Tim Robbins
Biografia
Tim Robbins, il cui nome completo è Timothy Francis Robbins, nasce il 16 ottobre 1958 a West Covina, in California. È un attore, regista e sceneggiatore statunitense.
Famiglia, formazione e studi
Tim è l'ltimo di quattro figli di una famiglia cattolica di origini irlandesi.
Trasferitosi da piccolo al Greenwich Village di New York al seguito del padre Gil, celebre cantante folk del gruppo The Highwaymen, esordisce nel mondo dello spettacolo entrando a far parte, a soli dodici anni, di Theater for the New City, compagnia teatrale d'avanguardia in cui rimane per ben sette anni.
Dopo avere frequentato la Stuyvesant High School, scuola di arte drammatica, segue per due anni le lezioni della State University of New York di Plattsburgh.
Quindi, si sposta a Los Angeles, dove si iscrive alla UCLA. Per mantenersi e studiare lavora come cameriere.
Laureatosi nel 1981, insieme con alcuni compagni di softball e di studio fonda una compagnia di teatro sperimentale, la Actors' Gang.
I primi film
Quindi, ottiene le prime parti al cinema: nel 1984 è diretto da David Fisher in "Toy Soldiers" e da Jerry Schatzberg in "Una cotta importante".
L'anno successivo prende parte a "Sacco a pelo a tre piazze", di Rob Reiner, e "Dal College... con furore!", di James Frawley.
Dopo aver partecipato al grande successo di Tony Scott "Top Gun", al fianco di Tom Cruise, e aver recitato per Willard Huyck in "Howard... e il destino del mondo", nel 1987 trova dietro la macchina da presa Tony Bill in "Dentro la grande mela".
È però il 1988 a consacrare Tim Robbins a livello internazionale, grazie al film "Bull Durham - Un gioco a tre mani" (con Kevin Costner).
La pellicola cambia la sua vita, non solo grazie al successo professionale che gli garantisce, ma anche perché gli permette di conoscere, sul set, Susan Sarandon, che sarà la sua compagna di vita per oltre vent'anni (i due si separeranno nel 2009).
Nel frattempo Tim Robbins ottiene un ottimo successo anche a teatro, in qualità di regista, visto che la Actors' Gang non ha interrotto la sua attività.
Al cinema recita per Bill Fishman in "Tapeheads - Teste matte" e per Thomas Schlamme in "Regina senza corona".
Dopo aver fatto parte del cast di "Allucinazione perversa" e di "Cadillac Man", ha l'occasione di lavorare con due big di Hollywood come Spike Lee e Robert Altman: per il primo in "Jungle Fever", e per il secondo in "I protagonisti", film che gli vale anche il riconoscimento di migliore attore al Festival del Cinema di Cannes.
Gli anni '90
È il 1992, anno in cui l'interprete californiano debutta anche come regista cinematografico con un falso documentario satirico, intitolato "Bob Roberts", che mette in scena un candidato senatore conservatore e populista.
L'esordio viene ben accolto dalla critica e dagli spettatori, al punto che una casa discografica gli propone di pubblicare un disco per sfruttare la scia del successo: egli, comunque, rifiuta sia per rispetto nei confronti dei veri cantanti e musicisti (come suo padre) sia perché ritiene, in quel momento, di non avere nulla da dire sotto forma di canzone.
Torna a lavorare con Altman per "America oggi" (1993). Nel 1994 è protagonista in "Mister Hula Hoop" dei fratelli Coen.
Dello stesso anno è il bellissimo "Le ali della libertà" (con Morgan Freeman, regia di Frank Darabont), pellicola tratta da un racconto di Stephen King.
L'anno seguente scrive e dirige "Dead Man Walking - Condannato a morte", con protagonista Susan Sarandon, sua compagna e Sean Penn.
Il film, basato su una storia realmente accaduta, ottiene tra l'altro una candidatura agli Oscar per il migliore regista (mentre Sarandon si aggiudica la statuetta come migliore attrice), ed è una denuncia tremenda ed emozionante contro la pena di morte, frutto dell'impegno politico che anima il regista.
Tornato a recitare al cinema in "Niente da perdere", di Steve Oedekerk, nell'ottobre del 1997 Robbins viene inserito dall'"Empire Magazine" al sessantesimo posto nella lista delle prime cento star del cinema di tutti i tempi.
Quindi, compare in "Arlington Road - L'inganno" prima di far parte del cast della commedia di Jay Roach "Austin Powers - La spia che ci provava".
È il 1999, anno in cui Tim Robbins doppia un episodio dei "Simpson".
In seguito, torna sul grande schermo con Brian De Palma in "Mission to Mars", e con Stephen Frears in "Alta fedeltà", entrambi del 2000.
Gli anni 2000
Dopo "S.Y.N.A.P.S.E. - pericolo in rete" (2001, di Peter Howitt) e "Human Nature" (2001, di Michel Gondry), nel 2003 l'attore appare in "Codice 46", di Michael Winterbottom, ma soprattutto in "Mystic River", diretto da Clint Eastwood.
Quest'ultima interpretazione che gli vale un Premio Oscar come migliore attore non protagonista (con i suoi 196 centimetri di altezza è, curiosamente, il più alto vincitore di sempre).
Nel 2005 dirige "Embedded", film uscito in DVD nel quale è anche attore: la pellicola, che parla della guerra in Iraq iniziata due anni prima, è tratta da uno spettacolo teatrale dello stesso Robbins.
Dopo aver preso parte a "La guerra dei mondi", di Steven Spielberg, e a "La vita segreta delle parole", di Isabel Coixet, nel 2006 Tim recita in "Tenacious D e il destino del rock", per la regia di Liam Lynch.
Dirige, inoltre, un adattamento teatrale del romanzo di George Orwell "1984", scritto da Michael Gene Sullivan: lo spettacolo viene messo in scena dall'Actors' Gang al The Ivy Substation di Culver City, in California, e in seguito viene proposto anche ad Atene, all'Hong Kong Arts Festival e al Melbourne International Festival.
Robbins regala poi un cameo a Helen Hunt per "Quando tutto cambia" ed è tra i protagonisti di "The lucky ones - Un viaggio inaspettato", di Neil Burger, al fianco di Rachel McAdams.
Gli anni 2010 e 2020
Nel 2010 pubblica il disco "Tim Robbins & The Rogues Gallery Band", una raccolta di canzoni scritte in oltre venticinque anni, mentre l'anno successivo recita in "Lanterna verde", di Martin Campbell, dove interpreta il senatore Hammons, padre del protagonista (negativo) del film Hector.
Lavora, quindi, a "Thanks for sharing", di Stuart Blumberg, e nello stesso periodo dirige due episodi di "Treme", serie televisiva in onda sulla HBO che racconta le vite interconnesse di un gruppo di persone di New Orleans in seguito all'Uragano Katrina.
Nel 2013 è membro della giuria della 63ª edizione del Festival del Cinema di Berlino e lavora al film "Man under", di cui è regista, e che lo vede recitare al fianco di Chloe Grace Moretz e Michelle Pfeiffer.
Il 1º febbraio 2017 sposa l'attrice rumena Gratiela Brancusi, ma il matrimonio dura solo fino al 2020.
Oltre all'impegno e alla passione politica, Tim Robbins è conosciuto per essere un grande tifoso di baseball e di hockey su ghiaccio (per entrambi è tifoso delle squadre di New York, Mets e Rangers).
Frasi di Tim Robbins
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