebbe essere oggetto di indagine della psicanalisi.. Ciò pur trattandosi di persona dotata di intelligenza e vivacità anche culturale con radici nella tradizione e luminosità fiorentina. Ho l'impressione che abbia sbagliato i calcoli, non badando agli "imprevisti" che lo potrebbero avvicinare all'errore di Salvini quando, con la baldanza deii consensi, mancanti a Renzi, pensò di potersi rendere padrone dell'intero scenario pollitico, provocando la crisi che lo portò ad essere "tagliato fuori". ______________ -
La restituzione alla Francia della "benemerenza" ricevuta in passato, è un "segnale forte" che le rende onore e servirà d'insegnamento alle generazioni presenti e future: la "prassi" è e rimane il banco di prova della coerenza oggettiva del pensiero. ___________________ -
A proposito dei suoi richiami al messaggio evangelico, mi sento in qualche modo chiamato in causa per la mia persistente e longeva attenzione all'insegnamento pervenutoci. Voglio sperare che anche lei, come me, riproponga i passi evangelici guardando all'Aldiqua, evitando la trappola delle manipolazioni dell'Aldilà che di fatto rinviano al "premio ultraterreno" ogni riparazione contro ingiustizie e disuguaglianze. L'"Esserci" di Sartre ne restrebbe offeso e lo stesso "nocciolo" dellla predicazione di Gesù di Nazareth, contro le ingiustizie e le disuguaglianze del suo tempo, a favore degli emarginati e dei poveri di allora, perderebbe ogni carica del "Tu devi" di memoria kantiana. Tra i passi da lei citati manca uno dei più importanti: "Beati coloro che hanno fame e sete di guistizia". Tale mesaggio, facente parte del "discorso delle beatitudini", se non vado errato, è presente in Matteo e non in Luca. Forse la sua "omissione" è dovuta ad una valutazione di maggiore attendibilità del secondo A. ?
Certo è che riflettendo sull'isegnamento di Gesù, liberato dai dogmi, dalle istanze escatologiche dei suoi commentatori, dal finalismo teologico ultraterreno, non risulterebbe azzardato considerarne la "vicinanza" alle istanze del Socialismo, non di quello "reale", ma di quello della tradizione più nobile che dà risalto alle centralità dell'uomo, alla sua dignità e libertà, sì come insegnano "I diritti universali" e la ns. Carta repubblicana.. Per noi che siamo avanti con gli anni, torna in mente anche il ricordo di Dossetti, di Lercaro, di La Pira, e di quella corrente per la quale il messaggio evangelico risultava prassi quotidiana. Con ciò senza negarsi all'incontro con l'analisi marxista dellle "strutture". e delle "sovrastrutture". ________________________- Il suo ultimo intervento a TV/3, ha toccatto anche un mio "tasto sensibile" ricordando le penurie del passato, quando con la madre, armato di coltellino, andava per la campagna a raccogliere verdure.. Io, vivendo allorra, in un paesino della Calabria, ho conosciuto il mondo contadino e la pratica a cui lei ha fatto cenno. Ovviamente per le nuove generazioni la citazione non ha alcuna rilevanza, tuttavia non è "folkrore" ma esperienza vissuta di storia umana che concorre a dare linfa alla voglia di "riscatto" dell' oggi.. Mi scuso per la lunghzza del messaggio e le invio i più cordiali e augurali saluti antipandemici. Roel
Da: Roel
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