Perché? Storia di un sopruso!
Messaggio per Massimo Gramellini
Venerdì 9 aprile 2021 23:28:50
9 aprile 2021
Gentile dr. Gramellini,
mi rivolgo a Lei perché apprezzo molto l’onestà e la sensibilità che ritrovo nei suoi articoli e nel suo talk “Le parole della settimana”, e per questo vorrei portare alla sua attenzione due tra le cattive notizie che riguardano me e i miei coetanei.
Una breve presentazione e poi arriverò ai punti.
Mi chiamo Laura, ho 70 anni, vivo a Domodossola e sono candidata ad essere vaccinata con Astrazeca.
Ed ecco le notizie:
1. A proposito della campagna vaccinale e in particolare della patetica storia che si racconta a puntate su Astrazeca, mi sembra che intorno a questi due argomenti si intreccino in abbondanza ipocrisia, reticenze e ambiguità.
Prima ancora di iniziare la campagna vaccinale molti sono stati i proclami sulla necessità di vaccinare con assoluta priorità anziani e persone vulnerabili e fragili.
Tuttavia noi, ultrasessantacinquenni, ma non ancora ottantenni, generazioni di mezzo, evidentemente non abbastanza significativi e “scarsamente produttivi”, molti dei quali già affetti da un carico pesante di malattie croniche, noi che avremmo dovuto essere i più protetti, siamo stati messi ai margini.
Sì perché invece le porte dei centri vaccinali si sono aperte prima e più velocemente ad altre categorie e conseguentemente ad altre fasce di età, tanto che oggi la percentuale di immunizzati tra i 70-79 anni è la più bassa di tutte (dati aggiornati al 9 aprile, da “Il Sole 24 ore”).
Se invece confrontiamo le categorie: operatori sanitari, ospiti RSA, over 80, forze armate, personale scolastico, personale non sanitario (chi?), ALTRO (chi?), scopriamo che questo ALTRO raggruppa il numero più elevato di immunizzati, pari a 84. 403 (fonte “Il Sole 24 ore” – ho letto il suo pezzo di oggi “Altro e gli altri”).
E oggi se ne è accorto anche il Presidente Draghi!!!
A noi, ostaggi in casa nostra per un anno, perché così ci è stato raccomandato, e per non subire le conseguenze dei comportamenti irresponsabili di altri, a noi, che abbiamo ampiamente superato “il mezzo del cammin di nostra vita”, si continua a sottrarre tempo prezioso.
E inoltre, altra cattiva notizia: a noi tocca, ahimè Astrazeneca, il vaccino più discusso e meno affidabile!
E perché, a proposito di Astrazeneca, visto che sono state “somministrate” così tante “false verità”, dovremmo riceverlo senza timore? Perché, dopo che su Astrazeneca si è detto tutto e il contrario di tutto, noi, soggetti anche pensanti, dovremmo avere fiducia nel suddetto farmaco?
E inoltre perché, per avere la seconda inoculazione, dovremmo attendere 10-12 settimane dalla prima?
Perché non porsi delle domande o perché non essere spaventati o almeno diffidenti nonostante istituzioni, medici, politici e anche giornalisti, continuino a schierarsi a favore del vaccino?
Perché nessuna argomentazione su Astrazeneca (rischi-benefici. a cominciare da quella dell’Ema, ci convince!
Forse perché ci sono delle alternative che nessuno ci vuole proporre, ci sono altri vaccini, probabilmente più sicuri – vaccini dei quali nessuno cita i rischi-benefici - ma fino ad ora destinati in esclusiva a settori più nobili del nostro.
Insomma i privilegi continuano ad imperversare, tanto da rendere lo scenario attuale ancora più squallido, perché il pericolo riguarda tutti!
Tutto ciò proprio oggi che ognuno dovrebbe sentire di appartenere con pari dignità alla propria comunità, oggi che ogni persona ha più bisogno di avere la speranza, di toccare la giustizia, e di immaginare ancora un futuro, per quanto breve possa essere!
Grazie di cuore, dr. Gramellini, se leggerà questo mio messaggio e proverà a darmi qualche risposta!
Laura Luisi
Gentile dr. Gramellini,
mi rivolgo a Lei perché apprezzo molto l’onestà e la sensibilità che ritrovo nei suoi articoli e nel suo talk “Le parole della settimana”, e per questo vorrei portare alla sua attenzione due tra le cattive notizie che riguardano me e i miei coetanei.
Una breve presentazione e poi arriverò ai punti.
Mi chiamo Laura, ho 70 anni, vivo a Domodossola e sono candidata ad essere vaccinata con Astrazeca.
Ed ecco le notizie:
1. A proposito della campagna vaccinale e in particolare della patetica storia che si racconta a puntate su Astrazeca, mi sembra che intorno a questi due argomenti si intreccino in abbondanza ipocrisia, reticenze e ambiguità.
Prima ancora di iniziare la campagna vaccinale molti sono stati i proclami sulla necessità di vaccinare con assoluta priorità anziani e persone vulnerabili e fragili.
Tuttavia noi, ultrasessantacinquenni, ma non ancora ottantenni, generazioni di mezzo, evidentemente non abbastanza significativi e “scarsamente produttivi”, molti dei quali già affetti da un carico pesante di malattie croniche, noi che avremmo dovuto essere i più protetti, siamo stati messi ai margini.
Sì perché invece le porte dei centri vaccinali si sono aperte prima e più velocemente ad altre categorie e conseguentemente ad altre fasce di età, tanto che oggi la percentuale di immunizzati tra i 70-79 anni è la più bassa di tutte (dati aggiornati al 9 aprile, da “Il Sole 24 ore”).
Se invece confrontiamo le categorie: operatori sanitari, ospiti RSA, over 80, forze armate, personale scolastico, personale non sanitario (chi?), ALTRO (chi?), scopriamo che questo ALTRO raggruppa il numero più elevato di immunizzati, pari a 84. 403 (fonte “Il Sole 24 ore” – ho letto il suo pezzo di oggi “Altro e gli altri”).
E oggi se ne è accorto anche il Presidente Draghi!!!
A noi, ostaggi in casa nostra per un anno, perché così ci è stato raccomandato, e per non subire le conseguenze dei comportamenti irresponsabili di altri, a noi, che abbiamo ampiamente superato “il mezzo del cammin di nostra vita”, si continua a sottrarre tempo prezioso.
E inoltre, altra cattiva notizia: a noi tocca, ahimè Astrazeneca, il vaccino più discusso e meno affidabile!
E perché, a proposito di Astrazeneca, visto che sono state “somministrate” così tante “false verità”, dovremmo riceverlo senza timore? Perché, dopo che su Astrazeneca si è detto tutto e il contrario di tutto, noi, soggetti anche pensanti, dovremmo avere fiducia nel suddetto farmaco?
E inoltre perché, per avere la seconda inoculazione, dovremmo attendere 10-12 settimane dalla prima?
Perché non porsi delle domande o perché non essere spaventati o almeno diffidenti nonostante istituzioni, medici, politici e anche giornalisti, continuino a schierarsi a favore del vaccino?
Perché nessuna argomentazione su Astrazeneca (rischi-benefici. a cominciare da quella dell’Ema, ci convince!
Forse perché ci sono delle alternative che nessuno ci vuole proporre, ci sono altri vaccini, probabilmente più sicuri – vaccini dei quali nessuno cita i rischi-benefici - ma fino ad ora destinati in esclusiva a settori più nobili del nostro.
Insomma i privilegi continuano ad imperversare, tanto da rendere lo scenario attuale ancora più squallido, perché il pericolo riguarda tutti!
Tutto ciò proprio oggi che ognuno dovrebbe sentire di appartenere con pari dignità alla propria comunità, oggi che ogni persona ha più bisogno di avere la speranza, di toccare la giustizia, e di immaginare ancora un futuro, per quanto breve possa essere!
Grazie di cuore, dr. Gramellini, se leggerà questo mio messaggio e proverà a darmi qualche risposta!
Laura Luisi
Da: Laura Luisi
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