Ministri come allenatori di calcio
Messaggio per Massimo Gramellini
Lunedì 22 marzo 2021 11:12:50
Buongiorno sig. Gramellini,
mi voglio sfogare.
Non riesco a capire se i "ministri" sono come gli allenatori di calcio: non danno risultato e si cambiano ma tutti hanno un tornaconto.
Polemicamente non vedo ministri nemmeno ora, ma mitomani e fanatici. Non ha senso riempire i libri di storia con questo periodo, i ragazzi, quando andavano a SCUOLA, riuscivano a malapena a raggiungere l'inizio della seconda guerra mondiale (ho 4 figli e mi riferisco al loro percorso). Poi, mettere i nomi di questi improvvisati nei libri di storia sarebbe un insulto alle vere figure storiche.
La SCUOLA: non cerchiamo di convincerci che fare il videogioco delle lezioni sia il futuro: serve solo alle compagnie telefoniche ed informatiche non agli studenti e, voglio sperare, nemmeno agli insegnanti. Personalmente, in casa, ho una figlia al quinto anno delle superiori, che ha frequentato in presenza forse per 20 giorni. Non riesce a concentrarsi come ha sempre fatto, è delusa. Ha sempre avuto un ottimo percorso scolastico, e lo ha ancora, si impegna come se fosse in presenza ma, a volte, mi accorgo che piange in silenzio davanti ad uno schermo asettico. Ho sempre lavorato ma da 8 anni sono casalinga per scelta, per stare con i figli mentre stavano crescendo. I bambini piccoli richiedono fatica fisica, quando crescono bisogna esserci, in silenzio, in disparte ma esserci. Soprattutto adesso bisogna essere lì con loro, con gli adolescenti. Non sono una fanatica della parità di diritti sul lavoro. Penso che se una donna sceglie di avere figli diventa prima di tutto una mamma. Il resto può attendere. Quello che conta è il rispetto e che le donne non perdano la loro dignità.
Tornando alla SCUOLA: non basta "garantire" l'esame di maturità in presenza. Dopo Pasqua tutti gli studenti a SCUOLA in presenza. Perché punirli ancora? I genitori possono andare a lavoro, magari in ambienti di 100 e più persone (anche mio marito) ma i figli a SCUOLA no... E sono ancora polemica: in un anno NON conosco nessuno che abbia avuto questa infezione. Mi rifiuto di chiamarlo per nome. Sono stanca anche io di uscire solo per la spesa. Rispetto dal primo giorno le regole (anzi, da sempre, per abitudine personale, esclusa la mascherina ho sempre adottato misure igieniche specie quando i miei figli erano piccoli) ma NON HO PAURA.
mi voglio sfogare.
Non riesco a capire se i "ministri" sono come gli allenatori di calcio: non danno risultato e si cambiano ma tutti hanno un tornaconto.
Polemicamente non vedo ministri nemmeno ora, ma mitomani e fanatici. Non ha senso riempire i libri di storia con questo periodo, i ragazzi, quando andavano a SCUOLA, riuscivano a malapena a raggiungere l'inizio della seconda guerra mondiale (ho 4 figli e mi riferisco al loro percorso). Poi, mettere i nomi di questi improvvisati nei libri di storia sarebbe un insulto alle vere figure storiche.
La SCUOLA: non cerchiamo di convincerci che fare il videogioco delle lezioni sia il futuro: serve solo alle compagnie telefoniche ed informatiche non agli studenti e, voglio sperare, nemmeno agli insegnanti. Personalmente, in casa, ho una figlia al quinto anno delle superiori, che ha frequentato in presenza forse per 20 giorni. Non riesce a concentrarsi come ha sempre fatto, è delusa. Ha sempre avuto un ottimo percorso scolastico, e lo ha ancora, si impegna come se fosse in presenza ma, a volte, mi accorgo che piange in silenzio davanti ad uno schermo asettico. Ho sempre lavorato ma da 8 anni sono casalinga per scelta, per stare con i figli mentre stavano crescendo. I bambini piccoli richiedono fatica fisica, quando crescono bisogna esserci, in silenzio, in disparte ma esserci. Soprattutto adesso bisogna essere lì con loro, con gli adolescenti. Non sono una fanatica della parità di diritti sul lavoro. Penso che se una donna sceglie di avere figli diventa prima di tutto una mamma. Il resto può attendere. Quello che conta è il rispetto e che le donne non perdano la loro dignità.
Tornando alla SCUOLA: non basta "garantire" l'esame di maturità in presenza. Dopo Pasqua tutti gli studenti a SCUOLA in presenza. Perché punirli ancora? I genitori possono andare a lavoro, magari in ambienti di 100 e più persone (anche mio marito) ma i figli a SCUOLA no... E sono ancora polemica: in un anno NON conosco nessuno che abbia avuto questa infezione. Mi rifiuto di chiamarlo per nome. Sono stanca anche io di uscire solo per la spesa. Rispetto dal primo giorno le regole (anzi, da sempre, per abitudine personale, esclusa la mascherina ho sempre adottato misure igieniche specie quando i miei figli erano piccoli) ma NON HO PAURA.
Da: Lucia
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