Messaggi e commenti per Alessandro Barbero
Messaggi presenti: 22
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Frasi di Alessandro Barbero
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Biografieonline non ha contatti diretti con Alessandro Barbero. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Alessandro Barbero.
Lunedì 2 gennaio 2023 16:47:27
Richiesta atipica
Buon pomeriggio Professore, probabilmente la mia richiesta non sarà presa in considerazione, ci provo comunque. Mio figlio, Vincenzo, il 28 di gennaio compie 18 anni, mi dirà "passa il tempo per tutti", ed ha ragione, il fatto è che non penso di poter festeggiare in modo adeguato questo suo bello evento, lei è uno dei due beniamini più seguiti, a lui piace l'arte e la storia, in modo particolare il 500, se si pensa che a settembre 2021 non gli è bastato fare un giro di notte a Firenze, siamo dovuti tornare il giorno seguente, rifare più o meno l'itinerario che almeno ogni 2/3 anni facciamo, per fortuna ho una sorella che che vive li vicino a Montelupo F. Non ha ancora deciso sull'indirizzo universitario da intraprendere, Beni Culturali e Architettura sono in pole position, è assai difficile individuare quella giusta per il suo futuro. Beh, la mia richiesta è riuscire ad avere un suo messaggio, video, scritto, comunque sia una sorta di "dedica" o come dir sì voglia per il suo Compleanno.
In ogni caso la ringrazio già per il tempo che ha dedicato per la lettura.
Sabato 29 ottobre 2022 16:13:33
Vorrei sapere se il Professore crede alla versione ufficiale sui fatti dell'11 settembre. Mi accontenterei anche di un monosillabo. Grazie
Venerdì 2 settembre 2022 23:39:23
Storia sulla fondazione della Russia
Mail che avrei voluto scrivere al professor Barbero
Egregio Professor Barbero,
senza rubarle troppo tempo nel promuoverle tutta la mia stima e il mio sentito ringraziamento, le scrivo per aggiungermi a chi sicuramente le avrà già chiesto di dedicare una delle sue lezioni alla storia della fondazione della Russia medioevale. Sto cercando di approfondire il tema scoprendo essere una storia fatta di grandi battaglie, conquiste e intrighi di potere ma estremamente intricati. Chi meglio di lei potrebbe fare luce su questo importante periodo storico?
Certo, sono consapevole dei tempi che stiamo vivendo, ma proprio chi oggi sta promuovendo questa guerra ideologica verso questo nuovo "nemico" (come vogliono farcelo intendere) ha acceso in me la curiosità di conoscere meglio la storia di questo popolo. E forse, a maggior ragione proprio per questo meriterebbe dal punto di vista culturale e intellettuale una degna considerazione.
Ringraziandola nuovamente per ogni secondo che dedica alla divulgazione della sua conoscenza e nella speranza di non averle rubato tempo prezioso, le porgo i miei più cordiali saluti.
Massimiliano
Mercoledì 17 agosto 2022 10:37:43
Mistero di Carlo Magno nelle Marche
Salve Professor Barbero,
sono un giovane studente che frequenterà a settembre la Quinta Liceo Classico. Le volevo chiedere riguardo ad un particolare enigma che si aggira per le Marche. Secondo lo storico Giovanni Carnevale (venuto a mancare di recente) la capitale del Sacro Romano Impero di Carlo Magno, ossia Aquisgrana, non si troverebbe nell'odierna Germania (Aachen per l'appunto) ma nelle Marche, di preciso la sede del potere imperiale era situata nell'Abbazia di San Claudio al Chienti, presso Corridonia in provincia di Macerata. Non le riporto in particolare le fonti su cui si basa questa teoria, ma vari articoli online parlano di ciò e i libri del professore Carnevale sono reperibili su internet. Sono convinto del fatto che tutto ciò sia falso, ma volevo maggiori informazioni da Lei.
La ringrazio molto in anticipo e Le auguro un buon proseguimento di giornata.
Enrico Roccato Andreasi.
Venerdì 6 maggio 2022 19:56:45
Tre domande di Carlo (4^ elementare) per il progetto scolastico LID
Caro professor Barbero,
sono Carlo Cislaghi, un bambino di 9 anni nato a San Fermo della Battaglia il 30 luglio 2012 e frequento la quarta elementare a Lomazzo, in provincia di Como.
Sono appassionato di storia, soprattuto dell’antica Roma. Mi è capitato di vedere molti suoi video su you tube, sono affascinato dalle sue spiegazioni e vorrei farle tantissime domande.
Nella mia classe c’è il progetto LID (learn in deep) che consiste nell’approfondire un argomento che ci interessa in base a dei quesiti. Il mio argomento è la storia e questo mese mi è capitato il quesito:
“Usando internet trova un esperto del tuo argomento. Mandagli una e-mail presentandoti e facendogli una o due domande che ti interessano”.
In realtà le domande che mi ero preparato erano venticinque! E con fatica adesso ne scelgo tre, di meno non riesco:
Qual è la differenza fra socialismo e comunismo? Sembrano quasi la stessa cosa, ma secondo me non è proprio così. Può farmi degli esempi di paesi comunisti e socialisti?
Perché l’Unione Sovietica si è dissolta? Sarebbe accaduto lo stesso se al posto di Gorbaciov ci fosse stato qualcun altro?
E’ vero che quando Hitler invase l’Ucraina, i nazisti vennero accolti come dei liberatori? L’ho sentito in questi giorni in un documentario e sono rimasto molto stupito.
Spero tanto di ricevere le sue risposte, per me ed anche per poterle condividere con la mia classe.
Un’ultima domanda: qual è il suo piatto preferito? La invito a cena a casa mia, per tempestarla di domande. Magari per il giorno del mio compleanno, sarebbe un bel regalo! Anche Laura, la mia gemella, e i miei genitori ne sarebbero felici. Un pò ci spero, è bello credere nei sogni.
La saluto con tanta gratitudine.
Carlo Cislaghi (un suo ammiratore)
Martedì 3 maggio 2022 22:11:56
Un libro su Napoleone Bonaparte
Gentilissimo dottor Berbero,
sono appassionato della vita di Alessandro Bonaparte. Mi ha sempre colpito questa storia, molto romantica...
Mi potrebbe suggerire un libro di saggistica ed un romanzo dove viene spiegata la vita di Napoleone Bonaparte?
La ringrazio
Distinti saluti
Tonietti Fabio
Domenica 13 marzo 2022 03:08:51
Conflitto russo ucraino
Non si può conseguire la pace che risulta da civile convivenza, nazionale e internazionale, senza cultura e rispetto per il diritto internazionale e senza cultura di metodo democratico. La denuncia della guerra di aggressione contro un Paese sovrano non può essere messa in discussione dalle ambizioni imperialiste di potere, e l’Ucraina è terra di Popolo sovrano e indipendente dal 1991 dal Popolo russo. I due popoli hanno culture e origini storiche differenti, ancor prima dell'inizio dell'età moderna (1492). L'indipendenza dello Stato ucraino è stata confermata anche dalla cessione delle sue testate nucleari alla Russia a condizione di non essere invaso. Si tratta di “guerra assurda”… dove quell' “assurdo ”è ben attribuito se lo si collega al diritto internazionale, all’autodeterminazione dei Popoli e al rispetto dei reciproci confini che sono strumenti essenziali per vivere in pace, per non essere criminali sanguinari e per non costringere il popolo aggredito a diventare aggressivo e criminale. E' essenziale essere neutrali, ripudiare la guerra, non parteggiare nel giudizio di valutazione delle parti. E' evidente che esistono due risoluzioni dell’Assemblea delle Nazioni Unite (organismo detentore del diritto internazionale) la prima ha condannato l’azione russa di occupazione della Crimea nel marzo 2014 e la seconda l’azione di invasione del Paese nel marzo 2022.
Tutte e due sono state decise a larghissima maggioranza dei 193 Paesi, l’ultima 141 condanne, 5 contrari (tra cui la Nazione imputata) e il resto astenuti, Cina compresa. La cultura del diritto internazionale e del metodo democratico, già difficili da attuare, devono entrambe essere affermate e risultare vincenti nelle questioni di conflitto armato tra i Popoli al di là di ogni simpatia personale. Perché? Per il bene dei Popoli contendenti e per la civile convivenza internazionale. Non è questione da poco. Questo non è pacifismo da salotto, è comprendere che i Popoli sono guidati da governanti che troppo spesso non rispettano il diritto internazionale e le scelte fatte con metodo democratico e, generando danni e sofferenze inenarrabili, credono di risolvere i loro rapporti economici e ambizioni di potere con la guerra, arrivando perfino ad arruolare mercenari tanto criminali quanto vittime della loro povertà che li spinge a scegliere di essere al soldo della superpotenza. I nostri governanti sono anche responsabili delle spese incredibili che investono in armamenti e del fatto, per nulla trascurabile, che scadono troppo spesso al livello dei folli terroristi ricorrendo a minacce di guerra nucleare e di genocidio dei popoli.
Per il bene dei Popoli, quello ucraino, quello russo e gli altri, il diritto internazionale condanna la deterrenza delle armi nucleari come strumento di genocidio e terroristico e molte altre categorie di armi (guerra chimica batteriologica, proiettili con testate radioattive). Quindi devono essere sostenute tutte le iniziative internazionali condotte alla denuclearizzazione delle testate su missile e colpiti in tempo di pace i fabbricatori di categorie di armi che violano il diritto internazionale.
Come? Non solo con l’impegno personale di ogni cittadino a non essere indifferente o scrivere “contro” il pacifista genuino ma invitando i media nazionali e i media
che formano l’opinione pubblica internazionale, a reagire alla cultura di guerra seminando cultura di diritto internazionale per rendere quest'ultimo più concreto ed efficace nelle sue capacità di controllo e di sanzione. Per costringere i Paesi membri permanenti del Consiglio di sicurezza (USA, RUSSIA, CINA, FRANCIA, e UK) a fare un passo avanti nella pace con la rinuncia/decadenza del privilegio del diritto di veto quando, come singola Nazione, si è imputati di aggressione e sostituendola regola che la decisione del Consiglio passa con la maggioranza dei membri permanenti in concorso con i pareri favorevoli degli altri Paesi del Consiglio (formato da 15 Paesi in toto). Sarebbe un passo avanti per tutti i Popoli UE, (esclusa Francia), e un passo indietro nelle possibilità di imperialismo economico belligerante delle superpotenze USA, CINA, RUSSIA, UK e Francia
Un forte diritto internazionale avrebbe la capacità di prevenire la guerra tra i Popoli o ridurre il livello di devastazione delle stesse.
Comunque anche in uno stadio di avanzato “assurdo, folle conflitto” come quello russo-ucraino in atto può essere applicato il diritto internazionale e il metodo democratico per costruire con questi strumenti di legalità una buona risoluzione di civile convivenza dei popoli ecco come (ci arriveremo ma troppo tardi):
Let's put war out of history
Russia during negotiations with Ukraine set 4 conditions to immediately end the invasion. Kremlin spokesman Dmitry Peskov (among the oligarchs sanctioned by the EU) revealed Moscow's demands to Kiev, a few hours before the two delegations met for the third meeting of the negotiations. Firstly, the cessation of military operations: the Ukrainian army must lay down its arms and stop fighting.
Secondly, the recognition of Crimea as Russian territory. Putin wants official annexation of the peninsula disputed since 2014. In addition, Moscow demands that Kiev recognise the independence of the separatist republics of Donetsk and Lugansk in the Donbass. Last but not least, Ukraine will have to revise its constitution and make itself neutral. No membership of the European Union or NATO, therefore. On this last point, Ukraine has already made it known that it is willing to negotiate, meeting Putin's demands. Scholz had already guaranteed that NATO membership in Ukraine was not on the agenda.
Let's put war out of history by applying international law and the democratic method:
1) both contenders cease military operations with UN legality check ;
2) popular referendum of the Ukrainian people either limited to the disputed territories of Crimea on independence, or annexation to Ukraine or annexation to Russia under UN supervision of legality;
3) popular referendum on the independence of the separatist republics of Donetsk and Lugansk in the Donbass or their accession to Ukrainian sovereignty or Russian sovereignty of the inhabitants of the Donbass under UN legality control;
4) Neutrality of repudiation of the war of Ukraine to be included in the Constitution and
economic commitment of Russia to help Ukraine in the reconstruction of Ukrainian cities
Cordially
Martedì 1 marzo 2022 12:42:57
Cosa ci insegna la storia
Buongiorno Professore. Ho più volte ascoltato, nel corso delle sue bellissime lezioni, che difficilmente si impara dalla storia (salvo il caso di Churcill - beato lui-).
Forse è il caso di rettificare la sua famosa frase "non bisogna invadere la Russia" con "non bisogna invadere l'Ucraina !!!". Grazie e buon lavoro.
Lunedì 28 febbraio 2022 15:46:11
L'origine della cultura
Egregio Barbero,
come mai dobbiamo tutto agli antichi Greci? A quel che si racconta nell'Occidente, sembra che Atene, nell'antichità, fosse il cervello del mondo. Ma... e i popoli che son vissuti prima dei Greci? Gli Ittiti... I Babilonesi, che pure dovevano essere abbastanza avanti, a giudicare dall'arte che hanno lasciato... E gli Egizi? Non pensavano che alla morte ed erano troppo occupati per costruire piramidi per occuparsi di filosofia? Non ci hanno lasciato testi interessanti sulla natura della vita umana? Insomma: perché tutto quel che sappiamo e siamo viene dall'antica Grecia?
Questo, osservando la nostra parte del mondo. C'è una qualche altro angolo della Terra in cui sia successo lo stesso fenomeno? Che so, in Mesoamerica? In Cina, forse? Si dice che i cinesi siano stati i primi ad aver inventato tutto...
In conclusione: le chiedo un programma di comparazione della nascita delle culture del nostro pianeta, sottolineando il motivo, l'humus, la radice da cui la pianta "cultura" è nata.
Grazie e complimenti per i suoi piacevolissimi programmi.
Renzo Pin
Un sogno