Lockdown: le cifre dell'Europa

Messaggio per Matteo Salvini

Martedì 23 febbraio 2021 21:15:01
LOCKDOWN
Le chiacchiere si sprecano, i "dibattiti" televisivi imperversano, fiumi di inchiostro scorrono per informarci sul nulla. A tutti i livelli si fanno affermazioni improprie mentre i responsabili del disastro italiano si mostrano del tutto inconsapevoli dei gravissimi errori fatti nella gestione della peggiore crisi dal dopoguerra. Alle domande sulle chiusure i nostri politici rispondono citando immancabilmente i lockdowns di Germania, Francia e Inghilterra a giustificazione dei loro, ma dimenticano di dire che QUELLE CHIUSURE sono state e sono accuratamente programmate e abbondantemente finanziate. La reazione dei governi citati all’emergenza Covid è stata pronta, razionale ed efficace. Non si sono limitati a nevrotiche chiusure a singhiozzo, non pianificate malgrado il nutrito numero dei costosissimi "esperti" a disposizione. Con misure economiche eccezionali QUEI governi sono riusciti a tutelare la salute dei cittadini e a minimizzare i danni all’economia.

Una dettagliata analisi pubblicata dal « Think Tank » europeo Bruegel fornisce una interessante panoramica di come "gli altri" hanno reagito alla situazione straordinaria.
Gli stralci che seguono, tratti da una probabile traduzione dall’inglese, danno un’idea precisa delle cifre:

IL GOVERNO FRANCESE ha messo in campo «64 miliardi di spesa effettiva, inclusi circa 31 miliardi per il finanziamento della Cassa Integrazione e 8 miliardi per il Fondo di Solidarietà destinato alle piccole e medie imprese». Come il GOVERNO SPAGNOLO, ha "concesso sussidi MENSILI fino a 1. 500 Euro per gli autonomi con l’aggiunta di una compensazione fino a 10. 000 Euro in base alla riduzione del fatturato".

IL GOVERNO INGLESE ha stanziato " 3. 750 Sterline (4. 129 Euro) x 3 mesi per una perdita di profitto del 40%. " (…) e ha predisposto un nuovo schema di supporto all’occupazione finalizzato a proteggere milioni di lavoratori, estendendo il sostegno alle attività di impresa autonoma, abbattendo l’Iva al 15% per il segmento ospitalità e turismo e fornendo supporto alle imprese nel ripagare i debiti garantiti dallo Stato”.

IL GOVERNO TEDESCO elargito "9. 000/15. 000 Euro A FONDO PERDUTO una tantum AGLI AUTONOMI per perdite provate e assicurato finanziamenti garantiti dal governo federale fino a 800. 000 Euro per società con piu’ di 50 dipendenti (... ). Inoltre Berlino ha creato un Fondo di Stabilizzazione Economica per le grandi società. (…) (che) può concedere garanzie (... ) per le passività documentate dalle imprese dal 28 marzo 2020 al 31 dicembre 2021. Per questo progetto la Germania ha messo sul piatto 600 miliardi di cui 400 miliardi per le garanzie governative generate dal Covid19, 100 miliardi per la partecipazione diretta dello Stato ed altrettanti per il rifinanziamento attraverso la cassa KfW, omologo della nostra Cdp. (… E) ha anche creato un pacchetto di due miliardi per lo sviluppo delle start-up innovative (…) ».

IL GOVERNO BELGA, anche se con un po’ di ritardo, «si è mosso con un pacchetto di misure da 66 miliardi. Sono stati stanziati 4, 5 miliardi per lo slittamento delle imposte delle imprese, circa 4, 4 miliardi per i prestiti di società non finanziarie, piccole e medie imprese, autonomi e organizzazioni non-profit. Inoltre (…) ha previsto 50 miliardi di garanzie governative per le imprese in difficoltà. Interventi ad hoc sono stati varati per le diverse regioni».

IL GOVERNO ITALIANO ha erogato "600 Euro per gli autonomi. Due bonus straordinari di 1000 Euro (con mille paletti e non per tutti) " e altre miserie del genere come i "prestiti con garanzia dello Stato" anche loro
«imbrigliati» e uno slittamento a breve termine di qualche imposta.
Fuori dalla UE, un esempio di efficacia e di prudenza governativa viene dalla SVIZZERA. Con un provvedimento immediato, " il 13
MARZO 2020 il Consiglio Federale ha stanziato 10 miliardi di franchi, il 20 MARZO 2020 altri 32 miliardi di franchi" (Cfr. comunicato stampa). Con logica rigorosa, il GF ha decretato il lockdown SOLO di una parte degli esercizi fornendo a ciascun settore, insieme agli aiuti, precise disposizioni di comportamento per prevenire un tracollo improvviso che avrebbe messo in pericolo la stabilità economica del paese. A necessità provata, gli stanziamenti continuano.

I dati del Bruegel testimoniano senso di responsabilità e reazioni immediate che si spera caratterizzeranno il nuovo esecutivo.
Se è vero che l’Italia è il paese piu’ indebitato della UE - di certo non per colpa del popolo italiano, notoriamente grande risparmiatore - è vero pure che l’Italia è portata ad esempio per la severità del suo lockdown, ma c’è una terza verità che non ci fa onore: IL NOSTRO
PAESE E' NUMERO UNO PER IL CROLLO DELL'ECONOMIA, disastrata già prima della pandemia. Proprio la consapevolezza della precarietà della nostra situazione avrebbe dovuto e dovrebbe spingere chi ha responsabilità governative a gestire la crisi con doppia cautela. Non è quello che è accaduto. Il Conte 2 ha proceduto a tentoni indicendo chiusure irrazionali che hanno bloccato ogni attività produttiva. Ha inoltre aggravato la crisi con la MANCATA COMPENSAZIONE DELLE PERDITE.

Nonostante lo sfacelo fosse evidente, si è continuato a sprecare milioni di Euro in perfette idiozie come i bonus monopattini elettrici, i previsti e folli bonus telefonino, l’inutile acquisto di banchi a rotelle, PRIORITARI e utilissimi con le SCUOLE CHIUSE, le spese per costosi quanto ridicoli controlli a mezzo elicotteri, droni o motociclette speciali da spiaggia per inseguire bagnanti solitari, le pseudo lotterie-bonus-acquisti a esercizi chiusi e riaperti per l’occasione con conseguenti e prevedibilissimi assembramenti. Per non parlare dell’assurdità delle programmate “Primule” da 400. 000 Euro ciascuna “da installare in TUTTE le piazze d’Italia” per i vaccini… Per queste follie i fondi c’erano? E se c’erano, ci si chiede come mai non sia venuto in mente a nessuno di impiegarli SUBITO a sostegno delle imprese e a tutela dell’economia. Al contrario, ai piccoli imprenditori è stata data una buona spinta verso il baratro imponendo loro costose misure di risanamento, indicando date e decretando improvvisi prolungamenti della chiusura a qualche ora dalla prevista riapertura. Cio’ a dispetto delle forniture e del gasolio acquistati e delle riassunzioni del personale fatte dagli imprenditori. E’ accaduto ANCHE con il nuovo esecutivo. Un albergo o un ristorante chiuso per mesi non si riapre in 24 ore. Mentre mancavano le sovvenzioni, un fiume di denaro pubblico veniva disperso in mille rivoli fatti di mini provvedimenti-contentini «pro-consenso». Anche il reddito di cittadinanza, utilissimo per chi si trovi realmente in difficoltà, ha continuato ad essere erogato a chiunque senza alcun controllo. Se avessero ridotto senza indugi e drasticamente sprechi e spese inutili e corretto le decisioni sbagliate, si sarebbero recuperati i fondi che mancavano – ma mancavano davvero? – per impiegarli subito in sovvenzioni urgenti e ridurre gli effetti della pandemia.

Non si è capito che AIUTI CONCRETI, TAGLI NETTI ALLE PASTOIE BUROCRATICHE, CHIUSURE RAZIONALI e UNA RIDUZIONE ANCHE MINIMA DELL'IVA avrebbero portato una valanga di consensi, Renzi non avrebbe avuto campo per manovre acrobatiche da visibilità personale e il Conte 2 sarebbe ancora in carica.

Si sarebbe potuto, e SI POTREBBE ECONOMIZZARE ancora centinaia di migliaia di euro rinunziando ai 600 geni multidisciplinari, che costano un capitale al paese, sostituendoli con UN BRICIOLO DI RAZIOCINIO da pater familias, un minimo di IMPEGNO SERIO, TANTA COMPETENZA E TANTA, MA TANTA INTELLIGENZA che in questa occasione, purtroppo per noi, è stata ARABA FENICE. Il nuovo esecutivo riuscirà a ritrovare il mitologico uccellaccio? Vedremo.
Da: Anna

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