LetturaDay
Messaggio per Corrado Augias
Venerdì 23 aprile 2021 14:42:25
Caro Corrado,
(mi conceda questo familiare appellativo)
La seguo sempre con enorme piacere, incluso attualmente nella rubrica "Tante storie" con Giorgio Zanchini. Fate una... "bella coppia", tra il serio ed il faceto. Grazie per quello che ci offrite il venerdì.
Discorsi seri affrontati, come deve essere, con leziosa scioltezza.
Tengo a ringraziarLa particolarmente oggi, perché, alla fine della puntata, Lei ha detto in TV ciò che io ho urlato, saltando dalla mia sedia, quando ho sentito "LetteraturaDay", nonché la (gretta) coda esplicativa dell'edidore sul perché del "Day" anziché "Dì"). ..
Speravo che almeno il DanteDì avesse potuto mettere fine, almeno a questa odiosa pratica del "questooquelloDay". È avvilente osservare questo vituperio linguistico che ci assilla al quotidiano tra i "Caregivers" (pronunciata normalmente car giver, cioè chi dà l'auto), le "Card" di vario genere (saranno finite le tessere) ecc... Senza parlare dei bombardamenti di "lockdwon", "smartworking" (l'ho sentito pronunciare financo "smarwokkin").
È altrettanto desolante osservare che gli enormi sforzi fatti dalla prestigiosa "Accademia della Crusca", che suggerisce costantemente termini italiani, per evitare ostrogotismi angloidi. Siccome, come abbiamo imparato a casa "il pesce puzza dalla testa", fino a quando l'Amministrazione Pubblica continua a sfornare terminacci quali "Family act" (Decreto o Legge famiglia deve essere sicuramente impronunciabile), "Welfare" (benessere sarebbe troppo imtelligibile per tutti), "Autority" (Autorità sarebbe troppo italiana 😬) e così via, temo che la deturpazione della stupenda e vasta lingua italiana sia inesorabilmente
irreversibile.
Non se ne può proprio più di sentire parolacce da notabili o Amministratori pubblici che non nutrono alcun rispetto per la lingua italiana e ancora meno per il pubblico a cui si rivolgono (che sovente non riesce proprio a capire di cosa si tratti) 🙄☹😡.
Corrado, se è riuscito a leggermi fin quì, La ringrazio per la Sua attenzione, mentre La saluto con sincera ammirazione.
Gianni
(Reggio Emilia)
P. S. Spero che riesca ad estendere i documentari sulle città italiane, che seguo con estrema attenzione e trepidazione (sic)
(mi conceda questo familiare appellativo)
La seguo sempre con enorme piacere, incluso attualmente nella rubrica "Tante storie" con Giorgio Zanchini. Fate una... "bella coppia", tra il serio ed il faceto. Grazie per quello che ci offrite il venerdì.
Discorsi seri affrontati, come deve essere, con leziosa scioltezza.
Tengo a ringraziarLa particolarmente oggi, perché, alla fine della puntata, Lei ha detto in TV ciò che io ho urlato, saltando dalla mia sedia, quando ho sentito "LetteraturaDay", nonché la (gretta) coda esplicativa dell'edidore sul perché del "Day" anziché "Dì"). ..
Speravo che almeno il DanteDì avesse potuto mettere fine, almeno a questa odiosa pratica del "questooquelloDay". È avvilente osservare questo vituperio linguistico che ci assilla al quotidiano tra i "Caregivers" (pronunciata normalmente car giver, cioè chi dà l'auto), le "Card" di vario genere (saranno finite le tessere) ecc... Senza parlare dei bombardamenti di "lockdwon", "smartworking" (l'ho sentito pronunciare financo "smarwokkin").
È altrettanto desolante osservare che gli enormi sforzi fatti dalla prestigiosa "Accademia della Crusca", che suggerisce costantemente termini italiani, per evitare ostrogotismi angloidi. Siccome, come abbiamo imparato a casa "il pesce puzza dalla testa", fino a quando l'Amministrazione Pubblica continua a sfornare terminacci quali "Family act" (Decreto o Legge famiglia deve essere sicuramente impronunciabile), "Welfare" (benessere sarebbe troppo imtelligibile per tutti), "Autority" (Autorità sarebbe troppo italiana 😬) e così via, temo che la deturpazione della stupenda e vasta lingua italiana sia inesorabilmente
irreversibile.
Non se ne può proprio più di sentire parolacce da notabili o Amministratori pubblici che non nutrono alcun rispetto per la lingua italiana e ancora meno per il pubblico a cui si rivolgono (che sovente non riesce proprio a capire di cosa si tratti) 🙄☹😡.
Corrado, se è riuscito a leggermi fin quì, La ringrazio per la Sua attenzione, mentre La saluto con sincera ammirazione.
Gianni
(Reggio Emilia)
P. S. Spero che riesca ad estendere i documentari sulle città italiane, che seguo con estrema attenzione e trepidazione (sic)
Da: Gianni Lequoque
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