La mia mamma; terribile esperienza con la sanità campana
Messaggio per Massimo Gramellini
Sabato 13 febbraio 2021 22:10:05
[La mia mamma]
Gentilissimo Massimo Gramellini,
vorrei condividere con lei la mi terribile esperienza con la sanità campana. Avevo una mamma novantunenne che è venuta a mancare sabato scorso. Il giorno 27 gennaio si è sentita male nel senso che, seduta in poltrona, così come faceva ogni giorno, mi ha detto di avere sonno. L'ho rassicurata dicendole che avrebbe pranzato più tardi e che in quel momento poteva riposare. Dopo circa mezz'ora, all'arrivo del suo medico curante, che avevo contattato per farla controllare, ci siamo resi conto che era caduta in una sorta di coma, ma respirava. Ho chiamato il 118 ed il medico mi ha spiegato che poteva aver avuto una ischemia e guardandomi negli occhi mi ha chiesto se volessi portarla in ospedale... neanche avesse saputo ciò che è accaduto poi. In ospedale le hanno subito fatto il Tampone, e nell'attesa dell'esito, le hanno fatto gli esami del sangue e una lastra, a causa dei suoi problemi respiratori. (Occlusione bronchiale) all'una di notte mi riferiscono che mia madre è positiva al Covid e alle due la trasferiscono all'Ospedale Civile di Caserta, reparto malattie infettive. Lì comincia la sua e nostra Odissea terminata con il suo decesso avvenuto a casa il 6 febbraio 2021. Le dico subito che, visto che respirava piuttosto bene (rispetto ad un vero malato di Covid) il giorno dopo, il 29, le hanno rifatto il tampone che è risultato negativo. Noi familiari però siamo entrati in quarantena, fatto il tampone, e risultati tutti, dico tutti negativi. Lei invece, rimasta ancora in ospedale, per fare una Tac cranio e polmonare, è stata abbandonata a se stessa. Non è stata idratata, non le hanno dato da mangiare, hanno provato a metterle varie flebo ma hanno solo ridotto le sue braccia, il suo collo, le sue mani un colabrodo. Non le hanno mai lavato le mani, aveva le unghie sporche, non le hanno cambiato il pannolone per due giorni causandole piaghe di decubito dolorosissime, non le hanno per una settimana cambiato la sacca esterna che aveva perchè stomizzata 25 anni fa e lei la cambiava ogni giorno. Dalla tac hanno scoperto che aveva un foro tra trachea ed esofago... e pertanto da quel momento non avrebbe più potuto mangiare... e pensare che prima di entrare in ospedale aveva fatto colazione con pavesini e camomilla. Insomma in quell'ospedale hanno deciso deliberatamente di farla fuori prima dei suoi giorni. Le hanno causato quel foro presumo cercando di intubarla chissà!!!
Le racconto queste cose perchè intanto ho deciso di fare causa a questi assassini, ma soprattutto perchè vorrei FARE RUMORE, vorrei che non accadesse più quello che è successo a lei, vorrei che tutti sapessero quello che succede in quel maledetto ospedale. Ho sentito anche altre persone a cui è successa la stessa identica cosa con la differenza che molti sono tornati "in bara" perciò i familiari non hanno potuto vedere come sono stati ridotti i loro cari; io invece ho insistito per portarla a casa e ho visto lo scempio che hanno fatto su mia madre. E" dulcis in fundo" non ci hanno restituito il bagaglio che avevamo consegnato per poterla cambiare e neanche il telefonino che eravamo riusciti a portarle. La prego, ne parli nella sua trasmissione, mi aiuti a far sì che nessuno più calpesti la dignità umana. Stiamo parlando di medici che col Giuramento di Ippocrate promettono di salvaguardare la vita delle persone che ne hanno bisogno fino alla fine. Io ho consegnato nelle loro mani una persona... si può restituire alla famiglia un cadavere? E' morta dopo due giorni circondata dall'affetto dei suoi cari, nella sua casa, pulita, profumata e AMATA. Michela Pisaturo
Gentilissimo Massimo Gramellini,
vorrei condividere con lei la mi terribile esperienza con la sanità campana. Avevo una mamma novantunenne che è venuta a mancare sabato scorso. Il giorno 27 gennaio si è sentita male nel senso che, seduta in poltrona, così come faceva ogni giorno, mi ha detto di avere sonno. L'ho rassicurata dicendole che avrebbe pranzato più tardi e che in quel momento poteva riposare. Dopo circa mezz'ora, all'arrivo del suo medico curante, che avevo contattato per farla controllare, ci siamo resi conto che era caduta in una sorta di coma, ma respirava. Ho chiamato il 118 ed il medico mi ha spiegato che poteva aver avuto una ischemia e guardandomi negli occhi mi ha chiesto se volessi portarla in ospedale... neanche avesse saputo ciò che è accaduto poi. In ospedale le hanno subito fatto il Tampone, e nell'attesa dell'esito, le hanno fatto gli esami del sangue e una lastra, a causa dei suoi problemi respiratori. (Occlusione bronchiale) all'una di notte mi riferiscono che mia madre è positiva al Covid e alle due la trasferiscono all'Ospedale Civile di Caserta, reparto malattie infettive. Lì comincia la sua e nostra Odissea terminata con il suo decesso avvenuto a casa il 6 febbraio 2021. Le dico subito che, visto che respirava piuttosto bene (rispetto ad un vero malato di Covid) il giorno dopo, il 29, le hanno rifatto il tampone che è risultato negativo. Noi familiari però siamo entrati in quarantena, fatto il tampone, e risultati tutti, dico tutti negativi. Lei invece, rimasta ancora in ospedale, per fare una Tac cranio e polmonare, è stata abbandonata a se stessa. Non è stata idratata, non le hanno dato da mangiare, hanno provato a metterle varie flebo ma hanno solo ridotto le sue braccia, il suo collo, le sue mani un colabrodo. Non le hanno mai lavato le mani, aveva le unghie sporche, non le hanno cambiato il pannolone per due giorni causandole piaghe di decubito dolorosissime, non le hanno per una settimana cambiato la sacca esterna che aveva perchè stomizzata 25 anni fa e lei la cambiava ogni giorno. Dalla tac hanno scoperto che aveva un foro tra trachea ed esofago... e pertanto da quel momento non avrebbe più potuto mangiare... e pensare che prima di entrare in ospedale aveva fatto colazione con pavesini e camomilla. Insomma in quell'ospedale hanno deciso deliberatamente di farla fuori prima dei suoi giorni. Le hanno causato quel foro presumo cercando di intubarla chissà!!!
Le racconto queste cose perchè intanto ho deciso di fare causa a questi assassini, ma soprattutto perchè vorrei FARE RUMORE, vorrei che non accadesse più quello che è successo a lei, vorrei che tutti sapessero quello che succede in quel maledetto ospedale. Ho sentito anche altre persone a cui è successa la stessa identica cosa con la differenza che molti sono tornati "in bara" perciò i familiari non hanno potuto vedere come sono stati ridotti i loro cari; io invece ho insistito per portarla a casa e ho visto lo scempio che hanno fatto su mia madre. E" dulcis in fundo" non ci hanno restituito il bagaglio che avevamo consegnato per poterla cambiare e neanche il telefonino che eravamo riusciti a portarle. La prego, ne parli nella sua trasmissione, mi aiuti a far sì che nessuno più calpesti la dignità umana. Stiamo parlando di medici che col Giuramento di Ippocrate promettono di salvaguardare la vita delle persone che ne hanno bisogno fino alla fine. Io ho consegnato nelle loro mani una persona... si può restituire alla famiglia un cadavere? E' morta dopo due giorni circondata dall'affetto dei suoi cari, nella sua casa, pulita, profumata e AMATA. Michela Pisaturo
Da: Michela Pisaturo
Scrivi un nuovo messaggio a Massimo Gramellini
Altri messaggi recenti per Massimo Gramellini
-
Accanimento contro i CBD oli di cannabis ad uso terapeutico
Domenica 15 settembre 2024 18:02:04 -
Un senso
Venerdì 20 maggio 2022 11:57:28 -
Escalation
Venerdì 29 aprile 2022 08:53:48 -
Argomenti intrisi di ovvietà
Giovedì 14 aprile 2022 09:14:21 -
Commento su Alessandro Orsini
Domenica 10 aprile 2022 11:13:11 -
"Ce risemo" ispirata a "La ninna-nanna de la guerra"
Giovedì 7 aprile 2022 13:52:53 -
Profughi Ucraini in ospedale Bambin Gesù di Roma
Mercoledì 30 marzo 2022 09:25:00 -
Ma i bambini lo guardano?
Lunedì 28 marzo 2022 19:16:12 -
Personaggi e comunicazione loro malattia
Domenica 27 marzo 2022 19:16:38 -
Un sentito ringraziamento a Giuseppe
Venerdì 18 marzo 2022 18:28:06
Leggi tutti i messaggi per Massimo Gramellini