Italiani che hanno vissuto il periodo della Guerra e quelli che stanno vivendo la Pandemia

Messaggio per Corrado Augias

Venerdì 12 febbraio 2021 14:28:03
Illustre professore Corrado Augias, ascolto sempre con molto piacere le sue parole al programma Quante Storie del venerdì, peccato siano troppo brevi.
In particolare Le scrivo dopo aver ascoltato la trasmissione di oggi 12 febbraio 2021 per dissentire, benevolmente si intende, su un suo concetto.
Premetto che non voglio assolutamente farne una questione politica e che concordo con la mediocrità politica di questi tempi che estenderei un bel po' oltre agli ultimi due Governi.
Non concordo sul fatto che la responsabilità sia da imputare all'incapacità dei singoli soggetti che oggi fanno politica ma, se di responsabilità si vuol parlare, occorre avere l'onestà intellettuale di riconoscere che per la maggior parte le cause della loro incapacità politica siano conseguenza di errori perpetrati da molti buoni politici dei nostri tempi che non hanno saputo salvaguardare valori ed ideali veri, non solo nei politici ma nell'intera comunità, lasciando libero sfogo all'avanzare dell'onnipotenza del Dio Denaro.
Le faccio un esempio banale ma che evidenzia tutta la diversità di uno stesso popolo, quello Italiano, in due periodi di natura diversa ma molto simili nella realtà della nostra Storia.
Mi riferisco ai Cittadini Italiani che hanno vissuto il periodo della Seconda Guerra Mondiale e quelli che stanno vivendo il periodo della Pandemia.
Non mi soffermo sulla drammaticità di entrambi gli eventi ma sulle azioni e reazioni del nostro popolo considerandoli sotto il profilo della dignità, dell'umanità, del dovere, della sopportazione, dall'intelligenza, dell'adeguarsi alle immani sciagure e difficoltà del momento... potrei andare avanti all'infinito, invece mi fermo qui.
Non proseguo nell'approfondire quali siano le differenze a cui faccio riferimento perché dall'alto della sua cultura ed intelligenza ben sa a cosa mi riferisco.
Mi limito ad un solo sintomatico esempio evidenziando le differenze tra chi per lunghi anni ha rischiato ogni giorno la morte per mano di un suo simile, chi frequentamente non aveva nulla da mettere nel piatto per togliere la fame alla sua famiglia, chi non poteva ma anche se avesse potuto non avrebbe avuto ne il tempo ne la voglia di ascoltare dalla mattina alla sera programmi radiotelevisivi vuoti come l'interno di una lampadina e via dicendo e chi oggi si preoccupa più per il suo lavoro, le sue attività ed il denaro che lo Stato tarda ad inviare che del rischio di perdere la vita per un virus venuto dal nulla e che forse la mano di un suo simile si è lasciato sfuggire od ha fatto volontariamente fuggire da un laboratorio.
Non mi dilungo semplicemente perché so benissimo che ha inteso il senso delle mie parole, mi permetto solamente ancora di dirle che purtroppo andrà sempre peggio per chi avrà la fortuna di soffermarsi ancora a lungo su questa nostra povera Terra.
Concludo con le parole ascoltate di sfuggita in una intervista di una giornalista, in un Telegiornale ad una insegnante appena vaccinata che alla domanda:
“Cosa dirà ai suoi alunni”
ha risposto:
“Dirò che ho incontrato una maga che mi ha iniettato una pozione magica che non mi farà ammalare”
... no comment.
Scusandomi per il tempo che le ho fatto perdere, se ha avuto la pazienza di leggere quello Le ho scritto e colgo l'occasione per porgerLe i miei più cordiali saluti.

Con stima, Orazio Claveri,
un pensionato che si illude di essere un umile Poeta ed un mediocre scrittore.
Da: Orazio Claveri

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