Luigi Di Maio

Biografia
Luigi Di Maio nasce il 6 luglio del 1986 ad Avellino, figlio di Antonio, ex dirigente del Movimento Sociale Italiano e di Alleanza Nazionale.
Gli studi
Nel 2004 si diploma presso il liceo classico "Vittorio Imbriani" di Pomigliano d'Arco, in provincia di Napoli; quindi, si iscrive alla facoltà di Ingegneria all'Università "Federico II" di Napoli, dando vita all'associazione di studenti di ingegneria Assi, insieme con alcuni compagni di corso.
In seguito cambia strada, e lascia Ingegneria per iscriversi a Giurisprudenza: fonda, quindi, StudentiGiurisprudenza.it.
Il Movimento 5 Stelle
Dopo essere stato nominato consigliere di facoltà e presidente del consiglio degli studenti, nel 2007 inizia a militare all'interno del Movimento 5 Stelle guidato da Beppe Grillo. Tre anni più tardi si candida come consigliere comunale a Pomigliano d'Arco, ma ottiene solo 59 voti e non viene eletto.
Le politiche del 2013
In vista delle elezioni politiche del 2013, viene candidato per la circoscrizione Campania 1, dopo avere preso parte alle "parlamentarie" del M5S, al secondo posto in lista. Luigi Di Maio viene, quindi, eletto alla Camera dei Deputati tra le fila del Movimento.
Il 21 marzo del 2013 diventa, a 26 anni, il più giovane vicepresidente della Camera, conquistando la carica grazie a 173 voti.
L'attività parlamentare
Pochi giorni dopo il suo debutto alla Camera, presenta come co-firmatario una proposta di legge per l'abolizione dei contributi pubblici ai partiti e ai movimenti politici e una proposta per le modifiche alla disciplina relativa alle spese elettorali.
A maggio entra a far parte della XIV Commissione, dedicata alle Politiche dell'Unione Europea, mentre a luglio viene nominato presidente del Comitato di Vigilanza sull'Attività di Documentazione.
Tra le proposte di legge co-firmate nel suo primo anno da parlamentare, quella per la modifica dell'articolo 416-ter del Codice Penale riguardante lo scambio elettorale politico-mafioso, quella relativa alle disposizioni per la tutela del paesaggio e per il contenimento del consumo del suolo, quella per il conflitto di interessi, quella per l'introduzione dell'articolo 21-bis della Costituzione relativa al riconoscimento del diritto di accesso alla rete Internet e quella relativa all'abolizione del finanziamento pubblico all'editoria.
Nel 2014
Nel febbraio del 2014 pubblica sul proprio profilo di Facebook le immagini relative a una serie di messaggi scambiati con Matteo Renzi, appena nominato Presidente del Consiglio: messaggi che lo stesso Renzi gli ha fatto recapitare nel corso della seduta alla Camera in occasione della discussione della fiducia al governo.
Di Maio spiega di voler rendere pubblico il carteggio "per trasparenza" nei confronti degli elettori, "perché non abbiamo alcun altro interesse da difendere se non quello dei cittadini", ma il suo comportamento viene criticato da più parti.
In primavera egli co-firma, tra l'altro, una proposta di legge per la soppressione di Equitalia e per il trasferimento delle sue funzioni di riscossione all'Agenzia delle Entrate, una proposta di legge per modificare la legge 210 del 25 febbraio 1992 relativa agli indennizzi per le persone rese invalide da trasfusioni e vaccinazioni obbligatorie e una proposta di legge per la riforma della disciplina legislativa riguardante la cooperazione internazionale allo sviluppo.
In aprile entra nuovamente in polemica con Matteo Renzi, accusandolo di guadagnare quanto sedici operai; il Presidente del Consiglio ribatte, a sua volta, che Di Maio guadagna il doppio di lui.
Il 30 maggio Luigi Di Maio viene nominato politico dell'anno dal Forum del lavoro di Napoli, che gli riconosce di "aver creduto nella necessità di innovazione e semplificazione dell'ordinamento italiano".
A giugno, incontra - insieme con il collega del Movimento 5 Stelle Danilo Toninelli - Matteo Renzi per discutere della nuova legge elettorale. Nell'occasione, Di Maio si confronta in maniera aspra con Renzi, che lo accusa di essere stato eletto con pochissimi voti ottenuti alle parlamentarie.
Per molti osservatori è il futuro candidato premier per i 5 Stelle. E tale osservazione si concretizza nel settembre 2017 quando il M5S annuncia proprio questa candidatura.
La svolta politica del 2018
Con le elezioni politiche del 4 marzo 2018, si giunge a uno scenario complesso: a vincere le elezioni sono infatti il M5S e la compagine di centrodestra (Matteo Salvini, Berlusconi, Giorgia Meloni). La formazione di un nuovo governo trova diverse difficoltà di intesa tra le varie parti. Si giunge dopo 80 giorni a un accordo di governo firmato dai Cinque Stelle e Lega.
Il premier che Di Maio e Salvini propongono al presidente della Repubblica Sergio Mattarella è Giuseppe Conte. Il 1° giugno 2018 nasce così il nuovo esecutivo che vede i leader di questi 2 partiti come vice presidenti del Consiglio dei Ministri. A Luigi Di Maio spetta inoltre la carica di Ministro del Lavoro e delle politiche sociali.
Dopo l'estate del 2019, successivamente a una crisi innescata da Matteo Salvini, si arriva a un Governo Conte II, all'interno del quale Di Maio ricopre il ruolo di Ministro degli Esteri. Il 22 gennaio 2020, a pochi giorni dalle elezioni regionali dell'Emilia-Romagna - considerate chiave per l'assetto politico del paese - Di Maio si dimette da leader politico del M5S.
All'inizio del 2021 una nuova crisi di governo, innescata questa volta da Renzi, porta alla fine del Conte II e alla nascita di un nuovo governo guidato da Mario Draghi: Luigi Di Maio rimane in carica come Ministro degli Affari Esteri.
Nel giugno del 2022 si separa dal partito annunciando l'addio: la nuova compagine politica che guiderà si chiama "Insieme per il Futuro."
Alle elezioni politiche del mese di ottobre non viene rieletto.
Frasi di Luigi Di Maio
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