Preferiamo Macron e non Draghi

Il Presidente del Consiglio Draghi ha deluso tutti i futuri pensionati. Avevamo molta stima in lui sino a quando, si badi bene, ci ha traditi per la seconda volta. La prima è stata nel 2011 quando firmò insieme al Presidente Trichè una lettera per intervenire sulle pensioni Italiane che tanto fece emozionare la Fornero. Ma le vere lacrime sono state versate dagli Italiani che non sono più potuti andare in pensione poichè si sono trovati con uno scalone di diversi anni.
Il secondo attacco di Draghi è stato portato a termine in autunno con quota 102 e con un altro scalone simile al primo: persone nate il 1 gennaio 1960 con 38 anni di contributi che per un solo giorno si sono visti spostare la propria pensione di cinque anni. Quota 100 termina il 31/12/2021 loro sono nati il 1/1/1960 e quindi compiranno 62 anni il 1/1/2022, Non potranno andare in pensione nè con la quota 102 (64 anni e 38 di contributi) nè mai.
Abbiamo sognato Macron futuro presidente della Repubblica Italiana e non Draghi. Il presidente Francese è stato all'altezza della situazione: è intervenuto sulle pensioni dei francesi riducendone l'età (62 anni) ed aumentando del 30% l'importo. Quasi come ha fatto il presidente Draghi al contrario; aumentando gli anni di età a 64 anni ed organizzando per il futuro una riduzione del 30% sulle pensioni mediante il solo calcolo contributivo.
Congratulazioni Presidente Draghi Lei è andato in pensione a 59 anni!!! e non può capire che significa lavorare tanti anni in piu'. Le faccio solo una domanda: ma perchè ce l'ha tanto con noi futuri pensionati. Non siamo mica delinquenti? Per 40 anni ci siamo sacrificati, lavorando tutti i giorni aiutando l'economia italiana e versando contributi all'Inps. Allora restituiteci tutti i nostri soldi versati, non vogliamo piu' la pensione. Non siete voi ad obbligarci ad andare in quiescenza quando volete. Sogniamo in Italia un presidente Francese e non un Italiano che continua ancora a deluderci.