Teresa Bellanova
Biografia
Teresa Bellanova nasce in Puglia a Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi, il 17 agosto 1958. Lascia la scuola a quattordici anni per cominciare immediatamente a lavorare come bracciante agricola. Si scontra subito con la realtà locale, fatta di sfruttamento: nelle campagne circostanti la sua città, imperversava il caporalato ed erano migliaia le giovani donne che lavoravano quotidianamente per poche lire nei campi. Bellanova non accetta in modo passivo questa situazione ed entra a far parte del sindacato.
A soli quindici anni è capolega della federazione dei braccianti della CGIL nella Camera del lavoro di Ceglie Messapica: è un incarico di una certa importanza a livello locale, anche in considerazione della giovanissima età. A vent'anni è coordinatrice regionale delle donne della Federbraccianti. Teresa Bellanova è attiva prima nella provincia di Bari e poi nel leccese. Dopo quasi 30 anni nel sindacato agricolo, nel 1996 è dirigente della FILTEA, il sindacato degli operai tessili. Nel 2000 arriva alla segreteria nazionale e riceve la delega al Mezzogiorno.
Teresa Bellanova negli anni 2000
Nel sindacato è ricordata come una donna dal temperamento estremamente combattivo. Del resto, è stata lei stessa a raccontare di come all'epoca fosse necessario ricorrere a forme di lotta ardite, per esempio organizzando blocchi stradali in orario antelucano, per anticipare e fermare i furgoni dei caporali che portavano al lavoro le braccianti. Oppure di come, negli anni Settanta, i caporali, armati di pistole, si siano spinti a minacciarla nei locali della Camera del lavoro.
L'ingresso in politica
Nel 2006 viene candidata allee elezioni politiche su consiglio di Massimo D'Alema. Entra alla Camera con i Democratici di Sinistra e viene ricandidata alle elezioni anche nel 2008. Con la nascita del Partito Democratico, Teresa Bellanova viene inserita fra i Cento Saggi incaricati di scrivere il nuovo statuto del partito.
Al congresso del partito, nel 2009, sostiene Pier Luigi Bersani. Continua comunque a interessarsi alle condizioni di vita dei braccianti e dei lavoratori agricoli; resta per lunghi anni nella commissione Lavoro e nel 2010 è tra i principali promotori di un'indagine parlamentare ad ampio raggio sul fenomeno del caporalato, del lavoro nero e dello sfruttamento della manodopera straniera.
Gli anni 2010
Alle primarie del Centrosinistra del 2012 continua a sostenere Bersani, contro Matteo Renzi. Al congresso del 2014 è invece dalla parte di Gianni Cuperlo, il quale propone il nome di Teresa Bellanova per la carica di sottosegretario al ministero del Lavoro; tale proposta è accolta da Renzi al momento della formazione del suo governo.
La svolta e il passaggio con Renzi
Fino a questo punto della sua vita politica, Teresa Bellanova è considerata una tipica esponente della sinistra del partito proveniente dalla CGIL. È però in questa fase che sceglie di orientare diversamente la sua carriera. Nell'estate del 2015 è sul tappeto la fiducia sulla nuova legge elettorale Italicum voluta da Matteo Renzi, ma la sinistra del partito si rifiuta di votarla, mettendo a rischio la maggioranza di governo.
Il ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina sceglie allora di appoggiare Renzi e fonda una nuova corrente, "Sinistra è cambiamento". Alla nuova corrente aderisce Bellanova che anzi ne diviene la responsabile per la Puglia ed entra nell'orbita dei fedeli di Renzi. Comincia anche a sostenere il Jobs Act e la riforma dell'articolo 18, in netto contrasto con la posizione di quindici anni prima quando, da sindacalista, si era fermamente opposta all'abolizione dell'art. 18 voluta dal governo di Silvio Berlusconi. Questo cambio di rotta le aliena molte simpatie fra i sindacati.
Invitata alla Leopolda del 2015, Teresa Bellanova spiega il suo punto di vista in un applaudito intervento. Evidenzia il cambiamento dei tempi e le ragioni della flessibilità sul lavoro.
Alle elezioni successive, quasi a voler evidenziare la rottura con il passato, si candida in Puglia nello stesso collegio di Massimo D'Alema.
Ministro della Repubblica nel governo Conte II
All'inizio dell'anno 2016 Teresa Bellanova riceve la nomina di viceministro dello Sviluppo economico nel governo Renzi e conserva l'incarico nel successivo governo guidato da Paolo Gentiloni. Questo incarico la porta a scontrarsi con gli ex colleghi sindacalisti che giudica esageratamente intransigenti e portatori di istanze lontane dalla realtà.
Alle elezioni politiche italiane del 2018 viene sconfitta nel collegio uninominale di Nardò, ottenendo solo il 17,36%, dei voti; viene comunque eletta senatrice nella lista proporzionale del Partito Democratico nella circoscrizione Emilia-Romagna.
Il 5 settembre 2019 è nominata Ministro per le politiche agricole, alimentari e forestali nel secondo governo Giuseppe Conte. Fa parlare di sé all'atto del giuramento per la mise che alcuni giudicano inadeguata rispetto all'occasione, ma l'intero partito e anche molti avversari politici si schierano a sua difesa, anche riguardo alla seconda critica: la mancanza di qualifiche rispetto al ruolo dovuta all'interruzione della scuola dopo il diploma di scuola media.
La vertenza Almaviva
A suo carico pende un procedimento penale per tentata estorsione. Almaviva Contact, azienda che offre servizi di Business Process Outsourcing e Customer Experience ad aziende private ed enti pubblici, denuncia 1.660 esuberi nella sua sede romana. Il 2 giugno 2017 si arriva a un accordo che prevede una riduzione salariale del 17% e il blocco di scatti di anzianità e TFR. Alle trattative partecipa Teresa Bellanova che, secondo i querelanti, avrebbe tentato di convincere i lavoratori ad accettare l'accordo. L'estorsione potrebbe essere ravvisata nella misura del licenziamento solo a carico di chi non avesse sottoscritto l'accordo stesso.
Vita privata
È sposata con Abdellah El Motassime, un interprete magrebino conosciuto a Casablanca durante un viaggio di lavoro con la Flai Cgil. La coppia ha un figlio, Alessandro, nato nel 1991.
La crisi di governo del 2021
Il 13 gennaio 2021 il leader di Italia Viva, Renzi, apre una crisi di governo ritirando le ministre Elena Bonetti e Bellanova. Teresa Bellanova dà così le dimissioni dal suo ministero.
Frasi di Teresa Bellanova
Foto e immagini di Teresa Bellanova
Video Teresa Bellanova
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Teresa Bellanova. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Teresa Bellanova.
Mai sputare nel piatto dove si è mangiato poco educato tanto sparirete non c'è futuro per voi
Carissima, ammirando il suo impegno e la sua determinazione le scrivo per segnalarle la mancanza assoluta di aiuto economico da parte del governo a chi come me gestisce una Casa Vacanze in regime di cedolare secca. Anche noi abbiamo avuto un anno difficile per il crollo del turismo ma con il Ristori tris si sono rimangiati l'articolo 177 legge 19 maggio 2020 n°34 che ci esentava dal pagamento della seconda rata IMU e addirittura ci faceva fare richiesta per il rimborso della prima rata di giugno. Io abito a La Spezia e gestisco una Casa Vacanze a Portovenere costretta a farlo per sostenere le spese della seconda casa.. Inutile cercare di venderla visto il crollo del mercato immobiliare.
Confido una sua valida voce relativamente a questo problema per il 2021, anno che non si preannuncia certamente molto roseo.
La saluto con stima e ammirazione.
Buon lavoro e Buon anno|
Maria Gabriella Botti
Via ------- 40
19121 La Spezia
Brava Teresa. un tuo compaesano di Mottola che vive a Mantova è orgoglioso della tua nomina a Ministro e per le belle cose che stai facendo. Ad maiora!
Sono orgoglioso come italiano e pugliese di conoscere e apprezzare il ministro Terranova. Io sono stato un privilegiato avendo la possibilità di studiare grazie ai preti. e alla volontà di proseguire all'Università come lavoratore-studente.
Auguri caro Ministro: Un abbraccio sincero.
Gent. mo Sig.. ra Ministra Bellanova,
mi scuso anticipatamente per l'irrituale modo di contattarla, e per questo motivo vengo subito al punto: sono la sig. ra Donatella Campisi titolare di una piccola azienda agricola costituita sotto forma di Ditta Individuale., che coltiva esclusivamente Agrumi, in particolare il limone di Siracusa esclusivamente Bio ed appartenente al consorzio IGP. Prodotto dalle elevate qualità organolettiche. In quanto " Donna" come Lei potrà immaginare, ci troviamo costrette ad operare giornalmente con enormi difficoltà di varia natura, Ho avuto modo di apprezzare la sua sensibilità su determinati argomenti e sulla sua volontà nel voler portare avanti nuove idee che ci vedono interessate in quanto Donne, in un settore nel quale (Quello dell'Agricoltura) è molto difficile affermarsi o convivere con gli altri per ottenere dei risultati positivi. Recentemente vengo collaborata nella conduzione dell’Azienda da due dei miei quattro figli entrambi Dottori Agronomi, Federico e Giulio, ai quali ho cercato di trasmettere tutta la passione, l’amore che la campagna merita, trasferendo la mia esperienza acquisita nel corso di questi anni, al fianco dei propri dipendenti nella conduzione dei fondi. Stante il periodo della pandemia che ci ha visti tutti coinvolti, ritengo per chi come me opera/produce esclusivamente in Biologico, ed è esposta oltre che agli eventi climatici oramai sempre più frequenti e violenti, ad una concorrenza sleale attuata da Paesi come Spagna Argentina Tunisia Marocco, dove non esistono controlli sulla qualità dei prodotti, sulla manodopera che viene utilizzata, consentendo alla GDO di spuntare prezzi non proponibili per Noi piccoli operatori economici che non hanno potere contrattuale, a seguito della Filiera più o meno lunga. Per tale motivo le chiedo nei limiti del possibile di incrementare o di incentivare chi produce in Bio, anche attraverso un sostegno sotto forma dei contributii già esistenti che attualmente ci vengono erogati mediante l'AGEA nella misura di circa 700/750 € ad Ettaro/per i titoli maturati. Per tale motivo la esorto a voler considerare un incremento di dette somme elevandole ad €. 1. 300/1, 400 per titolo magari ponendo un tetto massimo non superiore a 30 titoli in base all'estensione di terreni ettaro/titoli posseduti, così da escludere i Grossi Proprietari Terrieri. Questo non vuole essere assistenzialismo, ma semplicemente un piccolo sostegno per i piccoli produttori che portano avanti con passione e sacrifici i frutti che arrivano sulle tavole del consumatore finale, L’auspicio è che questa, allo stato ipotetica proposta possa attenuare almeno in parte i costi di produzione. Ringraziandola anticipatamente per la attenzione che vorrà dedicare alla presente, colgo l’occasione per salutarla cordialmente. Donatella Campisi
Gentile Teresa, scrivo un altro commento (scusandomi anche degli errori - lapsus- fatti nel precedente) :
Ripeto: lei non può stare con una persona che ha permesso a Salvini di proclamarsi ancora una volta il salvatore della patria,
Esca da quel partito, vada con chi è realmente sincero e schietto, con chi opera davvero per il bene della nazione senza secondi egoistici fini. Qualcuno forse ancora c'è.
Cordialmente
Donella Burzi
Gentile Teresa, apprezzo molto, la sua schiettezza, sincerità, sensibilità Le voglio dire che la vedo fuori posto con Renzi, personaggio completamente diverso da lei e che a me non piace per i suoi giochi di potere.
Cordialmente
Donella Burzi
Commenti Facebook
Argomenti e biografie correlate
Massimo D'alema Pier Luigi Bersani Matteo Renzi Gianni Cuperlo Maurizio Martina Silvio Berlusconi Paolo Gentiloni Giuseppe Conte Elena Bonetti Politica