Dario Franceschini
Biografia
Dario Franceschini nasce a Ferrara il 19 ottobre 1958. Laureatosi in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Ferrara con una tesi in Storia delle Dottrine e delle Istituzioni politiche, dal 1985 esercita la libera professione come avvocato civilista.
Sempre nel 1985 pubblica il libro "Il Partito Popolare a Ferrara. Cattolici, socialisti e fascisti nella terra di Grosoli e Don Minzoni", e sullo stesso argomento ha partecipato a convegni e a varie pubblicazioni.
Iscritto al Registro dei Revisori contabili, è stato poi membro effettivo del collegio sindacale dell'Eni s.p.a. nei primi tre anni della privatizzazione. Franceschini ha curato per sei anni la rivista bimestrale "Rassegna di documentazione legislativa regionale" edita dal Formez.
È socio ordinario di Astrid (Associazione per gli Studi e le ricerche sulla Riforma delle Istituzioni Democratiche e sull'innovazione nelle amministrazioni pubbliche) e della sezione italiana dell'Istituto Internazionale "Jacques Maritain".
Gli anni '80 e '90
L'impegno politico di Dario Franceschini inizia nell'autunno del 1974 quando fonda al Liceo Scientifico "Roiti" di Ferrara, l'Associazione Studentesca Democratica di ispirazione cattolica e centrista. L'ASD si presenta in quasi tutti gli istituti superiori della città alle prime elezioni previste dai "decreti delegati". Dal 1974 al 1977 viene eletto nei vari organismi (consigli di classe, disciplina e istituto).
Successivamente viene eletto in rappresentanza degli studenti nel Consiglio di Amministrazione dell'Università di Ferrara. Si iscrive alla Democrazia Cristiana dopo l'elezione a segretario di Benigno Zaccagnini e dopo due anni viene eletto Delegato Provinciale dei giovani DC.
Nel 1980 è eletto Consigliere Comunale di Ferrara e nel 1983 capogruppo consiliare. Alle successive elezioni amministrative del 1985 e del 1990 è capolista della DC e primo degli eletti.
Nel 1984 entra nella Direzione Nazionale del Movimento giovanile dc per il quale fonda la rivista mensile "Nuova Politica".
Chiusa l'esperienza dei giovani Dc entra negli organismi provinciali e regionali del partito e dirige a Roma il mensile "Settantasei" che raccoglie i giovani quadri della sinistra dc.
Diviene anche vice direttore del mensile "Il Confronto" e nella redazione del settimanale del partito "La Discussione".
Nella fase di trasformazione della DC in PPI, all'Assemblea Costituente di Roma del 1993, invita il partito a scegliere con determinazione, come conseguenza del nuovo sistema elettorale maggioritario, la via dell'alleanza tra centro e sinistra.
Conseguentemente, dopo la decisione del PPI di candidarsi alle elezioni del 1994 come "terzo polo", aderisce ai Cristiano Sociali, fondando il movimento a Ferrara e divenendone Consigliere Nazionale.
Nel 1994 è Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Ferrara. Nel 1995, a seguito di una spaccatura nel centrosinistra della provincia, accetta di candidarsi a Sindaco per una lista composta da Cristiano Sociali, Laburisti e Verdi e raccoglie il 20% dei voti.
Dopo la scissione del PPI e l'adesione dello stesso all'Ulivo rientra nel partito.
Dal 1997 al 1999 è chiamato all'incarico di vicesegretario nazionale.
Entra poi a far parte della Direzione nazionale e dell'Ufficio di segreteria con l'incarico per le politiche della Comunicazione. Entra nel secondo Governo D'Alema come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle Riforme Istituzionali e viene confermato nello stesso incarico nel successivo governo Amato.
A nome del Governo segue in particolare il tema della legge elettorale, e sino all'approvazione definitiva, la legge costituzionale di riforma degli Statuti delle Regioni a Statuto speciale, l'introduzione del Diritto di voto per gli italiani all'estero e le modifiche al Titolo V della Costituzione.
Gli anni 2000
Alle elezioni politiche del 2001 è candidato dell'Ulivo alla Camera dei Deputati nel Collegio maggioritario di Ferrara e capolista della Margherita nella quota proporzionale nelle Marche.
Eletto Deputato diviene componente della Giunta delle elezioni e della I Commissione permanente Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni.
È stato componente dell'Assemblea Parlamentare dell'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE). È socio fondatore dell'Associazione interparlamentare per il commercio equo e solidale.
Tra i fondatori della Margherita, nel luglio 2001 entra a far parte del Comitato Costituente del partito, del quale diventa Coordinatore dell'Esecutivo Nazionale. Viene confermato in Direzione e in Assemblea Federali e nell'incarico di Coordinatore al Congresso Costituente di Parma del 2002 e al Congresso di Rimini del 2004.
Dal 2003 al 2006 è Presidente dell'Ente Palio di Ferrara. Nel gennaio 2006 pubblica il suo primo romanzo "Nelle vene quell'acqua d'argento" (Bompiani), con il quale vince nel 2007 in Francia il Premio Chambery Premier Roman e in Italia il Premio Bacchelli e il Premio Opera Prima Città di Penne. Nell'ottobre 2007 pubblica il suo secondo romanzo "La follia improvvisa di Ignazio Rando" (Bompiani).
Membro del Direttivo del Partito Democratico Europeo, alle elezioni politiche del 2006 è capolista dell'Ulivo nella circoscrizione Lombardia II e candidato in Emilia-Romagna, per la quale opta. È stato Presidente del nuovo gruppo parlamentare "L'Ulivo" alla Camera dei Deputati dal maggio 2006 all'ottobre 2007. Dopo aver ricoperto l'incarico di Vicesegretario del Partito Democratico, in seguito alle dimissioni di Walter Veltroni, il 21 febbraio 2009 durante l'Assemblea Nazionale si candida a Segretario Nazionale e viene eletto con 1.047 voti.
Resta alla guida del partito fino al 7 novembre 2009: il suo successore è Pierluigi Bersani.
Dario Franceschini negli anni 2010
Alle elezioni primarie del Partito Democratico del 2013 appoggia con la sua corrente la candidatura di Matteo Renzi alla segreteria del partito. Si ripete anche nelle primarie del 2017.
Alle elezioni politiche italiane del 2013, Franceschini si candida e viene eletto alla Camera dei deputati come capolista della lista Pd nella circoscrizione Emilia-Romagna. Dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014 Dario Franceschini è Ministro per i Rapporti con il Parlamento e il Coordinamento dell'attività di governo nel Governo guidato da Enrico Letta.
Nei due governi successivi, entrambe guidati dal centro-sinistra, ricopre l'incarico di Ministro della cultura e del turismo. Il suo mando dura dal 22 febbraio 2014 al 12 dicembre 2016, con il Governo Renzi; e da quest'ultima data fino al 1° giugno 2018, con il Governo Gentiloni. Dario Franceschini è il ministro della cultura che è rimasto in carica più tempo nella storia della Repubblica.
Gli anni 2020
Con l'insediamento del governo guidato da Giuseppe Conte, Franceschini cessa la sua attività di Ministro. Tuttavia con il governo Conte bis, appoggiato sulla nuova alleanza politica tra M5S e Pd, torna a ricoprire lo stesso ruolo a partire dal 5 settembre 2019. Nel febbraio 2021, con la nascita del governo Mario Draghi, Franceschini continua ad essere titolare dello stesso ministero. È considerato una personalità vicina al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Frasi di Dario Franceschini
Foto e immagini di Dario Franceschini
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Dario Franceschini. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Dario Franceschini.
Libertà Cinematografica
Bravo Franceschi, tu si che hai le Palle. Ne terrò conto per quanto riguarda la censura Cinematografica. Bravo
Ministro Franceschini, sono d'accordo con Lei del PD sempre insieme con il M5S, ma all'opposizione. Alle prossime elezioni, prima o poi ci saranno, i 5 Stelle scenderanno sotto il 10%. Quindi...
Buon Giorno Signor Franceschini, Ministro della Cultura, non avendo conosciuto questo sito, avevo scritto già, su i miei argomenti, al suo collega Calenda, però
vorrei riproporre gli stessi quesiti a Lei, che dovrebbe essere il diretto interessato.
La mia tesi, o meglio sensazione, e quella, che i problemi dell Italia, nascano sopratutto, dal fatto, che noi italiani, o meglio la maggioranza, e impregnata, quindi
condizionata, dalla cosidetta cultura "italiota". Non intendo dare un valore spregiativo al termine, però avendo viaggiato un pochino allestero e facendo quindi, dei paragoni, devo ammettere che qualche problema ce lo abbiamo. Certo siamo anche orgogliosi di questo, però, siccome non siamo piu una cultura contadina autosufficiente, ma immersi nel mondo Globale, dobbiamo confrontarci con gli altri, quindi anche nel nostri comportamenti. dobbiamo essere concorrenziali con gli altri. Invece, al momento, o ispiriamo simpatia, in certi casi o disprezzo in altri (mancanza di serietà ecc). Questo non mi piace. Io vorrei non ispirare solo simpatia, ma anche fiducia, affidabilità ecc. Però se guardiamo come vanno le cose in Italia, la Politica, la corruzione. la Mafia, spesso situazioni caotiche ecc, che non riusciamo mai a risolvere, malgrado le diverse formazioni politiche che si alternano al Governo, ciò diventa anche comprensibile. Quello che vorrei esporLe, e che secondo il mio sentire, se non cambiamo, il comportamento, e il modo di pensare di agire, di confrontarsi fra di noi italiani, nulla potrà mai cambiare. I Politici sono solo parte di Popolo, impregnati della medesima cultura "italiota", fatta in gran parte di volgarità, di convinzioni errate, tipo: noi siamo er meio!, privi di una cultura "mitteleuropea" piu seria, piu rispettosa. Peccato, perche abbiamo secoli di Storia, non capisco perche abbiamo intrappreso la via della volgarità, specialmente nei media di comunicazione (vedi Sgarbi), la trasmissione "la Zanzara" su Radio24 ecc.. Se si trascurano questi (e certi altri) aspetti, le cose tenderanno sempre piu a peggiorare. E non capisco perche gli Intellettuali italiani, su queste cose non intervengano, lasciando cosi il paese alla deriva, alla merce^ di persone senza valori e senza scrupoli!
Signor Ministro Franceschini, bisogna intervenire, programmare l educazione nella direzione giusta, Ad esempio la Rai, alla quale va la maggior parte del canone, essendo TV di stato, trasmette dalla mattina alla sera trasmissioni che parlano dei problemi. Asfissiante! Non un Varietà accettabile, non un Concerto di vario tipo, (qualche trasmissione per idioti si), La formazione delle persone deve essere seguita, curata e sanata. democratica ma corretta.. Tollerare si, subire nò! In questi ultimi anni stiamo esagerando nella deriva della mancanza di contenuti o del rispetto di persone o cose.
Non sarà facile cambiare, bisogna però cominciare prima o dopo, con buona volontà ci vorrà sempre molto tempo!
PS; ho voluto esporre i lati negativi, certamente abbiamo per fortuna, tanti altri aspetti positivi !
Complimenti per il suo impegno. Cordialmente M Resasco (SP)
Caro Dario Frances
Sono un artista visivo che lavora a Zurigo. In questa straordinaria situazione in cui ci troviamo, sono in contatto con il fonico in Italia per mettere in piedi un'opera di silenzio in questo periodo. Quindi avremmo bisogno di un permesso per il fonico in ogni città d'Italia: Roma, Milano, Torino, Nepal, Venezia per permettere al fonico di registrare il suono della città.
Ogni registratore del suono sarebbe da solo per strada con maschera e guanti, registrando il suono per un giorno.
L'intero progetto sarà mostrato su un sito web disponibile per tutte le persone.
Non vedo l'ora di sentirvi.
Cordiali saluti
Veronika Spierenburg
La nuvola dell'inconsapevole
Un progetto di arte sociale
"Con questo silenzio possiamo finalmente ascoltare le voci più tranquille".
Ora le città respirano da sole. Le città si azzerano; una crisi straordinaria che produce un suo suono specifico.
L'invisibilità ha trovato la sua forma, e ci ha dato forza. Possiamo fermarci? Possiamo ascoltare il suono? Questa crisi può portarci verso un nuovo futuro? Il rumore della città sarà diverso dopo la crisi? In futuro, le voci umane torneranno finalmente nelle strade e gli ingorghi diventeranno un ricordo del passato?
Metaforicamente, questo lavoro è dedicato a voci che non potevamo sentire. Le voci che erano e sono tuttora soffocate dalle voci più forti (un riferimento alla politica e all'arte). Quelle voci silenziose saranno finalmente alzate.
I fonici professionisti* di tutto il mondo registreranno la loro città per un giorno (dalle 9. 00 alle 17. 00, giorno lavorativo normale). Verrà costruito un sito web dove si potranno ascoltare tutti i suoni della città.
Londra, Parigi, New York, Roma, Madri, tutti i grandi centri cosmopoliti, che sono ora i grandi centri epidemici, saranno inclusi.
Tradotto con www. DeepL. com/Translator (versione gratuita)
Egregio ministro volevo da artista, sono un pittore, sapere come si sta organizzando il vostro ministero per aiutare nel prossimo futuro la nostra professione. Come giustamente ha detto lei è alla guida del più importante ministero economico del paese ma purtroppo noi artisti siamo nel contempo la parte più fragile di questo sistema non ostante rappresentiamo il futuro culturale del nostro bel paese.. Non le nascondo le estreme difficoltà economiche del mio lavoro e vorrei almeno essere rassicurato sul mio futuro di artista.
La ringrazio per la sua attenzione e le auguro un buon lavoro in questo momento così difficile per la nostra Repubblica.
Cordiali saluti Marco Angelucci
Preg.mo Sen. Dario Franceschini,
vorrei, secondo quanto asseverato dall'attrice Ottavia Piccolo, aderire al tuo partito, nella tua corrente..
chi hai referenti nel Friuli (che non c'e' piu?)
cordialmente,
Gigi48 (UD) - Italy
tel.043-------
Grazie!
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