Pandemia: ne è responsabile solo il virus?

Messaggio per Mario Giordano

Venerdì 1 gennaio 2021 19:57:09
Sottoscrivo pienamente quanto scritto dalla signora Roberta (Vedi Mercoledì 30 dicembre 2020) !
Ma vado oltre.
Quante volte s’è detto e si continua a dire “Siamo in guerra”, riferendoci alla lotta contro il CoViD-19!
Orbene si dovranno tirare le somme, poi, per verificare responsabilità, inefficienze, latitanze, errori e porre ciascuno (nazioni, governanti, politici, scienziati, amministratori, …) di fronte alle proprie responsabilità: all’indomani della seconda guerra mondiale (dal novembre 1945 all’ottobre 1946) i nazisti coinvolti in essa e nella Shoah vennero processati a Norimberga; non sarà opportuna una sorta di “Norimberga”, un processo internazionale, anche per questa guerra planetaria?
Secondo il Trattato di Versailles del 1919 la Germania venne considerata l’unica responsabile del primo conflitto mondiale, per cui le furono imposte dagli stati vincitori delle condizioni di pace durissime (economiche, militari, territoriali,.. .) e, dopo la seconda guerra mondiale, il suo territorio venne diviso in due blocchi (Repubblica Federale e Repubblica Democratica) e nuovi debiti di guerra si assommarono a quelli pre-guerra, poi parzialmente cancellati con l’”Accordo sul debito di Londra” del 1953.
Anche per questa guerra ci sono cause, comportamenti, conseguenze di cui tutti siamo diversamente responsabili.
Purtroppo il nostro è il Paese dove i processi rischiano di non finire mai e i responsabili di eventi delittuosi fin troppo spesso latitanti: vedi i processi per le stragi, di Stato e non (Piazza Fontana, Stazione di Bologna, Italicus, Ustica,.. .).
Ma i morti a causa del virus (?) e, probabilmente, delle inadempienze (vedi piano nazionale, ma anche internazionale, per il contrasto alle pandemie o i ritardi dell’O. M. S.,.. .) dovrebbero essere rispettati e alle loro famiglie dovrebbero essere date risposte, serie e circostanziate.
Si continua col luogo comune definendo la pandemia “uno tsunami” o adducendo la generalizzazione globale dei suoi effetti a giustificazione delle incapacità di fronteggiarli.
Mentre, fin troppo spesso, emerge, impietosamente, la pochezza dei nostri governanti e il disprezzo delle istituzioni fino all’insolenza con la quale, spudoratamente, viene violentata la libertà civile a colpi di D. P. C. M. ; e ciò sotto gli occhi del Signor Presidente della Repubblica.
E intanto continuano i “giochi di palazzo”!
Abbiamo bisogno di politici di spessore, che sappiano governare.
Per quanto riguarda, infine, la vaccinazione, pur ritenendomi un convinto assertore della sua indispensabile utilità, non posso non esternare le mie perplessità in merito alle modalità della sua attuazione: dal tipo di vaccino scelto, al suo stoccaggio e manipolazione nel rispetto della cosiddetta “catena del freddo”, ai tempi impiegati per l’indispensabile sperimentazione (forse non adeguatamente lunghi per potere “prevedere danni a lunga distanza”, come si legge al punto 10. del “modulo di consenso”: vedi Pfizer-BionTech COVID19. pdf!), alla corretta esaustiva informazione per ottenerne il consenso all’inoculazione, alla corretta esecuzione di quest’ultima, alla più o meno valida efficienza delle siringhe adottate per la stessa (anche per l’approvvigionamento di queste se ne sono sentite e se ne sentono d’informazioni confuse e sconcertanti!), all’esatto quantitativo di dosi presenti nei flaconi multi-dose (a quanto pare variabili da quattro a cinque o sei: possibile?), alla presenza dei presidi farmacologici e/o strumentali idonei a fare fronte ad eventuali reazioni avverse e, infine, all’indispensabile presenza di personale medico (che sappia raccogliere e valutare almeno i più elementari dati anamnestici propedeutici alla vaccinazione e intervenire adeguatamente in caso d’emergenza).

Dott. Silvio Mondardini
Da: Mondardini Silvio

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