John Le Carré
Biografia • Scritture segrete
John le Carré è il nome con cui è conosciuto in tutto il mondo l'ex dipendente dei servizi britannici David J. M. Cornwell. Nato il 19 ottobre 1931 a Poole, nella regione inglese del Dorsetshire, Le Carré è stato definito, forse non a torto, il più importante scrittore di spy story del Novecento; un autore che con i suoi romanzi impregnati dell'atmosfera della guerra fredda ha fatto scuola, e sulla cui scia si sono accodati centinaia di imitatori, pochi dei quali però riescono ad eguagliare quella miscela di "suspence", brillante scrittura e umorismo sapido che rendono grandi i romanzi di questo agente segreto prestato alla macchina da scrivere.
John le Carré, un narratore straordinario
Forse la sua straordinarietà risiede proprio nella biografia, facendone un uomo con una marcia in più e con così tanto da raccontare.
Entra a far parte dell'intelligence britannica durante la Seconda Guerra mondiale in qualità di traduttore di documenti segreti; svolge questo compito per ben cinque primi ministri britannici.
Nel 1947 si iscrive all'università di Berna, in Svizzera, per poi abbandonarla e tornare a Oxford, dove si specializza in letteratura tedesca. È dalle sue esperienze professionali al servizio di Sua Maestà che prende l'ispirazione per realizzare i suoi primi libri.
Gli anni '60
A partire dagli anni Sessanta inizia a scrivere spy stories: "Chiamata per il morto" (1961) segna l'atto di nascita di un personaggio che ha conquistato i lettori di tutto il mondo: il leggendario agente segreto George Smiley. Il successo arride però a John Le Carré con la sua terza prova: "La spia che venne dal freddo", titolo poi diventato simbolico di tutti i libri di spionaggio.
Inizialmente il successo di pubblico è enorme; meno entusiastica la reazione della critica che da lì a pochi anni dovrà tristemente ricredersi.
In seguito il libro verrà anche ripreso sul grande schermo sotto l'egida attoriale di Richard Burton.
La crisi post-Guerra Fredda
Dopo la fine della Guerra Fredda, il genere "spy story" subisce un duro contraccolpo: sembra quasi che sia venuta a mancare la materia prima per la narrazione. La crisi non risparmia neanche l'autore inglese, apparentemente incapace di trovare nuove categorie narrative forti.
Tuttavia con "Il sarto di Panama" (1999) e con l'entusiasmante "Il giardiniere tenace" (2001) lo scrittore inglese ritrova il successo e la vena narrativa dei tempi migliori torcendo la spy story a nuove esigenze: comiche nel primo dei due titoli, civili nel secondo dove accusa il mondo delle multinazionali farmaceutiche e lancia un accorato grido d'allarme per la tragica situazione africana.
Altri celebri titoli, tratti dalla vasta produzione di John Le Carré sono: "La talpa", "Tutti gli uomini di Smiley", "La tamburina", "La casa Russia" e "La passione del suo tempo".
Moltissime delle sue storie hanno trovato trasposizione al cinema. Un esempio è il film "La Talpa" del 2012.
Nel 2010 il giornalista britannico Misha Glenny di lui ha scritto:
«A differenza di Fleming, le Carré non deve ricorrere all'iperbole per rivelare i meccanismi del sottobosco. D'altronde è forse lo scrittore vivente che conosce meglio quello che succede dietro le quinte della politica della forza e dell'oligarchia globale. E anche se in Gran Bretagna è ormai considerato un maestro, probabilmente i soliti pregiudizi sprezzanti sui romanzi di spionaggio non gli faranno avere tutti i riconoscimenti che merita. Per dirla chiaramente, John le Carré è uno scrittore che merita il Nobel. Il suo successo sta nel combinare strutture narrative essenziali con un orecchio straordinario per il dialogo, avvolgendo poi il tutto in una comprensione degli eventi contemporanei che alla maggior parte dei comuni mortali appare frammentata. [...] è nel pusillanime establishment britannico che le Carré identifica i veri trasgressori morali. [...] come le Carré è diventato più radicale con gli anni, così è cresciuto il suo pessimismo.»
Da: The Globe and Mail, 22 ottobre 2010 – pubblicato in italiano su "Internazionale", 12 novembre 2010
Gli ultimi anni
Gli ultimi libri pubblicati in vita dall'autore britannico sono: "Un passato da spia" (2018) e "La spia corre sul campo" (2019).
John Le Carré, che viveva ritirato tra Cornovaglia e Hampstead, si è spento a causa di una polmonite all'età di 89 anni il giorno 12 dicembre 2020, presso il Royal Cornwall Hospital di Truro.
Frasi di John Le Carré
Foto e immagini di John Le Carré
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