Dedicato a Silvia, una ragazza di 26 anni che per un tumore non c'è più
Messaggio per Massimo Gramellini
Venerdì 11 dicembre 2020 17:25:31
Caro Massimo,
lei entra spesso in casa mia con l'intelligente e non urlato programma televisivo del sabato sera.. Lo apprezzo molto e proprio per questo mi sono decisa a scriverle per raccontarle questa storia.
Silvia è una ragazza di 26 anni che ha cessato di vivere il 4 maggio 2020 a causa di un tumore raro. In 7 anni ha subito 8 interventi chirurgici, cicli di chemio e radio ripetuti, immunoterapia, ormonoterapia. Nessuna di queste cure ha arginato il proliferare del male. Nonostante ciò Silvia in questi anni, ha imparato perfettamente la lingua inglese, ha preso il brevetto di sub, sapeva suonare il piano, dopo la maturità scientifica si è iscritta alla facoltà di ingegneria, ed ha conseguito la laurea triennale in ingegneria informatica, ma non le bastava voleva specializzarsi in automazione e robotica. Se il male non l'avesse fermata a breve avrebbe potuto realizzare il suo sogno. Aveva molti amici ed un fidanzato. All'università era amata dagli amici ed apprezzata dai professori. Non ha mai chiesto "sconti nè evidenziato il suo stato e si è presentata agli esami in piena terapia chemioterapica o subito dopo un intervento chirurgico, come una indomita guerriera. Non si è mai autocommiserata, ha affrontato tutto il suo calvario con un coraggio ed una energia non comuni. Silvia puntava a ciò che è essenziale, non temeva di mostrarsi con gli evidenti segni della malattia. Lascia un vuoto immenso ed incolmabile. Ieri, 10 dicembre, l'Università di Tor Vergata, con una cerimonia solenne, con tutte le restrizioni dovute al Covid 19 e alla presenza del rettore in collegamento da remoto, l 'ha insignita della laurea specialistica Honoris causa, in robotica ed automazione. Anche questo un evento non comune. Credo che questa storia meriti di essere conosciuta e divulgata poichè il suo esempio nell'affrontare le difficoltà della vita, e la sua abnegazione per lo studio possano essere di aiuto a molti giovani a non perdersi in pensieri ed azioni poco utili ma a concentrarsi su ciò che è veramente importante. Ho scritto un ringraziamento che ho letto nel corso della cerimonia ed un breve articolo dal titolo "dedicato a Silvia" che è stato pubblicato sul Caffè in maggio. La saluto e ringrazio per l'attenzione, Rita
lei entra spesso in casa mia con l'intelligente e non urlato programma televisivo del sabato sera.. Lo apprezzo molto e proprio per questo mi sono decisa a scriverle per raccontarle questa storia.
Silvia è una ragazza di 26 anni che ha cessato di vivere il 4 maggio 2020 a causa di un tumore raro. In 7 anni ha subito 8 interventi chirurgici, cicli di chemio e radio ripetuti, immunoterapia, ormonoterapia. Nessuna di queste cure ha arginato il proliferare del male. Nonostante ciò Silvia in questi anni, ha imparato perfettamente la lingua inglese, ha preso il brevetto di sub, sapeva suonare il piano, dopo la maturità scientifica si è iscritta alla facoltà di ingegneria, ed ha conseguito la laurea triennale in ingegneria informatica, ma non le bastava voleva specializzarsi in automazione e robotica. Se il male non l'avesse fermata a breve avrebbe potuto realizzare il suo sogno. Aveva molti amici ed un fidanzato. All'università era amata dagli amici ed apprezzata dai professori. Non ha mai chiesto "sconti nè evidenziato il suo stato e si è presentata agli esami in piena terapia chemioterapica o subito dopo un intervento chirurgico, come una indomita guerriera. Non si è mai autocommiserata, ha affrontato tutto il suo calvario con un coraggio ed una energia non comuni. Silvia puntava a ciò che è essenziale, non temeva di mostrarsi con gli evidenti segni della malattia. Lascia un vuoto immenso ed incolmabile. Ieri, 10 dicembre, l'Università di Tor Vergata, con una cerimonia solenne, con tutte le restrizioni dovute al Covid 19 e alla presenza del rettore in collegamento da remoto, l 'ha insignita della laurea specialistica Honoris causa, in robotica ed automazione. Anche questo un evento non comune. Credo che questa storia meriti di essere conosciuta e divulgata poichè il suo esempio nell'affrontare le difficoltà della vita, e la sua abnegazione per lo studio possano essere di aiuto a molti giovani a non perdersi in pensieri ed azioni poco utili ma a concentrarsi su ciò che è veramente importante. Ho scritto un ringraziamento che ho letto nel corso della cerimonia ed un breve articolo dal titolo "dedicato a Silvia" che è stato pubblicato sul Caffè in maggio. La saluto e ringrazio per l'attenzione, Rita
Da: Rita
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