Commissariateci
Messaggio per Massimo Gramellini
Lunedì 29 marzo 2021 19:58:38
Buongiorno, sono una cittadina del mondo, italiana, residente in Lombardia è nata Roma. Non ho mai affrontato i problemi partendo da un punto di vista egocentrato o pensando ad interessi personali quindi il fatto che abbia 68 anni e che vivo a Milano lo ritengo solo un punto di osservazione. Riguardo alla campagna vaccinale,
non capisco cos'altro debba succedere affinché non si vada in sostegno della Lombardia e non ci si preoccupi come per altre situazioni della necessità di un commissariamento ed eventualmente anche dell'intervento di Emergency.
Da un anno tutti sanno che siamo stati il focolaio di Covid più importante con numeri che fanno paura sia di morti che di contagi.
E ora che una soluzione c'è, giornalmente ci dicono che sta per arrivare il momento dell'organizzazione mentre contemporaneamente amici e parenti nel Lazio ad esempio e altrove, vengono vaccinati con ordine e regolarità.
Oggi la leva '54 a Roma ha potuto prenotare in Lombardia FORSE il 2 aprile la leva '42. E il forse non lo dico io, ma l'associazione medici di base di Milano che dichiara di non aver ricevuto a tutt'oggi nessuna disposizione.
Considerando che non siamo ancora partiti per fasce di età under 80 e che le dosi saranno 2, quanti morti dobbiamo ancora piangere? Quante attività dovranno ancora chiudere? Quanti ragazzi non avranno ancora diritto allo loro adolescenza e all'istruzione?
Vorrei sentire una gran voce che si leva perlomeno dai balconi ma neanche questo e probabilmente alle elezioni future ricompariranno e saranno votati ancora gli artefici di questa tragedia incontrollata.
Ero e sono stata sempre pacata nell'affrontare quello che la vita ci presenta sia nel privato che nel sociale, accettando l'ineluttabile e cercando soluzioni per la sopravvivenza sia fisica che mentale.
Ma quando vedo l'incapacità, la sciatteria e, peggio ancora, l'inettitudine di chi è preposto a risolvere le tragedie umane mi nasce una profonda rabbia.
Spero solo che l'avere provato una volta a non essere i garantiti dalla fame, dalla malattia, dalle difficoltà di sopravvivenza faccia nascere una maggiore empatia verso gli ultimi del mondo che molto peggio di così stanno da sempre.
Lo vedremo nelle future scelte morali e politiche ma purtroppo questa mancanza di reazione oggi mi fa sorgere dei dubbi.
Valeria Brando
non capisco cos'altro debba succedere affinché non si vada in sostegno della Lombardia e non ci si preoccupi come per altre situazioni della necessità di un commissariamento ed eventualmente anche dell'intervento di Emergency.
Da un anno tutti sanno che siamo stati il focolaio di Covid più importante con numeri che fanno paura sia di morti che di contagi.
E ora che una soluzione c'è, giornalmente ci dicono che sta per arrivare il momento dell'organizzazione mentre contemporaneamente amici e parenti nel Lazio ad esempio e altrove, vengono vaccinati con ordine e regolarità.
Oggi la leva '54 a Roma ha potuto prenotare in Lombardia FORSE il 2 aprile la leva '42. E il forse non lo dico io, ma l'associazione medici di base di Milano che dichiara di non aver ricevuto a tutt'oggi nessuna disposizione.
Considerando che non siamo ancora partiti per fasce di età under 80 e che le dosi saranno 2, quanti morti dobbiamo ancora piangere? Quante attività dovranno ancora chiudere? Quanti ragazzi non avranno ancora diritto allo loro adolescenza e all'istruzione?
Vorrei sentire una gran voce che si leva perlomeno dai balconi ma neanche questo e probabilmente alle elezioni future ricompariranno e saranno votati ancora gli artefici di questa tragedia incontrollata.
Ero e sono stata sempre pacata nell'affrontare quello che la vita ci presenta sia nel privato che nel sociale, accettando l'ineluttabile e cercando soluzioni per la sopravvivenza sia fisica che mentale.
Ma quando vedo l'incapacità, la sciatteria e, peggio ancora, l'inettitudine di chi è preposto a risolvere le tragedie umane mi nasce una profonda rabbia.
Spero solo che l'avere provato una volta a non essere i garantiti dalla fame, dalla malattia, dalle difficoltà di sopravvivenza faccia nascere una maggiore empatia verso gli ultimi del mondo che molto peggio di così stanno da sempre.
Lo vedremo nelle future scelte morali e politiche ma purtroppo questa mancanza di reazione oggi mi fa sorgere dei dubbi.
Valeria Brando
Da: Valeria Brando
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