Per le signore che parlano degli statali

Messaggio per Mario Giordano

Martedì 12 gennaio 2021 22:57:34
La colpa non è solo degli assenteisti, di quelli del cartellino, di quelli che mangiano comodamente le granita a un metro dello sportello dove dovrebbero rispondere al pubblico e, pur vedendo davanti allo sportello accanto al loro una fila di 30 persone... non battono ciglio. Né uno dei colleghi li sollecita minimamente perchè ritornino al lavoro. La colpa non è di quelli che rivestono una funzione pubblica solo per ricevere lo stipendio. La colpa non è neppure dei dirigenti statali che non « vedono », non intervengono, non sanzionano perchè in gran parte assenteisti anche loro. La colpa è del sistema compiacente italiano, dell’abitudine a chiudere non un occhio, ma tutti e due per poi approfittare dei vantaggi che la nostra accondiscendenza ci procura. Nessuno denuncia anche perchè la denuncia non ha seguito visto che l’immancabile telefonata dai « piani alti » arriva puntuale e blocca tutto. Le rare volte che la denuncia dà dei risultati, si prendono « provvedimenti » che durano poco piu’ del tempo necessario per mangiare una pizza, tutta italiana naturalmente. Dunque si lascia fare e, a furia di lasciar fare e di cercare di adattarsi per cavare a nostra volta il ragno dal buco e non sentirci piu’ fessi degli altri, l'Italia è arrivata ad essere capace di "eleggere" degli incapaci che il popolo crede di eleggere. In realtà, i furbetti della politica hanno creato un tale labirinto di leggi e leggine, prima fra tutte la legge elettorale, per dare agli italiani l’illusione di scegliere i loro rappresentanti. Delle firme che i candidati dovrebbero raccogliere per potersi presentare non si ha notizia. Le nomine vengono fatte dai partiti nominati che poi ipiazzano i loro "eletti" sulla prima poltrona disponibile senza preoccuparsi minimamente delle competenze che il posto richiede. Fanno numero e basta. Si, perchè cio’ che conta è che il partito abbia conquistato un ministero e con esso tutti i vantaggi annessi e connessi. E' cosi' che il popolo "elettore" si ritrova al Ministero della Scuola e dell'Università una persona che dice di essere laureata, ma non lo è, al ministero degli esteri un ministro che non sputa una parola d'inglese (e non è il primo, ricordiamo Alfano che mimava a braccia spiegate davanti alle telecamere il ritardo del suo aereo) o si elegge segretario di un grande partito una persona con un diploma di 3a media.
L’Italia sarebbe da rifare dalla A alla Z. Purtroppo chi dovrebbe rifarla non ha alcun interesse a cambiare questo succulento, per loro, stato di cose che consente al manipolo di quelli che "ci sanno fare" di vivere la pacchia mentre il paese fa la fame. Conquistata la pagnotta, imparano presto a fare solo chiacchiere e a muoversi abilmente nei meandri della politica badando bene a non cambiare di una virgola le « regole » che la consentono.. Con una faccia adamantina vanno in TV solo per restare alla Ribalta e contraddire l’opposizione mentendo senza ritegno. Autentiche facce di bronzo turlupinano la stampa, che è felice di farsi turlupinare perchè ha IL PEZZO e non solo... I pochi che tentano di lavorare con serietà in tutti i campi, politica compresa, vengono sbeffeggiati e regolarmente smentiti. Si ripete fino alla nausea che sono degli imbecilli visionari e bugiardii. Quando dicono qualcosa di scomodo, si contesta sovraponendo la voce su quella dell'avversario per impedire che si comprenda quello che sta denunziando anche se non vengono del tutto messi a tacere. Una parvenza di « democrazia » bisogna pure salvaguardarla non fosse che per salvare la facciata ! Abbiamo dormito troppo a lungo, adesso è tardi. Il paese ha davanti a sé un destino sciagurato. Per cambiarlo è difficile prevedere soluzioni democrtiche. La presa di potere attuale è tale da non lasciare vie d’uscita. Siamo in retromarcia dalla fine degli anni '60. Questo andazzo continuerà con risultati sempre piu' gravi. Mafia, Ndrangheta, Camorra e corruzione saranno nulla al confronto di quanto si sta preparando. Diventeremo la preda piu’ facile per la grande finanza mondiale che da tempo ormai acquista i nostri marchi migliori, chiude le nostre fabbriche e delocalizza trasferendo il nome altrove e usandolo come meglio le aggrada a tutto discapito della vecchia, rinomata e insostituibie qualità italiana. E gli italiani ? Aspettano il nulla e, come sempre, si adattano.
Da: Anna

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