La pandemia vissuta a Los Angeles
Messaggio per Massimo Gramellini
Giovedì 11 marzo 2021 23:22:21
Mi chiamo Luisa, io e mio marito Luciano siamo di origine italiana, ma abitiamo a Los Angeles da molti anni. Le notizie su questo nuovo virus ci arrivavano a febbraio 2020 dall'Italia e qui invece sembrava che non sarebbe mai successo. Soprattutto con il presidente che avevamo l'anno scorso. Invece a mano a mano che passavano i giorni anche in Usa il contagio diventava sempre piu' esteso. Sembrava di vivere in un mondo parallelo, il dramma italiano e la normalita' americana. Poi tutto e' sfuggito di mano. Mio marito aveva un ottimo lavoro in una ditta di importazione di vini italiani, io insegnavo italiano. Da un giorno all'altro, in giugno 2020, Luciano e' stato licenziato (qui le cose funzionano cosi'). La mia scuola ha chiuso. Eravamo a due anni dalla pensione, che fare? Dopo esserci seduti a riflettere abbiamo deciso di vendere la nostra casa e tornare a vivere in Italia. E da li' molte cose belle sono iniziate. La nostra casa e' stata venduta ad un prezzo che non ci immaginavamo, siamo riusciti ad investire, siamo arrivati in Italia a settembre 2020 e siamo rimasti fino a meta' ottobre per capire dove saremmo voluti andare a vivere, poi siamo rientrati a Los Angeles a sistemare le cose prima del trasferimento, ma il virus nel frattempo aveva ripreso piede. Cosi' ho deciso di dare vita ad una cosa a cui tenevo da tantissimi anni: una associazione no profit per aiutare le donne vittime di violenza e le loro famiglie, per aiutare le associazioni che in Italia sempre piu' numerose stanno facendo corsi di recupero per uomini che hanno compiuto violenza. Abbiamo unito l'esperienza pluriennale di mio marito nell'import di vino italiano, con la mia idea di rendere la gente consapevole. Perche'? Perche' io sono la sorella di una donna vittima di violenza, storia che risale al 2005, che mi ha fatto decidere nel 2008 di scrivere un libro, chiamato da noi "libro della salvezza", scritto male e in fretta, ma che e' servito allo scopo, ha fatto uscire me e mia sorella dall'incubo che stavamo vivendo. Ora anche mia sorella e' qui a Los Angeles, e' una donna di successo, ha aperto due ristoranti, ha vinto premi. Ma la violenza con la pandemia si e' acuita. Da qui il nostro progetto di creare un marchio di vino le cui vendite vengano devolute per aiutare chi tutti i giorni lotta per portare una speranza. Mettiamo la nostra esperienza al servizio di questa causa. Una goccia nel mare? Forse, ma a noi da' gioia. E poi e' una goccia di vino! Brin-diamo!
Da: Luisa
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