L'unica arma in grado di sconfiggere Putin? I russi
Messaggio per Enrico Mentana
Martedì 8 marzo 2022 10:39:34
Buongiorno Direttore.
Secondo la mia (modesta) opinione, l'unica arma in grado di fermare Putin sono i RUSSI. Quanta parte della popolazione è infatti ancora schierata con lui? Non ce lo dite. Le sanzioni economiche sferrate dall'Occidente parlano di misure gravissime prese nei confronti di costui, il rublo è sceso a -30 (io auspicherei anche un -50), le fabbriche stanno dichiarando il default, i viveri cominciano a scarseggiare, la gente fa file interminabili ai bancomat. Senza contare la messa al bando della Russia anche attraverso misure economiche che, ad una prima lettura, appaiono quasi irrilevanti ma che tuttavia la escludono di fatto dal resto del mondo: lo sport, l'importazione delle grandi firme della moda e la cacciata dei turisti dall'Italia e dal resto del mondo occidentale. Il turismo russo era preponderante per l'economia italiana, l'ho constatato di persona perché, trascorrendo spesso le vacanze in una nota - e lussuosa - località della Toscana, il lembo della spiaggia più ambita per posizione e bellezza, e dunque costosissima, era prevalentemente occupata dai turisti russi. I quali spendevano e spandevano largamente, trascorrevano lunghissimi soggiorni in albergo, vestivano esibendo costosi orologi e quant'altro, erano insomma molto, molto lontani dalla Russia stracciona che eravamo abituati a vedere sotto il comunismo di Krusciov. Le immagini magnifiche della Mosca odierna, che esibisce un'eleganza sfarzosa attraverso le migliaia di luci posizionate sui suoi palazzi, lasciano senza fiato per la bellezza, soprattutto se contrapposte alle macerie dell'Ucraina. Com'è possibile che il popolo russo, che non si è compattato tutto a fianco del proprio dittatore assassino, non si ribelli, non si rivolti in massa contro un regime che lo sta distruggendo? Ci sono, è vero, segnali di una Resistenza russa che si sta allargando e che viene combattuta dalla polizia attraverso arresti ed anni di carcere, che sta cercando di occultare le notizie e di mettere il bavaglio all'informazione. Ma evidentemente, il numero di coloro che ne fanno parte, non è ancora sufficiente per ingaggiare una rivolta e spodestare lo zar. Inoltre, non è credibile che intorno a Putin non si sia creato un fronte composto dai suoi oligarchi nonchè dai suoi fedelissimi, che possono, a differenza del popolo tenuto il più al possibile all'oscuro di quanto sta accadendo, tastare il polso non solo all'andamento della guerra, ma anche alla propria rovina economica. E anche questo sarebbe utile per ordire un complotto e farlo fuori dalla faccia della Terra. Possibile che i russi non si rendano conto e non siano a conoscenza del fatto che la propria patria custodisca armi nucleari atte a distruggere il mondo, e non vogliano ingaggiare loro stessi e per primi, una durissima battaglia, magari a fianco degli ucraini, per riconquistare la pace e la libertà? L'atteggiamento di Putin nei confronti dell'Ucraina, e nei confronti del suo popolo, non è una terribile novità. E' l'atteggiamento tirannico di un despota che, come tutti i tiranni del passato, si sente invincibile non solo nei confronti del mondo occidentale, ma anche della sua stessa gente che, auspico, prima o poi lo farà fuori. Zelensky sta opponendo una strenua resistenza che lo ha disorientato e inferocito, ma 'unica arma possibile contro chi è volutamente cieco e sordo perfino alle mediazioni internazionali, è la rivolta in massa del popolo russo. Inutili gli armamenti inviati dall'Europa se ancora non hanno centrato l'obiettivo principale: quello di farlo saltare per aria. E' bene difendersi, ma per quanto tempo ancora dovremo assistere a questo spargimento di sangue? la Russia minaccia di tagliarci il gas. Ebbene, bisogna rispondere non con un bombardamento a tappeto sulle città o via terra, bensì affrancandosi dalla "generosità" di Putin che ce lo fornisce, rafforzando le intese con altre Nazioni che possano sopperire ai nostri bisogni e sfruttando il nostro carbone. Anche l'arma del mancato acquisto del gas costituirebbe un'efficace risposta alle minacce del dittatore sovietico. Ed anche per quanto riguarda il grano, dovremmo studiare soluzioni alternative all'importazione dalla Russia. Io spero che isolato e con l'economia in ginocchio, il rublo talmente svalutato da non essere più cedibile nè riconoscibile quale moneta, costui venga portato alla ragione ed alla realtà dei fatti. il SUO mondo è ormai crollato, comunque finisca questa guerra. C'è un'immagine che deve rappresentare l'emblema dell'ennesima calamità che da un giorno all'altro ci è piovuta addosso, così come accadde per l'interminabile fila di bare dei morti per covid: la donna ucraina che porge il suo cellulare al giovanissimo soldato russo in lacrime, affinchè possa telefonare alla madre per rassicurarla. Si dice che la storia passata sia diversa dal presente. Errore gravissimo. La storia passata deve servire da monito, da insegnamento per il presente, soprattutto in tema di pace e di democrazia. Quando i tedeschi, durante la seconda guerra mondiale, cominciarono ad assoldare nel proprio esercito giovani, vecchi e perfino ragazzini, significò che la Germania aveva subìto una totale disfatta. Ecco, io mi auguro che ciò avvenga anche per l'armata rossa dell'assassino Putin. Grazie
Secondo la mia (modesta) opinione, l'unica arma in grado di fermare Putin sono i RUSSI. Quanta parte della popolazione è infatti ancora schierata con lui? Non ce lo dite. Le sanzioni economiche sferrate dall'Occidente parlano di misure gravissime prese nei confronti di costui, il rublo è sceso a -30 (io auspicherei anche un -50), le fabbriche stanno dichiarando il default, i viveri cominciano a scarseggiare, la gente fa file interminabili ai bancomat. Senza contare la messa al bando della Russia anche attraverso misure economiche che, ad una prima lettura, appaiono quasi irrilevanti ma che tuttavia la escludono di fatto dal resto del mondo: lo sport, l'importazione delle grandi firme della moda e la cacciata dei turisti dall'Italia e dal resto del mondo occidentale. Il turismo russo era preponderante per l'economia italiana, l'ho constatato di persona perché, trascorrendo spesso le vacanze in una nota - e lussuosa - località della Toscana, il lembo della spiaggia più ambita per posizione e bellezza, e dunque costosissima, era prevalentemente occupata dai turisti russi. I quali spendevano e spandevano largamente, trascorrevano lunghissimi soggiorni in albergo, vestivano esibendo costosi orologi e quant'altro, erano insomma molto, molto lontani dalla Russia stracciona che eravamo abituati a vedere sotto il comunismo di Krusciov. Le immagini magnifiche della Mosca odierna, che esibisce un'eleganza sfarzosa attraverso le migliaia di luci posizionate sui suoi palazzi, lasciano senza fiato per la bellezza, soprattutto se contrapposte alle macerie dell'Ucraina. Com'è possibile che il popolo russo, che non si è compattato tutto a fianco del proprio dittatore assassino, non si ribelli, non si rivolti in massa contro un regime che lo sta distruggendo? Ci sono, è vero, segnali di una Resistenza russa che si sta allargando e che viene combattuta dalla polizia attraverso arresti ed anni di carcere, che sta cercando di occultare le notizie e di mettere il bavaglio all'informazione. Ma evidentemente, il numero di coloro che ne fanno parte, non è ancora sufficiente per ingaggiare una rivolta e spodestare lo zar. Inoltre, non è credibile che intorno a Putin non si sia creato un fronte composto dai suoi oligarchi nonchè dai suoi fedelissimi, che possono, a differenza del popolo tenuto il più al possibile all'oscuro di quanto sta accadendo, tastare il polso non solo all'andamento della guerra, ma anche alla propria rovina economica. E anche questo sarebbe utile per ordire un complotto e farlo fuori dalla faccia della Terra. Possibile che i russi non si rendano conto e non siano a conoscenza del fatto che la propria patria custodisca armi nucleari atte a distruggere il mondo, e non vogliano ingaggiare loro stessi e per primi, una durissima battaglia, magari a fianco degli ucraini, per riconquistare la pace e la libertà? L'atteggiamento di Putin nei confronti dell'Ucraina, e nei confronti del suo popolo, non è una terribile novità. E' l'atteggiamento tirannico di un despota che, come tutti i tiranni del passato, si sente invincibile non solo nei confronti del mondo occidentale, ma anche della sua stessa gente che, auspico, prima o poi lo farà fuori. Zelensky sta opponendo una strenua resistenza che lo ha disorientato e inferocito, ma 'unica arma possibile contro chi è volutamente cieco e sordo perfino alle mediazioni internazionali, è la rivolta in massa del popolo russo. Inutili gli armamenti inviati dall'Europa se ancora non hanno centrato l'obiettivo principale: quello di farlo saltare per aria. E' bene difendersi, ma per quanto tempo ancora dovremo assistere a questo spargimento di sangue? la Russia minaccia di tagliarci il gas. Ebbene, bisogna rispondere non con un bombardamento a tappeto sulle città o via terra, bensì affrancandosi dalla "generosità" di Putin che ce lo fornisce, rafforzando le intese con altre Nazioni che possano sopperire ai nostri bisogni e sfruttando il nostro carbone. Anche l'arma del mancato acquisto del gas costituirebbe un'efficace risposta alle minacce del dittatore sovietico. Ed anche per quanto riguarda il grano, dovremmo studiare soluzioni alternative all'importazione dalla Russia. Io spero che isolato e con l'economia in ginocchio, il rublo talmente svalutato da non essere più cedibile nè riconoscibile quale moneta, costui venga portato alla ragione ed alla realtà dei fatti. il SUO mondo è ormai crollato, comunque finisca questa guerra. C'è un'immagine che deve rappresentare l'emblema dell'ennesima calamità che da un giorno all'altro ci è piovuta addosso, così come accadde per l'interminabile fila di bare dei morti per covid: la donna ucraina che porge il suo cellulare al giovanissimo soldato russo in lacrime, affinchè possa telefonare alla madre per rassicurarla. Si dice che la storia passata sia diversa dal presente. Errore gravissimo. La storia passata deve servire da monito, da insegnamento per il presente, soprattutto in tema di pace e di democrazia. Quando i tedeschi, durante la seconda guerra mondiale, cominciarono ad assoldare nel proprio esercito giovani, vecchi e perfino ragazzini, significò che la Germania aveva subìto una totale disfatta. Ecco, io mi auguro che ciò avvenga anche per l'armata rossa dell'assassino Putin. Grazie
Da: Roberta 2
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