Matteo Salvini
Biografia
Matteo Salvini nasce il 9 marzo del 1973 a Milano. Iscrittosi alla Lega Nord a diciassette anni, ottiene il diploma classico al liceo "Manzoni" di Milano, e nel 1992 si iscrive alla facoltà di Storia dell'Università Statale (senza concludere gli studi). Nel frattempo lavora consegnando pizze a domicilio e, poco dopo, al "Burghy" della Galleria Vittorio Emanuele per pagarsi gli studi e le vacanze. Nel 1993 viene eletto consigliere comunale di Milano, mentre l'anno successivo diventa responsabile cittadino del Movimento Giovani Padani. Mantiene la carica fino al 1997, anno in cui è capolista nelle elezioni per il Parlamento della Padania. Matteo Salvini fa parte della corrente Comunisti Padani, che guadagna solo cinque seggi su un totale di oltre duecento.
Nel 1998 diventa segretario provinciale della Lega Nord a Milano, mentre l'anno successivo è direttore di Radio Padania Libera, emittente radiofonica leghista. Nel 1999, nel corso di una visita ufficiale dell'allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi a Palazzo Marino, si rifiuta di stringere la mano al titolare del Quirinale, dichiarando di non sentirsi rappresentato da lui.
Gli anni 2000
Nel 2001 sposa Fabrizia, giornalista di una radio privata di origini pugliesi, che nel 2003 gli dà un figlio, Federico. L'anno successivo abbandona la carica di segretario provinciale della Lega e diventa deputato al Parlamento Europeo: ottiene circa 14mila preferenze e viene eletto nella circoscrizione nord-ovest per la lista della Lega Nord, dopo la rinuncia di Umberto Bossi che preferisce la circoscrizione nord-est.
Sceglie come assistente parlamentare Franco Bossi, fratello di Umberto, e rimane a Strasburgo per due anni: è membro della Commissione per la Cultura e l'Educazione e sostituto per la Commissione per l'Ambiente, la Salute Pubblica e la Sicurezza Alimentare, oltre che membro della Delegazione per la Commissione Parlamentare Congiunta tra Unione Europea e Cile.
Nel 2006 Matteo Salvini viene sostituito da Gian Paolo Gobbo, venendo riconfermato consigliere comunale a Milano e ottenendo più di 3mila preferenze alle elezioni amministrative. Nello stesso periodo, dopo avere ottenuto la carica di capogruppo leghista in consiglio comunale, viene nominato vice-segretario nazionale della Lega Lombarda.
Nel 2008 Salvini viene eletto deputato alle elezioni politiche nella circoscrizione Lombardia: abbandona, però, Montecitorio l'anno successivo, quando viene nuovamente eletto al Parlamento Europeo. Nello stesso periodo, in occasione della presentazione alla stampa dei candidati leghisti alle elezioni per la Provincia di Milano, lancia una provocazione suggerendo di destinare alcuni vagoni della metropolitana esclusivamente ai milanesi e alle donne, per contrastare quella che viene definita come l'invadenza degli extra-comunitari. Le sue frasi alzano un polverone, e vengono stigmatizzate dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, mentre il pidiellino Aldo Brandirali, presidente della commissione Politiche Sociali di Palazzo Marino, che pure fa parte della sua stessa coalizione, riferendosi a Salvini parla di ferocia umanitaria e di ruolo diseducativo.
Sempre nel 2009 è protagonista di altri eventi controversi: durante la festa di Pontida viene ripreso dalle telecamere mentre canta un coro offensivo contro le persone di Napoli, suscitando la disapprovazione di esponenti politici sia di sinistra che di destra. In seguito si scusa per l'accaduto, giustificandosi con il fatto che i canti intonati erano semplici cori da stadio e provando a minimizzare la vicenda. Pochi mesi dopo si scaglia contro l'arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi (critico nei confronti della campagna di sgombero contro i rom voluta dal sindaco meneghino Letizia Moratti), e parla del cardinale come di una persona lontana dal sentimento collettivo incapace di identificare i rom come causa di numerosi problemi.
Matteo Salvini negli anni 2010
Nel 2012 Matteo Salvini diventa padre di Mirta, avuta dalla sua nuova compagna Giulia (conosciuta dopo il divorzio dalla prima moglie), e lascia il consiglio comunale milanese dopo essere stato eletto nuovo segretario della Lega Lombarda, sconfiggendo l'altro candidato Cesarino Monti con quasi 300 voti di scarto. Si ricandida al Parlamento italiano alle elezioni politiche del 2013 e viene eletto: tuttavia, il 15 marzo, prima giorno della legislatura, cessa il mandato e viene sostituito da Marco Rondini, per proseguire l'attività all'Europarlamento, dove fa parte del gruppo euroscettico di destra Europe of Freedom and Democracy.
A Strasburgo è membro della Delegazione per le relazioni con l'India, della Commissione per il Mercato Interno e la Protezione dei Consumatori e della Delegazione per le relazioni con la penisola coreana, oltre che sostituto nella Commissione per il Commercio Internazionale, nella Delegazione per le relazioni con il Sud Africa e nella Delegazione per le relazioni con il Canada. Nel mese di maggio del 2013 accusa il Ministro dell'Integrazione Cécile Kyenge di voler regolarizzare gli immigrati clandestini nonostante gli accadimenti recenti (poco prima un uomo ghanese a Milano aveva ucciso tre persone a colpi di piccone) e insinuando il rischio di istigazione a delinquere. Anche in questo caso le sue dichiarazioni suscitano la reazione sdegnata della politica: la Kyenge parla di accuse vergognose, mentre il Presidente del Consiglio Enrico Letta classifica le frasi di Salvini come fuori luogo.
A settembre del 2013 è protagonista, insieme con altri esponenti politici leghisti, di un sit-in a Ceto, in Valle Camonica, sulla strada statale 42, per sostenere gli operai di sette fabbriche del nord Italia che non possono più lavorare (in totale si tratta di più di 1400 dipendenti) a causa del sequestro all'Ilva di Taranto. Nello stesso periodo si candida come nuovo segretario della Lega, al posto di Roberto Maroni (che pure lo sostiene): le elezioni primarie del partito vanno in scena il 7 dicembre e lo incoronano nuovo segretario grazie all'82 % dei voti (più di 8mila preferenze in totale); l'altro candidato Umberto Bossi è ampiamente battuto.
Dal 2015 la sua nuova compagna è la conduttrice televisiva Elisa Isoardi.
La svolta politica del 2018
Alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 si presenta cambiando il nome del partito, togliendo la parola "Nord" e inserendo Salvini Premier. I risultati elettorali gli danno ragione: la Lega diventa il primo partito della coalizione di centro destra. La Lega (assieme a Forza Italia e Fratelli d'Italia) conquista anche le elezioni per la presidenza della Regione Lombardia con Attilio Fontana.
Dopo oltre 80 giorni dalla vittoria delle elezioni politiche - con la coalizione di centrodestra che vede la Lega accomunata a Forza Italia, di Berlusconi e Fratelli di Italia, di Giorgia Meloni - si arriva al 1° giugno con la formazione di un nuovo governo, la nascita del quale è affidata all'accordo tra Lega e Movimento 5 Stelle. Questi sono i partiti che più di tutti si impegnano a trovare dei punti comuni per la partenza di una nuova legislatura.
L'esecutivo nasce così sotto la presidenza del Professor Giuseppe Conte, proposto dai leader dei due partiti firmatari dell'accordo: Salvini e Luigi Di Maio. Nella formazione entrambi ricoprono la carica di vice presidente del Consiglio dei ministri. A Matteo Salvini spetta l'incarico come Ministro degli Interni.
Alle elezioni europee del 2019 Salvini porta la Lega a ottenere uno straordinario risultato: con oltre il 34% dei voti è uno dei partiti più votati in Europa.
Dopo le elezioni politiche del 2022 ricopre la carica di ministro delle Infrastrutture nel governo Meloni, nonché quella di vicepremier.
Frasi di Matteo Salvini
Foto e immagini di Matteo Salvini
Video Matteo Salvini
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Matteo Salvini. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Matteo Salvini.
Fermati, Salvini! Il tuo protagonismo mette nei guai il governo
Fermati, Salvini! Il tuo protagonismo fuori posto sta mttendo nei guai il governo. Lavora compatto con gli altri, non cercare ad ogni costo di apparire come il direttore dei lavori perché stai costringendo la Meloni a sbagliare una cosa dietro l'altra. Continuando cosi' non andrete lontano. La situazione è tale da non permettere divagazioni sul tema: dovete procedere dritti come fusi e separare immediatamente l'elettricita' dal gas sulle bollette. mettete in funzione subito le trivelle esistenti senza iniziare nuove ricerche. r a z i o c i n i o!
Matteo al Viminale. Punto
Fare il bene degli italiani significa anche Salvini al Viminale. Irresponsabile è chi non vuole legittimare un proprio alleato che si è guadagnato quel ruolo a suon di processi e si unisce al coro della sinistra! Qualcuno deve spiegare perché lo vede impresentabile. Unico politico a fare ciò che aveva promesso in campagna elettorale. Era stato votato per difendere i confini dell'Italia. Memoria corta? Esiste una motivazione valida per umiliare un proprio alleato, darlo in pasto a chi lo vede inadatto? Io credo di no se non la paura di una ripresa di consensi perché a Viminale Matteo farà sicuramente il bene del Paese.
Un atteggiamento indegno e irresponsabile
Dopo 10 anni si PD, si ha la piena possibilità di avere un goverrno forte, responsabile, serio ed efficace, con una maggioranza che gli consente di lavorare senza rischi di caduta e Slavini pensa solo a sé stesso, alla sua poltrona e alla Lega. O è impazzito o ha perso il cervello. Ti rendi conto che se fai cadere la meloni la lega sara' bandita dalla testa degli italiani e sparirete nel nulla? Dov'è finito i Salvini che ripeteva a disco di volere "solo il bene degli italiani" dai quali, come ha sempre detto, è pagato? ha sempre mentito spudoratamente! Dirigenti della lega: buttatelo fuori immediatamente prima che faccia il guoio!
In bocca al lupo Matteo
Salve Matteo, tra pochi giorni ci sono le elezioni
Sicuramente mi hai deluso in diverse occasioni ma riconosco in te qualità come: umiltà, passione e sensibilità su tanti temi che tanti trascurano ma soprattutto rischiare il carcere per difendere I confini della nostra bella Italia sono certa che nessun politico si sarebbe sognato di fare. Non ho dimenticato il Matteo di un tempo come tanti hanno fatto. Toni aggressivi, urlati non ti appartengono. Sei una persona onesta. Buona. Forza Matteo.
Il trionfo dei bronzi
Non di quelli di Riace, ma della faccia di qualcuno degli Onorevoli Deputati e Senatori della sinistra italiana, e non solo, in bella mostra su tutti i canali televisivi nazionali e non. Destra, sinistra o centro, in campagna elettorale, la politica ha sempre piu’ o meno mentito. Tuttavia altro sono le promesse che restano tali, altro è sentire chi ha governato ininterrottamente per 16 anni, dei quali 10 senza essere stato eletto, sbalordire gli elettori con affermazioni e toni da veri attori consumati che recitano con maestria il loro copione. Letta si è preso del tempo per crearla e del tempo per formare le liste dall’ammucchiata eterogenea che si è dimostrata difficile da pettinare per i tanti nodi che sono venuti al pettine, come c’era da aspettarsi. La non facile decisione non gli ha impedito di pensare comunque ad organizzare feste dell’Unità a ritmo continuo e di suonare ancora una volta il flauto magico delle promesse che dovrebbe incantare almeno i fedelissimi. A tale scopo, si è dedicato anche a discorsi dai toni gravi nei quali con aria solenne ha dichiarato: «Le nostre priorità (…) sono lavoro, ambiente, diritti, ma la scuola siamo noi come popolo: come cresciamo, come guardiamo il mondo, come viviamo gli uni con gli altri. Conoscere è vivere». Incredibile, ma vero, il Segretario del partito che ha governato piu’ a lungo il paese, che lo ha portato al dissesto attuale senza muovere un dito, che ha aumentato fino all’inverosimile le tasse, si accorge solo ora che in Italia c’è una scuola che «forma», o piuttosto dovrebbe formare, i cittadini. I governi PD & Co stando al potere, non si accorgevano nemmeno degli scioperi del personale scolastico mal pagato e costretto a lavorare in edifici fatiscenti. Non vedevano i gruppi di alunni costretti a trasferirsi in scuole vicine per problemi nelle loro. Hanno reagito rattoppando i soffitti delle aule quando sono caduti sulla testa degli allievi e hanno delegato ai sindaci il compito di sistemare da qualche parte gli alunni costretti ad emigrare dalla loro scuola divenuta inagibile. Hanno sempre trovato soluzioni di ripiego e messo nel dimenticatoio il ricordo di un evento non troppo lontano che ci ha sconvolto: il crollo della scuola S. Francesco Iovine di San Giuliano in Puglia. Bilancio: un’intera classe di prima elementare di 26 bambini, la maestra e 2 adulti morti sotto le macerie e 61 feriti in gran parte bambini. Parlano di scuola, ma dimenticano che quando sono intervenuti per “migliorarla” hanno dato il colpo di grazia alla formazione culturale dei giovani italiani trasformando gli esami di Stato in una vera farsa con la riforma Berlinguer (Governo Prodi). A parole faranno tutto, ma chi puo’ credere alle promesse di politici che, una volta conquistato il potere, si addormentano sugli scranni degli allori e per meglio dormire sonni felici, si mettono i tappi nelle orecchie e la mascherina sugli occhi. I fatti sono fatti e le miserevoli condizioni della scuola, lo stato di abbandono dell’ambiente, la dipendenza energetica da primato del nostro paese, il degrado che da anni lo affligge parlano ai cittadini piu’ di qualsiasi comizio. Quanto ai diritti, questi eccellenti affabulatori della politica si sono sempre fermati alle promesse, con l’eccezione degli abituali bonus di contentino e di qualche piu’ o meno generosa elargizione preserva-acquista consensi finanziati con il piu’ semplice dei procedimenti: una nuova tassa o l’aumento di una vecchia, come ha in programma di fare Letta per raggranellare l’astuto tesoretto di E 10.000. - da regalare ai diciottenni che, guarda caso, votano per la prima volta. Il 18 ottobre del 2021, governo Conte II, è stato “opportunamente” modificato l’articolo 58, comma 1 della Costituzione e soppresso il preesistente limite minimo dei 25 anni di età per il Senato. Con questa riforma, il numero dei giovani votanti dovrebbero aver raggiunto le 576. 700 unità. Per avere il tesoretto, ci saranno tutti. L’ennesimo spreco che ne deriva sarà di E 5.767.000. -. Questo è il buon governo della sinistra italiana. A riprova delle loro capacità e della loro efficacia basta ricordare che chi ignora il suo passato e promette mare e monti, è rimasto ozioso quando avrebbe potuto costringere i sindaci a ripulire le città dalle montagne di spazzatura, dai cinghiali, dai gabbiani e da topi grossi come porcellini, dall’inquinamento provocato dalle discariche abusive e dai complessi industriali da bonificare come l’Ilva, un colosso ex numero uno in Europa, indispensabile per l’economia del paese che si sta lasciando morire. A sentir parlare certi Onorevoli Senatori e Deputati di questo partito in particolare, si resta affascinati, ma anche sconcertati dalla facilità con la quale riescono ad affermare, con aria piu’ che convinta, che «bisogna finalmente attuare le riforme», «debellare la disoccupazione», «ridurre le tasse ai meno abbienti», “intervenire sul risanamento del paese”. Per il buon peso, qualcuno aggiunge anche “rivedere il cuneo fiscale” che in gran parte è opera loro. Ci vuole un coraggio da leoni, ma soprattutto una faccia di bronzo verace per parlare come fanno. Hanno dimostrato e dimostrano ogni giorno di usare il potere solo per modellare il sistema a loro uso e consumo. Il Rosatellum, la legge elettorale che adesso falsamente denigrano, ma che in 5 anni non hanno cambiato, è il loro capolavoro. Si ha l’impressione che il grande PD faccia funzione di una enorme agenzia di collocamento che recluta nelle sue fila chiunque ritenga possa portare voti o finanziamenti, dal potente al semplice cittadino al quale si concede magnanimamente il posto di portaborse o di spazzino comunale, anche se è un laureato, purché la sua famiglia, i suoi amici, i compaesani tutti informati dell’evento e speranzosi di cavare il ragno dal buco anche loro, portino acqua al suo mulino. Non si tralasciano neppure i novantacinquenni che hanno un nome come l’attuale candidatura della Lollobrigida a Latina ad opera del comunista Rizzo, di qualche virologo ambizioso o di chiunque sia apparso per svariati motivi piu’ di una volta sui giornali o in TV. Hanno creato e favorito la PD-dipendenza elargendo denaro pubblico a gogo’ sempre in forma assolutamente “costituzionale” presentando gli sprechi come “uno stipendio in piu’”, un bonus o un contributo una tantum, al solo scopo di accrescere il loro potere e di garantirsene la continuità. In sedici anni questa “politica” li ha messi in grado di muovere i fili dappertutto. Hanno assoggettato i grandi opportunisti facilitandone gli interessi perché è da loro che ricevono una buona parte dei finanziamenti che servono a sviluppare meglio i loro tentacoli divenuti tanto potenti da riuscire a distorcere, modificare, falsificare, pilotare tutto e tutti compresa la caduta di governi non graditi. Il centro-destra ha a che fare con una vera Idra di Lerna, il mitologico serpente dalle sette teste al quale se ne tagliava una, ne crescevano due. Come per l’Idra, bisognerebbe battere il PD con l’aiuto dei cittadini dunque in modo assolutamente legale e democratico, senza dimenticare pero’ di cauterizzare immediatamente le ferite per evitare che le sue teste rinascano moltiplicate come accade da anni. Malgrado i sondaggi, il compito si presenta a dir poco arduo visto il radicamento capillare delle spire di questo mostro che ha assoggettato il paese, gode di forti appoggi interessati e di leggi “costituzionali” che favoriscono il “sistema”. La campagna elettorale della sinistra è curiosamente imperniata sul pericolo del ritorno della dittatura fascista mentre la dittatura è già al governo in Italia da sedici anni, una dittatura di sinistra “costituzionalmente” corretta e molto abilmente mascherata da “democrazia”.
Destra, sinistra, centro, alleati o separati, quello che ogni italiano vorrebbe è che finalmente l’Italia fosse affidata a gente seria, competente, efficace e soprattutto capace di governare.
Nessuno dei candidati alla guida del paese parla seriamente di…
NESSUNO DEI CANDIDATI ALLA GUIDA DEL PAESE PARLA SERIAMENTE DI…
1. - RIDUZIONE DRASTICA DEGLI SPRECHI Secondo un rapporto dell’Ufficio Studi della CGIA di Mestre (Associazione Artigiani e Piccole imprese), ogni anno vengono SPRECATI SENZA RAZIOCINIO 200 MILIARDI DI EURO. In pratica, ogni anno i nostri politici “non si accorgono” di buttare dalla finestra l’EQUIVALENTE DI UN PNRR che ci è costato ulteriori 127 miliardi di debito che si sarebbe potuto evitare. Quello che questa pseudo campagna elettorale potrebbe evitare è la ripetizione continua del filo conduttore di tutti e tutto: “Non ci sono fondi” accompagnato dall’immancabile “La legge elettorale ci obbliga ad alleanze tecniche”. Probabilmente i PD hanno dimenticato che la legge l’hanno studiata e voluta loro guardandosi bene dal modificarla in 5 anni, mentre tutti fingono di non sapere che i fondi ci sarebbero se solo rinunciassero a sprecarli in acquisti di dubbia utilità come i banchi a rotelle o strapagati come le mascherine.
2. - RIDUZIONE DRASTICA DELLA TASSE e INTRODUZIONE DI UNA VERA TASSAZIONE PROGRESSIVA Le imprese, che i 5 Stelle e la sinistra sinistra escluderebbero da una eventuale riduzione delle imposte, pagano L’IVA, L’IRPEF, L’ADDIZIONALE IRPEF, L’IRI, L’IRAP, I CONTRIBUTI INPS sui dipendenti, L’INAIL sui dirigenti, L’IMU, l’IRES, LA TASI, LA TARI sui locali all’aperto, I DIRITTI COMUNALI CCIAA (Camera di Commercio competente), LE TASSE SULLA PUBBLICITA’ (cartelloni, insegne, targhe, ecc.), LE TASSE SUI RIFIUTI, LA TARI SUL VOLUME E SULLO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI, costi per lo smaltimento dei rifiuti speciali a parte. A questo stillicidio, i pentastellati e la sinistra vorrebbero aggiungere l’imposizione del salario minimo come suggerito, ma non imposto, dalla UE. Un’idea acchiappa voti all’intenzione dei disinformati, inattuabile con un 89% di contratti collettivi e perfino socialmente pericolosa per la situazione già precaria delle nostre piccole e medie imprese. Questa nuovo obbligo porterebbe indurre chi ignora le leggi a reclamare diritti non dovuti, potrebbe creare malintesi, disordini, licenziamenti, disoccupazione e perfino la fuoruscita obbligata delle aziende dai contratti collettivi. A riprova, la CISL, che non è certo un sindacato di destra, si è dichiarata contraria. Se la sinistra facesse il suo lavoro invece di agitarsi solo per garantirsi le poltrone, dovrebbe reclamare e promuovere per prima una tassazione corretta e proporzionata ai guadagni dei singoli e delle imprese. Un sistema di imposizione fiscale progressiva, sgradita a chi occupa un posto al sole, ridurrebbe la corruzione mentre l’accumulo di denaro costerebbe tanto caro da spingere gli insaziabili a rinunziarvi.
3. - RIDUZIONE DRASTICA DELLA BUROCRAZIA caotica, inefficiente e piena di obblighi superflui che rallentano lo sviluppo e i ritmi del lavoro indipendente rendendolo meno competitivo;
4. - INFORMATIZZAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE accompagnata da una piu’ che energica potatura di questa vecchia quercia ammalata per ringiovanirla e stimolarne la crescita con l’ASSUNZIONE DI GIOVANI QUALIFICATI. Allo scopo, si dovrebbe FAVORIRE LA FORMAZIONE TECNICA RIVALUTANDO GLI ISTITUTI PROFESSIONALI e INTRODURRE L’AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO E GRATUITO DEL PERSONALE ESISTENTE.
5. - RIDARE ONESTA’ E CREDIBILITA’ ALLO STATO
Un solo esempio del ladrocinio legalizzato perpetrato dallo Stato. Gli imprenditori pagano salari piu’ che dignitosi. Quando un lavoratore trova nella sua busta paga 1. 500 Euro, in realtà il suo datore di lavoro ne ha sborsati 3.000. Da questa somma, lo Stato preleva il 50%, ma non gli basta perché, dalla busta-paga del dipendente, sottrae ancora il 25%, pari a E 375 per un incasso totale di E 1. 875 mentre il lavoratore puo’ disporre di soli E 1. 125 / 3.000. Da qui gli stipendi da fame. Il tanto odiato «padrone» metterebbe volentieri nella busta paga dei suoi dipendenti la differenza invece di regalarla al fisco che già gli prosciuga altrimenti la cassa. Queste condizioni e i contratti collettivi rendono impossibile l’introduzione del salario minimo obbligatorio.
Al potere dal 2011, Il PD e i suoi compagni, sono responsabili al 90% dell’attuale situazione del paese. Dovrebbero essere loro i primi a presentare programmi atti a correggere gli errori che hanno fatto e proporsi di riportare la gestione delle finanze al rispetto del cittadino e delle imprese. Viceversa, mostrano senza vergogna di volere uno Stato sempre piu’ avido. Com’è loro abitudine tornano a proporre nuove tasse come un’altra patrimoniale o nuovi aumenti delle stesse come la proposta di “ritoccare” la tassa di successione. Lo scopo è ancora una volta di partito: costituire un “tesoretto” da offrire, guarda caso, ai diciottenni che votano per la prima volta. Pur di salvare sé stesso, i suoi amici e la loro poltrone, Letta, novello Diogene, si è messo alla ricerca spasmodica di ogni possibile alleato, di qualsiasi idea o provenienza. La sua “campagna elettorale” è una vera e propria campagna acquisti sfacciata e indecorosa. Le ammucchiate, anche se eterogenee, sono quello che ci vuole per continuare a galleggiare da veri maestri dell’inciucio che li ha tenuti “costituzionalmente” al potere par 10 anni a dispetto dell’assenso dei cittadini. I Segretario del PD non dimentica mai di “costituzionalizzare” le sue mosse. Anche in questa occasione ha tirato fuori la Costituzione che afferma di “proteggere” mentre si erge a paladino di tutto e di tutti: protegge gli italiani dal pericolo fascista, protegge il buon nome dell’Italia dal possibile, infamante appellativo di «dittatura fascista», si preoccupa e protegge chiunque e qualunque cosa, tranne quelli che avrebbe il dovere di proteggere, quelli che per tradizione credono ancora nella sinistra e la votano convinti che salvaguarderà i loro interessi. I fatti provano il contrario.
6. - REALIZZARE L’EQUIPARAZIONE DEGLI EMOLUMENTI DEI NOSTRI POLITICI CON QUELLI DEI LORO COLLEGHI EUROPEI. UNA PURA UTOPIA senza soluzioni possibili. Basta consultare le tante statistiche e gli articoli (Money. it, La Repubblica, ecc.) che mettono a confronto le remunerazioni dei parlamentari italiani con quelle dei colleghi europei, americani e di tanti altri paesi, per restare senza parole: in tutti i casi il primato spetta all’Italia.
Da quanto precede, è facile dedurre che, come i polli fuggirebbero davanti ad un forno acceso, molti dei nostri politici fuggono davanti alla sola idea di realizzare le “difficilissime” riforme sopra elencate che ridurrebbero seriamente i loro privilegi dunque continueranno sempre e soltanto a parlarne.
Una curiosità che fa paura: la panoramica dei partiti italiani
Sapevate che i partiti fossero molti, ma non immaginavate quanti. Ho spesso ripetuto che i partiti in Italia nascono come funghi per ragioni finanziarie, fiscali e di piccole leaderships già spiegate in altra occasione. Ritroverete facilmente l'elenco che segue su Internet, corredato della lista dei partiti del passato e vi accorgerete come il 90% di questi partiti sono imperniati su distinguo da vingola in piu' o virgola in meno. Solo un cieco non vedrebbe che la frammentazione estrema ha scopi ben precisi e personali.
Indicazioni:
PARTITO, LEADER, COLLOCAZIONE, IDEOLOGIE PRINCIPALI Camera dei deputati, Senato della Repubblica, Parlamento Europeo, Consigli regionali.
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Alternativa (Alt) Pino Cabras
Trasversale
Populismo
Azione (A)
Carlo Calenda
Centro / Centro-sinistra Liberalismo sociale
Socialismo liberale
Coraggio Italia (CI)
Luigi Brugnaro
Centro / Centro-destra
Liberalismo conservatore
Cambiamo! (C!) [a]
Giovanni Toti
Centro / Centro-destra
Conservatorismo liberale
Vinciamo Italia (VI) Marco Marin
Centro / Centro-destra
Liberalismo conservatore
Articolo Uno (Art. 1)
Roberto Speranza
Centro-sinistra / Sinistra
Socialdemocrazia
(in LeU)
Europa Verde (EV)
Angelo Bonelli
Eleonora Evi
Centro-sinistra
Ambientalismo
Italexit[c]
Gianluigi Paragone
Trasversale
Euroscetticismo
L’Italia C’è
Piercamillo Falasca Centro
Liberalismo
Ambiente 2050 Davide Crippa
Federico D'Incà
Centro-sinistra
Ambientalismo
Unione di Centro (UDC)
Lorenzo Cesa
Centro
Cristianesimo democratico
(in FI)
Noi con l'Italia (NcI)
Maurizio Lupi
Centro
Cristianesimo liberale
+Europa (+E) [d]
Benedetto Della Vedova
Centro
Liberalismo
Europeismo
Sinistra Italiana (SI)
Nicola Fratoianni
Sinistra
Ecosocialismo
Socialismo democratico
(in LeU)
Partito Socialista Italiano (PSI)
Enzo Maraio
Centro-sinistra
Socialdemocrazia
èViva (èV)
Francesco Laforgia
Sinistra
Socialismo democratico
1 / 630
(in LeU)
1 / 321
(in LeU)
0 / 76 0 / 897
Centro Democratico (CD) Bruno Tabacci
Centro
Centrismo
Green Italia (GI)
Annalisa Corrado
Carmine Maturo Sinistra
Ambientalismo
Destra Liberale Italiana (DLI) Anna Cinzia Bonfrisco
Centro-destra
Liberalismo conservatore
(in LSP)
noi Di Centro (nDC) [a]
Clemente Mastella
Centro
Cristianesimo democratico
Nuovo PSI (NPSI)
Stefano Caldoro
Centro
Socialismo liberale
(in FI)
Moderati
Giacomo Portas
Centro
Liberalismo
(in IV)
R2020 Sara Cunial
Trasversale
Populismo
Antivaccinismo
Identità e Azione (IDeA) [a]
Gaetano Quagliariello
Centro-destra
Cattolicesimo liberale
Insieme
Giancarlo Infante
Eleonora Mosti
Maurizio Cotta Centro
Popolarismo
(in CD)
Movimento Animalista Michela Vittoria Brambilla
Trasversale
Animalismo
(in FI)
Partito Pensionati (PP) Carlo Fatuzzo
Centro
Tutela dei pensionati
(in FI)
Patria e Costituzione (PeC) Stefano Fassina
Sinistra
Sovranismo di sinistra
(in LEU)
Rinascimento
Vittorio Sgarbi
Centro-destra
Tutela del patrimonio
artistico e paesaggistico
Verde è Popolare
Gianfranco Rotondi
Centro
Cristianesimo democratico
1 / 630
(in FI)
0 / 321 0 / 76 0 / 897
Ancora Italia (AI)
Francesco Toscano Trasversale
Sovranismo
0 / 630 1 / 321 0 / 76 0 / 897
Centristi per l'Europa (CpE) Pier Ferdinando Casini
Centro
Cristianesimo democratico
0 / 630 1 / 321
(in Aut.)
0 / 76 0 / 897
Europeisti[a]
Raffaele Fantetti
Centro
Liberalismo
Europeismo
0 / 630 1 / 321 0 / 76 0 / 897
Italia dei Valori (IdV)
Ignazio Messina
Centro-sinistra
Populismo
0 / 630 1 / 321 0 / 76 0 / 897
Partito Comunista (PC) Marco Rizzo
Estrema sinistra
Comunismo
0 / 630 1 / 321 0 / 76 0 / 897
Potere al Popolo! (PaP)
Giuliano Granato
Marta Collot Estrema sinistra
Anticapitalismo
0 / 630 1 / 321 0 / 76 0 / 897
Partito della Rifondazione Comunista (PRC) Maurizio Acerbo
Sinistra / Estrema sinistra
Comunismo
0 / 630 1 / 321 0 / 76 0 / 897
1. ^ Salta a: a b c d Partito federato in Italia al Centro (IaC)
2. ^ a cui si aggiunge Marc Tarabella, eletto in Belgio con il Partito Socialista, che ha aderito ad Articolo Uno nel 2021.
3. ^ Partito federato con Partito Valore Umano (PVU)
4. ^ Partito che include Radicali Italiani e Forza Europa.
Partiti regionali e locali rappresentati nel parlamento italiano o nel parlamento europeo[modifica | modifica wikitesto]
Partito Leader Collocazione Ideologia principale Camera dei deputati Senato della Repubblica Parlamento Europeo
Südtiroler Volkspartei (SVP) Arno Kompatscher
Centro
Autonomismo
Popolarismo
3 / 630
(in Min. ling.)
3 / 321
(in Aut.)
1 / 76
Autonomia Responsabile (AR) Renzo Tondo
Centro-destra
Autonomismo
1 / 630
(in NcI)
0 / 315 0 / 76
Sicilia Futura (SF)
Salvatore Cardinale
Centro
Autonomismo
1 / 630
(in CD)
0 / 321 0 / 76
Fassa Luca Guglielmi Centro-destra
Cristianesimo democratico
0 / 630 1 / 321
(in LSP)
0 / 76
La Puglia in Più Dario Stefàno
Centro-sinistra
Socialdemocrazia
0 / 630 1 / 321
(nel PD)
0 / 76
Partito Sardo d'Azione (PSd'Az) Christian Solinas
Centro-destra
Autonomismo
0 / 630 1 / 321
(in LSP)
0 / 76
Union Valdôtaine (UV)
Erik Lavévaz
Centro
Autonomismo
0 / 630 1 / 321
(in Aut.)
0 / 76
Partiti rappresentativi degli italiani all'estero presenti nel parlamento italiano o nel parlamento europeo[modifica | modifica wikitesto]
Partito Leader Collocazione Ideologia principale Camera dei deputati Senato della Repubblica Parlamento Europeo
Movimento Associativo Italiani all'Estero (MAIE) Ricardo Antonio Merlo
Centro
Tutela degli italiani residenti all'estero
2 / 630
(in CI)
1 / 321 0 / 76
Unione Sudamericana Emigrati Italiani (USEI)
Eugenio Sangregorio
Centro-destra
Tutela degli italiani residenti all'estero
1 / 630 0 / 321 0 / 76
Partiti rappresentati solo al Parlamento europeo[modifica | modifica wikitesto]
Partito Leader Collocazione Ideologia principale Camera dei deputati Senato della Repubblica Parlamento Europeo Consigli regionali
Democrazia Solidale (DemoS) Paolo Ciani Centro-sinistra
Cristianesimo sociale
0 / 630 0 / 321 1 / 76
(Nel PD)
3 / 897
Sud in Testa Andrea Caroppo
Centro-destra
Meridionalismo
0 / 630 0 / 321 1 / 76
(In FI)
0 / 897
Rinascita Repubblicana Francesca Donato
Destra
Sovranismo
0 / 630 0 / 321 1 / 76 0 / 897
Partiti extraparlamentari[modifica | modifica wikitesto]
Partiti con rappresentanza nei consigli regionali[modifica | modifica wikitesto]
Partito Leader Collocazione Ideologia principale Camera dei deputati Senato della Repubblica Parlamento Europeo Consigli regionali
Popolari per l'Italia (PpI) Mario Mauro
Centro/Centro-destra
Cristianesimo democratico
0 / 630 0 / 321 0 / 76 2 / 897
Possibile
Beatrice Brignone
Sinistra
Socialdemocrazia
0 / 630 0 / 321 0 / 76 1 / 897
Partiti senza rappresentanza nei consigli regionali[modifica | modifica wikitesto]
Partito Leader Collocazione Ideologia principale
Alleanza di Centro (AdC)
Francesco Pionati
Centro
Cristianesimo democratico
Alleanza Liberaldemocratica per l'Italia (ALI)
Franco Turco Centro
Liberalismo
Alternativa Popolare (AP)
Paolo Alli
Centro
Popolarismo
Azione Civile (AC) Antonio Ingroia
Sinistra
Politiche anti-corruzione
Buona Destra Filippo Rossi Centro-destra
Liberalismo
Democrazia Atea (DA) Carla Corsetti Sinistra
Ateismo
Socialismo libertario
Democrazia Cristiana (DC)
Denis Martucci Centro
Cristianesimo democratico
Democrazia Cristiana (DC)
Angelo Sandri Centro
Cristianesimo democratico
Democrazia Cristiana (DC)
Annamaria Ciammetti Centro
Cristianesimo democratico
Democrazia Cristiana (DC)
Renato Grassi Centro
Cristianesimo democratico
Democrazia Cristiana (DC)
Franco De Simoni Centro
Cristianesimo democratico
Democrazia Cristiana (DC)
Nino Luciani Centro
Cristianesimo democratico
Democrazia e Autonomia (DemA)
Luigi de Magistris
Sinistra
Progressismo
Democrazia Liberale (DL) Vincenzo Palumbo
Centro-destra
Liberalismo
Dieci Volte Meglio (10VM) Enrico Maria Bozza Centro
Liberalismo
Forza Nuova (FN)
Roberto Fiore
Estrema destra
Neofascismo
Fronte Nazionale (FN)
Adriano Tilgher
Estrema destra
Neofascismo
Fronte Verde (FV) Vincenzo Galizia Trasversale
Ambientalismo
Generazioni Future (GF) Ugo Mattei
Sinistra
Ambientalismo
Grande Nord (GN)
Roberto Bernardelli
Trasversale
Federalismo
Il Popolo della Famiglia (PdF)
Mario Adinolfi
Centro-destra
Conservatorismo sociale
Italia in Comune (IiC)
Federico Pizzarotti
Centro-sinistra
Progressismo
Italia Reale (IR)
Massimo Mallucci Destra
Monarchismo
Liberal Democratici (LD)
Italo Tanoni
Centro
Liberalismo
Liberisti Italiani Andrea Bernaudo Centro-destra
Liberismo
Movimento 24 Agosto - Equità Territoriale (M24AET) Pino Aprile
Trasversale
Meridionalismo
Movimento 3V (M3V) Luca Teodori Trasversale
Antivaccinismo
Movimento Fascismo e Libertà (MFL)
Carlo Gariglio Estrema destra
Neofascismo
Movimento Idea Sociale (MIS)
Raffaele Bruno Estrema destra
Neofascismo
Movimento Sociale Fiamma Tricolore (MSFT)
Daniele Cerbella Estrema destra
Neofascismo
Nuova Italia Unita (NIU) Massimiliano Panero Estrema destra
Nazionalismo
Nuovi Orizzonti per l'Italia (NOI) Elisabetta Trenta
Centro-sinistra
Populismo
Nuovo CDU (NCDU)
Mario Tassone
Centro
Cristianesimo democratico
Nuovo MSI (NMSI)
Gaetano Saya
Estrema destra
Neofascismo
Nuovo Partito d'Azione (NPdA) Pino A. Quartana Sinistra
Socialismo liberale
Partito Animalista Italiano (PAI)
Cristiano Ceriello Trasversale
Animalismo
Partito Comunista dei Lavoratori (PCL)
Marco Ferrando
Estrema sinistra
Comunismo
Trotskismo
Partito Comunista Italiano (PCI)
Mauro Alboresi Estrema sinistra
Comunismo
Partito degli Europei e Liberali (PEL) Franco Paolo Aquaro Centro-destra
Liberalismo
Partito dei CARC (P. CARC)
Pietro Vangeli Estrema sinistra
Comunismo
Partito del Sud (PdS) Natale Cuccurese Sinistra
Meridionalismo
Partito di Alternativa Comunista (PdAC) Francesco Ricci Estrema sinistra
Comunismo
Trotskismo
Partito Gay Fabrizio Marrazzo Trasversale
Tutela dei diritti LGBT
Partito Liberale Italiano (PLI)
Roberto Sorcinelli Centro
Liberalismo
Partito Marxista-Leninista Italiano (PMLI)
Giovanni Scuderi
Estrema sinistra
Comunismo
Marxismo-leninismo
Partito Pensiero e Azione (PPA) Antonio Piarulli Centro
Liberalismo
Partito Pirata Italiano (PPIT)
Maria Rosaria lo Muzio Trasversale
Democrazia liquida
Partito Repubblicano Italiano (PRI)
Corrado De Rinaldis Saponaro Centro
Liberalismo
Partito Socialista Democratico Italiano (PSDI)
Carlo Vizzini
Centro-sinistra
Socialdemocrazia
Partito Umanista (PU)
Giovanna Ubaldeschi Sinistra
Umanismo
Partito Valore Umano (PVU) Maurizio Sarlo Trasversale
Umanesimo
Riconquistare l'Italia (RI) Stefano D'Andrea Trasversale
Sovranismo
Sinistra Anticapitalista (SA)
Franco Turigliatto
Estrema sinistra
Comunismo
Trotskismo
Solidarietà - Libertà, Giustizia e Pace Piero Pirovano Centro
Cristianesimo sociale
Sud Chiama Nord Cateno De Luca
Trasversale
Meridionalismo
Volt Italia
Gianluca Guerra
Eliana Canavesio Centro-sinistra
Federalismo europeo
Vox Italia
Marco Pipino Trasversale
Sovranismo
Partiti locali e regionali[modifica | modifica wikitesto]
Partiti con rappresentanza nel proprio consiglio regionale[modifica | modifica wikitesto]
Partito Consiglio locale Seggi
Liga Veneta
Consiglio regionale del Veneto
33 / 51
Lega Lombarda
Consiglio regionale della Lombardia
32 / 80
Südtiroler Volkspartei (SVP)
Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano
15 / 35
Partito Sardo d'Azione (PSd'Az)
Consiglio regionale della Sardegna
11 / 60
Union Valdôtaine (UV)
Consiglio regionale della Valle d'Aosta
7 / 35
DiventeràBellissima (#DB)
Assemblea regionale siciliana
6 / 70
Partito Progressista (PP)
Consiglio regionale della Sardegna
5 / 60
Team K (TK)
Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano
4 / 35
Partito Autonomista Trentino Tirolese (PATT)
Consiglio della provincia autonoma di Trento
3 / 35
Verdi del Sudtirolo/Alto Adige (Verdi–Grüne–Vërc) Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano
3 / 35
Autonomia Responsabile (AR)
Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia
1 / 49
Puglia Popolare (PP)
Consiglio regionale della Puglia
3 / 51
Idea Sardegna Consiglio regionale della Sardegna
3 / 60
Movimento per la Nuova Autonomia (MNA)
Assemblea regionale siciliana
3 / 70
Riformatori Sardi (RS)
Consiglio regionale della Sardegna
3 / 60
Alliance Valdôtaine (AV)
Consiglio regionale della Valle d'Aosta
2 / 35
Pour l'Autonomie - Per l'Autonomia (PlA)
Consiglio regionale della Valle d'Aosta
2 / 35
Movimento 4 Ottobre (M4O) Consiglio regionale del Piemonte
2 / 51
Civica Trentina Consiglio della provincia autonoma di Trento
2 / 35
Die Freiheitlichen (dF)
Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano
2 / 35
Süd-Tiroler Freiheit (STF)
Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano
2 / 35
Patto per l'Autonomia (PpA)
Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia
2 / 49
Progetto FVG Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia
2 / 49
Noi Campani (NC)
Consiglio regionale della Campania
2 / 51
MOUV' Consiglio regionale della Valle d'Aosta
1 / 35
Rete Civica VdA Consiglio regionale della Valle d'Aosta
1 / 35
Stella Alpina (SA)
Consiglio regionale della Valle d'Aosta
1 / 35
Movimento Lombardi Civici Europeisti Consiglio regionale della Lombardia
1 / 80
Autonomisti Popolari Consiglio della provincia autonoma di Trento
1 / 35
Fassa Consiglio della provincia autonoma di Trento
1 / 35
Futura Trentino (Futura) Consiglio della provincia autonoma di Trento
1 / 35
Onda Civica Trentino (OCT) Consiglio della provincia autonoma di Trento
1 / 35
Progetto Trentino (PT) Consiglio della provincia autonoma di Trento
1 / 35
Unione per il Trentino (UpT)
Consiglio della provincia autonoma di Trento
1 / 35
Enzian Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano
1 / 35
Perspektiven für Südtirol (PfS) Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano
1 / 35
Movimento Regione Futura Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia
1 / 49
Slovenska Skupnost (SSk)
Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia
1 / 49
Liga Veneta Repubblica (LVR)
Consiglio regionale del Veneto
1 / 51
Rete Civica - Progetto Emilia-Romagna Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna
1 / 50
Civitas Umbria Consiglio regionale dell'Umbria
1 / 21
POP idee in Movimento (POP) Consiglio regionale del Lazio
1 / 51
Azione Politica (AP) Consiglio regionale dell'Abruzzo
1 / 31
L'Italia è Popolare (L'IèP)
Consiglio regionale della Campania
1 / 51
Cantiere Popolare (CP)
Assemblea regionale siciliana
1 / 70
Ora - Sicilia al Centro (ORA) Assemblea regionale siciliana
1 / 70
Sicilia Futura (SF)
Assemblea regionale siciliana
2 / 70
Sicilia Vera (SV)
Assemblea regionale siciliana
1 / 70
Fortza Paris (FP)
Consiglio regionale della Sardegna
1 / 60
Saregna 20Venti (S20V) Consiglio regionale della Sardegna
1 / 60
Partiti senza rappresentanza nel proprio consiglio regionale[modifica | modifica wikitesto]
Valle d'Aosta[modifica | modifica wikitesto]
• Nuova Valle d'Aosta
• Pays d'Aoste Souverain
• Pour Notre Vallée (PNV)
• Valle d'Aosta Futura
• Vda Ensemble
• Vdalibra
Piemonte[modifica | modifica wikitesto]
• Verdi Verdi (VV)
Liguria[modifica | modifica wikitesto]
• Polis
Lombardia[modifica | modifica wikitesto]
• Alleanza Civica
Trentino-Alto Adige[modifica | modifica wikitesto]
• Autonomia Dinamica
• Centro Popolare (CP)
• Popoli Liberi - Freie Völker
• Union Autonomista Ladina (UAL)
• Unitalia
Friuli-Venezia Giulia[modifica | modifica wikitesto]
• Front Furlan (FF)
• Movimento Friuli (MF)
Veneto[modifica | modifica wikitesto]
• Partito dei Veneti (PdV)
• Progetto NordEst (PNE)
• Sanca Veneta (SV)
Toscana[modifica | modifica wikitesto]
• Movimento Autonomista Toscano (MAT)
Campania[modifica | modifica wikitesto]
• Democrazia Federalista (DF)
• Noi Sud (NS)
• PER le Persone e la Comunità (PER)
• Repubblicani Democratici (RD)
Puglia[modifica | modifica wikitesto]
• La Puglia in Più
• Lega d'Azione Meridionale (LAM)
• Movimento Politico Schittulli (MPS)
Basilicata[modifica | modifica wikitesto]
• Popolari Uniti (PU)
• Realtà Italia (RI)
Calabria[modifica | modifica wikitesto]
• Autonomia e Diritti (AeD)
• I Demokratici (DKR)
• Tesoro Calabria
Sicilia[modifica | modifica wikitesto]
• Idea Sicilia (IS)
• Noi Siciliani (NS)
• Partito Socialista Siciliano (PSS)
• Siciliani Liberi
• Unione dei Siciliani
Sardegna[modifica | modifica wikitesto]
• Autodeterminatzione (ADN)
• Indipendèntzia Repùbrica de Sardigna (IRS)
• Liberu - Lìberos Rispetados Uguales (Liberu)
• Partito dei Sardi (PdS)
• Progetu Repùblica de Sardigna (ProgReS)
• RossoMori (RM)
• Sardigna Natzione Indipendentzia (SNI)
• Unidos
• Unione dei Sardi (UdS)
• Unione Popolare Cristiana (UPC)
•
• Renouveau Valdôtain (2006-2010)
• Fédération Autonomiste (1998-2014)
• Autonomie Liberté Participation Écologie (2010-2019)
• Union Valdôtaine Progressiste (2013-2019)
Piemonte[modifica | modifica wikitesto]
• Unione Ossolana per l'Autonomia (1977-anni '80)
• Union Piemontèisa (1981-1992)
• Lega Padana Piemont (2001-2011)
Lombardia[modifica | modifica wikitesto]
• Autonomia Alleanza Lombarda (1989-1996)
• Lega Alpina Lumbarda (1992-1996)
• Lega per l'Autonomia - Alleanza Lombarda (1996-2009)
• Lega Padana Lombardia (2001-2011)
• Popolari Retici (1997-2018 ca.)
Trentino-Alto Adige[modifica | modifica wikitesto]
• Tiroler Heimatpartei (1963-1968)
• Soziale Fortschrittspartei Südtirols (1966-1978)
• Partito Popolare Trentino Tirolese (1948-1982)
• Sozialdemokratische Partei Südtirols (1973-1983)
• Neue Linke/Nuova Sinistra (1978-1983)
• Partei der Unabhängigen (1972-1988)
• Südtiroler Heimatbund (1974-1989)
• Freiheitliche Partei Südtirols (1988-1992)
• Unione Democratica dell'Alto Adige (1993-2008)
• L'Alto Adige nel Cuore (2013-2018)
• Unione Autonomista Trentino Tirolese (1982-1988)
• Autonomia Integrale (1982-1988)
• Lega Autonomia Trentino (1993-1996)
• Autonomia Integrale - Federazione Autonomista Regionale (1996-2000)
• Trentino Domani (1998-2003)
• Autonomisti Trentini - Genziane (2000-2007)
• Civica Margherita (1998-2008)
• Leali al Trentino (2003-2015 ca.)
• Civica Trentina (2013-2019)
• Bürger Union für Südtirol (1989-2020)
• Agire per il Trentino (2015-2020)
Veneto[modifica | modifica wikitesto]
• Union del Popolo Veneto (1987-1995)
• Movimento Nordest (1997-2000 ca.)
• Lega Autonomia Veneta (1992-2001)
• Veneto per il PPE (2006-2009 ca.)
Friuli-Venezia Giulia[modifica | modifica wikitesto]
• Lista per Trieste (1978-2006)
• Lega Autonomia Friuli (1993-2018)
• Unione Friuli (1997-primi anni 2000)
Toscana[modifica | modifica wikitesto]
• Più Toscana (2012-2015)
Molise[modifica | modifica wikitesto]
• Partito Popolare Progressista (1993-2002 ca.)
• Costruire Democrazia (2009-?)
Campania[modifica | modifica wikitesto]
• Popolari Democratici (2008-?)
Puglia[modifica | modifica wikitesto]
• La Puglia Prima di Tutto (2005-2015)
• Io Sud (2009-2016)
Calabria[modifica | modifica wikitesto]
• PSE - Lista Mancini (1994-2005)
• Partito Democratico Meridionale (2006-2007)
Sardegna[modifica | modifica wikitesto]
• Partito Sardo d'Azione Socialista (1948-1949)
• Federazione Democratica (1994-1998)
• Partito del Popolo Sardo (2000-2004)
• Progetto Sardegna (2003-2007)
• La Base (2010-2018)
Sicilia[modifica | modifica wikitesto]
• Movimento per l'Indipendenza della Sicilia (1943-1951)
• Unione Siciliana Cristiano Sociale (1958-1963)
• Movimento Democratico Popolare (1994-1996)
• Liberalsocialisti (1998-2003)
• Nuova Sicilia (2001-2008)
• Primavera Siciliana (2001-?)
• Movimento Popolare Siciliano (2012-?)
• Il Megafono - Lista Crocetta (2012-2016)
• Democratici Riformisti per la Sicilia (2013-2014)
• Articolo 4 (2013-2014)
Partiti rappresentativi degli italiani all'estero[modifica | modifica wikitesto]
• Per l'Italia nel Mondo (2006)
• Associazioni Italiane in Sud America (2006-2008)
Buongiorno Matteo,
come sostenitore da sempre del centro- destra in occasione di queste elezioni necessito di qualche chiarimento:
1) in caso di vittoria pensate di continuare ad inviare armi all'Ucraina ?
2) pensate di continuare con le sanzioni (che alla fine ricadono solo su di noi) nei confronti di Putin?
3) per quanto ancora dobbiamo prendere ordini dagli Americani che sono gli unici a volere far continuare questa guerra?
Le sarei grato se nelle prossime conferenze pubbliche mi chiarisse questi 3 punti che condizionano il mio voto e quello di tanti altri Italiani.
Distinti saluti
E' questa una campagna elettorale?
Piu’ che da campagna elettorale, i dibattiti ai quali stiamo assistendo in TV sembrano litigi da comari di cortile. Se le accuse reciproche non bastano a migliorare i sondaggi, si ricorre al bazooka delle notizie-bomba tanto grosse da rasentare il ridicolo come quella del probabile intervento di Putin su Berlusconi e Salvini per far cadere il governo Draghi. Si rinvangano discorsi della Meloni vecchi di venti anni, si disseppellisce il Papete di Salvini. In una parola, si parla di tutto tranne che di programmi che prevedano riforme concrete per non perdere le rate residue del PNRR, per raddrizzare l’economia traballante, ridurre l’inflazione, eliminare la disccupazione cronica, ridurre lo stillicidio di una tassazione eccessiva, fermare l’inflazione. Gli uni e gli altri si rinfacciano fatti, si lanciano accuse convinti di dimostrare che ciasuno di loro è il migliore da preferire. Il Centro-Destra non ha capito che non ci piacciono i distinguo e il Centro-sinistra ignora il suo compito sociale e si preoccupa invece di creare ammucchiate elettorali eterogenee, che non portano da nessuna parte il paes, e solo per battere numericamente il Centro-Destra. Gli uni e gli altri non hanno capito che ci siamo stufati delle chiacchiere, che non siamo dei poveri idioti, che abbiamo occhi per vedere, orecchie per sentire e soprattutto cervello per pensare e giudicare i loro comportamenti e il loro operato. Vogliamo fatti, vogliamo concretezza, vogliamo che ci vengano sottoposti programmi precisi corredati di tempi e modi di esecuzione. Con le situazioni drammatiche nazionale e internazionale che incombono minacciose è tempo di comportamenti seri che ci rassicurino. I pagliacci lasciamoli al circo.
Cerchiamo d'essere seri e considerare anche gli "ultimi"
T'informo che il mio voto è stato da te disatteso.
La causa non è degli altri ma mia: avevo riposto in te speranze: sanità, burocrazia, benessere ma il risultato non l'ho colto.
Non cambierà nulla anche questa volta.
Disponibile a ricrederci ma dovrò costatare concretezza e non parole e baruffe chioggiotte.
Buona fortuna
Pietro
Viva l'Italia e gli italiani che sapranno scegliere
Carissima sig. ra Maria, so bene che il Berlusca opta per il suo protetto. Per quanto riguarda Salvini la cosa non può che farmi piacere se ha preso una posizione netta uscendo dall'ambiguità dei giorni precedenti in cui svicolava dal problema della leadership affermando in alcune ocassioni che era presto per affrontare l'argomento, sono perciò soddisfatta che si sia redento anche se, ed ecco il riaffiorare dell'ambiguità, questa sera in un video mandato in onda dalla trasmssiione “ Controcorrente” ha affermato che le elezioni incoroneranno la Lega come primo partito, se lo poteva risparmiare limitandosi a riaffermando il patto sancito illo tempore. A Salvini spetta quasi diritto il Viminale perché ha dimostrato davvero di saperlo gestire al meglio è innegabile infatti come era riuscito a ridurre gli sbarchi rischiando da vero patriota la galera. Diciamo che quella poltrona è come un vestito cucito su misura per lui.
Cmq vada l'importante che l'Italia si liberi della sinistra che già nel nome racchiude quanto di peggio ci si possa aspettare e il risultato del loro decennale governo è davanti agli occhi di tutti.
Viva l'Italia e gli italiani che sapranno scegliere da chi il nostro stupendo Paese dovrà essere governato dal 25 settembre. Spero solo che sia superato l'astenzionismo e che gli italiani approfittino di questa inaspettata occasione.
Un abbraccio
Coesione. Basta liti per la leadership. Un regalo alla sinistra
Cara Sign. ra Liliana la regola che chi prende anche un voto in più sceglie il Premier non si discute. Assolutamente. Seguo quando posso Salvini sui social, a volte anche i suoi discorsi di piazza, mai ha messo in discussione tale regola anzi... È Berlusconi che vuole proporre Tajani con un esiguo 8/9 %di consenso e probabilmente di voti.. ma stiamo scherzando? Sono in attesa di chiarimenti a tal proposito e che lo facciano in fretta! ! La coalizione non ha problemi di programma e spero che ancora una volta non si danneggi da sola. É già partito il cannoggiamento ostile di giornaloni, opinionisti e stampa internazionale. Vogliamo offrire anche il problema della leadership su un piatto d'argento alla sinistra che sa di perdere? Ma per favore! ! Personalmente e questo la sorprenderà, Sign. ra Liliana, mi auguro un governo a guida Meloni con Matteo al Viminale. Vorrei una persona determinata e coraggiosa, diversa, sperando che questa volta non accada che chiunque segga a Palazzo Ghigi cambi politiche ed atteggiamenti. Se mi deluderanno ancora una volta non parlerò di parassiti, non è nel mio stile ma chiuderò il sipario per sempre non prima di aver avuto la prova nei fatti. Obbiettivamente ho dei dubbi in proposito ma spero comunque in una larga vittoria perché altrimenti si rischia l'ingovernabilitá torna la sinistra al potere e avremo il De profundis per il Paese. Con stima, un cordiale saluto.
Con il Rosatellum, al caos seguirà il caos
In vista della ormai prossima scdenza della legislatura si è sempre e soltanto parlato di legge elettorale senza che nessuno dei parlamentari abbia mai realmente voluto una riforma capace di risolvere definitivamente il problema della ingovernabilità. Votremo ancora con il sistema « Rosatellum » come gli altri concepito per creare governi claudicanti che cadano come mosche uno dopo l’altro. Lo scopo evidente è di salvaguardare lo status quo che consente la realizzazione di papocchi di ogni genere. Dal 2 giugno 1946, data del referendum con il quale il popolo italiano scelse la Repubblica, si sono susseguiti ben 67 governi nessuno dei quali è riuscito a completare i 5 anni di legislatura previsti dall'articolo 60 della nostra Costituzione. II 30 marzo 2022 il Domani di Feltri ha pubblicato un editoriale nel quale
individua nelle innumerevoli leggi elettorali mal concepite e talvolta addirittura incostituzionali, la ragione principale della costante fragilità degli esecutivi che contrddistingue il nostro paese:
« La legge elettorale in vigore ha profili evidenti di incostituzionalità, consente ai capi partito di imporre di fatto l’elezione dei fedelissimi. Basta metterli nel posto giusto di lista con uno dei diversi meccanismi previsti attualmente. Inoltre chi vota un candidato nell’uninominale automaticamente fa eleggere persone nel listino proporzionale, con nomi bloccati, che nemmeno conosce e di cui nessuno gli ha parlato (…).
(…) una legge elettorale che non consente di garantire la rappresentanza delle diversità politiche, territoriali, culturali e che vede i parlamentari di fatto nominati dall’alto – senza alcun rapporto con gli elettori del territorio che dovrebbe sceglierli – aggrava ed approfondisce la frattura tra eletti ed elettori e questo è un problema di prima grandezza per il funzionamento di una democrazia come quella italiana in cui il parlamento è centrale nell’assetto costituzionale. (…)
Se i parlamentari continueranno ad essere scelti per la fedeltà al capo corrente o dal partito avremo ancora la prevalenza dei signorsì, mentre al contrario – non a caso – i costituenti disegnarono per il parlamentare il ruolo di rappresentante della nazione e gli imposero di comportarsi con dignità ed onore e la precondizione è che sia libero di scegliere e di decidere secondo coscienza, soprattutto nei casi difficili. ».
Le riforme della legge elettorale che si sono succedute negli ultimi 30 anni hanno solo peggiorato la situazione portandoci via via al sistema del Rosatellum che è il capolavoro del quale parla il Domanii. Una volta garantitasi la pagnotta, gli « eletti » non hanno nessuna voglia di impegnarsi seriamente alla soluzione dei problemi spinosi che si presentano. Li procrastinano fino a poterli delegare ad altri. Nascono cosi’ i governi tecnici, i governi del Presidente, i governi ponte, i governi istituzionali, balneari, ad interim, di larghe intese e chi piu’ ne ha, piu’ ne metta che testimoniano la noncuranza e l’incapacità della maggior parte di questi parassiti. Finalmente il 25 settembre si andrà al voto. Dovremo precipitarci perché ci hanno concesso un giorno secco per esercitare un nostro legittimo diritto. Nell’eventualità non remota di ritrovarci con 35° all’ombra, dovremo affollerarci ai seggi fare file di ore di attesa sotto il sole per poter apporre la sospirata crocetta sulla nostra scheda. E’ piu’ probabile che la temperatura elevata ci induca, com’è logico, a concentrarci tutti nelle ore serali con il rischio di vederci sbattere in faccia la porta del seggio quando finalmente l’avremo raggiunto. Che cosa si farà in questo caso ? Si rimanderà a casa le diecine di elettori in attesa ? Si prolungherà l’orario di apertura a Roma, a Milano, a Trieste e a Lecce e non a Torino, Firenze o Bologna?. Perfino il tanto agognato voto siamo riusciti ad organizzarlo all’italiana. Malgrado le varie possibilità di voto esistenti, gli eroi che sceglieranno il sacrificio della presenza si potranno contare ad occhio. L’astensione risulterà massiccia, non per colpa degli elettori, proprio come i brogli che seguiranno. Ovviamente non si pensa neppure a cambiare il Rosatellum nei quasi due mesi che restano prima delle elezioni. Questo è un sistema che ha ulteriormente peggiorato il l’Italicum e la riforma Calderoli che furono sostituiti perché incostituzionali. Il "nuovo" è incostituzionale esattamente come gli altri che ha rimpiazzato. « Cambiare la legge elettorale è un compito troppo complesso per poterlo svolgere in fratta. E’ necessario tempo per ponderare bene le decisioni. » si giustificano gli Onorevoli Deputati e Senatori. Hanno ragione, hanno avuto solo 5 anni per farlo, non possiamo pretendere troppo. Tutelato il proficuo Rosatellum, coloro che dovrebbero essere i nostri « rappresentanti », continueranno a non rappresentarci affatto. La domanda nasce spontanea: un diritto di voto che consenta al cittadino di optare solo per la scelta del male minore e gli conceda unicamente opzioni pilotate puo’ davvero definirsi « pratica di democrazia » ?. ..
Non riesco proprio a giustificare l'operato e le scelte di Salvini
Carissima sig. ra Maria, per quanto faccia non riesco proprio a giustificare l'operato e le scelte di Salvini giustificandole come la naturale conseguenza della sua ingenuità, il che sarebbe ancora peggio in quanto inaffidabile perché significherebbe che agisce sotto l'influenza di altri personaggi che sotto vello di agnello nascondono un lupi. Cmq la sua convinzione rispettabilissima perde di credibilità basta pensare al fatto che il famoso patto, che chi otteneva più voti di diritto sarebbe diventato Presidente del Consiglio, adesso viene rimesso in discussione evidenziando così solo ambizione e sete di potere da parte del senatore Salvini. Posso assicurarle che mi dispiace molto, avevo un'altra concezione di Salvini ma mi ha profondamente deluso.
Un abbraccio
"Sbagliare non significa essere sbagliati"
Carissima SIG. RA Liliana capisco la difficoltà a comprendere la mia ostinazione nel credere ancora in Matteo Salvini pur avendolo in diverse occasioni contestato e molto duramente... il Papeete, la conferma del Presdente Mattarella ma ancor di più la contrarietà al green pass, alla obbligatorietà dei vaccini e alle chiusure degli esercizi commerciali durante la Pandemia che ricordo spesso mi trovava in acceso dissenso anche con lei, Sig. ra Liliana, ma le mie convinzioni scientifiche e professionali non mi consentivano di ragionare diversamente. Apprezzo e ammiro l'onorevole Giorgia Meloni, mai una sbavatura, mai una ambiguità e mai un errore, insomma un esempio di coerenza e determinazione. Il Top. Lei si chiederà perché la mia scelta ricada sempre e comunque su Matteo.. non è venerazione ma semplicemente constatazione che Salvini non abbia potuto governare con una maggioranza di centrodestra ed è difficile farlo quando siedi accanto a personaggi come Letta o Conte. Amo le persone umili. Sbagliare per me non è mai una condanna e concedo sempre il beneficio del dubbio almeno una volta. Detesto l'arroganza. Sign. ra Liliana era stata profetica sul governo Draghi al contrario di me. Mi aspettavo un Premier diverso. Alcune sue affermazioni mi hanno irritata. Cito testualmente: "volete la pace o i condizionatori ? come se fossimo dei cretini da pensare che questo bastasse; "questi dittatorelli "riferito ad Erdogan, che un pó lo è, ma poi Premier Draghi va in Turchia stringe accordi, e meno male, scatta foto... una gaffe che un Presidente non può fare a livello europeo ; inoltre chiedere l'allontanamento di Conte perché lo infastidiva denota tutta la sua alterigia e scarsa visione politica anche perché politico non è. È abituato a yes man, detesta il contraddittorio ma l'essenza della politica é proprio questo. Come può constatare al di là delle cose fatte e non fatte, errori ecc, le mie scelte sono sempre condizionate da giudizi personali e dai valori che uno esprime. Ho condiviso quasi totalmente il suo messaggio e i punti divisori li ho apprezzati ugualmente perché ben motivati e approfonditi nei concetti. Un abbraccio virtuale e un saluto.
Hai dimostrato tutta la tua ambiguità
Cara sig. ra Savelloni, innanzitutto grazie per l'apprezzamento dei miei versi che non esprimono solo amarezza ma dolore nel vedere come è ridotta la nostra ineguagliabile Patria che però ai nostri figli lo stanno ereditando non solo devastato ma con l'instaurazione di una nuova cultura quella del terrorismo (pandemia e varianti che si susseguno, guerre sparse per il mondo) e della morte (liberalizzazione della droga, eutanasia, aborto o meglio licenza di uccidere dal momento che anche i bambini, che stanno cercando di confondere sull'identità di genere, probabilmente sanno come evitare una gravidanza, abbattimento indiscriminato di animali per l'eccessiva proliferazione non prendendo in considerazione altre soluzioni o per fantomatiche epidemie come è accaduto con le bufale da latte. Chi, come me è vissuta e cresciuta nel dopoguerra avendo avuto la possibiità di vedere rinascere il proprio paese dalle macerie della seconda guerra mondiale, può rendersi conto della differenza. I meravigliosi anni '60 quando all'orizzonte si stagliava un futuro sereno grazie al patriottismo di chi goverava il paese, un paese che però stava creando invidia da parte di Stati che si sono impegnati, con la complicità dei nuovi politici, dopo la caduta della prima Repubblica, a far si che l'Italia regredisse e diventasse dipendente dagli altri Stati anche per le eccellenze del territorio, ricercate da tutti, basta pensare ai milioni di lire dati agli agricoltori per abbandonare i campi per non parlare dei beni energetici, uno per tutti il gas che invece di estrarre andiamo a comprarci il nostro gas da altri paesi che in un futuro più o meno lontano potrebe venirci negato. A chi si straccia le vesti per la caduta di Draghi ricordo nuovamente che quando si è insediato ha detto a chiare lettere che non ci sarebbero stati aiuti per le piccole aziende, del resto l'acqua va al mare, e che vogliamo dire delle liberalizzazioni l'ultimo step per svendere dfinitivamente l'Italia. Mi chiedo come si possa ancora difendere Draghi, come si può credere che un banchiere faccia il bene del popolo? Chi versa lacrime per la grande perdita mi dovrebbe spiegare i successi e gli obbiettivi raggiunti da Draghi ah! Perdonatemi, dimenticavo... un successo dobbiamo riconoscerglielo... ha incrementato le entrate delle farmaceutiche con il valido aiuto del generale Figliuolo, di Speranza e dei media e il risutato nonostante quello che vogliono farci credere è che ad ammalarsi, nel migliore dei casi sono proprio i vaccinati e che dire di tutte le morti improvvise e degli effetti colaterali? Silenzio assoluto! Ma questa è un'altra storia!
Mi perdoni sig. ra Maria ma non riesco proprio a condividere il suo entusiasmo nei confronti di Savini perché vede, Salvini ha dimostrato chiaramente tutta la sua ambiguità cercando di nascodersi dietreo una foglia di fico infatti NON HA votato la sfiducia a Draghi ma si è astenuto sperando nel rimpasto, quindi un nuovo assetto politico, per accaparrarsi magari qualche poltrona in più. Confermo nuovamente la mia stima per la coerenza a Giorgia Meloni sebbene non condivido totalmente il suo pensiero una per tutte... il non volersi staccare dall'Europa che invece è uno dei cavalli di battaglia del Senatore Paragone e che ritengo la scelta migliore per riportare l'Italia indietro con un bel tuffo nel passato e lo sguardo proteso verso un futuro prospero e sereno come nel tempo che fu ma che si potrà realizzare solo staccandoci dai dictat europeibe grazie alle potenzialità del popolo italiano. Molto dell'Italia è stato svenduto agli stranieri... salviamo il salvabile prima di essere colonizzati.
Un abbraccio
Sign. Anna mi permetta... lei parla di parassiti, infestazioni, persone come sanguisughe... Siamo lontane sicuramente come dialettica e opinioni anche se spesso ho condiviso i suoi scritti. Vede Sig. ra Anna aldilà dei meriti, dell'autorevolezza di Mister Draghi, l'alterigia non riesco a tollerarla nelle persone. È opinione di tanti che Draghi con quel discorso duro, aggressivo, irrisorio specialmente per alcune categorie di lavoratori, avesse già deciso di rompere con la sua maggioranza proprio perché indispettito dalle continue richieste della Lega e M5. Credo non volesse piu collaborare con persone che forse ritiene stupidi bambinoni o peggio, come da lei scritto, zecche e parassitiTutto questo recava danno alla sua immagine. Se avesse voluto il bene del Paese bastava votare la mozione del centrodestra e ora avremmo avuto ancora la possibilità di essere governati da un grande statista ma per esserlo, e lui non lo è, bisogna avere innanzitutto l'umiltà, prendere per mano i bambinoni capricciosi e andare avanti! Ha preferito togliere il disturbo perché dall'alto del suo ego non ha voluto, e mi permetto nuovamente di usare le sue parole, infestarsi tra zecche e parassiti! Tutto questo per me rappresenta un demerito mentre per lei Sign. Anna non lo é... Un saluto.
Con Draghi, abbiamo perso l'Italia
PER LA SIGNORA SAVELLONI
I suoi ultimi due scritti mi sorprendono per il loro tono ma anche per li contenuto. "Sono sconcertata e irritata per i toni duri e per l'arroganza. I parlamentari trattati come bambinoni capricciosi che strepitano per i propri interessi di partito cosa peraltro legittima in una democrazia che prevede il giudizio degli elettori. "Il suo commento rispecchia la corale dei media italiani, quasi tutti d’accordo sul definire Draghi « arrogante » se non adddirittura poco democratico. Non è quello che dicono i maggori media stranieri. Questo il titolo di testa della prima pagina de El Pais: « Il Parlamento italiano, un animale selvaggio e autodistruttivo » che dice con brutalità quello che tutte le maggiori testate mondiali ribadiscono con toni piu’ miti.
Lei sottolinea che i parlamentari non sono « bambinoni capricciosi » da rimproverare, Ha ragione: molti di loro sono il peggio che la piazza della politica possa offrire. Schierati in coorte, litigiosi solo all’apparenza, in realtà i nostr pseudo politici si muovono in formazione compatta, lance in resta, pronti a fermare osteggiandolo chiunque come Draghi mostri di voler lavorare seriamente per raddrizzare la pericolante baracca italiana. Cio’ soltanto per salvare la propria poltrona e ottenere forse un misero 0. 1% di voti in piu’ da chi la pensa come lei che, criticato Draghi, inneggia felice e si complimenta con Salvini. Nel suo testo parla di "democrazia che prevede il giudizio degli elettori". Mi permetto di ricordarle che dalla caduta provocata del gonerno Berlusconi nel 2011, aiutati anche dall’ingenuo Salvini, i parassiti che infestano il nostro Parlamento si sono incrostati come zecche alle loro poltrone e continuano a nutrirsi indisturbati del sangue degli italiani. Nessun tentativo di disinfestazione ha successo. Le elezioni che, malgrado il Covid, la guerra in Ucraina, la crisi economicca, i problemi di rifornimento energetico e tutto il resto, si svolgono regolarmente in tutti i paesi democratici non solo a parole, in talia sono un miraggio da ben 11 anni. Al solo suono della parola « elezioni » questi signori hanno le stesse reazioni che avrebbero di fronte all'annunzio di una imminente pandemia di peste bubbonica. Lei, Signora Savelloni, ha ancora ragione quando afferma che gli interessi di partito sono perfettamente legittimi se pero’, aggiungo io, non si fanno ai danni del paese e soprattutto se non degenerano in interessi personali. Una personalità prestigiosa come Draghi non ha bisogno di fare capriole per restare incollato ad una qualsivoglia poltrona dorata. Posti altrettanto, se sno piu’, preminenti lo attendono. Per salvare l’Italia Draghi aveva un piano preciso da attuare con la massima urgenza. Lo ha semplicemente riproposto. Il succo del suo tanto criticato (solo in Italia) discorso era: per salvare il paese bisogna fare cosi’. Se seguite il mio programma resto, altrimenti lascio. Non perdero’il mio tempo a discutere di cannabis o di ius scholae o a rimettere tutto in discussione e a subire settimane di dibattiti inutili mentre il paese affonda. Nessuna arroganza, solo competenza, serietà, idee chiare e lungimirnza, qualità che di certo non caratterizzano le tante mezze calzette che fanno cadere un governo dopo l’altro pur di tenere ben stretto a sé il ricco piatto che continuano a colmare oltre misura a tutto danno del nostro paese. Il sottobosco ha vinto, i pagliacci vengono applauditi. Questa è l'talia che meritiamo, non quella di Draghi.
Elezioni!! Finalmente
Sig. ra Liliana è sempre un piacere leggere le sue creazioni poetiche. ., Mi hanno toccato i versi dedicati a Roma e alla nostra cara Italia... traspare tanta amarezza.. Grazie. Nessun problema se le nostre idee spesso non convergono, è una reciproca rispettosa dialettica che apprezzo. Sono certa che il giorno delle elezioni ci troveremo unite per la stessa coalizione di governo, sperando che questa volta il PD non riesca nel solito giochino di perdere e riuscire a governare. Sono maestri in questo... riescono ad ammaliare chiunque sieda loro accanto... Conte, Draghi... Incredibile! ! Ora prevedono tragedie, l'apocalisse senza Draghi. Costoro ricordano il governo Ciampi di qualche annetto fa quando Scalfaro lo investi di pieni poteri nonostante fosse stato sfiduciato? Portò a termine tutti i provvedimenti ordinari e straordinari. La Costituzione lo prevede in casi emergenziali eccezionali. Sappiamo perfettamente di cosa stiamo parlando... eccome se lo sappiamo! Noi non abbiamo l'anello al naso e spero così anche tantissimi altri elettori.. Con stima e cordialità i miei saluti.
Sempre più evidente
... leggendo le esultazioni di qualcuno per l'operato di questi tristi giorni
emerge sempre evidente che purtroppo c'è tanta gente che non sa di cosa sta parlando.
L'arroganza dei saccenti
Ben fatto Matteo! Un capolavoro ieri al Senato. Hai atteso l'assist giusto stavolta per chiudere questa esperienza di governo oramai appiattito alle politiche di sinistra.. una decisione comprensibile anche per chi il voto non vuole. Perché Mister Draghi dopo aver irriso con disgusto le proteste di balneari e tassisti additate come disordini di piazza violente, ha scelto di non votare la mozione del centrodestra che compatto chiedeva un nuovo governo senza quei "pierini"dei grillini? Il banchiere ostaggio del l PD che lavora per il suo campo largo con M5 o trattasi semplicemente del nuovo leader di sinistra? Andiamo a votare e poi ne riparliamo... Ero favorevole al governo Draghi ma il suo modo di fare altero, distaccato e anche un po snob (io sono io e voi non siete ecc ecc) mi ha fatto ricredere.. Bene la gestione della Pandemia, del Pnrr, meno in politica estera genoflesso a Biden qualche mancia per i disagiati ma molte categorie di lavoratori dimenticate e in estrema difficoltà. L'umiltà di imparare dai propri errori è prerogativa di pochi... gente semplice, cuore e passione e per questo FORZA MATTEO. x
Complimenti !!!
Il male che avete fatto oggi all'Italia lo pagheremo (noi comuni mortali) caro. Non preoccupatevi la Vostra immeritata pensione non ve la toccherà nessuno !!!
PRESUNTUOSI, tra tutti voi parassiti a Roma, c'è qualcuno che pensa di essere a livello di Draghi !!!
Vostro EX ELETTORE
Armando Bianchini
Salvini non è uno scappato di casa
Cara sig. ra Maria, pur nel rispetto delle sue convinzioni mi permetta di dissentire per un motivo molto semplice, Salvini non è uno scappato di casa ma un politico navigato nell'oceano di ipcrisia nel quale naviga tutta la politica e il popolo annaspa per non annegare. Già dalle prime affermazioni di Draghi, che mi permetto di ricordarle, avrebbe dovuto capire verso dove si stava andando e cioé che gli aiuti sarebbero finiti nelle tasche degli imprenditori in grado di superare la crisi, tanto è vero che le TV compreso quelle di Berlusconi hanno ottenuto il contributo covid nonostante trasmissini e pubblicità che versano cifre astronomiche per qualche secondo di visiblità non abbiano mai smesso di trasmettere anzi si sono impegnati a fare terrorismo sanitario ma questa è un'altra storia, mentre nulla sarebbe stato dato alle piccole e medie imprese perché fisiologcamente destinate a fallire. Detto questo pur volendogli riconoscere, con il beneficio del dubbio, il fattore ingenuità ancora di più mi convinco che non merita fiducia perché le scelte fatte ricadono inevitabilmente sul popolo che ne paga duramente le conseguenze e non su chi decide grazie alla posizione di privilegio che ottengono gratuitamente dalle tasche dei contribuenti. Se devo essere totalmente sincera non mi fido dei politici ritenendo che agiscono per ambizione e convenienza altrimenti non si spiega come mai l'Italia da prima/seconda potenza industriale d'Europa, quando al governo c'erano politici che veramente agivano per il benessere del popolo e la difesa della patria, siamo precipitati nel degrado più totale diventando a discarica dell'Europa se non del mondo basta guadare quello che sucede nelle grandi città diventate ostaggio degli immigrati e della spazzatura con il benestare di tutte le forze politiche alcune delle quali preoccupate solo di alimentare il caos con la liberalizzazione della droga, con l'accoglienza incontrolata di gentaglia, che se così non fosse non pagherebbero, come hanno più volte dichiarato, 5/6 mila euro per venire in Italia l'unica disponibile all'invasione, ma potrebbero, potendo mostrare un documento di identità venire in aereo a costi molto più contenuti e in pieno confort. Un esempio per tutti Roma, la Capitale.
A te Roma
Quante canzoni Roma ti hanno dedicato
a te che sei sede del Governo e del Papato.
Tanto osannata quanto criticata quando
“Roma ladrona” ti han soprannominata,
tutto questo mai però potrà oscurare
la bellezza delle opere di cui ti puoi vantare
che museo all'aperto ti han fatto diventare
e da secoli ti han catterizzata
e nel bene o nel male eri riuscita a tutelare
ma oggi per colpa di orde selvagge incontrollate
alcune opere sono state devastate
come dimenticare di Michelangelo La Pietà,
di Trevi la fontana o del Bernini La Barcaccia
che tanta invidia suscita in questa gentaccia.
“Città eterna” sei stata anche definita
ma sotto una montagna di rifiuti sei finita
e in una buca saluterai la tua vita,
ormai una groviera sei diventata
e non c'è strada che non sia dissestata.
Euro…pa cjai rovinato
Che degrado ce stà nelle città
con tutte le tasse che ce tocca de pagà.
La gente a fine mese più non riesce ad arrivà
Li poveri vecchietti, dopo anni de lavoro,
se devano fa’li conti pe’ en po’ de pane e pomodoro
e se je dice bene quarcosa a li mercati possono rimedià,
è tutto gratis nun la devono pagà,
se tratta solo… tra la monezza de cercà.
Certo che è proprio civile la nostra civiltà
c’è chi more de fame e chi schiatta col magnà.
Ce posseno cecà…
ma chi ve cjà mannato a commannà?
Se penzo elezioni nun ce so' state
con quale diritto quelle poltrone occupate!
Sti quattro assatanati che ce dovranno fa’
co’ tutti li sordi che se stanno a pijàe
come se nun bastasse, fori busta,
je dovemo rimborzà pure le banalità,
spese de rappresentanza le fanno figurà.
Ma a loro, che je frega se la gente manco li fii riesce a sfamà,
je basteno pure pochi giorni in regione
p’avè, sur piatto d’oro, ‘na bella penzione,
no, quella de noi miseri mortali…
ma de quelle che con lo champagne riempiono i boccali.
Er pane è sempre più salato…
scordamose der companatico. L’Italia e gli italianico’ ‘sti quattro euri che ce danne pe’ campà.
L’Italia e gli italiani
Povera Italia… senza più soldi e senza più valori.
Da ogni parte si sollevan grida di dolore.
I nostri giovani tornano a fare gli emigranti
per colpa di tutti quei furfanti
che hanno svenduto il nostro bel paese
e tutto questo pure a nostre spese.
Italia mia… stai perdendo la tua identità
invasa come sei da altre civiltà,
a cui si deve ogni forma di rispetto
a me però... si stringe il cuore in petto.
Anche della lingua sei stata deufradata
e la nostra identità ormai … è quasi andata.
Footing, smoking, shopping …
cosa voglion significare
la nostra bella lingua lasciatela stare.
Non c’è popolo, non c’è nazione che non la conosca
e che non desideri questa bella terra nostra
che dalle Alpi e lungo tutto lo stivale
può vantare monumenti e bellezze assai rare.
Dal mare azzurro circondata,
da vallate di smeraldo tappezzata
da torrenti e laghi tempestata
che riflettono qua e là candida cima innevata.
Il Davide, il Mosè e la Pietà
che dell’Italia l’emblema diventerà
se a cambiar le cose nessuno si deciderà.
Globalizzazione… basta globalizzare. .,
pensate a quanto sangue
è stato versato per poterla evitare.
. Come si può...
Come si possono ancora lasciare della nostra Nazione le sorti
nelle mani di persone incapaci e poco accorte.
Dal cappello di un prestigiatore uscite
con la loro inettitudine tante attività andranno fallite.
Mantengon le poltrone con promesse a profusione
ma di concreto... nessuna soluzione.
Adesso come ultima trovata
per gestire il denaro che, forse, ci sarà prestato
si affidano a chi fin'ora ci ha solo danneggiato
distruggendo il nostro Made in Italy sul mercato
per la maggior parte di rosso etichettato,
dall'olio al parmigiano, dal prosciutto alla Coppa Piacentina pregiata
inoculando il sospetto che la salute ne sarà danneggiata,
per non parlare delle quote latte che, con sciagurato patto
ha favorito l'importazione di quello in polvere per le nosrre eccellenze non adatto.
Che dire poi del nostro sano agrialimentare
sopraffatto da quello meno controllato extra nazionale.
A chi obietta che l'approvigionamento di prodotti stranieri
servono per il fabbisogno nazionale
sommesssamente, ma non tanto, desidero ricordare
che gli agricoltori in passato sono stati pagati per non coltivare.
Scelta paranormale, demenziale o...
semplicemente per favorire l'economia di chi l'Italia vorrebbe afferrare!
Quale mente perversa può aver ideato
un sistema che il popolo ha affamato.
In questo periodo più degli altri in difficoltà
gli stranieri arrivano con quattro spiccioli per poterci comprà.
Senza orgoglio purtroppo stanno gestendo la nostra società
dimenticando il sangue versato per poterla, dallo straniero, liberar.
Milioni di euro, ogni anno, a questa Europa matrigna versiamo
e il risultato... che in ginocchio ormai ci troviamo.
Purtroppo il loro desiderio sarà esaudito e il piano per distruggerci finito
solo quando il MES sarà accettato e da qualcun per la poltrona digerito.
Amo l'Italia, amo la mia Nazione e non sopporto più questa invasione
di prodotti, di persone, di giornalisti e politici stranieri che vengono a farci lezione.
L'Italia, grazie agli italiani, cosa è in grado di fare in passato ha dimostrato
finché nella nostra Nazione nessun straniero il naso ha ficcato.
Questo Governo se ne deve solo andare, ridarci la parola se...
la Democrazia si vuole riaffermare e non continuare soltanto a sbandierare.
Per quanto riguarda la Meloni le riconosco senza ombra di dubbio e senza timore di essere smentita una grade coerenza. Posticipare le elezioni, se Salvini non stacca la spina, può far male solo a lui mentre ne beneficerà la Meloni. Con questi versi credo di aver espresso in maniera senza ombra di dubbio il mio pensiero e concludo con la speranza vana che Salvini rinsavisca facendo cadere il governo contenta di essere smentita.
Un caro abbraccio
No all'arroganza
Ho appena terminato di ascoltare l'informativa di Mister Draghi al Senato. Sono sconcertata e irritata per i toni duri e per l'arroganza. J parlamentari trattati come bambinoni capricciosi che strepitano per i propri interessi di partito cosa peraltro legittima in una democrazia che prevede il giudizio degli elettori. Chissà perché gli unici ad essere soddisfatti sono Letta, Renzi, e forse anche Berlusconi che vedono le elezioni come fumo negli occhi. Non ci sarà nessun scostamento di bilancio, nessun accenno sulla fat tax, qualche speranza sul cuneo fiscale per i lavoratori, una timida apertura sulle pensioni ma tante armi all'Ucraina... per loro i soldi ci sono eccome! ! Perfetto! ! Matteo che farai ora ? Pochissimi applausi dai banchi della lega e il nulla assoluto dai grillini... Draghi ha chiesto un consenso ampio e ha umiliato non solo Conte.. Mi aspettavo un discorso con pochi punti programmatici, il disbrigo per i decreti già avviati per aiutare le famiglie disagiate e poi elezioni! !
È questo che vorrei ascoltare nelle dichiarazioni di voto della Lega. Se così non fosse la delusione sarà enorme. Forza Matteo, hanno una paura infame di andare alle elezioni. Tutti. La vera irresponsabilità è continuare...
Draghi incontra Letta
Grande Salvini ! Berlusconi almeno ha l'attenuante della demenza senile... Salvini deve veramente preso troppo sole al Papeete ! Responsabile, al governo, subendo tutto e perdendo oltre il 50% del consenso, perdendo tutto l'elettorato storico della Lega e buttando nella monnezza i temi storici, sicurezza, immigrazione, ordine, federalismo.
Lui sta a cuccia, da bravo cagnolino di Draghi (che effettivamente è un grande, non so come abbia perso la Presidenza della Repubblica!), il quale nemmeno se lo fuma ed incontra Letta.
Letta che con il 20% di voti sta governando, Letta che non divide con ius scholae e DDL Zan, Letta che mette in fila le priorità.
Bravo Salvini, bravissimo, anche questa volta non andremo al voto, continueremo con un parlamento deleggitimato a sostenere un governo che non di sarebbe dovuto essere, basta che la Meloni stai fuori.
E poi parliamo di libertà, democrazie, valori... ma dai !!! Dan non credere. L'eerore fatale di scendere a compromessi sul Presidente della repubblica. Nemmeno questo ha capito Salvini.
Nulla da dire su Draghi, visto che vuole togliere RdC 110% vuol dire che ci capisce, ma adesso che si prospetto il monocolore rosso !!! Si doveva andare a votare mesi fa ! Meloni ha sempre avuto ragione su tutto. che amarezza.
Riflessione
Errare humanum est. Cara Sign. ra Liliana lei lo insegna essendo una scrittrice bravissima. Perseverare è diabolico e mi auguro che Matteo non perseveri questa volta anche se mandare I cittadini ad esercitare un loro diritto in questa fase nonostante la sinistra I media e tutti I servizi di informazione remano e pontificano contro è una bella responsabilità. Tanti si fanno abbindolare dalle inutili motivazioni che prevedono sciagura e scenari apocalittici. Unica nota positiva è che un ominicchio diventato premier, ora per fortuna ex è fuori dai giochi. Il Conte solo di nome mercoledì è decisamente ininfluente. Gli attori protagonisti sono in questa fase politica Draghi e Salvini. Mister Draghi si è prestato a questo teatrino per poter esercitare ancora una volta la propria forza e autorevolezza altrimenti le sue dimissioni sarebbero state irrevocabili. In riferimento alle dichiarazioni dei giorni passati, mercoledì uno dei due dovrà smentire se stesso. Draghi nel caso in cui si giovasse di una nuova maggioranza senza M5 e Salvini nel caso in cui fiduciasse un governo con Conte. Mi auguro che Salvini cali il sipario in questa commedia all'italiana... una soluzione che tenga dentro anche chi il voto non vuole... Il problema non è lo scettro della leadership a Giorgina. ELLA, LADY COERENZA, lo avrà anche a marzo. Bisogna non restare con il cerino in mano. Aspettare che Draghi scopra le sue carte e poi agire. Mi fido ancora di Matteo. Il Papeete e la rielezione del Presidente Mattarella due errori gravi ma trattasi non di trasformismo bensì peccati di ingenuità di un politico al quale riconosco passione e umiltà. Sign. ra Liliana lei sicuramente non condivide ma personalmente sono abituata a concedere sempre altre chances a tutti prima di andare via. Cordialmente e con stima i miei saluti.
Salvini pensa bene a quel che fai
Cara sig. ra Maria, mi chiedo come ci si possa ancora fidare del trasformista Salvini, un' opportunista all'estrema potenza, incapace di fare uno più uno. Quando staccò la spina al governo giallo- verde, sbagliando clamorosamente perché ha rimesso l'Italia totalmente in mano alla sinistra, si illuse di poter andare al voto non considerando che la sinistra, con i consensi che Salvini aveva, non gli avrebbe mai permesso di ridare la parola al popolo, adesso che si sta profilando all'orizzonte la possibilità di tornare alle urne come accade in un qualsiasi paese dove la parola Democrazia ha ancora un significato lui cosa fa ? Tende la mano a Berlusconi detentore di un misero 7/8% di voti perché non si rassega all'idea di cedere lo scettro alla Meloni, che di gran lunga ha più consensi e nel rispetto del patto sancito tra le parti e cioè che sarebbe stato premier chi prendeva più voti, patto rispettato dalla Meloni quando Salvini era al top dei consensi ma che oggi per interessi di varia natura narcisismo compreso non intende riconoscere alla Meloni in caso di maggiori consensi affossando non solo la possibilità di andare alle urne, che ritiene ultima spiaggia, e minando la coalizione che inevitabilmente non vincerebbe le elezioni, in caso di scissione, che nella attuale situazione avrebbe già la vittoria in mano. Perdere questa eventualità potrebbe significare per il popolo italiano scordarsi delle urne basta pensare che ci vengono negate da oltre dieci anni con i giochi di palazzo.. La sinistra non mollerà l'osso e lo ha dimostrato in questi lunghi anni, Spero e confido che Conte stacchi la spina coerentemente come auspico la stessa coerenza da Draghi che ha sottolineato a chiare lettere che non resterà al governo senza i 5 stelle perché se aspettiamo per Salvini è battaglia persa. La confusione nella quale annaspa è tale da non capire che adesso sì, è il momento di staccare la spina ma sia per suo ego sia per Berlusconi temo anzi sono sicura che non lo farà.
Spero che Salvini rinsavisca ma ho fortissimi dubbi. Salvini pensa bene con la tua testa a quel che fai, hai già perso molti consensi per seguire i suggerimenti altrui.
Un cordiale saluto
Matteo sta a te
Draghi si è dimesso. Conte confuso e incapace come al solito Letta attonito e impaurito. Matteo non sbagliare stavolta. Siamo stanchi di essere presi in giro Vogliamo tentare di credere ancora in qualcosa.
Anestetizzati
È vero. È sacrosanto vero che i politici di conseguenza il governo fa solo chiacchiere anestetizzati, per chi ancora ci crede, ma il popolo non è da meno visto che oltre a lamentarsi si unisce veramente solo quando l' Italia vince il campionato di calcio ma quando un'associazione che siano balneari o tassisti scendono in piazza se ne resta comodamente in poltrona magari ad applaudire per l' iniziativa ma ci si guarda bene dal dare il proprio supporto. Ognuno pensa al suo orticello e solo quando la protesta ci riguarda personalmente ci si degna di supportarla. Qualcuno un giorno disse: L' Italia è fatta... bisogna fare gli italiani- Sacrosanta verità. Conclusione... ognuno ha il governo che merita. Da sempre unirsi è sinonimo di forza ma noi siamo... vincoli sparpagliati!
Grazie, Signora Savelloni. L'apprezzamento è reciproco.
Una specialità tutta italiana della politica: chiacchiere al polverone
Una specialità tutta italiana della politica: chiacchiere al polverone
Sperimentati ed esauriti tutti i trucchi possibili per convincere gli elettori della validità delle loro fatue promesse e ottenere le agognate preferenze elettorali, gran parte dei nostri fantasiosi politici, visto il successo degli Chefs, hanno deciso di indossare la loro magica casacca immacolata per servirci manicaretti gratuiti fatti di polveroni di chiacchiere a gogo’. Ce li presentano in tutte le salse e a ritmo continuo. L’operazione è meritevole perché testimonia la cura che hanno della nostra salute: la polvere non ingrassa e non provoca picchi di colesterolo, le chiacchiere uccidono solo i fatti. La volatilità dei nostri tribuni ci ha ridotto al lumicino, tra non molto saremo costretti a razzolare nei campi come galline per nutrirci. Tuttavia, questo non accadrà perché a saziarci ci pensano loro somministrandoci ogni giorno “chiacchiere al cartoccio di polverone” fresche di giornata, una specialità che creano al momento per offuscarci la vista e la mente e rendere difficile discernere il vero dal falso. I menu che ci propongono sono ricchi, innovativi, addirittura fantasiosi. Mancando degli ingredienti essenziali come l’intelligenza, la solerzia e la capacità di guidare un paese, questi Chefs improvvisati usano sostanziose dosi di astuzia per fare assumere di volta in volta all’unico piatto che sanno proporre, il polverone di chiacchiere, forme, colori e apparenze diversi. A volte lo servono fumé accompagnato da sottintesi e sfumature devianti, altre lo trasformano in carta moschicida, chiamandolo “ius scholae” o “liberalizzazione della cannabis”, per attirare gli elettori piu’ creduloni e distrarci dai problemi piu’ assillanti dei quali comunque parlano, ma che sul piatto hanno sempre e soltanto la funzione di contorno. Se il bisogno di evitare argomenti spinosi si fa impellente, il piatto deve stupire dunque, lo stesso polverone ci viene servito sotto forma di annunzio-bomba, come scissioni, inaspettati atteggiamenti ostruzionistici o scandaletti vari, complice la grancassa TV-giornali di parte. E’ un modo, come un altro, per fare protagonismo spicciolo e permettere alla confusione, humus naturale della nostra politica, di continuare a regnare indisturbata. lI metodo è scontato: tutti criticano tutti, tutti vogliono rappresentare la “novità”, tutti pretendono di aver ragione, ciascuno vuole farsi credere migliore dell’altro. Molti fondano un bruscolino che chiamano “partito” o “movimento” che pero’, anche se inconsistente, consente loro di emergere dal gregge, interpretare un ruolo da “leader”, fregiarsi di un titolo, essere inseguiti da giornalisti a caccia di un “pezzo” che riempia in qualche modo una pagina da troppo tempo rimasta bianca ma, soprattutto, di disporre e maneggiare a piacimento i finanziamenti, dal mezzo milione di Euro in su che, solo con un partito proprio, riescono ad arraffare grazie al solo due per mille. Il loro interesse viene dal fatto che partiti e movimenti politici sono “associazioni” e quindi, “ai sensi dell’art. 73, 1° comma, lettera c) del TUIR, enti non commerciali dal punto di vista fiscale”. (Cfr. Agevolazioni fiscali per erogazioni liberali ai partiti, G. Visconti) ergo, chi elargisce e chi riceve fondi è esentasse. Da sola, la formuletta del 2/1000, inventata per compensare la soppressione del finanziamento pubblico dei partiti, ogni anno porta nelle casse delle formazioni piu’ importanti fondi che oscillano tra i dieci e i 17.000.000 di Euro ai quali si aggiungono i fondi provenienti dal bilancio della Camera e del Senato. Inoltre, tutti i partiti, grandi, medi, piccoli e piccolissimi, ricevono elargizioni di scopo da privati e imprese. Il costo della politica per i cittadini puo’ raggiungere somme da capogiro. Per queste ragioni i micro-partitini si riproducono all’infinito come un virus infestante nelle cellule vitali della politica e la ammalano. I “capetti” del quasi-nulla valgono poco o niente, ma eccellono nell’arte di cucinare alacremente gli elettori che abboccano negli appositi locali dei palazzi e altrove. Con metodi da grandi Chefs hanno trasformato le celebri, dolcissime chiacchiere in un amaro piatto nazionale da fare inghiottire comunque ai cittadini. Tra una scorpacciata e l’altra, gli italiani vedono le rare buone idee, potenzialmente utili al paese, finire sistematicamente nel cimitero dell’oblio semplicemente perché vengono «dall’altro», il “nemico”, il temibile singolo che emerge dal coro mostrando di voler rimettere ogni cosa al suo posto. In effetti, quando un politico-mosca bianca si staglia all’orizzonte per competenza, efficacia e intelligenza, che producono consenso immediato, i suoi colleghi borsa-d’acqua-calda-scalda-poltrone, levano immediatamente gli scudi. Messa da parte la litigiosità di comodo, si compattano in formazione da coorte romana e, lance in resta, attaccano il pericoloso intruso che potrebbe alterare ii comodo status quo. I manipoli degli inetti si agitano e lo incalzano da tutti i lati per discreditarlo o addirittura farlo sparire il piu’ presto possibile. Una vota neutralizzato il pericolo, si riprende la consueta recitazione politica che incanta il suo disco sul propagandare la ferrea volontà di ciascuno di loro di “difendere gli interessi degli italiani” che in realtà si scoprono regolarmente turlupinati su tutta la linea. Non si pensi che il conseguente disinteresse dei cittadini per le urne preoccupi minimamente i nostri eroi delle maratone chiacchierecce. Ciascuno di loro, grazie a favori e favoretti generosamente elargiti a spese degli involontari, ottimi pagatori, gli italiani, ha la sua piccola cricca su cui contare per mantenere il suo misero 0. 01, uno, due o il “fantastico” tre per cento che gli fa godere la comoda poltrona della visibilità e gli consente di profittare dei sempre lauti proventi esenti da tasse che piovono nelle casse del suo pseudo partito. Quello della nostra politica è un caos organizzato con cura minuziosa, una sceneggiata permanente che, insieme, permettono a tutti di conservare inalterato la baraonda delle alleanze falsamente litigiose, forzate da una legge elettorale iniqua che le consente e che chi dovrebbe e potrebbe si guarda bene dal modificare. Coerentemente, i nostri cuochi, specialisti del fumo, ma non dell’arrosto, anche se privi di stelle continueranno comunque a brillare felici delle indigestioni di chiacchiere che riescono a farci fare. Purtroppo, grazie a questa architettura di cartapesta, con i pochi politici capaci, gli incapaci mandano in malora anche il paese.
Per nostra fortuna, ogni regola ha la sua eccezione. Mai nessuno è riuscito a reggere con tanta fermezza imperturbabile lo scontro con le mezze calzette che pretendono di rappresentarci come il Presidente Draghi. Appoggiato dal previdente Presidente Mattarella, malgrado gli sgambetti e i bastoni tra le ruote, il nostro Angelo Protettore, "Drago" di nome e di fatto, riesce a fare assumere al nostro squinternato paese un ruolo di tutto rispetto sulla scena mondiale.
Una domanda nasce spontanea: e se i mediocri la smettessero di fare solo ostruzionismo e collaborassero? Forse, per una volta, le loro capacità limitate verrebbero premiate e otterrebbero inaspettati consensi perfino senza capriole da saltimbanchi o fantasiosi inganni ai danni degli elettori. “Idiota” non è mai stato e non è sinonimo di "elettore".
È un piacere leggere i suoi scritti Sign. ra Anna. Complimenti. Nessun bisogno di aggiungere altro. Piena condivisione su tutto. La delusione per il periodo storico che stiamo vivendo é tale che passa la voglia di scrivere. Mi basta leggere le sue attente osservazioni. Grazie.
La guerra in Ucraina: una boa per molti, un allucinogeno per altri
Il corteo organizzato dalla sinistra il 4 giugno acclamava un dittatore che giustifica il massacro che sta perpetrando in Ucraina con la volontà di affrancare le due repubbliche separatiste del Donbass, Luhansk e Donetsk, dall’oppressione del regime centrale nazista. Guidata da un Presidente ebreo eletto con il 73, 5% dei suffragi, la “dittatura nazista” ucraina si sarebbe insediata al potere con un colpo di stato ad opera dei “nazisti” dello Svoboda, un partito che conta 15. 00 iscritti e rappresenta il 2. 5% di una popolazione di 40.000.000 di abitanti. Per liberare il Donbass, che confina con la Russia, l’esercito degli invasori ha puntato direttamente su Kiev, nel cuore dell’Ucraina a quasi 800 km dalla zona da liberare. Questa è la storia, riveduta e corretta, raccontata da un dittatore che mentre fa morire diecine di migliaia dei suoi concittadini, pare non perda occasione per finanziare generosamente l’estrema destra nel mondo, come ha già fatto a supporto della campagna elettorale della francese Marie Le Pen.
Per alcuni, in Italia, i fatti non contano. Mentre ogni occasione è buona per tirar fuori e deprecare il «nazismo», ma soprattutto il «fascismo», identificando quasi i due termini come fossero sinonimi, si difende o addirittura si acclama l’opera di chi nel suo paese si è imposto e mette a tacere ogni voce contraria al suo regime. Secondo il dizionario Hoepli, il nazismo è “nazionalsocialismo” tout court (Hitler, superiorità della razza ariana, ecc.) mentre il “fascismo, o estrema destra, é dittatura, totalitarismo, dispotismo, tirannia e autoritarismo». Curiosamente, le due definizioni messe insieme descrivono perfettamente la forma di governo praticata da una persona diventata protagonista a livello mondiale che si sta prendendo gioco della Nato e dell’intero occidente, nessuno escluso. Il nuovo idolo di certi italiani, si definisce Pietro il Grande redivivo e dichiara di ispirarsi alle sue gesta. In effetti, pare che il noto Zar si dilettasse realmente a giocare con le armi nella piena accezione dell’espressione. Malgrado cio’, è passato alla storia non per il suo spirito guerriero, ma per aver praticato una forma di «dispotismo illuminato, come quello di molti sovrani europei del sec. XVIII, i quali, pur continuando a esercitare il potere assoluto, promossero un complesso di riforme sociali e civili» miranti a migliorare il tenore di vita dei loro sudditi. (Vikipedia). L’attuale Presidente della Federazione Russa sta davvero seguendo le orme del suo illustre predecessore? Merita davvero il plauso urlato, subdolo e concitato di certi nostri “compatrioti”? Di sicuro questi putiniani italiani non si pongono domande quando si scalmanano in sua difesa in cortei o continuano a blaterare in TV surriscaldandosi poco o tanto in nome di una ipotetica pace che dovrebbe essere raggiunta con quanto mai fantomatiche trattative con chi di pace non vuole neppure sentir parlare, rifiuta fermamente ogni possibile interlocutore e quando accetta il “dialogo” stronca con decisione ogni argomentazione sul tema. I nostri “pacifisti “per convenienza, politici e giornalisti riaffiorati dal dimenticatoio, scoloriti dal tempo o semplicemente incapaci, si aggrappano alla provvidenziale boa della guerra in Ucraina per ritornare alla ribalta o far parlare di sé. Per evidenti interessi personali, portano dissertazioni pretestuose supportati da professoroni ed esperti rispolverati per l’occasione e lautamente remunerati. Pace e impellenza del bisogno di trattative a parte, un altro dei loro temi preferiti è la contestazione illogica dell’invio delle armi all’Ucraina, un vero specchietto per le allodole “attira-voti”. L’argomento è falso come una banconota da cento euro mal imitata tanto è palese il basso scopo di agitare le acque per non farsi dimenticare dagli elettori e di confondere le idee agli italiani sperando di riuscire a infinocchiare il maggior numero possibile di creduloni in vista delle temutissime legislative ormai pericolosamente vicine. Questi comportamenti rendono le manifestazioni e i «dibattiti» studiati ad hoc, iniziative senza oggetto che riescono solo a configurarsi come emblematiche della malafede, della stupidità e del basso livello culturale di chi li organizza e di chi vi partecipa. Per continuare a battere la grancassa dissonante, questi stessi individui ignorano volutamente il dettaglio dell’infimo posto che l’Italia occupa nella classifica dei contributi elargiti per armare l’Ucraina che piazza il nostro paese al di sotto della Lituania, un paese che conta in tutto 1. 902.000 abitanti. I finti contestatori come l’On. Avv. Prof. Conte, hanno dimenticano che fu proprio l’Onorevole Conte in persona, alla guida del governo italiano a ribadire l’impegno con la Nato di portare le spese militari italiane al 2% del Pil, al netto degli effetti economici della pandemia.
Ad accentuare l’incongruenza tutta italiana di quanto sta accadendo nel nostro paese, la settimana scorsa è arrivato il sorridente annunzio televisivo della nascita del nuovo partito «Forza Russia», non si è capito bene se ad opera di Di Battista o di Santoro. Se il corteo è stato pressoché ignorato, la notizia della probabile nascita del nuovo partito ha suscitato inaspettate reazioni indirette che si sono focalizzate unicamente sul “grave scandalo” di una lista di nomi di probabili adepti messi in presunta proscrizione dal Copasir. La lista sarebbe pervenuta misteriosamente alla redazione del Corriere della Sera che l’ha pubblicata. A placare le acque, non sono bastati gli interventi esplicativi del Presidente Urso, capo di questo organo di controllo legalmente abilitato a vigilare su ogni attività che si svolga nel nostro paese. Il senatore Urso ha ribadito pubblicamente piu’ volte che il documento, seppure secretato perché di pertinenza esclusiva degli addetti ai lavori e del Parlamento, è solo uno dei consueti rapporti su una delle tante, doverose, indagini conoscitive e di prevenzione che i Servizi portano avanti a salvaguardia della sicurezza della Stato. Sull’accaduto si è scatenato un putiferio di dichiarazioni e di controdichiarazioni in talk shows come sempre promossi su motivazioni a dir poco futili. Nessuno dei nostri media si è affrettato con altrettanta solerzia a sottolineare la gravità dell’annunzio della nascita di un partito che già con la sua denominazione incita un invasore sanguinario a proseguire nella sua opera devastatrice. La notizia, valutata con la superficialità e lo spirito partigiano che contraddistinguono taluni dei nostri giornalisti, non ha suscitato commenti di nessun tipo se non qualche sorrisetto ironico, talora perfino compiacente. Questa vera bomba è stata trattata come fosse un insignificante “fatto curioso” da accantonare immediatamente. Per contro, un rilievo eccessivo e puramente riempitivo è stato regalato alla “scandalosa violazione della democrazia” che si sarebbe materializzata nel mancato rispetto delle “opinioni diverse” espresse dalle persone messe in supposta proscrizione. In un paese normale, le due reazioni sarebbero apparse con veemenza invertita. Un corteo è una manifestazione piu’ o meno pacifica pro o contro qualcuno o qualcosa e, per quanto a volte possa risultare criticabile nei modi, è e resta la libera espressione di una opinione diversa che va rispettata. Altra cosa è l’eventuale fondazione di un partito politico dichiaratamente antitaliano che è un’azione concreta, anticostituzionale e potenzialmente sovversiva. In democrazia sono lecite e vanno considerate tutte le opinioni, anche quelle contrarie al pensare comune ma, proprio per garantire ad ogni cittadino il privilegio della libertà di pensiero e di espressione, anche le leggi piu’ liberali obbligano il monitoraggio di ogni azione minimamente sospetta per poterne prevenire le conseguenze e stroncarla sul nascere qualora si avveri realmente pericolosa. Nel caso specifico, le motivazioni per un approfondimento dei Servizi c’erano tutte. I Servizi e il Copasir hanno fatto il loro dovere e hanno dimostrato una volta di piu’ la loro efficienza e la loro eccellenza. Invece di mettere in discussione il loro operato, dovremmo ringraziarli ed essere fieri del fatto che, grazie a loro, per fare un esempio, solo l’Italia è rimasta indenne dai numerosi attacchi dell’Isis che molti paesi hanno subito. Sarà stata una coincidenza ma, la lista ha, malgrado tutto, portato i suoi effetti: stranamente, dopo il clamore suscitato dalla sua pubblicazione, non si è piu’ fatta parola del nascituro partito non solo ma, intervistato dalla Berlinguer sul soggetto, Santoro ha completamente ignorato la domanda.
Qualcuno, che certamente è un saggio, ha detto che “la comunicazione non è solo informazione, è una vera e propria arma” che puo’ diventare nociva al punto da trasformare in tempi relativamente brevi un governo liberale in dittatura.
Chiacchiere e fatti
Le chiacchiere sono molte, i fatti pochi. Politici che da anni sono incrostati saldamente al potere hanno il coraggio di venire a sproloquiare in televisione per ore solo per continuare a turlupinare gli italiani. Questi stessi politici sono quelli che:
hanno provocato il dissesto economico del paese;
hanno asservito l'italia alla Russia e ad altre potenze straniere non solo dal punto di vista energetico;
hanno incrementato le importazioni di ogni tipo, anche di prodotti che ABBONDAVANO in Italia SOLO per interessi personali;
hanno fatto di tutto, tranne che salvaguardare gli interessi del popolo italiano.
Adesso, con incredibili facce di bronzo, vengono a pontificare sugli "errori del passato", ma questi "errori" CHI li ha fatti, il Signor Rossi e la Signora Bianchi O LORO? Dovrebbero solo sparire per la vergogna ma, la vergogna è sconosciuta alla politica in generale, a quella italiana in particolare per la quale la parola d'ordine è salvare la poltrona sempre, comunquee qualsiasi cosa accada.
Vorrei che al governo si parlasse di diplomazia, di pace. No alle armi!..
Responsabilità vi prego
Ricordiamo Chernobyl
L'incidente del 1986 alla centrale nucleare di Chernobyl ha lasciato un inquinamento tale da riuscire a colpire ancora oggi malgrado i 36 anni trascorsi. Lo prova la contaminazione da radiazioni di radon, grave e immediata, subita da tutti i soldati russi che avevano scavato trincee nella zona. Paragonato a una guerra nucleare, il disastro di Chernobyl è piccola cosa. Ci si chiede come si possa anche solo parlare della eventualità di un conflitto nucleare senza mettere in campo ogni possibile tentativo per evitarlo. Tanta superficialità preoccupa. Il mondo intero dovrebbe unirsi compatto per fermare un mostro che appare sempre piu’ minacciosamente vicino e che non risparmierà nessuno. Come si puo’ pensare ai consensi, ai sondaggi, alle elezioni, all’inflazione, alla crisi economica, al lavoro, alle pensioni, alla capacità di acquisto, ai mercati e a tutti gli altri problemi che appaiono frivolezze se confrontati alla reale possibilità che questo fantasma assassino e annientatore si materializzi all’improvviso e non certoamente in forma « moderata » ? Possibile che nessuno riesca a capire che un dittatore non conosce la moderazione e, se messo alle strette, E’ CAPACE DI TUTTO, anche di morire. Non da solo pero’, si farà il piacere di trascinare con sé l’intera umanità. L’amaro della storia è che non passerà neppure alla storia perché la storia non esisterà piu’.
Discussioni tra "esperti" di ogni tipo
Come per il Covid, la guerra in Ucraina è diventata oggetto di interminabili discussioni tra "esperti" di ogni tipo. Nessuno di loro pero’ propone soluzini, neanche quelle piu' evidenti come ad esempio suggerire ai "potenti" dell'occidente di convincere con offerte di affari miliardari la Cina e l'India, ma anche l’ Iran, il Pakistan, il Sudafrica e gli altri « astenuti », a schierarsi apertamente dalla loro parte al fine isolare pacificamente gli aggressori dalle dinamiche dell’economia mondiale. BISOGNA lavorare su questi indecisi per convincerli del REALE RISCHIO DI UN CONFLITTO NUCLEARE CHE, VOLENTI O NOLENTI, COINVOLGEREBBE ANCHE LORO E PORTEREBBE AL MASSACRO GLOBALE. Non esistono altretrattative possibili: il denaro è il SOLO motore capace di muovere il mondo. Se si vuole la pace, bisogna AGIRE in questa direzione e non limitarsi al solo, se pur giusto, invio di armi. Non è facile trattare con chi non vuole trettare, lo è ancor meno farlo con un camaleonte che è stato capace di assumere ogni minima sfumatura del colore dei suoi interlocutori del passato abbindolandoli TUTTI. Con una testa simile è totalmente inutile continuare a parlare di « intervento della diplomazia » o di utopici accordi. I grandi « esperti », politici, militari, sociologi e vari, dimenticano che il tempo delle chiacchiere è scaduto da un pezzo. Sembra che TUTTI i responsabili delle sorti di un paese siano preoccupati soprattutto di conservare o guadagnare consensi, incapaci come sono di trovare soluzioni alternative alla sola protezione della loro piccola economia interna. Pare che NESSUNO DI LORO si renda conto del fatto che L’URGENZA REALE E’ QUELLA DI SALVAGUARDARE LA SPRAVVIVENZA DELL’UMANITA’. In qualsiasi momento, colui che nessuno osa definire un folle potrebbe decidere di premere il tanto temuto pulsante rosso del nucleare al quale giocoforza saranno costretti a RISPONDERE. Il risultato di tanta irresponsabilità sarebbe uno solo: PIU’ NESSUNO potrebbe godere dei vantaggi delle economie « salvate », neppure loro.
Cartelle esatoriali
Buongiorno Sig. Salvini, ascoltandola sempre ricordo che disse che avrebbe fatto di tutto con il premier di fare un anno sabautico per le cartelle rottamazione ter, invece ci ritroviamo con le scadenze di aprile e luglio 2022 con questo cappio al collo, ma come si puo' pagare con la pandemia, la guerra gli aumenti, ma cosa si pensa che tutti i giorni facciamo un orto dove coltiviamo i soldi?
Ma Lei dove e' dove sono le sue promesse, le sue battaglie, abbiamo accettato che entrasse nella maggioranza insieme a quei buffoni di cinque stelle e sinistra ma non ci sono più le sue battaglie, Lei crede che ci siano tantissime persone che pagheranno? credo che sia solamente un'illusione, noi non andiamo a rubare per poi pagare tutte queste tasse, vorrà dire che se lei non combatterà per questo tema cosi importante per noi italiani, per i suoi elettori, la lega perdera' di credibilita', perché le parole dette da un leader sono legge. mi farebbe piacere ricevere una sue conferma per una battaglia e il suo impegno che ci possa rassicurare a date nuove.
Una buona giornata
anna
Si può dire che la maggioranza degli italiani è contraria all'invio di armi, é contraria all'invio di altri carri armati per attaccare e non più solo per la difesa? L'orrore di Bucha non deve portare a una escalation della guerra ma a un maggior impegno affinché cessi. Armi solo armi e non una solo iniziativa di pace dalla Comunità Europea in attesa delle decisioni di Biden! Si può dire questo?
Dissentire si può? Credo che ci sia una attività censoria su questo sito... i messaggi non vengono inviati con la richiesta di correggere l'indirizzo email. ASSURDO! È impostato sul mio cellulare! Ci è negato dire cosa pensiamo del periodo storico che stiamo vivendo e degli errori che si stanno facendo a danno del popolino che non conta nulla. Senza più parole. Davvero.
Un pó di educazione
È diventato difficile scrivere su questo blog ma giusto così. Ognuno deve rispondere per le offese, ingiurie che tante volte abbiamo letto in messaggi senza né capo né coda pieni di insulti solo per il gusto di offendere... Dissentire ma in maniera civile si può.
Alla corte del re
Che bello è stato salvini vederti al matrimonio di berlusconi. mi sono tornati in mente tempi in cui alla corte del re il suo piu fidato giullare si prostrava a lui e poi via a far divertire il re e la regina. che bello
Armi all’Ucraina
Basta armi al criminale Zelensky, è ora che la Lega smetta di fare lo zerbino a Draghi e all’Europa oppure continuerà a perdere consensi.
Il silenzio inopportuno
Una supplica all'amministrazione americana: Please, evitate di far parlare a braccio il vostro Presidente e nelle occasioni fare leggere solo testi scritti. Thank you.
Incommentabili le sue esternazioni, indegne di un capo di Stato. Putin sembra arretrare nelle sue assurde richieste e Biden lo insulta pesantemente vanificando ogni tentativo di dialogo che poi di tentativi se ne vedono pochissimi anzi quasi zero! ! Diplomazie al lavoro ci raccontano ma dove? Nessuna iniziativa europea, eppure la guerra è qui! ! Biden cosa gliene importa tanto si trova oltre oceano... gli americani fanno guerre e poi i problemi sono nostri con tutti i profughi che arrivano... se continua così stavolta arrivano anche le bombe. Matteo ma dove sei? ti limiti a dire che si parla troppo di armi ma non basta... bisogna gridare il dissenso... sembri ingessato, bloccato, ininfluente. Ti sei perso. Draghi dichiara che presto parlerà con Putin ma solo ora si decide? dopo la distruzione di intere città e morte di migliaia di persone, soldati russi compresi? Una delegazione forte, autorevole di leader europei, potrebbe impegnarsi e tentare un dialogo con il "criminale, "macellaio "maiale come viene definito da più parti? Oppure preferite subire l'influenza militarista americana, mettervi 'a colombina" al cospetto del confuso Biden e portarci la guerra in casa? Non bastano le preghiere del Papa, le sanzioni economiche, assecondare sempre più le richieste militari del Presidente ucraino. BISOGNA TRATTARE, CERCARE LA PACE E VOI TUTTI NON LO STATE FACENDO. VERGOGNA. La sinistra ci trascina in guerra e il centrodestra muto. Assurdo! !
Buongiorno,
E questo doveva essere il governo dei migliori… ?
Rimpiango i banchi a rotelle e non solo!
Tutto da rifare e velocemente…!
Contro le bombe non ci sono armi che tengono e questo non lo hanno ancora capito i migliori!
Saluti
Premesso che in questi giorni gli industriali di Armi, anche ITALIANI, si stanno fregando ben bene le mani, e i loro conti nei paradisi fiscali, lievitano a spese dei Contribuenti Italiani ed Europei,
Il Presidente Draghi, Guerrafondaio della Nostra Repubblica Italiana, amichetto degli Industriali e delle Multinazionali produttrici di Armi, e sistemi d'Arma, ha scelto un interlocutore azzeccato per un'Audizione, l'Ammiraglio DRAGONE. Il Draghi e il Dragone, vedi un pò!
E l'Ammiraglio nella sua relazione per ulteriormente giustificare le Spese Militari, e la Guerra, ha paventato le Guerre Stellari.
Suggerendo che anche l'Italia si deve attrezzare per le "guerre" coi SATELLITI.
La sfacciata politica dei guerrafondai DRAGHI, BORIS JOHSON e Ursula Van Der Leyer ha raggiunto quasi l'apice.
Tutto un inciucio per sottrarre denaro Pubblico di Tutti Noi Contribuenti e trasferirlo nei Paradisi Fiscali degli Industriali, amichetti e ruffiani, anche Italiani, con le relative MAZZETTE, a loro riservate.
Il criminale di guerra non è tanto Putin, quanto Zelensky che con la sua resistenza SUGGERITA e Sostenuta dalla CIA e dal Governo USA, sta facendo morire Tanti Innocenti e sta facendo distruggere una Nazione.
Tutta una architettata propaganda per incrementare l'Imperialismo Occidentale e fare arricchire industriali amici, e cinici politici da palcoscenico.
Se il conflitto e la guerra si allarga, la COLPA è di Zelensky, della Nato, e degli USA.
E della famigliola di draghetti e dragoni
Il POPOLO non si rende conto di questi diabolici Inciuci.
Ed è sempre il Popolo, a dover pagare col sangue e col proprio denaro.
Firmato
mariano sciacca
La tua politica ondeggiante e filorussa ci allontana da te
Caro Matteo, io e la mia famiglia abbiamo sempre votato e sostenuto.
Ultimamente la tua politica ondeggiante e FILORUSSA ci allontana da te e dal tuo partito. Una ventina di voti in meno non ti faranno cambiare idea, ma siamo in tanti a pensarla come me. Ti saluto Riccardo (Pisa)
Vorrei essere come lei e andare dove il vento del consenso tira
Caro il mio matteo salvini adoro il suo andare dove il vento tira questo suo cambiamento repentino di idee e ideali è quasi da invidiare. che bella e spensierata la vita quando l'unica cosa da rincorrere è il consenso popolare. vorrrei poter un giorno essere come lei e lasciarmi andare dove il vento del consenso tira. cordiali saluti e per favore non vada nelle file di forza italia o i 5 stelle o partito democratico no per favore rimanga sempre almeno fedele a chi l'ha creata... lega nord.. no scusi solo lega
Non deve farsi impaurire
Le invio una stupida ma sensata richiesta... mai spendere denaro x le armi, ma spendere denaro x la ricerca ospedaliera... questa non è la nostra guerra... lei non deve farsi impaurire e seguire questi pazzi... L Italia la le deve essere neutrale, solo aiuti umanitari mai armi... La Lega deve prendere una netta e chiara posizione... non vogliamo essere al governo con guerrafondai..
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