E se se parlassimo un po' più di nascite e meno di morti?
Messaggio per Massimo Gramellini
Mercoledì 21 aprile 2021 17:11:46
Carissimo dottor Gramellini,
sono una nonna e vorrei parlarle della cosa più meravigliosa del mondo: i bambini, la nostra gioia e il nostro futuro. Eppure ne nascono troppo pochi. Ogni sera siamo subissati dai numeri del Covid, il più drammatico dei quali è certamente quello dei morti. e sarebbe ancora più preoccupante se lo confrontassimo con quello delle nascite. So che ci vuole coraggio a mettere al mondo figli oggi, ma non posso fare a meno di pensare che il problema dei problemi, forse più del Covid e non certo solo da oggi, in Italia sia proprio questo. Le giustificazioni davanti alla scelta di non avere figli abbondano e vengono sbandierate dovunque; non c'è lavoro, quando c'è è precario, le donne che lavorano se restano incinte lo perdono o almeno non hanno la possibilità di fare carriera, chi accudisce i bambini se entrambi i genitori lavorano e via dicendo. Tutto giusto (forse), ma c'è un ma. Anzi ce ne sono molti. Prendiamone uno, per esempio; ho letto da qualche parte che, se andiamo avanti così, nel giro di qualche decennio la popolazione del nostro paese sarà dimezzata. E cosa ne sarà allora della nostra storia, della nostra lingua, della nostra economia? Meglio non pensarci. Non voglio convincere nessuno ad avere bambini, sia chiaro. Non credo di avere nessun verbo da diffondere. Ma una proposta ce l'avrei: ogni sera, dopo il numero dei morti, mandiamo in onda anche il numero delle nascite. Forse, come ho detto all'inizio, non sarà confortante, ma, per piccolo che sia, ci aiuterebbe a stemperare un po' il dramma della pandemia nelle immagini che le parole "nascita" e "bambino" portano con sé e magari anche a ricordare che una nuova vita è l'antidoto migliore contro la morte. E non mi fermerei qui; vogliamo far vedere qualche bambino in più in televisione? Possibile che si vedano solo i bambini "finti" della pubblicità o peggio quelli che cascano in continuazione su Paperissima e simili? Magari un bambino vero, con il gelato sciolto sulla maglietta e le ginocchia sbucciate, preso per mano da una mamma normale che gli sta spiegando chi sia il postino che è appena passato sul suo scooter, forse potrebbe ricordare a qualcuno come sia più piacevole e serena la vita con un bambino da portare a spasso.
sono una nonna e vorrei parlarle della cosa più meravigliosa del mondo: i bambini, la nostra gioia e il nostro futuro. Eppure ne nascono troppo pochi. Ogni sera siamo subissati dai numeri del Covid, il più drammatico dei quali è certamente quello dei morti. e sarebbe ancora più preoccupante se lo confrontassimo con quello delle nascite. So che ci vuole coraggio a mettere al mondo figli oggi, ma non posso fare a meno di pensare che il problema dei problemi, forse più del Covid e non certo solo da oggi, in Italia sia proprio questo. Le giustificazioni davanti alla scelta di non avere figli abbondano e vengono sbandierate dovunque; non c'è lavoro, quando c'è è precario, le donne che lavorano se restano incinte lo perdono o almeno non hanno la possibilità di fare carriera, chi accudisce i bambini se entrambi i genitori lavorano e via dicendo. Tutto giusto (forse), ma c'è un ma. Anzi ce ne sono molti. Prendiamone uno, per esempio; ho letto da qualche parte che, se andiamo avanti così, nel giro di qualche decennio la popolazione del nostro paese sarà dimezzata. E cosa ne sarà allora della nostra storia, della nostra lingua, della nostra economia? Meglio non pensarci. Non voglio convincere nessuno ad avere bambini, sia chiaro. Non credo di avere nessun verbo da diffondere. Ma una proposta ce l'avrei: ogni sera, dopo il numero dei morti, mandiamo in onda anche il numero delle nascite. Forse, come ho detto all'inizio, non sarà confortante, ma, per piccolo che sia, ci aiuterebbe a stemperare un po' il dramma della pandemia nelle immagini che le parole "nascita" e "bambino" portano con sé e magari anche a ricordare che una nuova vita è l'antidoto migliore contro la morte. E non mi fermerei qui; vogliamo far vedere qualche bambino in più in televisione? Possibile che si vedano solo i bambini "finti" della pubblicità o peggio quelli che cascano in continuazione su Paperissima e simili? Magari un bambino vero, con il gelato sciolto sulla maglietta e le ginocchia sbucciate, preso per mano da una mamma normale che gli sta spiegando chi sia il postino che è appena passato sul suo scooter, forse potrebbe ricordare a qualcuno come sia più piacevole e serena la vita con un bambino da portare a spasso.
Da: Patrizia
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