Alitalia: crisi vissute sulla pelle
Messaggio per Mario Giordano
Giovedì 25 febbraio 2021 09:44:52
Caro Direttore Mario Giordano.
La seguo spesso e frequentemente mi trovo d’accordo con lei.
Martedì sera, però, mi ha deluso il taglio che ha dato alla trasmissione per quanto riguarda l’Alitalia.
Sono un comandante che lavora in compagnia dal 1996. Quindi ho vissuto, sulla mia pelle, le varie crisi che si sono succedute da allora.
Lei ha iniziato, ribadendolo più volte, che il commissario straordinario non sarà in grado di pagare gli stipendi di febbraio.
Mi sarei aspettato una dichiarazione di solidarietà verso gli incolpevoli dipendenti, ma niente, neanche una parola!
Le vorrei ricordare che l’attuale situazione di Alitalia è stata causata, con l’avallo (connivenza) politico, da managers scellerati, tra i quali spiccano anche nomi altisonanti dell’alta finanza italiana. Alcuni di questi sono stati anche condannati ed alcuni sono attualmente indagati, per i ripetuti fallimenti della ex compagnia di bandiera. Contrariamente alle sua usuale linea di trasparenza e di verità, non ho sentito, però, alcuno di questi nomi citato.
Ho apprezzato i servizi sugli sprechi, che riguardano, però, un aspetto marginale rispetto alla mala gestione operativa.
Vorrei anche precisare che le roboanti cifre sbandierate da lei, e da buona parte della stampa, su quanto è costata l’Alitalia ai contribuenti italiani, tra i quali ci siamo anche noi, non sono così veritiere.
Aldilà dell’appeal giornalistico per fare presa sui lettori/ascoltatori, per dovere di verità, andrebbe anche detto che più della metà dei soldi immessi nella compagnia sono rientrati nelle casse dello stato sotto forma di tasse. Prima del covid, poi, l’Alitalia fatturava quasi tre miliardi di euro che la rendono la prima industria del Lazio, con un indotto importante. Denaro, questo, che veniva immesso nel volano dell’economia nazionale. Oltre a questo, la tassa su ogni biglietto venduto in Italia finanzia il Fondo Speciale per il Trasporto Aereo che paga la cigs ai dipendenti del trasporto aereo, annullando o, comunque, riducendo sensibilmente l’esborso dell’erario.
Di tutto questo, oltre che degli sprechi, avrei voluto sentir parlare nella sua trasmissione. Sono sicuro che lei con la correttezza che la contraddistingue, vorrà ritornare a parlare dell’Alitalia nel modo più corretto e completo possibile.
Buona giornata.
Maurizio Moruzzi
La seguo spesso e frequentemente mi trovo d’accordo con lei.
Martedì sera, però, mi ha deluso il taglio che ha dato alla trasmissione per quanto riguarda l’Alitalia.
Sono un comandante che lavora in compagnia dal 1996. Quindi ho vissuto, sulla mia pelle, le varie crisi che si sono succedute da allora.
Lei ha iniziato, ribadendolo più volte, che il commissario straordinario non sarà in grado di pagare gli stipendi di febbraio.
Mi sarei aspettato una dichiarazione di solidarietà verso gli incolpevoli dipendenti, ma niente, neanche una parola!
Le vorrei ricordare che l’attuale situazione di Alitalia è stata causata, con l’avallo (connivenza) politico, da managers scellerati, tra i quali spiccano anche nomi altisonanti dell’alta finanza italiana. Alcuni di questi sono stati anche condannati ed alcuni sono attualmente indagati, per i ripetuti fallimenti della ex compagnia di bandiera. Contrariamente alle sua usuale linea di trasparenza e di verità, non ho sentito, però, alcuno di questi nomi citato.
Ho apprezzato i servizi sugli sprechi, che riguardano, però, un aspetto marginale rispetto alla mala gestione operativa.
Vorrei anche precisare che le roboanti cifre sbandierate da lei, e da buona parte della stampa, su quanto è costata l’Alitalia ai contribuenti italiani, tra i quali ci siamo anche noi, non sono così veritiere.
Aldilà dell’appeal giornalistico per fare presa sui lettori/ascoltatori, per dovere di verità, andrebbe anche detto che più della metà dei soldi immessi nella compagnia sono rientrati nelle casse dello stato sotto forma di tasse. Prima del covid, poi, l’Alitalia fatturava quasi tre miliardi di euro che la rendono la prima industria del Lazio, con un indotto importante. Denaro, questo, che veniva immesso nel volano dell’economia nazionale. Oltre a questo, la tassa su ogni biglietto venduto in Italia finanzia il Fondo Speciale per il Trasporto Aereo che paga la cigs ai dipendenti del trasporto aereo, annullando o, comunque, riducendo sensibilmente l’esborso dell’erario.
Di tutto questo, oltre che degli sprechi, avrei voluto sentir parlare nella sua trasmissione. Sono sicuro che lei con la correttezza che la contraddistingue, vorrà ritornare a parlare dell’Alitalia nel modo più corretto e completo possibile.
Buona giornata.
Maurizio Moruzzi
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