Un passaggio dall’Ucraina a Napoli

Messaggio per Massimo Gramellini

Martedì 15 marzo 2022 16:29:17
Un passaggio dall’ Ucraina a Napoli: Un messaggio per la Pace

Iniziativa di sostegno alla popolazione ucraina

Breve storia de [[IL BUS DELLA SOLIDARIETA’]]

Il veloce peggioramento degli eventi bellici, la drammaticità delle immagini diffuse dai media e le notizie sempre più inquietanti dai fronti di guerra, hanno scosso le coscienze di tutta l’umanità.
Cercare le “parole” per descrive quanto sta sconvolgendo l’Europa e il mondo intero può essere un esercizio improduttivo se non è accompagnato da una riflessione etica, profonda, soprattutto nei bambini e negli adolescenti.
Quindi, nelle persone di buona volontà… diventa impellente inventare dei “gesti concreti” per dare vero significato alla parola [[PACE]]
Un atto irrinunciabile per genitori, educatori, docenti, persone di scuola, per affermare, tutti insieme, pragmaticamente i valori di Libertà e di Amore che non potranno mai cadere sotto i colpi delle armi da fuoco.

Ecco l’iniziativa intrapresa dalla grande Comunità Educante
della Scuola dell’Infanzia e Primaria Statale “L. Vanvitelli” di Napoli:

Dopo aver accolto le ansie, il grido di dolore, la preoccupazione dei piccoli scolari, impauriti dalle notizie della guerra in Ucraina, ci si è mobilitati con riflessioni di gruppo, con spiegazioni da parte degli insegnanti, con disegni, bandiere arcobaleno, e attraverso la partecipazione alle numerose manifestazioni Pro-Pace del territorio.

Ma sono stati i bambini stessi a proporre di fare qualcosa di più.
Qualcosa di più concreto.

Così, tutti insieme, insieme alle famiglie, ai nostri amici, ai nostri conoscenti, abbiamo voluto raccogliere dei fondi, spontaneamente.
I primi sono state le monetine delle paghette settimanali dei bambini stessi, da 1, 2 euro, i loro regalini in soldi dei nonni, degli zii, per i loro compleanni, accompagnati da letterine amorevoli e colorate, destinate ai bambini ucraini.
Poi hanno fatto seguito contributi più consistenti dei tanti sostenitori che hanno creduto nell’iniziativa.
Nella visione visionaria di una Preside, (la sottoscritta) che ha dedicato ogni energia alla formazione delle nuove generazioni.

Cosi … è iniziato il viaggio di un Autobus da GranTURISMO che è arrivato fino in Polonia, e all’andata ha trasportato medicinali e presidi sanitari dei Centri di Raccolta e che al ritorno ha accompagnato a Napoli, madri e bambini ucraini, che hanno ricevuto una prima accoglienza nelle strutture sanitarie individuate dal Comune di Napoli, dalla ASL Napoli 1 Centro, dalla Prefettura, per essere successivamente ospitati presso parenti, amici e famiglie resesi disponibili attraverso i canali dell’ Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Napoli.

Il Bus della Solidarietà è partito da Napoli, nella notte tra venerdi 11 e sabato 12 marzo.
All’alba di Domenica 12 aveva a bordo 19 mamme e 21 bambini, che da Leopoli hanno raggiunto la stazione polacca di Przemysl, giusto venti minuti prima che fosse bombardato il corridoio di accesso alla Polonia.
Il Pullman della solidarietà ha ripercorso al ritorno, i circa 2.000 chilometri di distanza per arrivare Lunedi 15 marzo, di pomeriggio direttamente presso l’HUB Vaccinale più grande della città, sito all’interno della Mostra d’Oltremare, dove sono state esperite le prime procedure sanitario-burocratiche, a cura del personale medico ed infermieristico gestito dal Direttore Generale, dott. Ciro Verdoliva.
A seguire, si è provveduto ad una sistemazione in un Hotel Residence, annesso all’Ospedale del Mare.
Cosi Joanna, Katrina, Holga Alina, Tatiana e le altre e i loro splendidi bambini: Anastasia; Dimitry; Roman; Mark… hanno potuto finalmente ristorarsi e riposare.

A seguire poi, ciascun nucleo familiare, ha potuto raggiungere i propri parenti, gli amici, le famiglie che li hanno accolti, nelle diverse città e nei comuni limitrofi, in particolare quelli vesuviani.

Certo, l’iniziativa è simile a quella di tanti altri.
Ma si distingue da ogni altra.

E si distingue per il valore formativo ed educativo che ha assunto sin dall’inizio.
Per una importante Società Sportiva affermata nel mondo del calcio, è sicuramente più facile distogliere un po’ delle ingenti risorse disponibili, per fare la stessa cosa, percorrendo anche meno chilometri. (e comunque ben venga che sia stata fatta), ma il valore aggiunto che ha assunto la stessa azione, partendo dal basso, dalle monetine di ogni bambino, e con le enormi difficoltà burocratiche che è stato necessario superare, è incommensurabile.

Solo con gli esempi concreti ed incisivi si può spiegare ai nostri figli, come contrastare odio e violenza e si può veramente educare alla Convivenza Civile, che è presupposto di ogni Pace, da quella di una famiglia, a quella di un Paese, a quella del Mondo intero.

[[ Tutti parlano di pace ma nessuno educa alla pace. A questo mondo si educa per la competizione, e la competizione è l’inizio di ogni guerra. Quando si educherà per la cooperazione e per offrirci l’un l’altro solidarietà, quel giorno si starà educando per la PACE]]
Così scriveva (e praticava), la grande M. Montessori.

Per la realizzazione del progetto [[ll bus della solidarietà]] hanno contribuito, insieme ai tantissimi sostenitori:
-la ASL Napoli1 Centro con personale e strutture;
-L’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Napoli;
-l’associazione di volontari “SOS Vesuviana” con Stephan;
-l’Agenzia Turistica ScoopTravel -Tour Operator- da cui è partita la raccolta dei fondi;
-la Ditta Della Penna, che ha messo a disposizione autisti generosi e affidabili che non si sono risparmiati e hanno guidato “con amore”;
-la Ditta Vegezio Ristorazione, che ha offerto i cestini da viaggio;
insieme a tutte le persone di buona volontà che hanno finanziato e realizzato l’iniziativa.

Ma anche le buone azioni sono contagiose, non solo i virus, e cosi… sta iniziando anche un secondo giro … di Bus… l’iniziativa continuerà e siamo pronti a ripartire, per portare in sicurezza, lontano dalle bombe, altre mamme e altri bambini, che si spera possano al più presto riappropriarsi della propria vita.
Mentre numerose sono le disponibilità ad accogliere nuclei familiari ucraini, presso le proprie abitazioni.

Questo entusiasmo, che ha alimentato il desiderio di fare ancora… di donare di più… ci ha convinti che sia giusto diffondere, a-posteriori, l’iniziativa, affinché sia da spunto per tante altre, che potranno essere messe in atto, nonostante inizialmente, e volutamente, non si sia voluto coinvolgere stampa e tv, per tutelare la privacy dei nostri fratelli ucraini e per scongiurare controproducenti “spettacolarizzazioni”.

Cordiali saluti
Ida Francioni
Dirigente Scolastico
36° Circolo Didattico di Napoli 348-------
Da: Ida Francioni

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